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Claudio Serrapica – Non rompere
Urs Luthi, Marina Abramovic e Ulay, Hermann Nitsch, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Mundula e tanti altri sono passati davanti all’obiettivo poco obiettivo della macchina fotografica di Serrapica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Claudio Serrapica (1940-1994) ha dedicato la sua vita alla fotografia. Trasferitosi da Napoli nei primi anni ’60 a Bologna, ha dapprima lavorato con lo Studio Villani, poi, nel 1971 (o ’72) ha aperto il suo studio fotografico con il collega e amico Paolo Frascaroli a due passi da qui, in Via San Petronio Vecchio. Erano anni travagliati e divertenti per Bologna, con le rivolte studentesche, la voglia di rivoluzione ed una certa curiosità culturale che oramai è seppellita da anni sotto cumuli di frustrazioni e perquisizioni poliziesche senza un mandato. Scartabellando negli archivi dello studio abbiamo trovato, oltre a pile di fotografie di box e baseball, i suoi sport preferiti, e montagne di negativi di musicisti jazz e foto di moda, una serie di documentazioni fotografiche di artisti che da Bologna sono passati, ci vivevano, o ci sono venuti a vivere: Urs Luthi, Marina Abramovic e Ulay, Hermann Nitsch, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Mundula e tanti altri sono passati davanti all’obiettivo poco obiettivo della macchina fotografica di Serrapica. Questa mostra fotografica vuole essere un tributo ad un grande personaggio e fotografo, una testimonianza di un periodo d’oro della cultura italiana, ed una piccola divagazione su una Bologna ormai perduta.
14
gennaio 2005
Claudio Serrapica – Non rompere
Dal 14 al 22 gennaio 2005
fotografia
Location
SESTO SENSO
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-23. Sabato 18-23
Vernissage
14 Gennaio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore