Collaudi è pensata come una sorta di "condominio creativo", abitato da individualità diverse ospitate temporaneamente negli spazi di Villa delle Rose, luogo di confronto, non solo tra le singole esperienze artistiche, ma anche tra i relativi progetti realizzati appositamente per l’occasione. Collaudi sperimenta la relazione tra artisti che operano in regioni diverse, testa sul campo, e si pone quale esperienza innovativa di collaborazione e scambio. A tal fine sarà di fondamentale importanza l'esperienza di relazione che si avrà nei giorni precedenti la mostra, ossia nella fase di scelta dei lavori e di suddivisione degli spazi.

La mostra sarà allora un collaudo di ciò che è avvenuto in precedenza, il risultato di questo incontro/confronto in cui la creatività di ogni singolo artista si troverà a formalizzare nell'opera un dialogo intrapreso in precedenza. Il progetto nasce da un'attenta indagine delle rispettive realtà artistiche (quella Campana ed Emiliano Romagnola), che sono state individuate e seguite da vicino, non solo grazie ai preziosi consigli e alle segnalazioni delle gallerie locali, ma anche grazie al confronto diretto con gli artisti stessi.

La mostra vuole individuare i punti di contatto che uniscono, seppure a distanza, i lavori di questa emergente generazione di artisti, tracciando un percorso omogeneo che metta in evidenza un sentire comune, seppur declinato secondo differenti specifici espressivi. A metà del periodo espositivo sarà presentato il catalogo che raccoglierà i testi dei curatori, degli artisti e le immagini dei lavori presentati in mostra.