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Collettiva
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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Massimo Catalani
Nato a Roma il 2 aprile del 1960, cresce nella cartolibreria materna in mezzo a libri, pennelli e colori. Iscritto alla Facoltà di Architettura, già nella rappresentazione del progetto di tesi sperimenta impasti pittorici al confine tra la pittura, il modellato e la muratura d’architettura. Nelle prime mostre collettive espone dei soggetti “irriverenti” per il mondo dell’arte e “riverenti” per il pubblico: paste con le zucchine, carciofini romaneschi, fichi d’india e trittici di peperoncini. Nella prima personale “Natura Picta”, da Roma&Arte, nella capitale, quadri appesi al muro coloratissimi; soggetti semplici; materie sorprendenti. Uno shock per un mondo in bilico tra concettuale e minimale.
Nel ’96, a S. Maria in Vallicella, presenta “Sento Terra”, con il patrocinio del Comune e della Caritas, a sostegno della Lega del Filo d’Oro, una mostra per Vedenti e Non-Vedenti. Nel ’97, a Ginevra, da “Nota Bene” inaugura “Woman, Just part of her” incentrata sulla figura femminile.
Nel ’98 dà vita ai VideoWall componendo analogie di schermi televisivi e raffigurando ciò che la televisione non può mostrare: la bellezza di un oggetto senza prezzo, un limone, un mazzo di cipolle su fondi blu.
Nel 2000 alla galleria PescePalla, Tribeca, New York, propone “L.I.F.E” un visione dell’Italia attraverso la pittura dei suoi cibi.
Nel 2003 torna a temi di architettura presentando “La mia Roma” presso lo studio Freyrie &Pestalozza di Milano.
Nella primavera 2004 tiene un’antologica a Seoul, Corea; nel settembre una personale a New York, secondo passo dell’architettura dal Titolo “My Urbanity”.
Apre il 2006 con il suo studio ampliato e ammodernato, dove prepara nuovi lavori sul profondo mare delle Acciughe e sui volti di Amici&Parenti, poi si dedica a temi sull’immanenza dello Spazio Celeste, mentre riflette e prepara le "Radici del Vino Italiano" che partirà da Tokyo nel novembre del 2007 per proseguire a Kyoto, Hokkaido. A S.Pietroburgo arreda con i suoi lavori il ristorante "Il Palazzo". Nel 2008 stampa un libro con l'impianto filosofico del suo lavoro. Suoi lavori sono nel cinema di Pupi Avati, Cristina Comencini, Alessandro Benvenuti. Dipinge con il vino alla “Prova del Cuoco”. Attualmente sta lavorando al tema del “mito”. Collabora con Greenpeace e a vari progetti di beneficenza.
Marzia Gandini
Sequenze di immagini tra la moltitudine di segni e impressioni che riproducono il mondo in cui viviamo. Il linguaggio espressivo si sviluppa tra diverse tecniche mescolando il disegno alla pittura, alla scultura, fino alle elaborazioni digitali. Ultima ricerca un’esplorazione di diverse suggestioni culturali, escursioni immaginarie in mondi paralleli.
Scorrendo il curriculum di Marzia si rimane impressionati. Citando soltanto alcune tappe:
2009 Italian and Tibetan artists workshop a cura della Galleria Alessandra Bonomo e Asia Onlus, Roma.
2004 MiArt Galleria Vetrina Contemporanea, Milano
Arte Fiera Montecarlo Galleria Vetrina Contemporanea
2002. Marzia Gandini - Atmosfere Galleria Vetrina Contemporanea, Roma
Festival of the World’s People: Peace & Environment - Flag Art 2002 - World Cup Seoul, Corea
2000 People ULC Gallery, New York
Reflections Krizia, New York
1999 Marzia Gandini, Tristano di Robilant Galleria Bonomo, Roma
Skywalk Fendissime e Galleria Bonomo, Roma
An evening in Lhasa Sotheby's, New York
In the Spirit of Compassion a cura di Elizabeth Rogers, White Box Gallery, New York
The Hispanic Society of New York Benefit Auction, New York
1998 Sculture Piccole a cura di Andrea Franchi , Galleria Bonomo, Roma
I Biennale " Parchi, Natura e Ambiente a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo delle Esposizioni, Roma
Disidentico - maschile femminile e oltre a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Di Castelnuovo, Napoli e
Palazzo Branciforte, Palermo
1997 Attenzione alla solitudine del museo Studio Ercolani, Bologna
Girls! Girls! Girls! Tricia Collins · Grand Salon, New York
Insistenze a cura di Federica Di Castro, Temple Gallery, Roma
Conversion Tricia Collins · Grand Salon, New York
Group Show Galleria Bonomo, Roma
Lecture al Pratt Institute, New York
XXII International Biennial of Graphic Arts Lubiana
Arte Fiera di Bologna Galleria Bonomo, Roma
De Gennaro, Di Robilant, Gandini Galleria LipanjePuntin, Trieste
Anita Vigl Madeiski
Nata a Bolzano, vive e lavora a Roma.
Ha studiato Storia dell’Arte in Austria e si è specializzata all’ Università di Innsbruck sul tema “Arte e Moda”.
Ha fondato con altri soci il sito www.artpeal.com
I suoi quadri astratti comunicano la solarità della vita con la predominanza del colore rosso acceso, simbolo di passione, calore ed unione. Pigmenti ad acrilico permettono di avere effetti brillanti, smaltati, una maggiore facilità nella resa dei contrasti che portano le forme ad assomigliare ed armonizzarsi nello spazio.
Emanuela Fabozzi
Nata a Roma, diplomata in scultura con Fazzini, ha lavorato come scenografa e costumista. Ha inoltre curato l’allestimento di mostre ed eventi. Dal 1984 insegna educazione artistica.
La pienezza del vuoto, la sensualità di un corpo gabbia. Scultura in rete zincata del 2000.
Luciano Borsari
Dopo una breve e brillante carriera nella Marina militare, Luciano Borsari ha raggiunto posizioni di vertice quale manager nell’industria nazionale. Parallelamente si è dedicato alla pittura da autodidatta affinando via via la propria sensibilità artistica, sperimentando numerose tecniche ed approdando, al termine del percorso formativo, a quella dell’olio fine, dei maestri del passato. Attualmente dipinge nel suo atelier di Roma ispirandosi ai contrasti di luce caravaggeschi e dei maestri fiamminghi.
Profondamente legato alla Città eterna si dedica con successo alla rappresentazione di scene tipiche di una Roma sparita tanto cara ad artisti del calibro di Ettore Roesler Franz.
Carlo Semplici è nato a Siena il 2 dicembre 1929. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, allievo del Prof. Primo Conti, all’Accademia Brera di Milano, sotto il Prof. Aldo Carpi e nell’incisione col Prof. Disertori. A Milano ha frequentato l’ambiente di artisti e neorealisti durante l’ultimo anno di studi, ma nulla ne ha risentito la sua pittura, tenuta su base realistica.
“…Se si potesse dire che il carattere dell’uomo, o meglio la sensibilità, si concretizza, si fa sostanza e in questo caso pittura, diremmo che questa di Carlo Semplici esprime è denso, ed interiore.
Il colore è pastoso e tuttavia fluido; i passaggi sensibilissimi, la pennellata costantemente in funzione costruttiva e formale, danno misura dell’attenda ricerca, della consapevole aderenza della costanza pittorica al contenuto, e di una notevole maturità artistica…" (critica Carlo Munari)
Nato a Roma il 2 aprile del 1960, cresce nella cartolibreria materna in mezzo a libri, pennelli e colori. Iscritto alla Facoltà di Architettura, già nella rappresentazione del progetto di tesi sperimenta impasti pittorici al confine tra la pittura, il modellato e la muratura d’architettura. Nelle prime mostre collettive espone dei soggetti “irriverenti” per il mondo dell’arte e “riverenti” per il pubblico: paste con le zucchine, carciofini romaneschi, fichi d’india e trittici di peperoncini. Nella prima personale “Natura Picta”, da Roma&Arte, nella capitale, quadri appesi al muro coloratissimi; soggetti semplici; materie sorprendenti. Uno shock per un mondo in bilico tra concettuale e minimale.
Nel ’96, a S. Maria in Vallicella, presenta “Sento Terra”, con il patrocinio del Comune e della Caritas, a sostegno della Lega del Filo d’Oro, una mostra per Vedenti e Non-Vedenti. Nel ’97, a Ginevra, da “Nota Bene” inaugura “Woman, Just part of her” incentrata sulla figura femminile.
Nel ’98 dà vita ai VideoWall componendo analogie di schermi televisivi e raffigurando ciò che la televisione non può mostrare: la bellezza di un oggetto senza prezzo, un limone, un mazzo di cipolle su fondi blu.
Nel 2000 alla galleria PescePalla, Tribeca, New York, propone “L.I.F.E” un visione dell’Italia attraverso la pittura dei suoi cibi.
Nel 2003 torna a temi di architettura presentando “La mia Roma” presso lo studio Freyrie &Pestalozza di Milano.
Nella primavera 2004 tiene un’antologica a Seoul, Corea; nel settembre una personale a New York, secondo passo dell’architettura dal Titolo “My Urbanity”.
Apre il 2006 con il suo studio ampliato e ammodernato, dove prepara nuovi lavori sul profondo mare delle Acciughe e sui volti di Amici&Parenti, poi si dedica a temi sull’immanenza dello Spazio Celeste, mentre riflette e prepara le "Radici del Vino Italiano" che partirà da Tokyo nel novembre del 2007 per proseguire a Kyoto, Hokkaido. A S.Pietroburgo arreda con i suoi lavori il ristorante "Il Palazzo". Nel 2008 stampa un libro con l'impianto filosofico del suo lavoro. Suoi lavori sono nel cinema di Pupi Avati, Cristina Comencini, Alessandro Benvenuti. Dipinge con il vino alla “Prova del Cuoco”. Attualmente sta lavorando al tema del “mito”. Collabora con Greenpeace e a vari progetti di beneficenza.
Marzia Gandini
Sequenze di immagini tra la moltitudine di segni e impressioni che riproducono il mondo in cui viviamo. Il linguaggio espressivo si sviluppa tra diverse tecniche mescolando il disegno alla pittura, alla scultura, fino alle elaborazioni digitali. Ultima ricerca un’esplorazione di diverse suggestioni culturali, escursioni immaginarie in mondi paralleli.
Scorrendo il curriculum di Marzia si rimane impressionati. Citando soltanto alcune tappe:
2009 Italian and Tibetan artists workshop a cura della Galleria Alessandra Bonomo e Asia Onlus, Roma.
2004 MiArt Galleria Vetrina Contemporanea, Milano
Arte Fiera Montecarlo Galleria Vetrina Contemporanea
2002. Marzia Gandini - Atmosfere Galleria Vetrina Contemporanea, Roma
Festival of the World’s People: Peace & Environment - Flag Art 2002 - World Cup Seoul, Corea
2000 People ULC Gallery, New York
Reflections Krizia, New York
1999 Marzia Gandini, Tristano di Robilant Galleria Bonomo, Roma
Skywalk Fendissime e Galleria Bonomo, Roma
An evening in Lhasa Sotheby's, New York
In the Spirit of Compassion a cura di Elizabeth Rogers, White Box Gallery, New York
The Hispanic Society of New York Benefit Auction, New York
1998 Sculture Piccole a cura di Andrea Franchi , Galleria Bonomo, Roma
I Biennale " Parchi, Natura e Ambiente a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo delle Esposizioni, Roma
Disidentico - maschile femminile e oltre a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Di Castelnuovo, Napoli e
Palazzo Branciforte, Palermo
1997 Attenzione alla solitudine del museo Studio Ercolani, Bologna
Girls! Girls! Girls! Tricia Collins · Grand Salon, New York
Insistenze a cura di Federica Di Castro, Temple Gallery, Roma
Conversion Tricia Collins · Grand Salon, New York
Group Show Galleria Bonomo, Roma
Lecture al Pratt Institute, New York
XXII International Biennial of Graphic Arts Lubiana
Arte Fiera di Bologna Galleria Bonomo, Roma
De Gennaro, Di Robilant, Gandini Galleria LipanjePuntin, Trieste
Anita Vigl Madeiski
Nata a Bolzano, vive e lavora a Roma.
Ha studiato Storia dell’Arte in Austria e si è specializzata all’ Università di Innsbruck sul tema “Arte e Moda”.
Ha fondato con altri soci il sito www.artpeal.com
I suoi quadri astratti comunicano la solarità della vita con la predominanza del colore rosso acceso, simbolo di passione, calore ed unione. Pigmenti ad acrilico permettono di avere effetti brillanti, smaltati, una maggiore facilità nella resa dei contrasti che portano le forme ad assomigliare ed armonizzarsi nello spazio.
Emanuela Fabozzi
Nata a Roma, diplomata in scultura con Fazzini, ha lavorato come scenografa e costumista. Ha inoltre curato l’allestimento di mostre ed eventi. Dal 1984 insegna educazione artistica.
La pienezza del vuoto, la sensualità di un corpo gabbia. Scultura in rete zincata del 2000.
Luciano Borsari
Dopo una breve e brillante carriera nella Marina militare, Luciano Borsari ha raggiunto posizioni di vertice quale manager nell’industria nazionale. Parallelamente si è dedicato alla pittura da autodidatta affinando via via la propria sensibilità artistica, sperimentando numerose tecniche ed approdando, al termine del percorso formativo, a quella dell’olio fine, dei maestri del passato. Attualmente dipinge nel suo atelier di Roma ispirandosi ai contrasti di luce caravaggeschi e dei maestri fiamminghi.
Profondamente legato alla Città eterna si dedica con successo alla rappresentazione di scene tipiche di una Roma sparita tanto cara ad artisti del calibro di Ettore Roesler Franz.
Carlo Semplici è nato a Siena il 2 dicembre 1929. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, allievo del Prof. Primo Conti, all’Accademia Brera di Milano, sotto il Prof. Aldo Carpi e nell’incisione col Prof. Disertori. A Milano ha frequentato l’ambiente di artisti e neorealisti durante l’ultimo anno di studi, ma nulla ne ha risentito la sua pittura, tenuta su base realistica.
“…Se si potesse dire che il carattere dell’uomo, o meglio la sensibilità, si concretizza, si fa sostanza e in questo caso pittura, diremmo che questa di Carlo Semplici esprime è denso, ed interiore.
Il colore è pastoso e tuttavia fluido; i passaggi sensibilissimi, la pennellata costantemente in funzione costruttiva e formale, danno misura dell’attenda ricerca, della consapevole aderenza della costanza pittorica al contenuto, e di una notevole maturità artistica…" (critica Carlo Munari)
25
luglio 2009
Collettiva
Dal 25 al 29 luglio 2009
arte contemporanea
Location
CASTELLO ALDOBRANDESCO COLLACCHIONI
Capalbio, Via Collacchioni, 2, (Grosseto)
Capalbio, Via Collacchioni, 2, (Grosseto)
Orario di apertura
ore 10-12.30 e 17.30-23
Vernissage
25 Luglio 2009, ore 19.30 Sala Verde
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