10 anni di cinema e fotografia di scena con CliCiak

Dal 1 luglio 31 agosto 2009 la Casa del Cinema di Roma ospita la mostra antologica “CliCiak I - 1998-2003”, che raccoglie le foto vincitrici delle prime sei edizioni del concorso nazionale per fotografi di scena promosso dal Centro Cinema Città di Cesena, quest’anno alla sua 12ª edizione.

In autunno una seconda mostra antologica raccoglierà le foto dalla 7ª all’11ª edizione


Stefano Accorsi protagonista di Radiofreccia di Luciano Ligabue, Aldo, Giovanni e Giacomo sugli scenari abruzzesi di Così è la vita, Francesca Neri diretta da Cristina Comencini in Matrimoni, oppure l’esordiente Luigi Lo Cascio attento alle indicazioni di Marco Tullio Giordana per I cento passi.

Sono le immagini a raccontare il volto inedito del cinema italiano. Scatti silenziosi rubati sui set dai maggiori fotografi attivi nel panorama nazionale, che ci mostrano i protagonisti del grande schermo immortalati in pose inedite o in momenti di pausa durante le riprese, mentre si muovono sul set o dialogano con il regista.

Tutti i segreti nascosti dietro le quinte del cinema italiano saranno esposti a Roma, alla Casa del Cinema a Villa Borghese dal 1 luglio al 31 agosto 2009, nella mostra antologica “CliCiak I - 1998-2003”. Una raccolta di fotografie di scena dall’archivio di CliCiak, il concorso nazionale per fotografi di scena promosso dal Centro Cinema Città di Cesena, che ha visto concludersi la sua dodicesima edizione a Cesena dall’11 al 26 aprile.

Quello alla Casa del Cinema sarà un grande evento espositivo in due parti, che raccoglierà le foto premiate nelle 11 passate edizioni del concorso. Dal 1 luglio al 31 agosto saranno in mostra le foto segnalate nel corso delle prime 6 edizioni di CliCiak, mentre in autunno una seconda mostra antologica racconterà la storia del concorso dalla 7ª all’11ª edizione.

Unica iniziativa nel suo genere, nell’arco di oltre 10 anni CliCiak ha portato alla ribalta il nome di eccellenti fotografi di scena (tra i più ricorrenti: Philippe Antonello, Angelo R. Buretta, Marina Alessi, Gianni Fiorito, Stefano C. Montesi, Umberto Montiroli, Chico De Luigi, Francesca Martino, Gianfranco Salis) che hanno saputo rinnovare una importante tradizione figurativa del cinema italiano. Insieme a loro, giovani fotografi emergenti, che ogni anno trovano in CliCiak un’importante vetrina per fare conoscere e apprezzare il loro lavoro in tutta Italia e anche all’estero.

Raccontare il cinema per immagini: questo è il mestiere dei fotografi di scena premiati nel corso degli anni da CliCiak. Ed è proprio pensando al loro lavoro - ad un’arte vera e propria da promuovere e valorizzare - che il concorso è nato nel 1998, avendo come altro importante obiettivo quello di creare una fototeca sul cinema italiano contemporaneo.

Ogni anno le foto inviate a CliCiak entrano a far parte di un apposito fondo che ha ormai raggiunto le 10.000 stampe: da questo sono nate negli anni mostre ed esposizioni ospitate in numerose città e festival sia italiani (a partire dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) che stranieri (da New York a Parigi, da Annecy a Locarno). Fondo che, associato agli archivi storici acquisiti grazie alle donazioni ricevute da archivi e fondi di importanti personaggi legati al cinema (Antonio Pietrangeli, Gian Vittorio Baldi, Vittorio Bonicelli) e alla fotografia (Vittorugo Contino, Divo Cavicchioli) conta circa 100.000 fotografie di scena, tra stampe e negativi.

La mostra “CliCiak I - 1998-2003” è promossa dal Centro Cinema Città di Cesena, Istituzione del Comune di Cesena, e curata dal suo direttore Antonio Maraldi.

CliCiak

CONCORSO NAZIONALE PER FOTROGRAFI DI SCENA

Il Centro Cinema Città di Cesena, che da anni si occupa di fotografie di scena, ha ideato nel 1998 CliCiak, primo e unico concorso nazionale per fotografi di scena italiani a cadenza annuale.

ogni anno i fotografi italiani attivi sui set dei film e delle fiction delle ultime stagioni sono invitati ad inviare foto di film, anche televisivi, seguiti nel corso degli ultimi tre anni. Le foto vengono poi esaminate da una giuria di esperti che assegna premi e segnalazioni. Al di là della competizione, CliCiak vuole essere uno strumento promozionale del lavoro dei fotografi di scena di oggi ed offrire visibilità a materiali spesso qualitativamente eccellenti, sovente destinati a non veder mai la luce.

Una selezione dei materiali fotografici inviati al concorso viene, inoltre, messa in mostra, con un'esposizione che da Cesena viaggia poi in diverse città italiane e straniere (New York, Annecy, Villerupt, Marsiglia, Parigi, San Francisco, Milano, Napoli, Reggio Emilia, Parma, Carpi). Ogni anno, inoltre, una mostra speciale con foto dall’archivio del centro Cinema Città di cesena partecipa alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Ma il vero fine per cui è nato il concorso è quello di creare e incrementare annualmente una fototeca sul cinema italiano contemporaneo (il fondo ha ormai raggiunto le 10.000 stampe) che affianca l’archivio storico già acquisito dal Centro Cinema. Quest’ultimo, costituito dalle donazioni ricevute da archivi e fondi di importanti personaggi legati al cinema (Antonio Pietrangeli, Gian Vittorio Baldi, Vittorio Bonicelli) e alla fotografia (Vittorugo Contino, Divo Cavicchioli) conta circa 100.000 fotografie di scena, tra stampe e negativi.

Accanto al concorso, CliCiak rende omaggio ogni anno ad un maestro di ieri (dal '98 ad oggi si sono avute le personali di Paul Ronald, Mimmo Cattarinich, G.B. Poletto, Divo Cavicchioli, Pierluigi, Angelo Novi, Bruno Bruni, Sergio Strizzi, Franco Vitale, Huguette Ronald, Franco Bellomo, Alfonso Avincola) con mostre composte da foto spesso inedite, ristampate appositamente, scelte da importanti archivi spesso dimenticati.



Centro Cinema Città di Cesena

Il Centro Cinema Città di Cesena fa parte del Centro Culturale San Biagio, che fu istituito nel 1979 e appartiene all’Amministrazione Comunale di Cesena.

La struttura è suddivisa in due sale cinematografiche: la prima di 112 posti che proietta film d’essai, la seconda di 88 posti dedicata alle rassegne. Vi sono inoltre una biblioteca specializzata in cinema e mass media, diversi archivi cartacei e fotografici che costituiscono il museo dell’immagine, una videoteca assai fornita e un laboratorio video attrezzato per la registrazione e il montaggio.

La videoteca è sempre stata uno dei punti di forza del Centro Cinema: costituitasi fin dall’inizio degli anni ’80, è oggi ricca di circa 10.000 titoli (videocassette, dvd e cd rom), suddivisi fra diversi archivi: film, programmi e documentari didattici, documentari del concorso videoland, film in video dell’archivio terzi. La videoteca da metà degli anni ’80 ha messo a disposizione delle scuole tutto il suo ricco materiale ed oggi, dopo una interruzione di circa 8 anni, comincia a riprendere la sua attività. Lo fa riaprendo il proprio servizio di prestito alle scuole, ma anche allargando i suoi spazi e mettendo a disposizione del pubblico nuovi materiali, quattro punti di visione interna, tre punti di consultazione in rete tramite computer.


Museo dell’Immagine

Il museo dell’immagine è il frutto più recente del rinnovato sistema museale cesenate. Nato all’interno del Centro Cinema, raccoglie diversi archivi e fondi di importanti personaggi legati al cinema, alla televisione e alla fotografia, acquisiti nel corso degli anni.

Nel museo sono conservati gli archivi privati di autori cinematografici comprendenti carteggi con soggetti e sceneggiature originali, fotografie di scena, recensioni su centinaia di film di produzione nazionale e straniera: la sezione, in continua crescita, deve la sua consistenza alle donazioni dei registi, fotografi, sceneggiatori, e critici come Antonio Pietrangeli, Vittorugo Contino, Gian Vittorio Baldi, Corrado Terzi, Vittorio Bonicelli, Divo Cavicchioli.

Una curiosità è rappresentata dai copioni non realizzati, scritti da Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Dario Fo e Suso Cecchi D'Amico.

Nelle circa 100.000 fotografie di scena (tra stampe e negativi), figurano le altre 250 foto di ossessione di Luchino Visconti.