Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Clemente Maffei Gueret – Il Gigante di Ghiaccio
Le fotografie raccontano un’avventura di 50 anni fa: la spedizione al Monte Sarmiento del ‘56 Padre Alberto Maria de Agostini, durante la quale Mauri e Maffei riuscirono ad arrivare in vetta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le fotografie dell’esposizione sono una rielaborazione di vecchie pellicole degli anni ’50, ma ciò che più colpisce e il contenuto del loro racconto. Pellicole con i colori ormai avariati dagli anni, creano uno strano effetto romantico che sembra poter narrare lo stato d’animo dei protagonisti della grande impresa. I colori rosa si disperdono nella nebbia densa della tempesta di neve, ma i personaggi sembrano apparire intatti, forti, esattamente dentro il loro destino. Alcuni brani presenti sui pannelli, insieme alle fotografie completano l’opera:
"Quassù il tempo è prezioso. Non si deve sprecarne assolutamente. Stiamo intensamente lottando con la nostra forza e la nostra mente. Non possiamo distoglierci da questa intensità. Ci sentiamo vicini alla meta. Dentro di noi tutto è teso verso di essa. (...) Carlo mi chiama. (...) La sua voce si è affievolita. (...) Carlo, sfidando le raffiche di vento, resta ritto in piedi. (...) Vorrei fotografarlo, ma il tempo e le condizioni escludono questa possibilità. (...) Carlo è fermo. La corda è immobile. Un grido! - Ohi! Ghe sem en cima! - un grido non più affievolito, ma forte, che si perde nella nebbia, dopo essere sorto dal profondo del cuore. E' un grido che fa smuovere tutto dentro di noi, che fa ribollire il sangue nel cuore, e lo spinge alla testa con un impulso inverosimile. (...) Sono anch'io sulla cima! In questo regno fantastico non ci è possibile vedere più in giù dei nostri scarponi. (...) Una ridda di mille e mille sentimenti si confonde nella mia mente. Il freddo, il vento, il nevischio fastidioso, la nebbia che ci toglie la visibilità, ora non contano più. Ho un desiderio vivo: vorrei che anche i tre colleghi valdostani fossero quassù con noi a godere di questa gioia intensa, perchè anche loro vi hanno contribuito.”
Quando un unico puro amore accomuna gli animi degli uomini, ecco che il sapore della loro esistenza può giungere a quell'apice di entusiasmo, interiormente cullato per tutta la vita. E' il momento di aprire i cuori e dare tutto per la propria passione, condivisa fino in fondo. Amore per la montagna, per l'esplorazione, per la scienza.
"Quassù il tempo è prezioso. Non si deve sprecarne assolutamente. Stiamo intensamente lottando con la nostra forza e la nostra mente. Non possiamo distoglierci da questa intensità. Ci sentiamo vicini alla meta. Dentro di noi tutto è teso verso di essa. (...) Carlo mi chiama. (...) La sua voce si è affievolita. (...) Carlo, sfidando le raffiche di vento, resta ritto in piedi. (...) Vorrei fotografarlo, ma il tempo e le condizioni escludono questa possibilità. (...) Carlo è fermo. La corda è immobile. Un grido! - Ohi! Ghe sem en cima! - un grido non più affievolito, ma forte, che si perde nella nebbia, dopo essere sorto dal profondo del cuore. E' un grido che fa smuovere tutto dentro di noi, che fa ribollire il sangue nel cuore, e lo spinge alla testa con un impulso inverosimile. (...) Sono anch'io sulla cima! In questo regno fantastico non ci è possibile vedere più in giù dei nostri scarponi. (...) Una ridda di mille e mille sentimenti si confonde nella mia mente. Il freddo, il vento, il nevischio fastidioso, la nebbia che ci toglie la visibilità, ora non contano più. Ho un desiderio vivo: vorrei che anche i tre colleghi valdostani fossero quassù con noi a godere di questa gioia intensa, perchè anche loro vi hanno contribuito.”
Quando un unico puro amore accomuna gli animi degli uomini, ecco che il sapore della loro esistenza può giungere a quell'apice di entusiasmo, interiormente cullato per tutta la vita. E' il momento di aprire i cuori e dare tutto per la propria passione, condivisa fino in fondo. Amore per la montagna, per l'esplorazione, per la scienza.
08
aprile 2006
Clemente Maffei Gueret – Il Gigante di Ghiaccio
Dall'otto al 16 aprile 2006
fotografia
Location
SALA CICLAMINO
Pinzolo, Corso Trento, (Trento)
Pinzolo, Corso Trento, (Trento)
Orario di apertura
8-9 aprile e 14-15-16 aprile: ore 16.00 – 20.00
Vernissage
8 Aprile 2006, ore 16
Autore
Curatore