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Claudio Silvestrin – Io no!
videomostra dei progetti recenti di Claudio Silvestrin Architects
Comunicato stampa
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3 Operazioni:
Performance
Video installazione
Mostra fotografica di Marina Bolla
#01 Performance musicale e coreografia:
16 aprile inizio ore 19.00
l’esecuzione sarà ripetuta alle 20.00 e alle 21.00
dal 17 aprile la performance sarà on line su Youtube
“Senza l’aiuto del divino l’uomo non riuscirà a recuperare l’integrità con la natura. L’architettura è, per me, un ponte tra natura e cosmo”. Claudio Silvestrin
nel chiostro
111 angeli formano un perimetro nello spazio liminare di un chiostro. Al centro: un albero piantumato all’interno, nel mezzo del vuoto. Gli angeli sono uno scudo alato a protezione della natura. Un’immagine quasi onirica legata al simbolo numerico dell’uno e trino che rappresenta la perfezione e la divinità.
Come sottofondo solo la musica delle pietre. Sono i Basalti Sonori dello scultore Pinuccio Sciola: se li accarezzi con un sasso o se il vento li attraversa vibrano di note e t’incantano. Simili a grandi menhir queste sculture sono in grado di generare suoni molto strutturati con differenti qualità in base alla densità della materia utilizzata e al tipo di incisioni praticate su di essa. Una vera e propria mostra-concerto, tutta da toccare e da ascoltare.
#02 Video Installazione:
dal 17 al 21 aprile dalle 10.00 alle 18.00
Strutturato mediante una linea, un itinerario espositivo articolato lungo le sale del complesso conventuale mette in mostra il percorso creativo e produttivo di Claudio Silvestrin
sala crociera
Proiezione del nuovo sito web di Claudio Silvestrin ideato dallo stesso architetto secondo i principi di semplicità e complessità, visione di insieme e attenzione al dettaglio, rigore e creatività.
(www.claudiosilvestrini.com)
sala dell’arciconfraternita
Sette monitor dedicati alla presentazione dei lavori più recenti. Sette video che raccontano progetti, letture e conferenze, clip televisive. Questi i titoli:
Los Angeles - Kanye West Residence - Progetto per la residenza privata del cantante americano
Brazi l - Aquapura Resort - Complesso turistico
Singapore - Sandy Islands Villas - 18 ville indipendenti
Singapore - Lakefront Villas - 13 ville indipendenti si affacciano su un lago artificiale
Korea - Wellness Centre in Busan - Nel famoso porto koreano una spa che ricorda le terme romane
Beyond Architecture - Letture a Milano, 2007
TV Archive - Selezione di conferenze e interviste
#03 Mostra Fotografica:
dal 16 al 21 aprile dalle 10.00 alle 18.00
“Marina Bolla sa cogliere l’immaterialità della materia con cui costruisco lo spazio”. Claudio Silvestrin
sala previati
Immensità intima, questo il titolo dell’esposizione fotografica di Marina Bolla in mostra al Museo Diocesano a complemento della presentazione dei lavori di Claudio Silvestrin. Cinque immagini, 110x110 cm, stampate a colori C-print e successivamente opacizzate, sono montate su un doppio strato di alluminio (d-bond). Un lavoro selettivo e introspettivo che guarda con forte personalità le architetture dell’architetto italiano. Ogni lavoro è tirato in tre esemplari.
Il silenzio come forma di dissenso
Per Claudio Silvestrin l’architettura è espressione di un pensiero che va in profondità. Un contributo per sensibilizzare l’uomo a una evoluzione non solamente tecnologica e materialista, ma anche materiale e spirituale, moderna e arcaica, antropologica e ecologica.
L’acqua invece della plastica, la pietra invece del cemento, il vuoto invece dello sfruttamento incondizionato dello spazio, l’eleganza invece del sensazionale, il simbolo invece dell’effetto accattivante, la magia della luce invece della luce come quantità di lux esprimono un senso individuale e intimo dell’architettura declinato attraverso progetti disseminati in giro per il mondo.
Diverse dislocazioni, diversi tempi di realizzazioni, ma un unico potente messaggio: la volontà di non soccombere alla morte dello spirito.
IO NO!, la video mostra dei progetti recenti di Claudio Silvestrin, in programma dal 16 aprile a Milano nel Museo Diocesano di corso di Porta Ticinese, racconta il silenzio come forma di dissenso.
Dissenso dal rumore di certe architetture contemporanee che esaltano a-criticamente forme perverse e semplicistiche rispecchiando un’umanità nevrotica e autoreferente che vuol fare tabula rasa di 5000 anni di storia.
Il carattere introverso della struttura conventuale si adatta perfettamente alla narrazione di un mestiere intrapreso con convinzione, fede e a volte sofferenza, nel tentativo, sempre riuscito, di promuovere la poesia dello spazio.
Nella concatenazione seriale di tre sale del Museo Diocesiano si alternano le interpretazioni fotografiche di Marina Bolla, la presentazione del nuovo web site ideato dallo stesso Silvestrin e i video con i lavori più recenti. Progetti realizzati a Los Angeles, Singapore, in Brasile, in Korea, riprese di letture e conferenze, clip televisive restituiscono una visione sinottica di un’attività operosa e coerente.
Se il deserto è il non ancora dell’acqua, il silenzio può essere considerato il non ancora del suono. Non ancora. Nel senso di astensione voluta. Un esercizio di concentrazione sul pensiero. Una forma di disciplina spirituale intesa come l'insieme di tutte quelle pratiche rituali, eseguite con regolarità e concentrazione, con lo scopo di ottenere la liberazione dalla frenesia della parola. Una forma di rispetto collettivo. Nel silenzio è racchiusa l’essenzialità del gesto a cui viene delegata la capacità di trasmettere l’intensità dell’emozione.
È l’ombra che serve nella tecnica del chiaroscuro per enfatizzare i contorni delle cose. È il tacet in musica di John Cage: la sostituzione del suono organizzato con i suoni dell’ambiente circostante. Ci vuol silenzio per potere ascoltare la natura. E per il silenzio, come per la musica, vale il concetto di durata.
E più il silenzio dura più si arriva a comprendere l’entità delle cose.
Performance
Video installazione
Mostra fotografica di Marina Bolla
#01 Performance musicale e coreografia:
16 aprile inizio ore 19.00
l’esecuzione sarà ripetuta alle 20.00 e alle 21.00
dal 17 aprile la performance sarà on line su Youtube
“Senza l’aiuto del divino l’uomo non riuscirà a recuperare l’integrità con la natura. L’architettura è, per me, un ponte tra natura e cosmo”. Claudio Silvestrin
nel chiostro
111 angeli formano un perimetro nello spazio liminare di un chiostro. Al centro: un albero piantumato all’interno, nel mezzo del vuoto. Gli angeli sono uno scudo alato a protezione della natura. Un’immagine quasi onirica legata al simbolo numerico dell’uno e trino che rappresenta la perfezione e la divinità.
Come sottofondo solo la musica delle pietre. Sono i Basalti Sonori dello scultore Pinuccio Sciola: se li accarezzi con un sasso o se il vento li attraversa vibrano di note e t’incantano. Simili a grandi menhir queste sculture sono in grado di generare suoni molto strutturati con differenti qualità in base alla densità della materia utilizzata e al tipo di incisioni praticate su di essa. Una vera e propria mostra-concerto, tutta da toccare e da ascoltare.
#02 Video Installazione:
dal 17 al 21 aprile dalle 10.00 alle 18.00
Strutturato mediante una linea, un itinerario espositivo articolato lungo le sale del complesso conventuale mette in mostra il percorso creativo e produttivo di Claudio Silvestrin
sala crociera
Proiezione del nuovo sito web di Claudio Silvestrin ideato dallo stesso architetto secondo i principi di semplicità e complessità, visione di insieme e attenzione al dettaglio, rigore e creatività.
(www.claudiosilvestrini.com)
sala dell’arciconfraternita
Sette monitor dedicati alla presentazione dei lavori più recenti. Sette video che raccontano progetti, letture e conferenze, clip televisive. Questi i titoli:
Los Angeles - Kanye West Residence - Progetto per la residenza privata del cantante americano
Brazi l - Aquapura Resort - Complesso turistico
Singapore - Sandy Islands Villas - 18 ville indipendenti
Singapore - Lakefront Villas - 13 ville indipendenti si affacciano su un lago artificiale
Korea - Wellness Centre in Busan - Nel famoso porto koreano una spa che ricorda le terme romane
Beyond Architecture - Letture a Milano, 2007
TV Archive - Selezione di conferenze e interviste
#03 Mostra Fotografica:
dal 16 al 21 aprile dalle 10.00 alle 18.00
“Marina Bolla sa cogliere l’immaterialità della materia con cui costruisco lo spazio”. Claudio Silvestrin
sala previati
Immensità intima, questo il titolo dell’esposizione fotografica di Marina Bolla in mostra al Museo Diocesano a complemento della presentazione dei lavori di Claudio Silvestrin. Cinque immagini, 110x110 cm, stampate a colori C-print e successivamente opacizzate, sono montate su un doppio strato di alluminio (d-bond). Un lavoro selettivo e introspettivo che guarda con forte personalità le architetture dell’architetto italiano. Ogni lavoro è tirato in tre esemplari.
Il silenzio come forma di dissenso
Per Claudio Silvestrin l’architettura è espressione di un pensiero che va in profondità. Un contributo per sensibilizzare l’uomo a una evoluzione non solamente tecnologica e materialista, ma anche materiale e spirituale, moderna e arcaica, antropologica e ecologica.
L’acqua invece della plastica, la pietra invece del cemento, il vuoto invece dello sfruttamento incondizionato dello spazio, l’eleganza invece del sensazionale, il simbolo invece dell’effetto accattivante, la magia della luce invece della luce come quantità di lux esprimono un senso individuale e intimo dell’architettura declinato attraverso progetti disseminati in giro per il mondo.
Diverse dislocazioni, diversi tempi di realizzazioni, ma un unico potente messaggio: la volontà di non soccombere alla morte dello spirito.
IO NO!, la video mostra dei progetti recenti di Claudio Silvestrin, in programma dal 16 aprile a Milano nel Museo Diocesano di corso di Porta Ticinese, racconta il silenzio come forma di dissenso.
Dissenso dal rumore di certe architetture contemporanee che esaltano a-criticamente forme perverse e semplicistiche rispecchiando un’umanità nevrotica e autoreferente che vuol fare tabula rasa di 5000 anni di storia.
Il carattere introverso della struttura conventuale si adatta perfettamente alla narrazione di un mestiere intrapreso con convinzione, fede e a volte sofferenza, nel tentativo, sempre riuscito, di promuovere la poesia dello spazio.
Nella concatenazione seriale di tre sale del Museo Diocesiano si alternano le interpretazioni fotografiche di Marina Bolla, la presentazione del nuovo web site ideato dallo stesso Silvestrin e i video con i lavori più recenti. Progetti realizzati a Los Angeles, Singapore, in Brasile, in Korea, riprese di letture e conferenze, clip televisive restituiscono una visione sinottica di un’attività operosa e coerente.
Se il deserto è il non ancora dell’acqua, il silenzio può essere considerato il non ancora del suono. Non ancora. Nel senso di astensione voluta. Un esercizio di concentrazione sul pensiero. Una forma di disciplina spirituale intesa come l'insieme di tutte quelle pratiche rituali, eseguite con regolarità e concentrazione, con lo scopo di ottenere la liberazione dalla frenesia della parola. Una forma di rispetto collettivo. Nel silenzio è racchiusa l’essenzialità del gesto a cui viene delegata la capacità di trasmettere l’intensità dell’emozione.
È l’ombra che serve nella tecnica del chiaroscuro per enfatizzare i contorni delle cose. È il tacet in musica di John Cage: la sostituzione del suono organizzato con i suoni dell’ambiente circostante. Ci vuol silenzio per potere ascoltare la natura. E per il silenzio, come per la musica, vale il concetto di durata.
E più il silenzio dura più si arriva a comprendere l’entità delle cose.
16
aprile 2008
Claudio Silvestrin – Io no!
Dal 16 al 21 aprile 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
MUSEO DIOCESANO
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Orario di apertura
dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage
16 Aprile 2008, dalle 19.00 alle 22.00
Autore