CLOSE UP ART – ARTE IN PRIMO PIANO

L’Arte si riconferma ospite gradita al Liassidi Palace Hotel di Venezia che dal 03 settembre 2010 accoglierà la prima mostra “La via del colore” del Maestro veronese Sergio Piccoli. La rassegna si propone come un ciclo di una decina di esposizioni della durata di un mese e mezzo circa, all'interno del salone d'onore al primo piano del Liassidi Palace Hotel di Venezia, a cura di Valentina Barotto e in collaborazione con Artantide.com, promossa nell’ambito delle varie manifestazioni d'arte e di cultura in corso a Venezia, quali la Biennale dell'Architettura e la prossima Biennale d'Arte.

Lo scopo del progetto è di favorire la promozione culturale attivando un insieme di servizi a supporto di tutti quegli artisti, di particolare interesse, in cerca di uno spazio espositivo fuori dagli schemi della galleria d'arte tradizionale.

Nell'ambito di un profilo culturale già delineato, ovvero quello di mettere in risalto la valenza storica del prestigioso Liassidi Palace Hotel, si offre ai visitatori la possibilità di apprezzare iniziative ed eventi del multiforme mondo dell'arte in un luogo esclusivo ed elegante.

La mostra personale dell'Artista Sergio Piccoli apre così la stagione artistica proponendo venti grandi tele dove il colore riassume la passione, la dedizione e la maestria che fin dagli anni 1970 Piccoli coltiva attraverso le esperienze newyorchesi sperimentando l'informale e l'espressionismo astratto.

Nasce a Verona nel 1946 dove vive e lavora. Colorista per vocazione, inizia a dipingere i suoi primi quadri nel 1972 mostrando quasi subito grande interesse per l'astrattismo. Vince il premio Burano nel 1976. Frequenta un corso di grafica pubblicitaria nel 1978. Esegue nel 1979 un grande murales per la Stazione Centrale di Verona. Nel 1987 è invitato ad esporre una serie di lavori eseguiti su carta presso la City University di Chicago. Nel 1989 l'America-Italy Society di New York lo ospita in grande studio di Broadway in cui esegue 37 lavori successivamente esposti in due mostre personali. Nel 1991, su invito del Ministro della Cultura Sovietica, allestisce alla Galleria Arbat di Mosca una grande mostra personale. Tiene nella stessa città una conferenza sul colore. Nel 1997 gli viene commissionata una serie di grandi affreschi per il nuovo Teatro Camploy di Verona.Sono stati girati due filmati sul suo lavoro: il primo a New York, nello studio di Broadway, nel 1989, il secondo a Mosca, in occasione della mostra tenutasi alla galleria Arbat, nel 1991.

Siamo abituati a pensare che un quadro abbia un inizio ed una fine tra i bordi della tela stessa, invece nelle opere del Maestro mi piace pensare che siano un frammento di un'emozione, di un viaggio in una terra lontana o un frammento di una sensazione che solo il linguaggio del colore può esprimere..ho l'impressione che questo ciclo di opere sia un filone aperto come un grande libro e che ogni pagina crei spazi dilatati, perchè ogni tela è un racconto tratto dalla memoria che si ripete come una filastrocca. In certe tele intravvedo lettere mai scritte, prati mai calpestati..il colore è sempre raffinato ma anche robusto reso dalle grandi campiture di colore che spingono il contorno ai margini creando tridimensionalità e tensione.(Valentina Barotto)