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Colori e il Gesto pittorico tra istinto e memoria
sintesi e forza emotiva nella pittura francese dal 1850 al 1950
Comunicato stampa
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La mostra propone dipinti di artisti francesi di fama internazionale, rappresentanti dei maggiori movimenti artistici che si sono succeduti a Parigi tra il 1850 ed il 1950. Con l’impressione intensa d’ogni luce visiva, gli artisti cercavano negli attimi presenti di fermare il tempo. Le pennellate istintive dai tocchi brevi e veloci, in un susseguirsi di colori, nascono dalla natura circostante en plein air o dalla memoria di essa, che riaffiora magicamente quando l’artista si trova nel proprio atelier.
I toni immediati ed energici emergono in rilievo tra i raggi del sole o si scuriscono brevemente tra nuvole passeggere. Il gesto pittorico si fa più profondo quando raggiunge una superiorità sintetica d’esecuzione, i colori sono più materici, dalle pennellate lunghe e continue, delimitate da linee di contorni. Il dipinto diviene la rappresentazione razionale di un tempo infinito e l’opera nasce tra la forza emotiva e la memoria dell’artista.
Tra le opere in mostra si segnalano:
André Derain (Chatou 1880-Garches 1954), fautore insieme a Matisse, Friesz e Le Fauçonnier del movimento “fauve”, è presentato con l’opera Maternità del periodo ad esso posteriore, dove la madre ed il suo bambino, colti in atteggiamento giocoso, vengono raffigurati con colori chiari e tocchi leggeri che donano all’immagine un senso di ariosa leggerezza.
Maximilien Luce (Parigi 1868-Rolleboise 1941) con l’opera Le banchine della Senna del 1915 ca., in cui la pittura del paesaggio, istintiva e dai tocchi brevi, evapora e si mescola con una raffigurazione più sintetica nelle figure dei personaggi, in rappresentazione del movimento post-impressionista e del “pontillisme”, che hanno sempre caratterizzato i dipinti di questo artista.
Di notevole importanza è anche l’opera Stella di Emile Bernard (Lille 1868-Parigi 1941), ideatore insieme a Paul Gauguin del “sintetismo”, un movimento artistico nato a Pont-Aven nell’ultimo decennio del XIX secolo, ma che in questa esposizione si è scelto di presentare con un dipinto di epoca posteriore (1915), quando l’artista decide di tornare ad una pittura più tradizionale e accademica, ma che nulla toglie alla sua grande genialità.
Si può ammirare, inoltre, un’apprezzabile Natura morta con brocca e frutta di Jean Puy (Roane 1878-1960), realizzata nel 1914-15, in cui l’intensità luminosa della frutta in primo piano è una ripresa espressiva del suo breve periodo “fauve”, che si contrappone con lo sfondo dai toni più scuri.
Suzanne Valadon, (Bessines-sur-Gartempe, Francia, 1865–Parigi, 1938) pur curando i particolari e i dettagli della realtà che si possono apprezzare nel suo dipinto Paesaggio di campagna sulle rive di un fiume, riesce a coglierne l’essenza in una composizione equilibrata e originale. Malgrado un vissuto tutt’altro che tranquillo, caratterizzato da singolari esperienze e amori spesso burrascosi, la sua visione della natura trasmette incredibile gioia e serenità.
Artisti come Gustave Alphonse Quizet (Parigi 1885-1955) con Strada a Montmartre e Gustave Beaudelet (Parigi 1883 - ?) con Montmartre in festa, presentano opere raffiguranti scorci del quartiere di Montmartre a Parigi. Entrambi testimoniano la frizzante atmosfera parigina degli anni ’30; il primo con le tipiche case dai tetti rossi in contrasto all’intonaco bianco dei muri che ancora oggi contraddistinguono il noto quartiere, il secondo immaginando una festa danzante nella sua piazza principale, place de Clichy.
I toni immediati ed energici emergono in rilievo tra i raggi del sole o si scuriscono brevemente tra nuvole passeggere. Il gesto pittorico si fa più profondo quando raggiunge una superiorità sintetica d’esecuzione, i colori sono più materici, dalle pennellate lunghe e continue, delimitate da linee di contorni. Il dipinto diviene la rappresentazione razionale di un tempo infinito e l’opera nasce tra la forza emotiva e la memoria dell’artista.
Tra le opere in mostra si segnalano:
André Derain (Chatou 1880-Garches 1954), fautore insieme a Matisse, Friesz e Le Fauçonnier del movimento “fauve”, è presentato con l’opera Maternità del periodo ad esso posteriore, dove la madre ed il suo bambino, colti in atteggiamento giocoso, vengono raffigurati con colori chiari e tocchi leggeri che donano all’immagine un senso di ariosa leggerezza.
Maximilien Luce (Parigi 1868-Rolleboise 1941) con l’opera Le banchine della Senna del 1915 ca., in cui la pittura del paesaggio, istintiva e dai tocchi brevi, evapora e si mescola con una raffigurazione più sintetica nelle figure dei personaggi, in rappresentazione del movimento post-impressionista e del “pontillisme”, che hanno sempre caratterizzato i dipinti di questo artista.
Di notevole importanza è anche l’opera Stella di Emile Bernard (Lille 1868-Parigi 1941), ideatore insieme a Paul Gauguin del “sintetismo”, un movimento artistico nato a Pont-Aven nell’ultimo decennio del XIX secolo, ma che in questa esposizione si è scelto di presentare con un dipinto di epoca posteriore (1915), quando l’artista decide di tornare ad una pittura più tradizionale e accademica, ma che nulla toglie alla sua grande genialità.
Si può ammirare, inoltre, un’apprezzabile Natura morta con brocca e frutta di Jean Puy (Roane 1878-1960), realizzata nel 1914-15, in cui l’intensità luminosa della frutta in primo piano è una ripresa espressiva del suo breve periodo “fauve”, che si contrappone con lo sfondo dai toni più scuri.
Suzanne Valadon, (Bessines-sur-Gartempe, Francia, 1865–Parigi, 1938) pur curando i particolari e i dettagli della realtà che si possono apprezzare nel suo dipinto Paesaggio di campagna sulle rive di un fiume, riesce a coglierne l’essenza in una composizione equilibrata e originale. Malgrado un vissuto tutt’altro che tranquillo, caratterizzato da singolari esperienze e amori spesso burrascosi, la sua visione della natura trasmette incredibile gioia e serenità.
Artisti come Gustave Alphonse Quizet (Parigi 1885-1955) con Strada a Montmartre e Gustave Beaudelet (Parigi 1883 - ?) con Montmartre in festa, presentano opere raffiguranti scorci del quartiere di Montmartre a Parigi. Entrambi testimoniano la frizzante atmosfera parigina degli anni ’30; il primo con le tipiche case dai tetti rossi in contrasto all’intonaco bianco dei muri che ancora oggi contraddistinguono il noto quartiere, il secondo immaginando una festa danzante nella sua piazza principale, place de Clichy.
28
ottobre 2006
Colori e il Gesto pittorico tra istinto e memoria
Dal 28 ottobre al 25 novembre 2006
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE DUE BI
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Orario di apertura
lunedì 15.30-19.30
da martedì a sabato 9.30-13.00-15.30-19.30
domenica su appuntamento
Vernissage
28 Ottobre 2006, ore 18.30
Autore