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Claudio Sivini
Un universo riflesso nello specchio – scrive Accerboni – in cui vibra un mondo sintetico e brillante, razionale e simbolico, sotteso e sostenuto da una logica geometrica e da un vivace contrappunto cromatico, che spesso si fa tonale: su tali tracce si è evoluta, nel corso di quarant’anni, la ricerca tenace e luminosa di Claudio Sivini, pittore, scultore rigoroso e grafico dalla tecnica raffinata e innovativa
Comunicato stampa
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Martedì 7 giugno 2011 alle ore 18.30 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) avrà luogo la mostra personale del pittore, scultore e grafico Claudio Sivini, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna propone una trentina di opere degli ultimi 15 anni di attività, tra sculture, serigrafie su pvc e acridite e quadri realizzati su specchio. Fino al 26 giugno (orario: tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 - 20.00).
Un universo riflesso nello specchio - scrive Accerboni - in cui vibra un mondo sintetico e brillante, razionale e simbolico, sotteso e sostenuto da una logica geometrica e da un vivace contrappunto cromatico, che spesso si fa tonale: su tali tracce si è evoluta, nel corso di quarant’anni, la ricerca tenace e luminosa di Claudio Sivini, pittore, scultore rigoroso e grafico dalla tecnica raffinata e innovativa.
La rassegna propone e riassume la creatività svolta dall’artista negli ultimi 15 anni, che lo hanno visto sperimentatore tenace e aggiornato, capace di soluzioni molto personali: in mostra, una serie di fascinose, calibrate e – a loro modo – fantastiche sculture, che si pongono quali opere tridimensionali in movimento, alcune serigrafie eseguite su PVC e su acridite e dei quadri realizzati su specchio.
Ciò che caratterizza in particolare l’arte di Sivini è la capacità, tutta contemporanea, dell’autore di creare una sorta di muto e seducente colloquio con lo spettatore, coinvolgendolo e rendendolo in un certo senso attore nel contesto della fruizione dell’opera d’arte: un esito raggiunto da Sivini grazie all’impiego di materiali specchianti come il vetro, il cristallo, lo specchio stesso e il metallo, che consentono ai suoi essenziali lavori di essere recepiti secondo prospettive variabili, con un effetto cinetico in progress, in cui fondamentale è la funzione della luce, quale elemento scatenante di emozioni contenute e raffinate, che spaziano in un universo di eleganza, definito con rigore e senza troppo rumore.
Al coinvolgimento del fruitore legato ai parametri dell’arte cinetica - conclude Accerboni - si intrecciano strettamente le prospettive variabili dell’optical art, movimento artistico internazionale sorto alla fine degli anni cinquanta, le cui premesse si trovano nella ricerca del Bauhaus, dei Futuristi e del Dada, filoni d’interesse cui si riferiscono per altro l’amore e la pratica di Sivini per il design, per la decorazione, l’arredamento, la progettazione di oggettistica e di gioielli e la grafica pubblicitaria: discipline artistiche, che trovarono nell’Istituto d’Arte Nordio di Trieste, in cui l’artista si formò nel secondo dopoguerra, ampio e qualificato spazio, nel contesto di una città dalla cultura europea.
Claudio Sivini è nato a Trieste il 5 giugno 1943. Nel 1961 ha portato a termine, presso l’Istituto d’Arte di Trieste, gli studi per Maestro d’Arte. Nel 1963 ha conseguito il Diploma di Magistero. Ottenuta l’abilitazione, dal 1967 al 1996, si è dedicato all’insegnamento del disegno, storia dell’arte ed educazione artistica. A tutt’oggi opera pure nel campo della grafica pubblici-taria, nella fotografia e nell’allestimento di mostre d’arte. E’ stato tra i fondatori ed ani-matori del “Gruppo 12” e del “Gruppo 5” di Trieste. Dal 1983 si occupa dell’attività espo-sitiva dello storico “Caffè Stella Polare”. Nel 1992, vinto un concorso nazionale, ha realizzato un grande pannello decorativo nello stadio “Nereo Rocco” di Trieste. Dal 2000 fa parte del gruppo “Arte Struktura” di Milano. Nel 2003 ha ricevuto il premio “Trieste Arte&Cultura”. Ha allestito nume-rose personali ed ha partecipato a più di 300 collettive in Italia e all’estero conseguendo premi e riconoscimenti.
Un universo riflesso nello specchio - scrive Accerboni - in cui vibra un mondo sintetico e brillante, razionale e simbolico, sotteso e sostenuto da una logica geometrica e da un vivace contrappunto cromatico, che spesso si fa tonale: su tali tracce si è evoluta, nel corso di quarant’anni, la ricerca tenace e luminosa di Claudio Sivini, pittore, scultore rigoroso e grafico dalla tecnica raffinata e innovativa.
La rassegna propone e riassume la creatività svolta dall’artista negli ultimi 15 anni, che lo hanno visto sperimentatore tenace e aggiornato, capace di soluzioni molto personali: in mostra, una serie di fascinose, calibrate e – a loro modo – fantastiche sculture, che si pongono quali opere tridimensionali in movimento, alcune serigrafie eseguite su PVC e su acridite e dei quadri realizzati su specchio.
Ciò che caratterizza in particolare l’arte di Sivini è la capacità, tutta contemporanea, dell’autore di creare una sorta di muto e seducente colloquio con lo spettatore, coinvolgendolo e rendendolo in un certo senso attore nel contesto della fruizione dell’opera d’arte: un esito raggiunto da Sivini grazie all’impiego di materiali specchianti come il vetro, il cristallo, lo specchio stesso e il metallo, che consentono ai suoi essenziali lavori di essere recepiti secondo prospettive variabili, con un effetto cinetico in progress, in cui fondamentale è la funzione della luce, quale elemento scatenante di emozioni contenute e raffinate, che spaziano in un universo di eleganza, definito con rigore e senza troppo rumore.
Al coinvolgimento del fruitore legato ai parametri dell’arte cinetica - conclude Accerboni - si intrecciano strettamente le prospettive variabili dell’optical art, movimento artistico internazionale sorto alla fine degli anni cinquanta, le cui premesse si trovano nella ricerca del Bauhaus, dei Futuristi e del Dada, filoni d’interesse cui si riferiscono per altro l’amore e la pratica di Sivini per il design, per la decorazione, l’arredamento, la progettazione di oggettistica e di gioielli e la grafica pubblicitaria: discipline artistiche, che trovarono nell’Istituto d’Arte Nordio di Trieste, in cui l’artista si formò nel secondo dopoguerra, ampio e qualificato spazio, nel contesto di una città dalla cultura europea.
Claudio Sivini è nato a Trieste il 5 giugno 1943. Nel 1961 ha portato a termine, presso l’Istituto d’Arte di Trieste, gli studi per Maestro d’Arte. Nel 1963 ha conseguito il Diploma di Magistero. Ottenuta l’abilitazione, dal 1967 al 1996, si è dedicato all’insegnamento del disegno, storia dell’arte ed educazione artistica. A tutt’oggi opera pure nel campo della grafica pubblici-taria, nella fotografia e nell’allestimento di mostre d’arte. E’ stato tra i fondatori ed ani-matori del “Gruppo 12” e del “Gruppo 5” di Trieste. Dal 1983 si occupa dell’attività espo-sitiva dello storico “Caffè Stella Polare”. Nel 1992, vinto un concorso nazionale, ha realizzato un grande pannello decorativo nello stadio “Nereo Rocco” di Trieste. Dal 2000 fa parte del gruppo “Arte Struktura” di Milano. Nel 2003 ha ricevuto il premio “Trieste Arte&Cultura”. Ha allestito nume-rose personali ed ha partecipato a più di 300 collettive in Italia e all’estero conseguendo premi e riconoscimenti.
07
giugno 2011
Claudio Sivini
Dal 07 al 26 giugno 2011
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
SALA COMUNALE D’ARTE
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 – 20
Vernissage
7 Giugno 2011, ore 18.30
Autore
Curatore