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Comand/Pennacchio/Sabbatucci – Femminile Plurale
La galleria Davico Arte presenta “Femminile Plurale”, Patrizia Comand – Stefania Pennacchio – Luciano Sabbatucci.
La mostra vede declinare l’universo femminile da tre artisti che hanno fatto della rappresentazione della donna, il punto focale della loro arte.
Comunicato stampa
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La galleria Davico Arte presenta “Femminile Plurale”, Patrizia Comand – Stefania Pennacchio – Luciano Sabbatucci.
La mostra vede declinare l’universo femminile da tre artisti che hanno fatto della rappresentazione della donna, il punto focale della loro arte.
Si articola in 20 tele di Patrizia Comand, 20 tele di Luciano Sabbatucci e 10 sculture di Stefania Pennacchio.
Le donne di Patrizia Comand sono di forme generose, spesso ritratte con gli occhi chiusi come dormienti, o forse solo completamente abbandonate alla consapevolezza di sé.
Sono accoglienti, quasi materne, ma nello stesso tempo forti nella loro identità; sono sensuali ma non sfacciate, rimandano a ricordi, a sensazioni languide, a mondi lontani. Appaiono sempre serene, nelle loro scenografie surreali, come a sussurrare al mondo che l’universo è femmina e femminile.
Le sculture in tecnica raku di Stefania Pennacchio sono figure femminili solenni, a metà tra il mate¬riale e lo spirituale: la passione, l’erotismo e la forza invadono le sculture stesse.
Il gioco di curve e controcurve, le rotondità ondeg¬gianti del corpo, i seni e i fianchi marcati sono simbolo della sensualità e dell’essere donna, che fa appello al concetto d’iniziazione femminile della cultura greca.
La personalità bizzarra e inquieta di Luciano Sabbatucci lo vede ritrarre parti di corpi femminili che avvolti, compressi e forse generati da infiorescenze, si espandono nelle tele cercando nuovi orizzonti. Le donne orientali, forse geishe, forse imperatrici di mondi lontani, con visi talvolta così dolci e struggenti a rimando di sentimenti d’amore profondo; così come a volte duri e fieri a comando del genere umano. Tutte avvolte in cromatismi perfetti.
La mostra vede declinare l’universo femminile da tre artisti che hanno fatto della rappresentazione della donna, il punto focale della loro arte.
Si articola in 20 tele di Patrizia Comand, 20 tele di Luciano Sabbatucci e 10 sculture di Stefania Pennacchio.
Le donne di Patrizia Comand sono di forme generose, spesso ritratte con gli occhi chiusi come dormienti, o forse solo completamente abbandonate alla consapevolezza di sé.
Sono accoglienti, quasi materne, ma nello stesso tempo forti nella loro identità; sono sensuali ma non sfacciate, rimandano a ricordi, a sensazioni languide, a mondi lontani. Appaiono sempre serene, nelle loro scenografie surreali, come a sussurrare al mondo che l’universo è femmina e femminile.
Le sculture in tecnica raku di Stefania Pennacchio sono figure femminili solenni, a metà tra il mate¬riale e lo spirituale: la passione, l’erotismo e la forza invadono le sculture stesse.
Il gioco di curve e controcurve, le rotondità ondeg¬gianti del corpo, i seni e i fianchi marcati sono simbolo della sensualità e dell’essere donna, che fa appello al concetto d’iniziazione femminile della cultura greca.
La personalità bizzarra e inquieta di Luciano Sabbatucci lo vede ritrarre parti di corpi femminili che avvolti, compressi e forse generati da infiorescenze, si espandono nelle tele cercando nuovi orizzonti. Le donne orientali, forse geishe, forse imperatrici di mondi lontani, con visi talvolta così dolci e struggenti a rimando di sentimenti d’amore profondo; così come a volte duri e fieri a comando del genere umano. Tutte avvolte in cromatismi perfetti.
02
aprile 2015
Comand/Pennacchio/Sabbatucci – Femminile Plurale
Dal 02 aprile al 02 maggio 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVICO
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-12.30 e 16-19.30
Vernissage
2 Aprile 2015, ore 18.30
Autore
Curatore