Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Close Up
Da Bartolo Chichi – Art & Photo Gallery, presentiamo “Close up” immagini e scatti micro, dove il sublime, l’intimo e il profondo animo si avvicinano alle piccole cose attraversando la mente e passando per l’immaginazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da Bartolo Chichi Art & Photo Gallery la collettiva fotografica close up è un occhio attento che coglie i primi piani della realtà circostante e riflettente.
Le inquadrature stringono fortemente sugli oggetti, cose e piccole vite del mondo animale, per interagire con nuovi dettagli e particolari di un filo invisibile, che non sempre in una visione d’insieme siamo capaci di cogliere e sbrogliare.
Le immagini selezionate e in mostra sono dei minuscoli universi paralleli, dove si muovono infinite suggestioni ed emozioni, nuovi intrighi e mondi da registrare, perchè non solo nelle grandi cose si riesce ad avere l’idea completa ed unitaria, ma proprio nelle piccole cose c’è il segreto e la differenza della nostra vita trasparente e chiara oppure oscura e misteriosa. Vita pur sempre diversa l’una dall’altra grazie proprio a quei piccoli segni e segnali.
Strizziamo gli occhi anche noi, come i nostri fotografi - Amorello Giovanna, Botta Martina, Chifari Roberto, Di Gabbia Dario, Di Mitri Daniela, Maniscalco Monica, Milletarì Giuseppe, Mogavero Anna, Perez Francesca, Randazzo Daniela, Salica Michele, Sausa Federica e Vento Fabio - hanno fatto intimamente con i loro obiettivi, così da permetterci di entrare dentro i loro scatti, leggendo le parole e i messaggi nascosti, nutriti da una ricerca di illusioni o di convinzioni.
Credere così che dentro le forme rosse e perfette dei chicchi di un melograno si nasconde l’eccezionale disegno di un’essere divino, allo stesso modo la corteccia di un albero si apre davanti a noi per mostraci nuove possibilità di cammino tra incavi e fessure.
Fantasticare su una farfalla meravigliosa che si posa sopra il suo fiore per succhiare il polline della natura, consapevole della sua breve vita, seguire il percorso di una lumachina che da dentro il suo guscio fa capolino con le sue simpatiche antenne alla ricerca di migliaia di spazi.
Cadere dentro le trame labirintiche di un ambizioso ragno che ha creato con minuziosa devozione una tela con fili sottili in equilibrio precario, entrare dentro un fiore e scivolare tra i petali colorati fino ad arrivare laggiù alla morbida e centrale corolla.
Sedimentare in compagnia di una conchiglia che il mare e la sabbia restituiscono alla natura per ricordarci il rumore e il frangersi perpetuo delle onde, attendere e indugiare nell’intenso momento in cui una goccia si staccherà dalla sua foglia per assorbirsi alla sua madre terra.
Risvegliarci al suono che solo una fragile puntina può decodificare passando attraverso una traccia registrata su uno oscuro vinile, indicare il tempo su un orologio dove minuscole lancette scandiscono i secondi e i minuti del tempo che trascorre e vola via, per fermare un’istante di un giorno perduto.
Sbirciare dentro una serratura per ingannare le apparenze e credere che aprendo il pomello antico di una porta una stanza magica e speciale si esternerà davanti la nostra visione.
Segni obliqui e casuali su un vetro frantumato non ci permettono di avvicendarci al di là dell’esistenza spezzata e inevitabile e un cerchio corona cade nella sua essenza sorpresa alla nostra visione come una cristallina e fragile oscillazione intorno ad un vortice.
C’è in questa antologia fotografica l’eccellenza e la narrazione progressiva e spirituale che costituisce un atto misto di razionalità e sogno, dove ogni immagine rappresenta una mini-serie di quella immensità del mondo dove si uniscono le visioni apparenti e i punti deboli di un enorme scenario, che cambia e si trasforma costantemente oltre la superficie.
Walt Whitman in “Foglie d’erba” decanta “...gli splendori infilati come perle nelle più piccole cose che vedo e che sento quando cammino per strada...” ed è forse da questo che deriva l’anelata felicità.
a cura di Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
**************
Le inquadrature stringono fortemente sugli oggetti, cose e piccole vite del mondo animale, per interagire con nuovi dettagli e particolari di un filo invisibile, che non sempre in una visione d’insieme siamo capaci di cogliere e sbrogliare.
Le immagini selezionate e in mostra sono dei minuscoli universi paralleli, dove si muovono infinite suggestioni ed emozioni, nuovi intrighi e mondi da registrare, perchè non solo nelle grandi cose si riesce ad avere l’idea completa ed unitaria, ma proprio nelle piccole cose c’è il segreto e la differenza della nostra vita trasparente e chiara oppure oscura e misteriosa. Vita pur sempre diversa l’una dall’altra grazie proprio a quei piccoli segni e segnali.
Strizziamo gli occhi anche noi, come i nostri fotografi - Amorello Giovanna, Botta Martina, Chifari Roberto, Di Gabbia Dario, Di Mitri Daniela, Maniscalco Monica, Milletarì Giuseppe, Mogavero Anna, Perez Francesca, Randazzo Daniela, Salica Michele, Sausa Federica e Vento Fabio - hanno fatto intimamente con i loro obiettivi, così da permetterci di entrare dentro i loro scatti, leggendo le parole e i messaggi nascosti, nutriti da una ricerca di illusioni o di convinzioni.
Credere così che dentro le forme rosse e perfette dei chicchi di un melograno si nasconde l’eccezionale disegno di un’essere divino, allo stesso modo la corteccia di un albero si apre davanti a noi per mostraci nuove possibilità di cammino tra incavi e fessure.
Fantasticare su una farfalla meravigliosa che si posa sopra il suo fiore per succhiare il polline della natura, consapevole della sua breve vita, seguire il percorso di una lumachina che da dentro il suo guscio fa capolino con le sue simpatiche antenne alla ricerca di migliaia di spazi.
Cadere dentro le trame labirintiche di un ambizioso ragno che ha creato con minuziosa devozione una tela con fili sottili in equilibrio precario, entrare dentro un fiore e scivolare tra i petali colorati fino ad arrivare laggiù alla morbida e centrale corolla.
Sedimentare in compagnia di una conchiglia che il mare e la sabbia restituiscono alla natura per ricordarci il rumore e il frangersi perpetuo delle onde, attendere e indugiare nell’intenso momento in cui una goccia si staccherà dalla sua foglia per assorbirsi alla sua madre terra.
Risvegliarci al suono che solo una fragile puntina può decodificare passando attraverso una traccia registrata su uno oscuro vinile, indicare il tempo su un orologio dove minuscole lancette scandiscono i secondi e i minuti del tempo che trascorre e vola via, per fermare un’istante di un giorno perduto.
Sbirciare dentro una serratura per ingannare le apparenze e credere che aprendo il pomello antico di una porta una stanza magica e speciale si esternerà davanti la nostra visione.
Segni obliqui e casuali su un vetro frantumato non ci permettono di avvicendarci al di là dell’esistenza spezzata e inevitabile e un cerchio corona cade nella sua essenza sorpresa alla nostra visione come una cristallina e fragile oscillazione intorno ad un vortice.
C’è in questa antologia fotografica l’eccellenza e la narrazione progressiva e spirituale che costituisce un atto misto di razionalità e sogno, dove ogni immagine rappresenta una mini-serie di quella immensità del mondo dove si uniscono le visioni apparenti e i punti deboli di un enorme scenario, che cambia e si trasforma costantemente oltre la superficie.
Walt Whitman in “Foglie d’erba” decanta “...gli splendori infilati come perle nelle più piccole cose che vedo e che sento quando cammino per strada...” ed è forse da questo che deriva l’anelata felicità.
a cura di Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
**************
18
novembre 2011
Close Up
Dal 18 novembre al 10 dicembre 2011
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BARTOLO CHICHI ART & PHOTO GALLERY
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Orario di apertura
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 e il sabato dalle 9:45 alle 13.
Vernissage
18 Novembre 2011, ore 19.30
Autore
Curatore