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Clemens Behr – Special purpose solutions
Nel 2009 entra in contatto con ROJO® con cui ha stretto una proficua collaborazione: oltre a pubblicare diversi suoi lavori su ROJO®magazine,nel 2010 – presso il ROJO®artspace di Barcellona – installazione Black White Everything (and Me) e ha partecipato a ROJO®nove in Brasile.
Comunicato stampa
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Special Purpose Solutions è il titolo della sua prima personale in Italia. La mostra è un environment, appositamente ideato per l'occasione, che, attraverso diversi media e supporti, presenta uno spaccato sulla sua produzione più recente e che trasformerà il ROJO®artspace Milano in una sorta di "panic-room" dove false prospettive e giochi d'illusione ottica proietteranno lo spettatore in una dimensione parallela.
Gli interventi di Clemens, che propongono una riflessione sul rapporto tra ordine e disordine, ricreano infatti degli universi astratti capaci, grazie ai contrasti marcati di linee e colori, di disorientare il pubblico. Con delle geometrie distorte Clemens progetta architetture effimere simili a degli origami che, in delicato stallo tra pieni e vuoti, vivono nell'immaginario interstizio esistente fra macro e micro. La sensazione è di addentrarsi e perdersi in grotte dove è possibile esplorare le forme instabili della crescita dei cristalli: un viaggio labirintico dove si dissolvono i confini tra organico e inorganico.
Le opere di Clemens, oltre ad essere esposte in gallerie e musei, trovano una loro altrettanto naturale collocazione in spazi pubblici: installazioni pop-up che, come moderni totem metropolitani o surreali stalagmiti, crescono dal suolo, si appoggiamo a una parete o irrompono da una vetrina. Strutture realizzate con materiali poveri di scarto - perlopiù incontrati per strada come scatole, cartoni e pezzi di legno, il tutto fasciato con dei nastri adesivi - che appaiono degli assemblaggi spontanei ma che, in realtà, sono il frutto di una sapiente e ricercata organizzazione delle forme nello spazio. Esempi emblematici di una street-installation che si inserisce perfettamente nel contesto del cosiddetto post-graffitismo e che, a diversi livelli, hanno assimilato lezioni eterogenee che spaziano dal Futurismo al movimento Dada passando per l'esperienza di Gordon Matta Clark. A proposito del suo lavoro, scrive Clemens Beher: “Alla fine, la mia arte altro non è che un mucchio di spazzatura... ben disposta”.
Gli interventi di Clemens, che propongono una riflessione sul rapporto tra ordine e disordine, ricreano infatti degli universi astratti capaci, grazie ai contrasti marcati di linee e colori, di disorientare il pubblico. Con delle geometrie distorte Clemens progetta architetture effimere simili a degli origami che, in delicato stallo tra pieni e vuoti, vivono nell'immaginario interstizio esistente fra macro e micro. La sensazione è di addentrarsi e perdersi in grotte dove è possibile esplorare le forme instabili della crescita dei cristalli: un viaggio labirintico dove si dissolvono i confini tra organico e inorganico.
Le opere di Clemens, oltre ad essere esposte in gallerie e musei, trovano una loro altrettanto naturale collocazione in spazi pubblici: installazioni pop-up che, come moderni totem metropolitani o surreali stalagmiti, crescono dal suolo, si appoggiamo a una parete o irrompono da una vetrina. Strutture realizzate con materiali poveri di scarto - perlopiù incontrati per strada come scatole, cartoni e pezzi di legno, il tutto fasciato con dei nastri adesivi - che appaiono degli assemblaggi spontanei ma che, in realtà, sono il frutto di una sapiente e ricercata organizzazione delle forme nello spazio. Esempi emblematici di una street-installation che si inserisce perfettamente nel contesto del cosiddetto post-graffitismo e che, a diversi livelli, hanno assimilato lezioni eterogenee che spaziano dal Futurismo al movimento Dada passando per l'esperienza di Gordon Matta Clark. A proposito del suo lavoro, scrive Clemens Beher: “Alla fine, la mia arte altro non è che un mucchio di spazzatura... ben disposta”.
22
marzo 2012
Clemens Behr – Special purpose solutions
Dal 22 marzo al 30 aprile 2012
arte contemporanea
Location
ROJO ARTSPACE
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 12, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 12, (Milano)
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
Vernissage
22 Marzo 2012, ore 18.30 /22.00
Autore
Curatore