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Claudio Gobbi – Mollino
La personale dell’artista Claudio Gobbi, giovane fotografo di origine anconetana, presenta una selezione di otto fotografie che ritraggono gli interni di due dei lavori torinesi più noti dell’architetto Carlo Mollino: il nuovo Teatro Regio e il locale da ballo Lutrario Dancing.
Comunicato stampa
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La Galleria Manzoni di Bergamo inaugura il 2008 con una personale dell’artista Claudio Gobbi, giovane fotografo di origine anconetana attualmente residente a Parigi.
La mostra Claudio Gobbi – Mollino presenta una selezione di otto fotografie che ritraggono gli interni di due dei lavori torinesi più noti dell’architetto Carlo Mollino: il nuovo Teatro Regio, ricostruito dopo l’incendio del 1936 e inaugurato nel 1973, e il locale da ballo Lutrario Dancing, realizzato nel 1959, che rappresenta una delle ambientazioni più ricche di scenografie del suo intenso percorso progettuale.
Nelle fotografie di Claudio Gobbi emerge l’influenza che Mollino ha subito da correnti artistiche quali il Surrealismo e il Liberty, e la sua ammirazione per il lavoro dell’architetto spagnolo Antoni Gaudì.
Scatti che rivelano luoghi in cui ogni elemento di arredo va a definire un perfetto spettacolo architettonico attentamente sincronizzato; la fantasia arabesca del Lutrario, l’amore per un’architettura ricca di sensualità, di forme e di luci, tipica del poliedrico artista torinese, architetto, certo, ma anche ingegnere, designer, grafico, scenografo, sciatore, pilota di aerei e di auto da corsa, scrittore e, non da ultimo, fotografo.
Gobbi dimostra di essere un artista dotato di grande sensibilità cromatica, riproponendo gli interni molliniani in chiave colorata, vivace, giocosa, tanto da farli apparire come giocattoli, attraverso inquadrature dal taglio verticale che non consentono all’osservatore di percepire le reali dimensioni delle stanze ritratte, che al contrario sembrano essere state appositamente ricreate dall’artista, al fine di essere fotografate.
Nato ad Ancona nel 1971, Claudio Gobbi ha studiato fotografia al C.F.P. Riccardo Bauer di Milano con Roberta Valtorta e Gabriele Basilico e ha esposto il suo lavoro a partire dal 1999 in Italia e all’estero in numerose mostre collettive e personali. E’ fotografo professionista nel campo dell’architettura dal 2002. Temi centrali nel suo lavoro sono la storia d’Europa, la sua memoria collettiva e i suoi confini culturali.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui nel 2003 il Mosaique Programme (Centre National de l’Audiovisuel, Luxembourg) per un progetto fotografico sul tema Europa e il Premio Portfolio (Galleria Civica, Modena).
Nel 2006 è stato selezionato per la borsa Movin’up (Giovani Artisti Italiani / DARC) al fine di completare il suo progetto Persistence sui luoghi di aggregazione storici in Europa. Nel 2007 è stato Artist in Residence presso la Cité Internationale des Arts di Parigi, città dove attualmente vive e lavora.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da MAGNOLIA EDIZIONI con testi di Roberta Valtorta, Manolo De Giorgi e Alessandro Rabottini.
La mostra Claudio Gobbi – Mollino presenta una selezione di otto fotografie che ritraggono gli interni di due dei lavori torinesi più noti dell’architetto Carlo Mollino: il nuovo Teatro Regio, ricostruito dopo l’incendio del 1936 e inaugurato nel 1973, e il locale da ballo Lutrario Dancing, realizzato nel 1959, che rappresenta una delle ambientazioni più ricche di scenografie del suo intenso percorso progettuale.
Nelle fotografie di Claudio Gobbi emerge l’influenza che Mollino ha subito da correnti artistiche quali il Surrealismo e il Liberty, e la sua ammirazione per il lavoro dell’architetto spagnolo Antoni Gaudì.
Scatti che rivelano luoghi in cui ogni elemento di arredo va a definire un perfetto spettacolo architettonico attentamente sincronizzato; la fantasia arabesca del Lutrario, l’amore per un’architettura ricca di sensualità, di forme e di luci, tipica del poliedrico artista torinese, architetto, certo, ma anche ingegnere, designer, grafico, scenografo, sciatore, pilota di aerei e di auto da corsa, scrittore e, non da ultimo, fotografo.
Gobbi dimostra di essere un artista dotato di grande sensibilità cromatica, riproponendo gli interni molliniani in chiave colorata, vivace, giocosa, tanto da farli apparire come giocattoli, attraverso inquadrature dal taglio verticale che non consentono all’osservatore di percepire le reali dimensioni delle stanze ritratte, che al contrario sembrano essere state appositamente ricreate dall’artista, al fine di essere fotografate.
Nato ad Ancona nel 1971, Claudio Gobbi ha studiato fotografia al C.F.P. Riccardo Bauer di Milano con Roberta Valtorta e Gabriele Basilico e ha esposto il suo lavoro a partire dal 1999 in Italia e all’estero in numerose mostre collettive e personali. E’ fotografo professionista nel campo dell’architettura dal 2002. Temi centrali nel suo lavoro sono la storia d’Europa, la sua memoria collettiva e i suoi confini culturali.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui nel 2003 il Mosaique Programme (Centre National de l’Audiovisuel, Luxembourg) per un progetto fotografico sul tema Europa e il Premio Portfolio (Galleria Civica, Modena).
Nel 2006 è stato selezionato per la borsa Movin’up (Giovani Artisti Italiani / DARC) al fine di completare il suo progetto Persistence sui luoghi di aggregazione storici in Europa. Nel 2007 è stato Artist in Residence presso la Cité Internationale des Arts di Parigi, città dove attualmente vive e lavora.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da MAGNOLIA EDIZIONI con testi di Roberta Valtorta, Manolo De Giorgi e Alessandro Rabottini.
15
gennaio 2008
Claudio Gobbi – Mollino
Dal 15 gennaio all'otto marzo 2008
fotografia
Location
GALLERIA MANZONI
Bergamo, Via San Tomaso, 66, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 66, (Bergamo)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato, ore 10-13 e 15-19
Vernissage
15 Gennaio 2008, Ore 18.00
Autore
Curatore