L’iniziativa, promossa da Alleanza di Misericordia Onlus, rientra tra le attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della povertà e della solidarietà che l’associazione sta promuovendo in diverse parti d’Italia.
La mostra costituisce un viaggio virtuale nei tre continenti che presentano i più elevati indici di povertà: Sud America, Asia ed Africa.
Le immagini fotografiche presentate nella mostra, in bianco e nero e a colori, sono state realizzate dal fotografo viaggiatore cagliaritano Roberto Salgo .
La mostra vuole sviluppare anche finalità educative, oltre che di informazione su una realtà spesso sconosciuta nei suoi aspetti drammatici, organizzando per i bambini ed i ragazzi delle scuole d’obbligo visite guidate.
Il ricavato della vendita dei biglietti e dei cataloghi, al netto delle spese, sarà devoluto in beneficenza all’associazione Aliança de Misericordia che opera in Brasile a favore della popolazione di strada. Si tratta di un’opera fondata da missionari prevalentemente cagliaritani: padri Antonello Cadeddu, Enrico Porcu, Gianpietro Carraro e da sorella Maria Paola Olla.
L’iniziativa, promossa dall’associazione è stata realizzata anche grazie al finanziamento concesso ai sensi della legge regionale 17/50 dalla Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali, e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, dell’Assessorato alla Cultura, Sport , Turismo e Spettacolo del Comune di Nuoro e con il contributo degli sponsor privati Energit S.p.A. e Kartel s.r.l.

COLORI DAL BUIO

Viaggiatore fotografo, Roberto Salgo presenta, nella sua prima mostra personale, il racconto di strade percorse altrove. E’ un racconto di sguardi e di luoghi, dai colori saturi e dai toni intensi.
Taccuino di viaggi, la selezione di immagini propone insieme ritratti e paesaggi, ma già i volti dei bambini e delle madri, o degli anziani, parlano anche degli spazi che vivono, della natura che abitano. Le persone, colte sempre in atteggiamenti spontanei, in atti quotidiani, nella totale naturalezza dei propri gesti - talora timidi o di ritrosia – esprimono sempre la dignità di una umanità viva, quindi di una cultura.
Valutando con occhi occidentali, saremmo tentati di vedere povertà e desolazione laddove invece c’è penuria di mezzi, ma anche forza di vivere, ad altre latitudini.
In questo senso, i valori cromatici forti delle fotografie di Salgo - i gialli, i rossi, gli azzurri – apportano note liete e squillanti nelle zone d’ombra.
Sotto il profilo compositivo, le immagini di Salgo colpiscono per la sobrietà d’impianto: elementi verticali o orizzontali, come un bastone, del fil di ferro o le sbarre di una finestra, determinano lo schema della foto e incorniciano il soggetto ritratto. Come assi cartesiani, essi danno ordine all’insieme e nel contempo allontanano la persona raffigurata, della quale pur narrano qualcosa, in un’area di rispetto nei confronti dell’obiettivo. Sono gli sguardi diretti ad avvicinare le persone, e la macchina fotografica non è più un filtro, ma il mezzo per realizzare un incontro.
Maura Picciau