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Collettiva
pittura e scultura
Comunicato stampa
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Arno Boueilh
Angoli di eternit�, lirici ambienti urbani dall’atmosfera evocativa e silenziosa, con tracce di vita appena riconoscibili e in una sospensione temporale struggente ed imminente: � il naturalismo scarno e minimale che caratterizza la pittura figurativa dell’artista parigino Arno Boueilh. Con una impostazione concettuale e compositiva che ricorda molto da vicino Edward Hopper, Boueilh realizza una riflessione rispettosa e partecipata sulla condizione umana, un esistenzialismo carico di suggestioni forti alla ricerca dell’assoluto nelle sue diverse sembianze e rappresentazioni possibili.
Furio Cavallini
Interni scarni, porte, nudi, nature morte, paesaggi toscani, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche e in bilico sul vuoto, direttamente dal passato pi� remoto ed evocativo, sono i soggetti del quotidiano scelti come pretesto, quasi casuale, per indagini espressive che scavano nella profondit� dell’anima al ritmo dei toni accesi del colore e in prospettive vertiginose che precipitano su piani infiniti di spazio e di tempo.
Dal concettualismo di C�zanne fino ai grandi maestri espressionisti dei primi anni del Novecento (Munch, Schiele, Kokoschka), in ambientazioni quasi faustiane, la pittura di Furio Cavallini risente delle suggestioni di tutto il Secolo scorso, dalle prime avanguardie artistiche, al senso di inquietudine e di spersonalizzazione testimoniato anche dalle ricerche espressive pi� contemporanee.
I motivi classici e di indimenticabile ed elegante semplicit� della grande tradizione artistica italiana del Novecento, trovano cos� la loro naturale continuazione in produzioni pi� recenti in cui l’espressionismo � accentuato e sospinto quasi all’estremo.
Helga Eiterer
Attraverso un messaggio complesso e inedito che combina i grafemi di scrittura alla tecnica pittorica tradizionale, l’autrice austriaca Helga Eiterer realizza tele ed opere grafiche di impostazione astratta dove una fitta e automatica calligrafia si compone come il sottofondo sofisticato e minuzioso di figure geometriche rigide poste in primo piano: le inquietudini e le urgenze sociali contemporanee, il bisogno e le carenze di significato, gli interrogativi filosofici pi� immediati del nostro tempo, sono filtrati da un messaggio artistico capace di equilibrare e combinare la� poesia di un tratto di scrittura libero ed armonioso con il rigore di una geometria scarna ed essenziale di richiamo suprematista, in un’opera dai connotati a-temporali e suscettibile di interpretazioni e coinvolgimenti emozionali liberi e molteplici.
Claire Fontana
Disegnatrice, scultrice e pittrice, formatasi tra la Francia e l’Italia (Accademia di Belle Arti di Carrara), Claire Fontana propone una ricerca che oscilla tra un tipo di impostazione classica ed accademica, ed elementi di forte modernit�, soprattutto nei concetti e nei contenuti espressi. Opere in cui i nudi, i ritratti, gli interni� richiamano un modo di procedere profondamente legato alla lezione del Rinascimento italiano ed al recupero dei canoni formali della rappresentazione. Gli elementi di modernit� sono riconducibili invece alle linee essenziali ed ai toni tendenzialmente monocromi che rievocano la lezione dei grandi Maestri del Nord e di Hammersh�i. L’intero percorso creativo di Claire Fontana concretizza cos� una sintesi complessa e non risolta tra tradizione ed� innovazione, ponendosi su un unico asse tra passato antico e storia recente.
Claude Max Lochu
La realt� pi� familiare e quotidiana, le icone del consumismo mass-mediale, gli ambienti urbani e le grandi metropoli, o gli angoli pi� caratteristici delle campagne, sono i soggetti inanimati che vanno ad assumere autonomia e vita propria, nella fiaba moderna, vagamente retr�, che caratterizza le atmosfere surreali e fantastiche delle tele di Claude Max Lochu. Erede della tradizione francese del post-impressionismo e di C�zanne, Lochu realizza opere concettuali e dai motivi talvolta espressionisti, dove il mondo di Peter Pan, a-temporale e con proprie logiche interne, viene quasi, non senza tensioni, “forzato” sulla realt� concreta e contemporanea, per una riflessione e ricontestualizzazione dei significati condivisi, degli stereotipi noti, dei grandi drammi psicologici e dei movimenti interiori. L’opera di Lochu si concretizza cos� nel tentativo di conservare in un contesto inedito e fantasioso, una memoria sociale di senso (ne sono un esempio le macchine d’epoca) in grado di andare oltre le regole rigide e di funzionalit� cui � normalmente ricondotto l’oggetto d’uso, il ritratto noto o l’ambiente familiare che fa da cornice, apparentemente scontata e prevedibile, alla nostra azione quotidiana.
Marcello Scarselli
Una pittura di lontana evocazione arcaica, che combina tecniche miste su piani ampi di supporto, conduce nel “viaggio di ricerca” di Marcello Scarselli, artista di Bientina che partendo da un approccio figurativo, si sposta negli anni verso una sempre pi� temeraria astrazione, ritrovando un modo di procedere fanciullesco e sereno, primordiale nei contenuti e contemporaneo per essenzialit� e minimalismo di impostazione. Le figure umane singole o in gruppi, gli oggetti indecifrabili, le sovrapposizioni di forme riconoscibili ed irriconoscibili, si fanno sempre pi� essenziali come rispecchiamento di un percorso interiore intimo e solo a tratti decifrabile dall’esterno. Attraverso la stesura di tinte di grigio in gradazione, di blu intenso in atmosfere marine, su fondi ancora biancastri, le eleganti composizioni si fanno frammentaria metafora della ancora pi� episodica realt� contemporanea dando immagine riconoscibile anche ai tempi del silenzio e� alle loro infinite possibilit� di rappresentazione.
Tomislav Spikic
Tomislav Spikic nasce in Croazia, a Zagabria. Disegnatore eccellente, inizia la sua attivit� artistica realizzando poster e cartelloni per il cinema. Alla fine degli anni ‘50 si trasferisce in Italia ed inizia a lavorare nel cinema di animazione realizzando anche numerosi spot e cortometraggi per “Carosello”. Successivamente matura anche esperienze di insegnamento presso l’Istituto Europeo di Design di Milano.
Nelle sue opere pittoriche un originale surrealismo di atmosfera est-europea fa da ambientazione ad insoliti personaggi dai tratti somatici ricorrenti, in un gioco di proporzioni irreali (la testa � molto grande rispetto al corpo) che rievoca l’impostazione iconografica di Botero. Una trasfigurazione e uno scambio continui tra realt� ed invenzione, tra aspetti familiari del quotidiano e rappresentazioni immaginarie e fiabesche, in una sospensione del tempo che amplifica e modifica gli spazi fisici e le prospettive, metafora immediata di indagini e riflessioni da mondi interiori, sub-coscienti e prevalentemente psicologici.
Angoli di eternit�, lirici ambienti urbani dall’atmosfera evocativa e silenziosa, con tracce di vita appena riconoscibili e in una sospensione temporale struggente ed imminente: � il naturalismo scarno e minimale che caratterizza la pittura figurativa dell’artista parigino Arno Boueilh. Con una impostazione concettuale e compositiva che ricorda molto da vicino Edward Hopper, Boueilh realizza una riflessione rispettosa e partecipata sulla condizione umana, un esistenzialismo carico di suggestioni forti alla ricerca dell’assoluto nelle sue diverse sembianze e rappresentazioni possibili.
Furio Cavallini
Interni scarni, porte, nudi, nature morte, paesaggi toscani, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche e in bilico sul vuoto, direttamente dal passato pi� remoto ed evocativo, sono i soggetti del quotidiano scelti come pretesto, quasi casuale, per indagini espressive che scavano nella profondit� dell’anima al ritmo dei toni accesi del colore e in prospettive vertiginose che precipitano su piani infiniti di spazio e di tempo.
Dal concettualismo di C�zanne fino ai grandi maestri espressionisti dei primi anni del Novecento (Munch, Schiele, Kokoschka), in ambientazioni quasi faustiane, la pittura di Furio Cavallini risente delle suggestioni di tutto il Secolo scorso, dalle prime avanguardie artistiche, al senso di inquietudine e di spersonalizzazione testimoniato anche dalle ricerche espressive pi� contemporanee.
I motivi classici e di indimenticabile ed elegante semplicit� della grande tradizione artistica italiana del Novecento, trovano cos� la loro naturale continuazione in produzioni pi� recenti in cui l’espressionismo � accentuato e sospinto quasi all’estremo.
Helga Eiterer
Attraverso un messaggio complesso e inedito che combina i grafemi di scrittura alla tecnica pittorica tradizionale, l’autrice austriaca Helga Eiterer realizza tele ed opere grafiche di impostazione astratta dove una fitta e automatica calligrafia si compone come il sottofondo sofisticato e minuzioso di figure geometriche rigide poste in primo piano: le inquietudini e le urgenze sociali contemporanee, il bisogno e le carenze di significato, gli interrogativi filosofici pi� immediati del nostro tempo, sono filtrati da un messaggio artistico capace di equilibrare e combinare la� poesia di un tratto di scrittura libero ed armonioso con il rigore di una geometria scarna ed essenziale di richiamo suprematista, in un’opera dai connotati a-temporali e suscettibile di interpretazioni e coinvolgimenti emozionali liberi e molteplici.
Claire Fontana
Disegnatrice, scultrice e pittrice, formatasi tra la Francia e l’Italia (Accademia di Belle Arti di Carrara), Claire Fontana propone una ricerca che oscilla tra un tipo di impostazione classica ed accademica, ed elementi di forte modernit�, soprattutto nei concetti e nei contenuti espressi. Opere in cui i nudi, i ritratti, gli interni� richiamano un modo di procedere profondamente legato alla lezione del Rinascimento italiano ed al recupero dei canoni formali della rappresentazione. Gli elementi di modernit� sono riconducibili invece alle linee essenziali ed ai toni tendenzialmente monocromi che rievocano la lezione dei grandi Maestri del Nord e di Hammersh�i. L’intero percorso creativo di Claire Fontana concretizza cos� una sintesi complessa e non risolta tra tradizione ed� innovazione, ponendosi su un unico asse tra passato antico e storia recente.
Claude Max Lochu
La realt� pi� familiare e quotidiana, le icone del consumismo mass-mediale, gli ambienti urbani e le grandi metropoli, o gli angoli pi� caratteristici delle campagne, sono i soggetti inanimati che vanno ad assumere autonomia e vita propria, nella fiaba moderna, vagamente retr�, che caratterizza le atmosfere surreali e fantastiche delle tele di Claude Max Lochu. Erede della tradizione francese del post-impressionismo e di C�zanne, Lochu realizza opere concettuali e dai motivi talvolta espressionisti, dove il mondo di Peter Pan, a-temporale e con proprie logiche interne, viene quasi, non senza tensioni, “forzato” sulla realt� concreta e contemporanea, per una riflessione e ricontestualizzazione dei significati condivisi, degli stereotipi noti, dei grandi drammi psicologici e dei movimenti interiori. L’opera di Lochu si concretizza cos� nel tentativo di conservare in un contesto inedito e fantasioso, una memoria sociale di senso (ne sono un esempio le macchine d’epoca) in grado di andare oltre le regole rigide e di funzionalit� cui � normalmente ricondotto l’oggetto d’uso, il ritratto noto o l’ambiente familiare che fa da cornice, apparentemente scontata e prevedibile, alla nostra azione quotidiana.
Marcello Scarselli
Una pittura di lontana evocazione arcaica, che combina tecniche miste su piani ampi di supporto, conduce nel “viaggio di ricerca” di Marcello Scarselli, artista di Bientina che partendo da un approccio figurativo, si sposta negli anni verso una sempre pi� temeraria astrazione, ritrovando un modo di procedere fanciullesco e sereno, primordiale nei contenuti e contemporaneo per essenzialit� e minimalismo di impostazione. Le figure umane singole o in gruppi, gli oggetti indecifrabili, le sovrapposizioni di forme riconoscibili ed irriconoscibili, si fanno sempre pi� essenziali come rispecchiamento di un percorso interiore intimo e solo a tratti decifrabile dall’esterno. Attraverso la stesura di tinte di grigio in gradazione, di blu intenso in atmosfere marine, su fondi ancora biancastri, le eleganti composizioni si fanno frammentaria metafora della ancora pi� episodica realt� contemporanea dando immagine riconoscibile anche ai tempi del silenzio e� alle loro infinite possibilit� di rappresentazione.
Tomislav Spikic
Tomislav Spikic nasce in Croazia, a Zagabria. Disegnatore eccellente, inizia la sua attivit� artistica realizzando poster e cartelloni per il cinema. Alla fine degli anni ‘50 si trasferisce in Italia ed inizia a lavorare nel cinema di animazione realizzando anche numerosi spot e cortometraggi per “Carosello”. Successivamente matura anche esperienze di insegnamento presso l’Istituto Europeo di Design di Milano.
Nelle sue opere pittoriche un originale surrealismo di atmosfera est-europea fa da ambientazione ad insoliti personaggi dai tratti somatici ricorrenti, in un gioco di proporzioni irreali (la testa � molto grande rispetto al corpo) che rievoca l’impostazione iconografica di Botero. Una trasfigurazione e uno scambio continui tra realt� ed invenzione, tra aspetti familiari del quotidiano e rappresentazioni immaginarie e fiabesche, in una sospensione del tempo che amplifica e modifica gli spazi fisici e le prospettive, metafora immediata di indagini e riflessioni da mondi interiori, sub-coscienti e prevalentemente psicologici.
16
aprile 2006
Collettiva
Dal 16 aprile al 10 settembre 2006
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA LIBERA NATURA E CULTURA
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Orario di apertura
10-13 e 17-21, chiuso il martedì
Vernissage
16 Aprile 2006, ore 19
Autore