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Colette Taïeb – Decorazioni. Dal Mediterraneo a Roma
In esposizione diciotto opere di Colette Suzanne Taïeb, prodotti decorativi eseguiti su commissione, progetti di partiti architettonici non eseguiti, disegni e dipinti: alcuni di questi ultimi si possono definire prove d’artista, altri, bozzetti finalizzati alla realizzazione dell’opera.
Comunicato stampa
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Dal 12 novembre sono in Mostra, presso la Galleria Embrice, diciotto opere di Colette Suzanne Taïeb.
Colette nasce e vive la sua prima infanzia a Blida, a sud ovest di Algeri, da madre algerina e padre tunisino in anni difficili, che comportano più volte cambi di residenza fra nord Africa ed Europa.
La famiglia si trasferisce da Parigi a Gafsa, profondo sud tunisino, per il lavoro del padre; non ci sono scuole medie e, nel 1953, Colette Taïeb torna a Parigi dove vive per molti anni.
Le sue opere si collocano su quel crinale problematico, fra Artigianato, Arte e Prodotto, del quale Embrice ha fatto il centro della sua attenzione fin dalla sua fondazione nel 2007, centenario del Werkbund tedesco.
In esposizione prodotti decorativi eseguiti su commissione, progetti di partiti architettonici non eseguiti, disegni e dipinti: alcuni di questi ultimi si possono definire prove d'artista, altri, bozzetti finalizzati alla realizzazione dell'opera.
Ottiene la maturità a Parigi e va ad abitare con la famiglia del padre: fra gli altri uno zio, Pierre, al quale deve parte della sua formazione (aveva passato due anni con loro da piccola e finiti gli studi le era venuta una gran voglia di tornare a vivere con loro). Vorrebbe studiare Belle Arti a Nizza; ma suo padre, che era sempre stata una persona aperta, dice un no categorico e la manda a Ginevra alla scuola interpreti,
Nei quasi cinque anni passati in Svizzera, conosce ragazzi di tutte le parti del mondo, frequenta corsi prestigiosi, fondamentali per la sua formazione affettiva e culturale: cinema, teatro, musica.
Il disegno è una sua dote naturale: gattini (riapparsi recentemente su Facebook), gufi e ritratti dei suoi amici. Nel 1966, durante un viaggio a Roma con suo padre, conosce Stephen Schneider, che la indirizza al corso di Studi dell'Istituto Centrale di Restauro di Roma.
Vince il concorso: arriva prima su novantacinque concorrenti grazie alla sua prova di disegno. Lascia gli studi di Ginevra e si trasferisce a Roma; smette di disegnare: «Per fare la restauratrice devi sapere disegnare e avere il senso del colore,» afferma Colette Taïeb, «ma è un lavoro tecnico più che artistico.»
Vive a Monti dal 1967, a due passi dalla scuola di Restauro, a San Pietro in Vincoli; dato, questo, non marginale nella sua biografia.
«Nel quartiere Monti,» Scrive Giovanna dalla Chiesa «il suo negozio di mobili e oggetti di antiquariato ha lasciato il segno; la sua cultura francese, riscaldata al sole di città tanto diverse quanto Blida, Parigi, Ginevra e Antibes ha trovato la propria casa. Ed è in questo crogiolo variopinto, senza ombra di provincialismo, dove ogni diversità raggiunge il proprio punto di fusione, che un giorno Colette, cessata l’esperienza antiquaria, ha messo a frutto la sua conoscenza di disegno e pittura diventando decoratrice.»
Carlo Severati
Colette nasce e vive la sua prima infanzia a Blida, a sud ovest di Algeri, da madre algerina e padre tunisino in anni difficili, che comportano più volte cambi di residenza fra nord Africa ed Europa.
La famiglia si trasferisce da Parigi a Gafsa, profondo sud tunisino, per il lavoro del padre; non ci sono scuole medie e, nel 1953, Colette Taïeb torna a Parigi dove vive per molti anni.
Le sue opere si collocano su quel crinale problematico, fra Artigianato, Arte e Prodotto, del quale Embrice ha fatto il centro della sua attenzione fin dalla sua fondazione nel 2007, centenario del Werkbund tedesco.
In esposizione prodotti decorativi eseguiti su commissione, progetti di partiti architettonici non eseguiti, disegni e dipinti: alcuni di questi ultimi si possono definire prove d'artista, altri, bozzetti finalizzati alla realizzazione dell'opera.
Ottiene la maturità a Parigi e va ad abitare con la famiglia del padre: fra gli altri uno zio, Pierre, al quale deve parte della sua formazione (aveva passato due anni con loro da piccola e finiti gli studi le era venuta una gran voglia di tornare a vivere con loro). Vorrebbe studiare Belle Arti a Nizza; ma suo padre, che era sempre stata una persona aperta, dice un no categorico e la manda a Ginevra alla scuola interpreti,
Nei quasi cinque anni passati in Svizzera, conosce ragazzi di tutte le parti del mondo, frequenta corsi prestigiosi, fondamentali per la sua formazione affettiva e culturale: cinema, teatro, musica.
Il disegno è una sua dote naturale: gattini (riapparsi recentemente su Facebook), gufi e ritratti dei suoi amici. Nel 1966, durante un viaggio a Roma con suo padre, conosce Stephen Schneider, che la indirizza al corso di Studi dell'Istituto Centrale di Restauro di Roma.
Vince il concorso: arriva prima su novantacinque concorrenti grazie alla sua prova di disegno. Lascia gli studi di Ginevra e si trasferisce a Roma; smette di disegnare: «Per fare la restauratrice devi sapere disegnare e avere il senso del colore,» afferma Colette Taïeb, «ma è un lavoro tecnico più che artistico.»
Vive a Monti dal 1967, a due passi dalla scuola di Restauro, a San Pietro in Vincoli; dato, questo, non marginale nella sua biografia.
«Nel quartiere Monti,» Scrive Giovanna dalla Chiesa «il suo negozio di mobili e oggetti di antiquariato ha lasciato il segno; la sua cultura francese, riscaldata al sole di città tanto diverse quanto Blida, Parigi, Ginevra e Antibes ha trovato la propria casa. Ed è in questo crogiolo variopinto, senza ombra di provincialismo, dove ogni diversità raggiunge il proprio punto di fusione, che un giorno Colette, cessata l’esperienza antiquaria, ha messo a frutto la sua conoscenza di disegno e pittura diventando decoratrice.»
Carlo Severati
12
novembre 2021
Colette Taïeb – Decorazioni. Dal Mediterraneo a Roma
Dal 12 al 20 novembre 2021
arte contemporanea
personale
personale
Location
GALLERIA EMBRICE
Roma, Via Delle Sette Chiese, 78, (Roma)
Roma, Via Delle Sette Chiese, 78, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 18:00 - 20:00. Domenica chiuso
Vernissage
12 Novembre 2021, dalle 18:00
Sito web
Autore
Curatore