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Claudio Ulivelli – Cerbone
Ulivelli ci aveva abituati a opere pittoriche facilmente identificabili per la loro composizione; ora si propone come fotografo, attraverso scatti che inquadrano un unico, amato soggetto: la Cattedrale di Massa Marittima, da lui chiamata semplicemente “Cerbone”
Comunicato stampa
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Nel 1287 Giovanni Pisano, uno dei più grandi artisti del tempo, salì la scalinata dell’inizio dell’XI secolo lavorata a mano dagli scalpellini di Massa Veternensis per rendere la costruzione che la sovrasta, in stile romanico pisano, un capolavoro assoluto.
Svettanti e fiere, quelle pietre hanno visto lo scorrere del tempo e della Storia, ai loro piedi le vite personali e la res pubblica si sono intrecciate in un nodo indissolubile.
A quelle pietre, a quella costruzione Claudio Ulivelli dona un tributo carico di affetto filiale con una mostra fotografica inedita, dalle inquadrature americane. La sua ricerca non guarda alla perfezione della foto, ma intende cogliere la bellezza che quelle pietre emanano.
Ulivelli, dopo una mostra personale e tante mostre collettive di pittura, si è già confrontato con una mostra fotografica che coglieva alcuni scorci particolari di Massa Marittima; ora presenta un Cerbone anticonformista, fiero della sua bellezza e aperto al futuro.
L’autore con i suoi scatti invita a riflettere sulla forza che scaturisce da questa maestosa costruzione: la Cattedrale è una fonte di energia che si propaga con le sue ombre e che si lega alle atmosfere della città, come nella facciata fotografata in modo che le linee del terzo ordine inducano l’occhio dell’osservatore ad ammirare l’infinità del cielo; oppure nell’ombra del campanile che si proietta sulle fonti dell’Abbondanza, perché la sua bellezza si apprezza anche in questo contrasto.
Cerbone è dunque la protagonista dello scorrere del tempo e diventa comprimaria insieme al passaggio delle stagioni. Ogni foto presente in mostra coglie questo aspetto e gli scatti, con la loro risoluzione sfuocata e i tagli mai banali, propongono un’estetica pittorica.
Cerbone con le porte aperte diventa, anche, un simbolo di accoglienza, così nel prezioso dittico la luce si fa strada al suo interno, accarezzando morbida le persone che la vivono e le architetture che videro i Goro di Gregorio, Segna di Bonaventura, Giroldo da Como e Duccio da Boninsegna, regalando un’opera di grande intensità poetica.
La mostra chiude il 23 maggio, e a Ulivelli auguriamo di mantenere sempre viva la capacità di fermare in uno scatto il suo sguardo attento nell’osservare la realtà che lo circonda.
Svettanti e fiere, quelle pietre hanno visto lo scorrere del tempo e della Storia, ai loro piedi le vite personali e la res pubblica si sono intrecciate in un nodo indissolubile.
A quelle pietre, a quella costruzione Claudio Ulivelli dona un tributo carico di affetto filiale con una mostra fotografica inedita, dalle inquadrature americane. La sua ricerca non guarda alla perfezione della foto, ma intende cogliere la bellezza che quelle pietre emanano.
Ulivelli, dopo una mostra personale e tante mostre collettive di pittura, si è già confrontato con una mostra fotografica che coglieva alcuni scorci particolari di Massa Marittima; ora presenta un Cerbone anticonformista, fiero della sua bellezza e aperto al futuro.
L’autore con i suoi scatti invita a riflettere sulla forza che scaturisce da questa maestosa costruzione: la Cattedrale è una fonte di energia che si propaga con le sue ombre e che si lega alle atmosfere della città, come nella facciata fotografata in modo che le linee del terzo ordine inducano l’occhio dell’osservatore ad ammirare l’infinità del cielo; oppure nell’ombra del campanile che si proietta sulle fonti dell’Abbondanza, perché la sua bellezza si apprezza anche in questo contrasto.
Cerbone è dunque la protagonista dello scorrere del tempo e diventa comprimaria insieme al passaggio delle stagioni. Ogni foto presente in mostra coglie questo aspetto e gli scatti, con la loro risoluzione sfuocata e i tagli mai banali, propongono un’estetica pittorica.
Cerbone con le porte aperte diventa, anche, un simbolo di accoglienza, così nel prezioso dittico la luce si fa strada al suo interno, accarezzando morbida le persone che la vivono e le architetture che videro i Goro di Gregorio, Segna di Bonaventura, Giroldo da Como e Duccio da Boninsegna, regalando un’opera di grande intensità poetica.
La mostra chiude il 23 maggio, e a Ulivelli auguriamo di mantenere sempre viva la capacità di fermare in uno scatto il suo sguardo attento nell’osservare la realtà che lo circonda.
06
maggio 2023
Claudio Ulivelli – Cerbone
Dal 06 al 23 maggio 2023
fotografia
Location
Galleria Spaziografico
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (GR)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (GR)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 16.30 - 19.00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
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