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Collected Light
Collected Light, a cura di Sharon Stammers e Martin Lupton di Light Collective,
è una mostra di Light Art che presenta sette opere di sette diverse artiste internazionali : Kate McMillan, Karolina Halatek , Jacqueline Hen, Tamar Frank, Chila Kumari Burman Singh, Liz West e Kate Hush.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Collected Light, a cura di Sharon Stammers e Martin Lupton di Light Collective,
comprende sette opere realizzate da sette diverse artiste donne, esposte a Milano in Cascina
Cuccagna con il supporto dell’azienda di illuminazione formalighting.
Questa piccola e personale mostra di Light Art presenta opere realizzate con differenti
media, dal neon alle proiezioni, prodotti tra il 2019 e il 2023. Dal 12 al 14 Aprile le opere
saranno visitabili su invito.
Dopo la tappa di Londra a Novembre 2022 nella Galleria SoShiro, lo spazio di Cascina
Cuccagna accoglierà il lavoro di Kate McMillan (UK/ AU), Karolina Halatek (PL), Jacqueline
Hen (DE), Tamar Frank (NL), Chila Kumari Burman Singh (UK), Liz West (UK) e Kate Hush
(USA).
Nel 2019 Light Collective, supportato dall’azienda d’illuminazione formalighting, ha
avviato il progetto globale Women in Lighting, creando una grande community
internazionale, una rete di donne che lavorano con la luce. La mostra Collected Light fa
parte di questo progetto e segna l’inizio della creazione di una collezione permanente di
opere prodotte esclusivamente da donne Light Artist. Dopo Londra e Milano la mostra si
sposterà in altre città, arricchita con nuove opere di ulteriori artiste.
Le opere in mostra sono:
Her Warm Reflection, 2023 by Liz West
Her Warm Reflection crea un dialogo tra lo spettatore e l’installazione utilizzando 120
specchi realizzati in acrilico colorato. L'opera è composta da dischi di diametro 30, 40, 50
e 60 cm in 8 colori, collocati ad altezze diverse così da riflettere sia la struttura dello
spazio che le persone che lo abitano, rivelando parti dell'architettura che altrimenti
sarebbero invisibili e proiettando colori caldi e ricchi. È giocoso, elegante, coinvolgente,
meditativo. C’è una componente performativa in questa opera: mette il pubblico in primo
piano e chiede una risposta fisica, emotiva, psicologica o spirituale. Ogni visitatore ha un
proprio punto di vista privilegiato e un’esperienza unica caratterizzate dal movimento
nello spazio e nel tempo.
A Wade in the River Rouge, 2023 by Kate Hush
*E’ mantenuto volutamente anche il testo in lingua inglese scritto dell’artista al quale abbiniamo una traduzione italiana
riassuntiva- interpretativa di quanto scritto dall’artista.
America, June 2022, (and elsewhere, earlier and future) the return of Wade and lost
control. But in the inky red brine of the River Rouge, one can float from her natal shore to
where the womb is unshackled, free to bear, or to restore. With her head above water and
a steely soused gait, she will rid every Wade in the brew or on the banks. For a mother,
for a daughter, for a sister; for a pilgrim in the field of a potter. For those who cannot ford
the water. She is risen and has rejected the bridle.
*America, giugno 2022, (e anche da qualche altra parte, poco prima e nel futuro) il ritorno
di Wade ed il controllo perduto. Eppure, nell'acqua salata color rosso inchiostro del fiume
Rouge, si può galleggiare dalla riva natale fino a dove l'utero è libero, libero di generare
o di rigenerarsi. Con la testa fuori dall'acqua e con un'andatura fermamente impettita,
libererà ogni Wade nelle acque o sulle rive. Per una madre, per una figlia, per una sorella;
per un pellegrino tra l'argilla. Per coloro che non possono attraversare il fiume. Lei è
risorta e ha rifiutato i confinamenti.
In Lucem, 2019 by Tamar Frank
Una serie di 20 piccoli pannelli luminosi illustrano un'immagine apparentemente fissa con
un fuoco centrale che gradualmente si fonde in diverse composizioni cromatiche. Quattro
di questi pannelli sono esposti in mostra. Le sfumature di colore si ispirano ai
cambiamenti della luce naturale nel corso di una giornata e cambiano molto lentamente
in modo che la transizione stessa non venga percepita. L'opera d'arte è una risposta alla
percezione della luce come presenza naturale. Il fuoco centrale invita lo spettatore a
rallentare e consente alla luce di attirarlo a sé. La diffusione dell'immagine non consente
all'occhio di mettere a fuoco, di conseguenza, l'immagine sembrerà pulsare e fluttuare.
Peacock, 2020 by Chila Kumari Burman Singh
Burman è riconosciuta per il suo impegno femminista radicale nell’esaminare
rappresentazione, genere e identità culturale. “Peacock” faceva parte della famosa
installazione al neon all'esterno della Tate Britain nel 2020 "Remembering A Brave New
World". Spiega: "il mio pezzo Peacock esplora il simbolismo degli uccelli di ricrescita,
ringiovanimento, bellezza e amore. Il pavone è originario del subcontinente indiano, in
questo modo è anche un riferimento alla mia eredità indiana”. Burman lavora con una
vasta gamma di tecniche espressive tra cui incisione, disegno, pittura, installazione e film.
Halo, 2019 by Karolina Halatek
L'installazione immersiva di forma circolare è progettata per far vivere un'esperienza
profondamente personale. I visitatori che interagiscono con l'opera hanno la possibilità di
scoprire una nuova dimensione della propria presenza nell'ambiente contemplativo, puro
e astratto. Il titolo "Halo" si riferisce ai fenomeni ottici naturali visti intorno al sole o alla
luna, prodotti dalla luce nell'interazione con cristalli di ghiaccio. Il posto del corpo celeste
è dato allo spettatore, che diventa la parte centrale dell'opera. Halatek è un artista
polacca che utilizza la luce come catalizzatore dell'esperienza. Collabora spesso con non
artisti tra cui fisici quantistici, fondatori della teoria delle superstringhe (Leonard Susskind,
Roger Penrose, Carlo Rovelli) e ingegneri di meccanica di precisione.
The Lost Girl, 2020 by Kate McMillan
The Lost Girl è un'installazione cinematografica coinvolgente basata sul personaggio
immaginario di una ragazza che vive in una caverna sulla costa orientale dell'Inghilterra.
Partendo dall'omonimo libro di DH Lawrence, il film narra le esperienze di una giovane
donna, apparentemente sola, in una realtà distopica con solo i detriti trascinati
dall'oceano a formare significato e linguaggio. Il film combina i vari interessi di ricerca di
McMillan tra cui l'Antropocene, il ruolo della creatività nella formazione della memoria e
le conseguenze derivate dall’ignorare o trascurare le storie delle donne. McMillan vive a
Londra ed è autrice del rapporto annuale "Representation of Female Artists in Britain"
commissionato dalla Freelands Foundation.
Off Grid Series, 2022 by Jacqueline Hen
Questa installazione indaga la percezione del corpo nello spazio di fronte al regno
digitale. Come i social media influenzano la nostra percezione e interazione con lo spazio
fisico? Specchi e luci creano l'illusione di uno spazio infinito di luminosità e oscurità. La
percezione di questo spazio cambia con il cambiare del punto di vista dello spettatore
invitandolo a indagare se stesso in rapporto all'infinito.
Tutte le artiste sono presenti in un nuovo libro il cui titolo ha lo stesso nome della mostra,
anch'esso curato da Light Collective. Sharon e Martin condividono che cosa li ha portati
alla creazione del libro e della mostra:
“Dopo oltre 25 anni nel mondo della luce, è diventato evidente che esiste un peso e
un'enorme visibilità per gli artisti uomini che lavorano o hanno lavorato con la luce per
realizzare delle opere; molti sono nomi noti e spesso citati come ispirazione nel lavoro dei
lighting designer. Ci sono invece meno nomi che emergono quando si parla di Light Artist
donne: l'artista di successo Yayoi Kusama, la ribelle politica Jenny Holzer e l’amante della
luce naturale Nancy Holt. Nel mondo dell’arte la visibilità del loro lavoro è minore ed a
causa di questo sbilanciamento in termini di genere, conosciamo meno Light Artist
donna. Una dimostrazione ulteriore si ha provando a digitare in Google le parole "Light
Artist" : dei primi 15 artisti mostrati dal motore di ricerca leader al mondo, solo due sono
donne”.
Il progetto Women in Lighting ha ispirato Light Collective ad esaminare tutti gli aspetti di
rappresentazione nel campo della luce. Hanno cercato e trovato oltre 150 donne che
hanno creato opere d’arte utilizzando la luce e questo ha portato alla curatela di un libro:
Collected Light Volume 1: Women Light Artists.
Il libro è un piccolo passo verso il tentativo di correggere l'ingiusto squilibrio di visibilità e
sarà disponibile per l'acquisto, sia in mostra che online, al termine dell'evento.
Light Collective ha chiesto ad oltre 40 donne di partecipare condividendo le immagini del
proprio lavoro: dagli ambienti immersivi, alla luce che si modifica grazie a sensori, dai
bellissimi oggetti luminosi alla luce che racconta una storia, questa raccolta di opere di
light art realizzate da artiste donne, include una moltitudine di manipolazioni del mezzo
"luce”. Il vero potere della luce come mezzo artistico è perfettamente rappresentato dalle
artiste coinvolte: portano lo spettatore a contemplare il colore, la natura, la politica, la vita
e persino la morte.
“La nostra speranza è che, profilando queste artiste donne che usano la luce all'interno
del proprio lavoro, stiamo contribuendo affinché, anche altri, facciano lo stesso e che tutti
e tutte abbiano l’opportunità di essere celebrati e ampiamente conosciuti per ciò che
creano. Ci auguriamo inoltre che la bellezza di ogni opera offra ispirazione a coloro che la
scoprono e che essa sia apprezzata indipendente dal genere”.
Light Collective è una società di consulenza per l'illuminazione con sede nel Regno Unito che
lavora in tutto il mondo con all’attivo un vasto portfolio di progetti che includono realizzazione di
film, arte, eventi, azioni di “light activism”, progettazione architettonica e nell’istruzione.
www.lightcollective.net
formalighting è un produttore italiano di soluzioni per l’illuminazione architettonica. L’azienda è a
conduzione familiare, con oltre cinquant'anni di esperienza nel settore, e due generazioni
dedicate allo sviluppo e all'innovazione dei propri prodotti. Offre un portfolio unico di prodotti di
illuminazione specifici per gallerie e musei, con numerosi progetti realizzati in tutto il mondo.
L’azienda è orgogliosa di avere una donna forte al timone, la Global Operations Director Sharon
Maghnagi. Come azienda che riconosce l’importanza e il beneficio dell’avere una donna
ispiratrice in un ruolo apicale, formalighting ha lavorato con Sharon e Martin di Light Collective sin
dall'inizio del progetto Women in Lighting. L’intero team di formalighting ha abbracciato il
progetto come orgoglioso ambasciatore e sostenitore.
“Women in Lighting è un movimento vicino ai nostri cuori quindi siamo orgogliosi di
supportare Light Collective con la loro ultima celebrazione delle donne artiste della luce,
provenienti da tutto il mondo, attraverso il lancio del loro nuovo libro e la mostra
Collected Light”.
I prodotti di illuminazione di Formalighting sono stati studiati per essere la soluzione perfetta in
musei e gallerie, grazie ai loro controlli innovativi e flessibili. Forniscono una vasta gamma di
soluzioni: dall'illuminazione d'accento per vetrine e teche, dai proiettori spot per illuminazione di
fondo, proiettori per delineare cornici e display, con fascio regolabile per illuminare le opere.
The Future of Light is Moving_ formalighting è orgogliosa di aver innovato il mondo
dell'illuminazione motorizzata telecomandata attraverso la sua gamma MOTOLUX, una soluzione
pionieristica per puntare e concentrare la luce da remoto, perfetta per musei e gallerie d’arte.
Unendo i principi in cui crede e la sua vasta esperienza nell'illuminazione di musei e gallerie è un
vero privilegio per l’azienda supportare Light Collective con la mostra Collected Light e il lancio
del libro.
www.formalighting.com
Cascina Cuccagna è una cascina del 17° secolo che è stata restaurata con cura e riaperta al
pubblico nel 2012. L'edificio funge da centro per progetti di cultura e sostenibilità e da
avamposto agricolo nel centro di Milano per rilanciare il rapporto vitale tra il città e campagna. La
cucina è curata dallo chef Nicola Cavallaro specializzato in materie prime a chilometro zero.
www.cuccagna.org
Per ulteriori informazioni e immagini: hello@lightcollective.net
comprende sette opere realizzate da sette diverse artiste donne, esposte a Milano in Cascina
Cuccagna con il supporto dell’azienda di illuminazione formalighting.
Questa piccola e personale mostra di Light Art presenta opere realizzate con differenti
media, dal neon alle proiezioni, prodotti tra il 2019 e il 2023. Dal 12 al 14 Aprile le opere
saranno visitabili su invito.
Dopo la tappa di Londra a Novembre 2022 nella Galleria SoShiro, lo spazio di Cascina
Cuccagna accoglierà il lavoro di Kate McMillan (UK/ AU), Karolina Halatek (PL), Jacqueline
Hen (DE), Tamar Frank (NL), Chila Kumari Burman Singh (UK), Liz West (UK) e Kate Hush
(USA).
Nel 2019 Light Collective, supportato dall’azienda d’illuminazione formalighting, ha
avviato il progetto globale Women in Lighting, creando una grande community
internazionale, una rete di donne che lavorano con la luce. La mostra Collected Light fa
parte di questo progetto e segna l’inizio della creazione di una collezione permanente di
opere prodotte esclusivamente da donne Light Artist. Dopo Londra e Milano la mostra si
sposterà in altre città, arricchita con nuove opere di ulteriori artiste.
Le opere in mostra sono:
Her Warm Reflection, 2023 by Liz West
Her Warm Reflection crea un dialogo tra lo spettatore e l’installazione utilizzando 120
specchi realizzati in acrilico colorato. L'opera è composta da dischi di diametro 30, 40, 50
e 60 cm in 8 colori, collocati ad altezze diverse così da riflettere sia la struttura dello
spazio che le persone che lo abitano, rivelando parti dell'architettura che altrimenti
sarebbero invisibili e proiettando colori caldi e ricchi. È giocoso, elegante, coinvolgente,
meditativo. C’è una componente performativa in questa opera: mette il pubblico in primo
piano e chiede una risposta fisica, emotiva, psicologica o spirituale. Ogni visitatore ha un
proprio punto di vista privilegiato e un’esperienza unica caratterizzate dal movimento
nello spazio e nel tempo.
A Wade in the River Rouge, 2023 by Kate Hush
*E’ mantenuto volutamente anche il testo in lingua inglese scritto dell’artista al quale abbiniamo una traduzione italiana
riassuntiva- interpretativa di quanto scritto dall’artista.
America, June 2022, (and elsewhere, earlier and future) the return of Wade and lost
control. But in the inky red brine of the River Rouge, one can float from her natal shore to
where the womb is unshackled, free to bear, or to restore. With her head above water and
a steely soused gait, she will rid every Wade in the brew or on the banks. For a mother,
for a daughter, for a sister; for a pilgrim in the field of a potter. For those who cannot ford
the water. She is risen and has rejected the bridle.
*America, giugno 2022, (e anche da qualche altra parte, poco prima e nel futuro) il ritorno
di Wade ed il controllo perduto. Eppure, nell'acqua salata color rosso inchiostro del fiume
Rouge, si può galleggiare dalla riva natale fino a dove l'utero è libero, libero di generare
o di rigenerarsi. Con la testa fuori dall'acqua e con un'andatura fermamente impettita,
libererà ogni Wade nelle acque o sulle rive. Per una madre, per una figlia, per una sorella;
per un pellegrino tra l'argilla. Per coloro che non possono attraversare il fiume. Lei è
risorta e ha rifiutato i confinamenti.
In Lucem, 2019 by Tamar Frank
Una serie di 20 piccoli pannelli luminosi illustrano un'immagine apparentemente fissa con
un fuoco centrale che gradualmente si fonde in diverse composizioni cromatiche. Quattro
di questi pannelli sono esposti in mostra. Le sfumature di colore si ispirano ai
cambiamenti della luce naturale nel corso di una giornata e cambiano molto lentamente
in modo che la transizione stessa non venga percepita. L'opera d'arte è una risposta alla
percezione della luce come presenza naturale. Il fuoco centrale invita lo spettatore a
rallentare e consente alla luce di attirarlo a sé. La diffusione dell'immagine non consente
all'occhio di mettere a fuoco, di conseguenza, l'immagine sembrerà pulsare e fluttuare.
Peacock, 2020 by Chila Kumari Burman Singh
Burman è riconosciuta per il suo impegno femminista radicale nell’esaminare
rappresentazione, genere e identità culturale. “Peacock” faceva parte della famosa
installazione al neon all'esterno della Tate Britain nel 2020 "Remembering A Brave New
World". Spiega: "il mio pezzo Peacock esplora il simbolismo degli uccelli di ricrescita,
ringiovanimento, bellezza e amore. Il pavone è originario del subcontinente indiano, in
questo modo è anche un riferimento alla mia eredità indiana”. Burman lavora con una
vasta gamma di tecniche espressive tra cui incisione, disegno, pittura, installazione e film.
Halo, 2019 by Karolina Halatek
L'installazione immersiva di forma circolare è progettata per far vivere un'esperienza
profondamente personale. I visitatori che interagiscono con l'opera hanno la possibilità di
scoprire una nuova dimensione della propria presenza nell'ambiente contemplativo, puro
e astratto. Il titolo "Halo" si riferisce ai fenomeni ottici naturali visti intorno al sole o alla
luna, prodotti dalla luce nell'interazione con cristalli di ghiaccio. Il posto del corpo celeste
è dato allo spettatore, che diventa la parte centrale dell'opera. Halatek è un artista
polacca che utilizza la luce come catalizzatore dell'esperienza. Collabora spesso con non
artisti tra cui fisici quantistici, fondatori della teoria delle superstringhe (Leonard Susskind,
Roger Penrose, Carlo Rovelli) e ingegneri di meccanica di precisione.
The Lost Girl, 2020 by Kate McMillan
The Lost Girl è un'installazione cinematografica coinvolgente basata sul personaggio
immaginario di una ragazza che vive in una caverna sulla costa orientale dell'Inghilterra.
Partendo dall'omonimo libro di DH Lawrence, il film narra le esperienze di una giovane
donna, apparentemente sola, in una realtà distopica con solo i detriti trascinati
dall'oceano a formare significato e linguaggio. Il film combina i vari interessi di ricerca di
McMillan tra cui l'Antropocene, il ruolo della creatività nella formazione della memoria e
le conseguenze derivate dall’ignorare o trascurare le storie delle donne. McMillan vive a
Londra ed è autrice del rapporto annuale "Representation of Female Artists in Britain"
commissionato dalla Freelands Foundation.
Off Grid Series, 2022 by Jacqueline Hen
Questa installazione indaga la percezione del corpo nello spazio di fronte al regno
digitale. Come i social media influenzano la nostra percezione e interazione con lo spazio
fisico? Specchi e luci creano l'illusione di uno spazio infinito di luminosità e oscurità. La
percezione di questo spazio cambia con il cambiare del punto di vista dello spettatore
invitandolo a indagare se stesso in rapporto all'infinito.
Tutte le artiste sono presenti in un nuovo libro il cui titolo ha lo stesso nome della mostra,
anch'esso curato da Light Collective. Sharon e Martin condividono che cosa li ha portati
alla creazione del libro e della mostra:
“Dopo oltre 25 anni nel mondo della luce, è diventato evidente che esiste un peso e
un'enorme visibilità per gli artisti uomini che lavorano o hanno lavorato con la luce per
realizzare delle opere; molti sono nomi noti e spesso citati come ispirazione nel lavoro dei
lighting designer. Ci sono invece meno nomi che emergono quando si parla di Light Artist
donne: l'artista di successo Yayoi Kusama, la ribelle politica Jenny Holzer e l’amante della
luce naturale Nancy Holt. Nel mondo dell’arte la visibilità del loro lavoro è minore ed a
causa di questo sbilanciamento in termini di genere, conosciamo meno Light Artist
donna. Una dimostrazione ulteriore si ha provando a digitare in Google le parole "Light
Artist" : dei primi 15 artisti mostrati dal motore di ricerca leader al mondo, solo due sono
donne”.
Il progetto Women in Lighting ha ispirato Light Collective ad esaminare tutti gli aspetti di
rappresentazione nel campo della luce. Hanno cercato e trovato oltre 150 donne che
hanno creato opere d’arte utilizzando la luce e questo ha portato alla curatela di un libro:
Collected Light Volume 1: Women Light Artists.
Il libro è un piccolo passo verso il tentativo di correggere l'ingiusto squilibrio di visibilità e
sarà disponibile per l'acquisto, sia in mostra che online, al termine dell'evento.
Light Collective ha chiesto ad oltre 40 donne di partecipare condividendo le immagini del
proprio lavoro: dagli ambienti immersivi, alla luce che si modifica grazie a sensori, dai
bellissimi oggetti luminosi alla luce che racconta una storia, questa raccolta di opere di
light art realizzate da artiste donne, include una moltitudine di manipolazioni del mezzo
"luce”. Il vero potere della luce come mezzo artistico è perfettamente rappresentato dalle
artiste coinvolte: portano lo spettatore a contemplare il colore, la natura, la politica, la vita
e persino la morte.
“La nostra speranza è che, profilando queste artiste donne che usano la luce all'interno
del proprio lavoro, stiamo contribuendo affinché, anche altri, facciano lo stesso e che tutti
e tutte abbiano l’opportunità di essere celebrati e ampiamente conosciuti per ciò che
creano. Ci auguriamo inoltre che la bellezza di ogni opera offra ispirazione a coloro che la
scoprono e che essa sia apprezzata indipendente dal genere”.
Light Collective è una società di consulenza per l'illuminazione con sede nel Regno Unito che
lavora in tutto il mondo con all’attivo un vasto portfolio di progetti che includono realizzazione di
film, arte, eventi, azioni di “light activism”, progettazione architettonica e nell’istruzione.
www.lightcollective.net
formalighting è un produttore italiano di soluzioni per l’illuminazione architettonica. L’azienda è a
conduzione familiare, con oltre cinquant'anni di esperienza nel settore, e due generazioni
dedicate allo sviluppo e all'innovazione dei propri prodotti. Offre un portfolio unico di prodotti di
illuminazione specifici per gallerie e musei, con numerosi progetti realizzati in tutto il mondo.
L’azienda è orgogliosa di avere una donna forte al timone, la Global Operations Director Sharon
Maghnagi. Come azienda che riconosce l’importanza e il beneficio dell’avere una donna
ispiratrice in un ruolo apicale, formalighting ha lavorato con Sharon e Martin di Light Collective sin
dall'inizio del progetto Women in Lighting. L’intero team di formalighting ha abbracciato il
progetto come orgoglioso ambasciatore e sostenitore.
“Women in Lighting è un movimento vicino ai nostri cuori quindi siamo orgogliosi di
supportare Light Collective con la loro ultima celebrazione delle donne artiste della luce,
provenienti da tutto il mondo, attraverso il lancio del loro nuovo libro e la mostra
Collected Light”.
I prodotti di illuminazione di Formalighting sono stati studiati per essere la soluzione perfetta in
musei e gallerie, grazie ai loro controlli innovativi e flessibili. Forniscono una vasta gamma di
soluzioni: dall'illuminazione d'accento per vetrine e teche, dai proiettori spot per illuminazione di
fondo, proiettori per delineare cornici e display, con fascio regolabile per illuminare le opere.
The Future of Light is Moving_ formalighting è orgogliosa di aver innovato il mondo
dell'illuminazione motorizzata telecomandata attraverso la sua gamma MOTOLUX, una soluzione
pionieristica per puntare e concentrare la luce da remoto, perfetta per musei e gallerie d’arte.
Unendo i principi in cui crede e la sua vasta esperienza nell'illuminazione di musei e gallerie è un
vero privilegio per l’azienda supportare Light Collective con la mostra Collected Light e il lancio
del libro.
www.formalighting.com
Cascina Cuccagna è una cascina del 17° secolo che è stata restaurata con cura e riaperta al
pubblico nel 2012. L'edificio funge da centro per progetti di cultura e sostenibilità e da
avamposto agricolo nel centro di Milano per rilanciare il rapporto vitale tra il città e campagna. La
cucina è curata dallo chef Nicola Cavallaro specializzato in materie prime a chilometro zero.
www.cuccagna.org
Per ulteriori informazioni e immagini: hello@lightcollective.net
12
aprile 2023
Collected Light
Dal 12 al 14 aprile 2023
arte contemporanea
Location
CASCINA CUCCAGNA
Milano, Via Cuccagna, 2/4, (Milano)
Milano, Via Cuccagna, 2/4, (Milano)
Orario di apertura
18-22
Sito web
Ufficio stampa
www.ognicasailluminata.com
Autore
Curatore
Produzione organizzazione
Sponsor