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Claudio Parmiggiani
La mostra, organizzata in contemporanea con la galleria Christian Stein,
presenta due grandi opere dell’artista una per ciascuno degli spazi espositivi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’opera Polvere, 1997, proposta ora da Claudia Gian Ferrari per la prima volta
(che fa da contrappunto a quella esposta da Christian Stein, intitolata Cenere),
è composta da otto tavole accostate di grandi dimensioni (cm. 260 x cm. 980)
ed è tecnicamente realizzata attraverso l’uso del fuoco, della fuliggine e del fumo.
Una tecnica questa utilizzata dall’artista fin dai primissimi anni Settanta.
Una forma ormai storica e talmente caratterizzante del suo lavoro
da esserne divenuta un tratto distintivo.
Sculture d’ombra, come le ha felicemente definite
lo storico dell’arte Georges Didi-Huberman nel suo saggio, dal titolo omonimo,
dedicato a Parmiggiani (Allemandi, Torino, 2002).
Parmiggiani crea, attraverso l’uso del fumo e del fuoco, utilizzati come una tecnica di accelerazione del tempo, figure evanescenti che non sono solo ombre ma squarci di luce che introducono lo sguardo nella profondità plastica del nulla,
quasi in una quarta dimensione.
Questo itinerario di silenziose sindoni, impronte di luce, memorie impalpabili,
testimoniano della duplice simultanea vita e morte delle cose,
del loro contemporaneo essere presenza e assenza, suggerendo, attraverso la potenza devastante del fuoco, tutto il sentimento di angoscia e di finitudine espresso nelle tracce del passaggio del tempo.
(che fa da contrappunto a quella esposta da Christian Stein, intitolata Cenere),
è composta da otto tavole accostate di grandi dimensioni (cm. 260 x cm. 980)
ed è tecnicamente realizzata attraverso l’uso del fuoco, della fuliggine e del fumo.
Una tecnica questa utilizzata dall’artista fin dai primissimi anni Settanta.
Una forma ormai storica e talmente caratterizzante del suo lavoro
da esserne divenuta un tratto distintivo.
Sculture d’ombra, come le ha felicemente definite
lo storico dell’arte Georges Didi-Huberman nel suo saggio, dal titolo omonimo,
dedicato a Parmiggiani (Allemandi, Torino, 2002).
Parmiggiani crea, attraverso l’uso del fumo e del fuoco, utilizzati come una tecnica di accelerazione del tempo, figure evanescenti che non sono solo ombre ma squarci di luce che introducono lo sguardo nella profondità plastica del nulla,
quasi in una quarta dimensione.
Questo itinerario di silenziose sindoni, impronte di luce, memorie impalpabili,
testimoniano della duplice simultanea vita e morte delle cose,
del loro contemporaneo essere presenza e assenza, suggerendo, attraverso la potenza devastante del fuoco, tutto il sentimento di angoscia e di finitudine espresso nelle tracce del passaggio del tempo.
26
febbraio 2004
Claudio Parmiggiani
Dal 26 febbraio al 26 marzo 2004
arte contemporanea
Location
CHRISTIAN STEIN
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Vernissage
26 Febbraio 2004, ore 18,30