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Claudio Marcozzi – Incontri
Nel ritratto fotografico sono diversi i fattori che entrano in gioco, sia dalla parte del soggetto che dalla parte del fotografo: quello che la persona è convinta di essere e quello che vorrebbe comparire, cioè le finzioni e gli atteggiamenti che assume per trasmettere una buona immagine di sé (quella che “pensa” possa essere una buona immagine di sé); quello che il fotografo vede o immagina di vedere in quel momento e tutte le conoscenze tecniche e psicologiche che mette in campo per fare la fotografia. Il risultato nasce dalla mistura di questi ingredienti.
Comunicato stampa
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INCONTRI
Nel ritratto fotografico sono diversi i fattori che entrano in gioco, sia dalla parte del soggetto che dalla parte del fotografo: quello che la persona è convinta di essere e quello che vorrebbe comparire, cioè le finzioni e gli atteggiamenti che assume per trasmettere una buona immagine di sé (quella che “pensa” possa essere una buona immagine di sé); quello che il fotografo vede o immagina di vedere in quel momento e tutte le conoscenze tecniche e psicologiche che mette in campo per fare la fotografia. Il risultato nasce dalla mistura di questi ingredienti. Il primo ostacolo da superare è l'impaccio di molti quando si vedono inquadrati da un obiettivo, il panico a volte, di sentirsi come spogliati, che si possa vedere qualcosa che non si vorrebbe far vedere, e questo non dà mai esiti positivi. Dalle delusioni può nascere la convinzione di non essere fotogenici, cosa che in sé non vuol dire niente, ma è indice di una preoccupante mancanza di autoconsiderazione. Una risposta ha provato a darla il fotografo Jeanloup Sieff, “Sono fotogeniche le persone abitate, quelle vuote non lo sono”, affermazione abbastanza terribile se non la si prende per il verso giusto, ma “si diventa fotogenici quando si ha voglia di dare”, aggiunge il coreografo Maurice Bejart, quindi tutto dipende dalla disposizione verso gli altri. Chi vuole essere qualcosa che non è verrà male, chi si offre con semplicità e spontaneità avrà più successo.
Non è un caso se, delle immagini di questa mostra, solo una decina sono prese con la collaborazione diretta dei soggetti, quasi tutte sono scattate a loro insaputa, proprio per non alterare il loro stato d'animo e la loro naturalezza. Lo scatto avviene quando dai volti traspare l'essenza del loro essere, quel qualcosa che ci possa parlare di quello che fanno e di quello che pensano. Non è la fotografia professionale di studio che tende ad abbellire il soggetto con lo scopo celato di fidelizzare un cliente, ma una interpretazione d'autore che vuole concentrare una vita in un volto.
Personaggi ritratti: Francesco Tullio Altan, Arman, Simona Atzori, Letizia Battaglia, Loredana Bertè, Achille Bonito Oliva, Franco Cardini, Henri Cartier-Bresson, Carlo Azeglio Ciampi, Brunello Cucinelli, Maria Grazia Cucinotta, Lucio Dalla, Philippe Daverio, Luigi Di Ruscio, Mario Dondero, Gillo Dorfles, Elliott Erwitt, Piero Fassino, Alberto Garcia Alix, Mario Giacomelli, Giovanni Paolo II, Tonino Guerra, Eva Herzigova, Mimmo e Francesco Jodice, Josef Koudelka, Guy Le Querrec, Philippe Leroy, Gianni Letta, Liu Bolin, Massimo Lopez, Mario Luzi, Manitas de Plata, Gabriele Mazzotta, Don McCullin, Giorgio Napolitano, Michael Nyman, Paolo Pellegrin, Tullio Pericoli, Raghu Rai, Jeremy Rifkin, Willy Ronis, Roberto Saviano, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Sgorlon, Vandana Shiva, Malick Sidibè, Carlo Verdone, Sergio Zavoli.
CLAUDIO MARCOZZI
Nasce a Porto San Giorgio nel 1953, e comincia ad occuparsi di ricerca fotografica all'inizio degli anni 80, dopo esperienze di pittura e satira politica. Dal 1985 si dedica anche al reportage e, nel 1987, in seguito ad una selezione nazionale, viene inviato a documentare un raid in Amazzonia nell'ambito della campagna Vivitar Reporter. Dal 1990 al 1992 lavora a fianco di Mario de Biasi, Mauro Galligani, Giorgio Lotti (la scuola del settimanale Epoca), Franco Fontana e Romano Cagnoni. Dal 1991 è fotografo professionista e si occupa soprattutto di reportage, tradizioni popolari e ricerca creativa. Nel giro di pochi anni ottiene oltre 160 riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Grand Prix di Fotografia di Paesaggio organizzato da Pubblicità Italia a Milano, il Premio del Consiglio d’Europa a Strasburgo con un lavoro sulle acque interne in Europa, il Fuji Euro Photo Press Award per l’Italia a Dusseldorf, l'Humanity Photo Award Nomination, organizzato dalla China Folklore Photographic Association e dall'Unesco a Pechino. Le sue immagini fanno parte della raccolta di diverse istituzioni (Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, Israel Museum of Photography di Tel-Hai, Patrimonio dell'Unesco a Parigi, Rencontres Images a Tolone, Associazione Italia-Brasile a Recife, Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, Fondazione Mazzotta di Milano, Accademia Carrara di Bergamo, Sharjah Art Museum degli Emirati Arabi Uniti, Collezione Fuji di Tokyo, Fondation Van Gogh di Arles, Ufficio di Stato per il Turismo di San Marino, Regione Lombardia, Regione Marche, ecc.) e in collezioni private. Attualmente alterna la sua attività di fotografo e giornalista free-lance con l’insegnamento della fotografia negli istituti statali e nei workshop a tema, tra i quali il fondamentale “L'Arte del Vedere”, continuando anche la ricerca artistica. Tra le conferenze tenute ricordiamo quella all'Università di Siena (Magistero di Arezzo), all'Eretz Museum di Tel Aviv e alla Fondazione Targetti Lighting Academy di Firenze. Ha organizzato e collaborato ad eventi e festival di fotografia, tra cui la "Settimana Calabrese di Fotografia" a Cetraro (CS), il Toscana Foto Festival a Massa Marittima (GR), “Scanno dei Fotografi” a Scanno (AQ), dove è stato direttore artistico dei workshop. Collabora con il mensile “Fotografia Reflex” con articoli di cultura e mercato della fotografia d'autore. È socio onorario del Fotocineclub Fermo. Sito internet: www.photoland.it
Mostre personali:
1991 - Ascoli Piceno, Palazzo dell’Arengo: “Il Piceno, omaggio ad una terra antica”. 1993 - Milano/Brera, Galleria “Il Diaframma-Kodak Cultura”: “Stagioni”.
1994 - Massa Marittima (GR), Toscana Foto Festival: “Paesaggi”; Morrovalle, Fototeca Comunale: “Stagioni”; Tel-Hai, The Israel Museum of Photography: “Light on the landscape”.
1995 - Milano, British and Deutch Institutes: “La luce nel paesaggio”; Savona, Fortezza del Priamar: “La luce nel paesaggio”.
1996 - Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “La luce nel paesaggio”.
1998 - Scanno, Auditorium Guido Calogero: “La luce nel paesaggio”; Milano, Giovenzana On the Road: “La luce nel paesaggio”.
1999 - Scanno, Auditorium Guido Calogero, “Comunque mosso”.
2002 - Turnhout (Belgio), Paterspand, 4° International Foto Festival, “The light on the landscape”.
Collettive:
1991 - Recife (Brasile), Istituto di Cultura Brasile-Italia: “Fotografia Italiana Contemporanea”.
1992 - Milano, Centro San Fedele: “L’invisibile ripreso: entità angeliche nella fotografia contemporanea”, a cura di Roberto Mutti.
1993 - Modena, Galleria Civica: “La raccolta fotografica di Franco Fontana”; Foiano della Chiana (AR), Incontri Fotografici: “La luce nel paesaggio”; Strasburgo, Consiglio d' Europa: “Water reflects our future”.
1994 - Bergamo, Accademia Carrara: “La donazione Lanfranco Colombo”; Colonia, Fotokina: Fuji Film Euro Photo Press Award.
2002 - Pechino, “Memories of Mankind”, organizzata dalla China Folklore Photographic Association e dall' Unesco.
2003 - Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “50 autori per il 50° anno di fondazione del Museo”; Milano, Arsenale Photo Italia “Paesaggio Italiano”.
2005 - Aichi (Giappone), Esposizione Universale, Padiglione dell'ONU: “Memories of Mankind”; Parigi, Unesco: “Memories of Mankind - Mémoires de l'Humanité” 100 fotografi-1000 immagini per i 60 anni dell'Unesco.
Nel ritratto fotografico sono diversi i fattori che entrano in gioco, sia dalla parte del soggetto che dalla parte del fotografo: quello che la persona è convinta di essere e quello che vorrebbe comparire, cioè le finzioni e gli atteggiamenti che assume per trasmettere una buona immagine di sé (quella che “pensa” possa essere una buona immagine di sé); quello che il fotografo vede o immagina di vedere in quel momento e tutte le conoscenze tecniche e psicologiche che mette in campo per fare la fotografia. Il risultato nasce dalla mistura di questi ingredienti. Il primo ostacolo da superare è l'impaccio di molti quando si vedono inquadrati da un obiettivo, il panico a volte, di sentirsi come spogliati, che si possa vedere qualcosa che non si vorrebbe far vedere, e questo non dà mai esiti positivi. Dalle delusioni può nascere la convinzione di non essere fotogenici, cosa che in sé non vuol dire niente, ma è indice di una preoccupante mancanza di autoconsiderazione. Una risposta ha provato a darla il fotografo Jeanloup Sieff, “Sono fotogeniche le persone abitate, quelle vuote non lo sono”, affermazione abbastanza terribile se non la si prende per il verso giusto, ma “si diventa fotogenici quando si ha voglia di dare”, aggiunge il coreografo Maurice Bejart, quindi tutto dipende dalla disposizione verso gli altri. Chi vuole essere qualcosa che non è verrà male, chi si offre con semplicità e spontaneità avrà più successo.
Non è un caso se, delle immagini di questa mostra, solo una decina sono prese con la collaborazione diretta dei soggetti, quasi tutte sono scattate a loro insaputa, proprio per non alterare il loro stato d'animo e la loro naturalezza. Lo scatto avviene quando dai volti traspare l'essenza del loro essere, quel qualcosa che ci possa parlare di quello che fanno e di quello che pensano. Non è la fotografia professionale di studio che tende ad abbellire il soggetto con lo scopo celato di fidelizzare un cliente, ma una interpretazione d'autore che vuole concentrare una vita in un volto.
Personaggi ritratti: Francesco Tullio Altan, Arman, Simona Atzori, Letizia Battaglia, Loredana Bertè, Achille Bonito Oliva, Franco Cardini, Henri Cartier-Bresson, Carlo Azeglio Ciampi, Brunello Cucinelli, Maria Grazia Cucinotta, Lucio Dalla, Philippe Daverio, Luigi Di Ruscio, Mario Dondero, Gillo Dorfles, Elliott Erwitt, Piero Fassino, Alberto Garcia Alix, Mario Giacomelli, Giovanni Paolo II, Tonino Guerra, Eva Herzigova, Mimmo e Francesco Jodice, Josef Koudelka, Guy Le Querrec, Philippe Leroy, Gianni Letta, Liu Bolin, Massimo Lopez, Mario Luzi, Manitas de Plata, Gabriele Mazzotta, Don McCullin, Giorgio Napolitano, Michael Nyman, Paolo Pellegrin, Tullio Pericoli, Raghu Rai, Jeremy Rifkin, Willy Ronis, Roberto Saviano, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Sgorlon, Vandana Shiva, Malick Sidibè, Carlo Verdone, Sergio Zavoli.
CLAUDIO MARCOZZI
Nasce a Porto San Giorgio nel 1953, e comincia ad occuparsi di ricerca fotografica all'inizio degli anni 80, dopo esperienze di pittura e satira politica. Dal 1985 si dedica anche al reportage e, nel 1987, in seguito ad una selezione nazionale, viene inviato a documentare un raid in Amazzonia nell'ambito della campagna Vivitar Reporter. Dal 1990 al 1992 lavora a fianco di Mario de Biasi, Mauro Galligani, Giorgio Lotti (la scuola del settimanale Epoca), Franco Fontana e Romano Cagnoni. Dal 1991 è fotografo professionista e si occupa soprattutto di reportage, tradizioni popolari e ricerca creativa. Nel giro di pochi anni ottiene oltre 160 riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Grand Prix di Fotografia di Paesaggio organizzato da Pubblicità Italia a Milano, il Premio del Consiglio d’Europa a Strasburgo con un lavoro sulle acque interne in Europa, il Fuji Euro Photo Press Award per l’Italia a Dusseldorf, l'Humanity Photo Award Nomination, organizzato dalla China Folklore Photographic Association e dall'Unesco a Pechino. Le sue immagini fanno parte della raccolta di diverse istituzioni (Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, Israel Museum of Photography di Tel-Hai, Patrimonio dell'Unesco a Parigi, Rencontres Images a Tolone, Associazione Italia-Brasile a Recife, Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, Fondazione Mazzotta di Milano, Accademia Carrara di Bergamo, Sharjah Art Museum degli Emirati Arabi Uniti, Collezione Fuji di Tokyo, Fondation Van Gogh di Arles, Ufficio di Stato per il Turismo di San Marino, Regione Lombardia, Regione Marche, ecc.) e in collezioni private. Attualmente alterna la sua attività di fotografo e giornalista free-lance con l’insegnamento della fotografia negli istituti statali e nei workshop a tema, tra i quali il fondamentale “L'Arte del Vedere”, continuando anche la ricerca artistica. Tra le conferenze tenute ricordiamo quella all'Università di Siena (Magistero di Arezzo), all'Eretz Museum di Tel Aviv e alla Fondazione Targetti Lighting Academy di Firenze. Ha organizzato e collaborato ad eventi e festival di fotografia, tra cui la "Settimana Calabrese di Fotografia" a Cetraro (CS), il Toscana Foto Festival a Massa Marittima (GR), “Scanno dei Fotografi” a Scanno (AQ), dove è stato direttore artistico dei workshop. Collabora con il mensile “Fotografia Reflex” con articoli di cultura e mercato della fotografia d'autore. È socio onorario del Fotocineclub Fermo. Sito internet: www.photoland.it
Mostre personali:
1991 - Ascoli Piceno, Palazzo dell’Arengo: “Il Piceno, omaggio ad una terra antica”. 1993 - Milano/Brera, Galleria “Il Diaframma-Kodak Cultura”: “Stagioni”.
1994 - Massa Marittima (GR), Toscana Foto Festival: “Paesaggi”; Morrovalle, Fototeca Comunale: “Stagioni”; Tel-Hai, The Israel Museum of Photography: “Light on the landscape”.
1995 - Milano, British and Deutch Institutes: “La luce nel paesaggio”; Savona, Fortezza del Priamar: “La luce nel paesaggio”.
1996 - Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “La luce nel paesaggio”.
1998 - Scanno, Auditorium Guido Calogero: “La luce nel paesaggio”; Milano, Giovenzana On the Road: “La luce nel paesaggio”.
1999 - Scanno, Auditorium Guido Calogero, “Comunque mosso”.
2002 - Turnhout (Belgio), Paterspand, 4° International Foto Festival, “The light on the landscape”.
Collettive:
1991 - Recife (Brasile), Istituto di Cultura Brasile-Italia: “Fotografia Italiana Contemporanea”.
1992 - Milano, Centro San Fedele: “L’invisibile ripreso: entità angeliche nella fotografia contemporanea”, a cura di Roberto Mutti.
1993 - Modena, Galleria Civica: “La raccolta fotografica di Franco Fontana”; Foiano della Chiana (AR), Incontri Fotografici: “La luce nel paesaggio”; Strasburgo, Consiglio d' Europa: “Water reflects our future”.
1994 - Bergamo, Accademia Carrara: “La donazione Lanfranco Colombo”; Colonia, Fotokina: Fuji Film Euro Photo Press Award.
2002 - Pechino, “Memories of Mankind”, organizzata dalla China Folklore Photographic Association e dall' Unesco.
2003 - Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “50 autori per il 50° anno di fondazione del Museo”; Milano, Arsenale Photo Italia “Paesaggio Italiano”.
2005 - Aichi (Giappone), Esposizione Universale, Padiglione dell'ONU: “Memories of Mankind”; Parigi, Unesco: “Memories of Mankind - Mémoires de l'Humanité” 100 fotografi-1000 immagini per i 60 anni dell'Unesco.
04
aprile 2009
Claudio Marcozzi – Incontri
Dal 04 al 19 aprile 2009
fotografia
Location
PALAZZO DEI PRIORI
Fermo, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Fermo, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 17.30 al Caffè Letterario di Piazza del Popolo
Sito web
www.photoland.it
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