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CMYK
Lo spazio si snoda tra tre installazioni pensate come omaggio a
tre maestri dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CMYK è il titolo del primo evento con cui Username presenta al pubblico la
sua attività. Lo spazio si snoda tra tre installazioni pensate come omaggio a
tre maestri dell'arte contemporanea. La citazione delle mostre che nel corso
degli anni '70 ed '80 hanno scosso le coscienze del pubblico napoletano
producendo un'accelerazione dei processi e delle contaminazioni delle arti,
oltre che l'uso stesso della citazione, si costituiscono come il manifesto del
gruppo. In ideale continuità con ciò che la città ha prodotto negli anni, Username
presenta il programma di attività e il progetto costitutivo. Si dichiara come luogo
di dibattito aperto alla collaborazione con le energie attive in città. Si offre come
spazio laboratoriale, più che semplicemente espositivo, dove attivare una
riflessione che mette l'accento sul processo di produzione nella contaminazione
dei linguaggi disciplinari grazie alla connessione di professionalità differenti.
L'evento inaugurale, con l'omaggio agli artisti e il tributo al sistema delle mostre,
ricombina le immagini divenute ormai icone dell'arte a Napoli producendo un
nuovo significato. Così propone una modalità d'azione che suggerisce l'analisi
dei processi linguistici non destinata però ad una nuova formalizzazione ma
che alimenta un continuo movimento di idee. Citazione dell'azione di Cèsar
"Espansione", presso il Centro di Dina Carola nel 1971, l’ azione CMYK , che
dà il nome all'evento inaugurale, prolifera nella prima stanza e assurge a ruolo
di logo del programma dell'associazione. I colori dilagano nella stanza, aumentano
di volume ed entrano nello spazio del visitatore coinvolgendolo nel processo
che l'arte istituisce. Nella seconda stanza, centro operativo del laboratorio,
l'omaggio è ad Haim Steinbach, alle sue mensole dal gusto minimalista e alla
riflessione sulla natura dell'arte come merce. Gli oggetti esposti sulle mensole
lucide nel 1987 alla galleria di Lia Rumma sono stati sostituiti con i progetti dei
lavori realizzati dagli associati già iscritti al corso del professore Sgambati all’
Accademia di Belle Arti di Napoli. Gli oggetti sulle mensole sono visualizzazioni
di ciò che, seguendo pedissequamente le istruzioni contenute nel plico, il
consumatore-nuova figura che fa eco al collezionista nell odierna condizione
di mercificazione a cui è sottoposto il reale-potrà comporre e realizzare proprio
a casa sua. L’ esperienza estetica standardizzata in un format, e per questo
ripetibile, scaturisce sempre dalla ricerca di un gesto minimo comune a tutti.
La mensola specchiante viene trasformata dalla citazione in uno scaffale da
supermercato in cartone accelerando l’ originaria riflessione sulla natura dell’
arte/merce che Steinbach ha condotto fin dall esordio, e che ha condiviso con
un folto gruppo d artisti negli anni 80. Nell’ ultima stanza la citazione del segno
di Nino Longobardi a Terrae Motus (Villa Campolieto, 1984) corre lungo i muri
nei volti degli associati, appena accennati e disegnati a carboncino. Il living
space raccoglie tutte le diverse tracce del complesso progetto di Username
mettendo in mostra il nucleo centrale del programma artistico del gruppo: la
riflessione sulla crisi del soggetto e la proposta di rifondarlo a partire dalla
moltitudine più che dal singolo. L’ impossibilità di far fronte alla comunicazione
di massa con le istanze del singolo e l’ impossibilità di incunearsi nei flussi -
più che nei ritmi- della condizione esistenziale attuale con una forma d arte
tradizionale inevitabilmente causa una impasse. La proposta del gruppo è di
riprogrammare l’ arte negli spazi e nei tempi che la condizione individuale della
frammentazione - l’ individuo nel parcheggio del supermercato è il nuovo
referente- impone. Prima di tutto Ë necessario lavorare in team ed il gruppo
viene depotenziato della carica politica e leaderistica del collettivo che ancora
presupponeva la singolaritò degli individui ed una dimensione unitaria dell io.
Username con la sua proposta, da un lato lavorerà come agenzia per offrire
servizi all’ arte, dall altro attiverà collaborazioni e dibattiti promuovendo il
processo e la messa a margine del risultato come una strategia alternativa per
realizzare esperienze che si situino proprio nella marginalità dell’ esperienza
quotidiana di ognuno.
sua attività. Lo spazio si snoda tra tre installazioni pensate come omaggio a
tre maestri dell'arte contemporanea. La citazione delle mostre che nel corso
degli anni '70 ed '80 hanno scosso le coscienze del pubblico napoletano
producendo un'accelerazione dei processi e delle contaminazioni delle arti,
oltre che l'uso stesso della citazione, si costituiscono come il manifesto del
gruppo. In ideale continuità con ciò che la città ha prodotto negli anni, Username
presenta il programma di attività e il progetto costitutivo. Si dichiara come luogo
di dibattito aperto alla collaborazione con le energie attive in città. Si offre come
spazio laboratoriale, più che semplicemente espositivo, dove attivare una
riflessione che mette l'accento sul processo di produzione nella contaminazione
dei linguaggi disciplinari grazie alla connessione di professionalità differenti.
L'evento inaugurale, con l'omaggio agli artisti e il tributo al sistema delle mostre,
ricombina le immagini divenute ormai icone dell'arte a Napoli producendo un
nuovo significato. Così propone una modalità d'azione che suggerisce l'analisi
dei processi linguistici non destinata però ad una nuova formalizzazione ma
che alimenta un continuo movimento di idee. Citazione dell'azione di Cèsar
"Espansione", presso il Centro di Dina Carola nel 1971, l’ azione CMYK , che
dà il nome all'evento inaugurale, prolifera nella prima stanza e assurge a ruolo
di logo del programma dell'associazione. I colori dilagano nella stanza, aumentano
di volume ed entrano nello spazio del visitatore coinvolgendolo nel processo
che l'arte istituisce. Nella seconda stanza, centro operativo del laboratorio,
l'omaggio è ad Haim Steinbach, alle sue mensole dal gusto minimalista e alla
riflessione sulla natura dell'arte come merce. Gli oggetti esposti sulle mensole
lucide nel 1987 alla galleria di Lia Rumma sono stati sostituiti con i progetti dei
lavori realizzati dagli associati già iscritti al corso del professore Sgambati all’
Accademia di Belle Arti di Napoli. Gli oggetti sulle mensole sono visualizzazioni
di ciò che, seguendo pedissequamente le istruzioni contenute nel plico, il
consumatore-nuova figura che fa eco al collezionista nell odierna condizione
di mercificazione a cui è sottoposto il reale-potrà comporre e realizzare proprio
a casa sua. L’ esperienza estetica standardizzata in un format, e per questo
ripetibile, scaturisce sempre dalla ricerca di un gesto minimo comune a tutti.
La mensola specchiante viene trasformata dalla citazione in uno scaffale da
supermercato in cartone accelerando l’ originaria riflessione sulla natura dell’
arte/merce che Steinbach ha condotto fin dall esordio, e che ha condiviso con
un folto gruppo d artisti negli anni 80. Nell’ ultima stanza la citazione del segno
di Nino Longobardi a Terrae Motus (Villa Campolieto, 1984) corre lungo i muri
nei volti degli associati, appena accennati e disegnati a carboncino. Il living
space raccoglie tutte le diverse tracce del complesso progetto di Username
mettendo in mostra il nucleo centrale del programma artistico del gruppo: la
riflessione sulla crisi del soggetto e la proposta di rifondarlo a partire dalla
moltitudine più che dal singolo. L’ impossibilità di far fronte alla comunicazione
di massa con le istanze del singolo e l’ impossibilità di incunearsi nei flussi -
più che nei ritmi- della condizione esistenziale attuale con una forma d arte
tradizionale inevitabilmente causa una impasse. La proposta del gruppo è di
riprogrammare l’ arte negli spazi e nei tempi che la condizione individuale della
frammentazione - l’ individuo nel parcheggio del supermercato è il nuovo
referente- impone. Prima di tutto Ë necessario lavorare in team ed il gruppo
viene depotenziato della carica politica e leaderistica del collettivo che ancora
presupponeva la singolaritò degli individui ed una dimensione unitaria dell io.
Username con la sua proposta, da un lato lavorerà come agenzia per offrire
servizi all’ arte, dall altro attiverà collaborazioni e dibattiti promuovendo il
processo e la messa a margine del risultato come una strategia alternativa per
realizzare esperienze che si situino proprio nella marginalità dell’ esperienza
quotidiana di ognuno.
14
luglio 2010
CMYK
Dal 14 luglio al 14 agosto 2010
arte contemporanea
Location
USERNAME
Napoli, Vico Tarsia, 3, (Napoli)
Napoli, Vico Tarsia, 3, (Napoli)
Autore