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Collettiva d’arte contemporanea
Mostra collettiva di arte contemporanea che vede esposte all’interno del cinema estivo Arena Ardenza le opere di Renato Bisso e Filippo Foschini, a cura del Circolo del Cinema Kinoglaz, e di Paolo Grigò e Paolo Lapi, a cura di Cristina Olivieri in collaborazione con Cdcom arte e comunicazione.
Comunicato stampa
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Livorno, 9 agosto. Con una presentazione aperitivo alla presenza degli artisti, sarà inaugurata domani sera, lunedì 10 agosto alle 19, la mostra collettiva di arte contemporanea che vede esposte all’interno del cinema estivo Arena Ardenza le opere di Renato Bisso e Filippo Foschini, a cura del Circolo del Cinema Kinoglaz, e di Paolo Grigò e Paolo Lapi, a cura di Cristina Olivieri in collaborazione con Cdcom arte e comunicazione.
La collettiva che resterà visibile fino a metà settembre si inserisce nel percorso culturale L’altro sguardo, avviato fin dal 2006 dal circolo del cinema Kinoglaz, che durante l’inverno offre al proprio pubblico la rassegna Proposte d’arte contemporanea all’interno del cinema Kino Dessé di via dell’Angiolo 19, circolo che da quest’anno gestisce anche l’arena estiva di Ardenza.
Paolo Grigò. Dagli esordi, ascrivibili agli anni Settanta, fino alle ultime testimonianze ovvero le strutture architettoniche Porta del dialogo e dei diritti umani e Porta della cultura e del sapere realizzate per il Comune di Calcinaia, si comprende come la riflessione del maestro Paolo Grigò si orienti verso i grandi temi dell’ attualità: la pace, la democrazia, l’integrazione tra le culture. Temi facilmente leggibili anche nelle imponenti sculture bronzee che fino alla metà di settembre saranno visibili negli spazi verdi dell’arena estiva del cinema Ardenza a Livorno.
Il percorso artistico di Grigò non è mai stato disgiunto sia dagli eventi socio-politici che dalla problematizzazione del ruolo della cultura e dell’intellettuale nel progresso della società civile ed è per questo che la critica Cristina Olivieri ha scelto un artista come Grigò che si inserisce a pieno titolo nel percorso di valorizzazione delle culture intrapreso già da diversi anni dal Circolo del cinema Kinoglaz.
L’opera di Grigò, conosciuta in ambito internazionale, interpreta il momento storico con coscienza del dramma dell’umanità, dramma reso con linguaggio calcolato ed equilibrato cui dà speranza di salvezza attraverso la ragione che permette all’uomo di agire con ponderatezza, con misura, di valutare gli argomenti prima di pronunciarsi, di controllare tutte le testimonianze prima di decidere.
Paolo Lapi. Con caparbietà e con un’innata determinazione Paolo Lapi scrive “appunti”. Racconta le molteplici tappe di un viaggio immaginario nella genuinità della natura, tra le maestose forme architettoniche suggerite dai paesi orientali, tra cattedrali, antiche moschee, sinagoghe, donne con i loro abiti carichi di colore, tramonti nel deserto. Queste terre sconosciute, raggiunte varcando i confini della fantasia sono per Paolo Lapi emblemi e traguardi della sua anima di clandestino e pirata, che ricrea anche nelle sculture in bronzo e in legno che sono esposte in questa mostra.
“La Toscana è una fucina di suggerimenti continui – dice Paolo Lapi – per il colore delle sue terre, dei suoi alberi, dei suoi fiumi e delle sue città. Penso al famoso colore rosa pisano, ai colori caldi di cittadine stupende come Volterra, San Gimignano, Siena ed Arezzo, alle antiche torri, cattedrali e borghi, alle cittadine medievali, di una grandezza e fascino incredibile: A lei, alla mia Toscana, devo l’identità della mia arte, della mia armonia».
Simbologie primitive, dogmi e incastonature, sovrapposizioni e legami, immagini e tramonti, inchiodano e sbalordiscono, scuotono e rievocano ricordi comuni: “finestre affacciate sul mondo – come scrive Cristina Olivieri - da guardare da respirare, sospinti da una brezza repentina che invita a riflettere, velocemente, per recepire ogni segnale, anche il più flebile, il più piccolo che ogni essere vivente deve saper riconoscere, circondato di tanta umana e sovrumana bellezza”.
Presentazione - aperitivo mostra ore 19 - ingresso libero. Piazza Sforzini - Ardenza - Livorno
In programma per la serata (ore 21,30), la proiezione del film Giardino di limoni, per la regia di Eran Riklis. Con Ali Suliman, Doron Tavory, Hiam Abbass, Rona Lipaz-Michael. Israele, Germania, Francia 2008, 106’. DRAMMATICO.
Salma Zidane vive in Cisgiordania, ha 45 anni ed è rimasta sola da quando suo marito è morto e i suoi figli se ne sono andati. Quando il Ministro della difesa israeliano si trasferisce in una casa vicina a quella di Salma, la donna ingaggia una battaglia legale con gli avvocati del Ministro che, per motivi di sicurezza, vogliono abbattere i secolari alberi di limoni nel suo giardino di limoni che rappresenta il suo unico sostentamento.
La collettiva che resterà visibile fino a metà settembre si inserisce nel percorso culturale L’altro sguardo, avviato fin dal 2006 dal circolo del cinema Kinoglaz, che durante l’inverno offre al proprio pubblico la rassegna Proposte d’arte contemporanea all’interno del cinema Kino Dessé di via dell’Angiolo 19, circolo che da quest’anno gestisce anche l’arena estiva di Ardenza.
Paolo Grigò. Dagli esordi, ascrivibili agli anni Settanta, fino alle ultime testimonianze ovvero le strutture architettoniche Porta del dialogo e dei diritti umani e Porta della cultura e del sapere realizzate per il Comune di Calcinaia, si comprende come la riflessione del maestro Paolo Grigò si orienti verso i grandi temi dell’ attualità: la pace, la democrazia, l’integrazione tra le culture. Temi facilmente leggibili anche nelle imponenti sculture bronzee che fino alla metà di settembre saranno visibili negli spazi verdi dell’arena estiva del cinema Ardenza a Livorno.
Il percorso artistico di Grigò non è mai stato disgiunto sia dagli eventi socio-politici che dalla problematizzazione del ruolo della cultura e dell’intellettuale nel progresso della società civile ed è per questo che la critica Cristina Olivieri ha scelto un artista come Grigò che si inserisce a pieno titolo nel percorso di valorizzazione delle culture intrapreso già da diversi anni dal Circolo del cinema Kinoglaz.
L’opera di Grigò, conosciuta in ambito internazionale, interpreta il momento storico con coscienza del dramma dell’umanità, dramma reso con linguaggio calcolato ed equilibrato cui dà speranza di salvezza attraverso la ragione che permette all’uomo di agire con ponderatezza, con misura, di valutare gli argomenti prima di pronunciarsi, di controllare tutte le testimonianze prima di decidere.
Paolo Lapi. Con caparbietà e con un’innata determinazione Paolo Lapi scrive “appunti”. Racconta le molteplici tappe di un viaggio immaginario nella genuinità della natura, tra le maestose forme architettoniche suggerite dai paesi orientali, tra cattedrali, antiche moschee, sinagoghe, donne con i loro abiti carichi di colore, tramonti nel deserto. Queste terre sconosciute, raggiunte varcando i confini della fantasia sono per Paolo Lapi emblemi e traguardi della sua anima di clandestino e pirata, che ricrea anche nelle sculture in bronzo e in legno che sono esposte in questa mostra.
“La Toscana è una fucina di suggerimenti continui – dice Paolo Lapi – per il colore delle sue terre, dei suoi alberi, dei suoi fiumi e delle sue città. Penso al famoso colore rosa pisano, ai colori caldi di cittadine stupende come Volterra, San Gimignano, Siena ed Arezzo, alle antiche torri, cattedrali e borghi, alle cittadine medievali, di una grandezza e fascino incredibile: A lei, alla mia Toscana, devo l’identità della mia arte, della mia armonia».
Simbologie primitive, dogmi e incastonature, sovrapposizioni e legami, immagini e tramonti, inchiodano e sbalordiscono, scuotono e rievocano ricordi comuni: “finestre affacciate sul mondo – come scrive Cristina Olivieri - da guardare da respirare, sospinti da una brezza repentina che invita a riflettere, velocemente, per recepire ogni segnale, anche il più flebile, il più piccolo che ogni essere vivente deve saper riconoscere, circondato di tanta umana e sovrumana bellezza”.
Presentazione - aperitivo mostra ore 19 - ingresso libero. Piazza Sforzini - Ardenza - Livorno
In programma per la serata (ore 21,30), la proiezione del film Giardino di limoni, per la regia di Eran Riklis. Con Ali Suliman, Doron Tavory, Hiam Abbass, Rona Lipaz-Michael. Israele, Germania, Francia 2008, 106’. DRAMMATICO.
Salma Zidane vive in Cisgiordania, ha 45 anni ed è rimasta sola da quando suo marito è morto e i suoi figli se ne sono andati. Quando il Ministro della difesa israeliano si trasferisce in una casa vicina a quella di Salma, la donna ingaggia una battaglia legale con gli avvocati del Ministro che, per motivi di sicurezza, vogliono abbattere i secolari alberi di limoni nel suo giardino di limoni che rappresenta il suo unico sostentamento.
10
agosto 2009
Collettiva d’arte contemporanea
Dal 10 agosto al 15 settembre 2009
arte contemporanea
Location
ARENA ESTIVA ARDENZA
Livorno, Piazza Alfredo Sforzini, (Livorno)
Livorno, Piazza Alfredo Sforzini, (Livorno)
Vernissage
10 Agosto 2009, ore 19
Ufficio stampa
CDCOM
Autore