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(Come) Achille – The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore.
L’artista propone un lavoro fortemente autoironico di arte condivisa che riflette sul mondo dell’arte stessa, ovvero un sistema che egli percepisce ad appannaggio di pochi. Tramite la divulgazione postale e web, nasce un circuito comunicativo tra persone per la partecipazione attiva alla conoscenza.
Comunicato stampa
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Il terzo appuntamento della stagione 2014 della programmazione riservata ai giovani artisti e giovani curatori di Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi, apre le porte all’artista (Come) Achille con la personale dal titolo The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore, a cura di Carla Capodimonti.
Dopo le prime nove mostre che hanno visto come protagonisti Diego Petroso, Diego Miguel Mirabella e Mauro Vitturini, cloro cloro cloro & lelimane, Melissa Giacchi, Francesco Ciavaglioli, Nicole Voltan, Amedeo Abello e Cinzia Delnevo, Lara Pacilio, Aurélien Mauplot, prosegue la programmazione di Galleria Cinica, progetto ideato da Maurizio Coccia e Mara Predicatori per Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi, PG) – ex Flash Art Museum, con la personale di (Come) Achille dal titolo The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore, a cura di Carla Capodimonti.
(Come) Achille propone un lavoro fortemente autoironico, aspetto percepibile in tutta la sua produzione artistica e che riflette un approccio autocritico nella quotidianità.
The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore, titolo del video dal quale prende nome l’intera mostra, è una dichiarazione d’intenti. L’artista si mette “a nudo” facendo la cosa che odia di più nel luogo meno adatto possibile. Egli si espone sul “terreno” dell’arte nel modo peggiore, cosciente pertanto dei propri limiti.
Da ciò prende forma l’intero lavoro - presentato a Galleria Cinica - che si sviluppa nello spazio, per l’occasione contenitore o incubatore di un’opera in divenire. Un lavoro di arte condivisa che riflette sul mondo dell’arte stessa, ovvero un sistema che l’artista percepisce ad appannaggio di pochi.
Tramite la condivisione e la comunicazione postale, che crea un feed-back tra mittente e destinatario, nasce e si estende il progetto Be my Peggy/Piggy: un circuito comunicativo che mette in contatto persone provenienti da varie parti del globo tramite la condivisione di conoscenza, intendendo quest’ultima come “bene comune”. Lo scopo del lavoro è esclusivamente sociale; la rete si sviluppa e prende forma grazie alla risposta dei destinatari, i quali diventano mecenati di un pensiero e prendono coscienza di informazioni a loro precedentemente note o meno.
L’artista si pone contro i massimi sistemi dell’arte, la quale, poiché patrimonio universale, non dovrebbe essere così lontana dall’uomo.
(Come) Achille (1980) partecipa a varie mostre e iniziative sia in Italia che all’estero. Dal 2004 è membro dell’associazione culturale Attack con la quale collabora e partecipa alle due edizioni (2011-2012) dell’Attack Urban Art Festival a fianco di vari nomi come: Ericailcane, Sten&Lex, Dem, Hitnes, Ever, Moneyless, 108, Lucamaleonte.
Dal 2009 dedica la sua ricerca alla pittura murale urbana, con un frequente riferimento ai temi del sociale ed un costante impegno in attività comunitarie, considerando lo spazio urbano come la superficie più grande tramite la quale poter comunicare alla collettività. Nel 2010 partecipa al workshop/residenza “Manufatto in situ/campobase” organizzata dall’Associazione Culturale VIAINDUSTRIAE con la presenza, tra i vari tutors, di Caretto&Spagna. Nel 2011 è ospite al Piknik Fesztival di Esztergom (Ungheria). Nel 2012 partecipa all’iniziativa didattica OFFICINEDELLUMBRIA (Laboratori di sperimentazione creativa) organizzata da Palazzo Lucarini Contemporary. Negli ultimi anni si dedica alla tecnica della serigrafia concretizzando il suo lavoro in uno studio/laboratorio dove sperimenta l’utilizzo di materiali come la cartapesta e i tessuti naturali. Nel 2013 viene invitato, nel ruolo di tutor della sezione “arte”, a Rosarno (RC) per l’iniziativa “A di Città”, festival di rigenerazione urbana.
Dopo le prime nove mostre che hanno visto come protagonisti Diego Petroso, Diego Miguel Mirabella e Mauro Vitturini, cloro cloro cloro & lelimane, Melissa Giacchi, Francesco Ciavaglioli, Nicole Voltan, Amedeo Abello e Cinzia Delnevo, Lara Pacilio, Aurélien Mauplot, prosegue la programmazione di Galleria Cinica, progetto ideato da Maurizio Coccia e Mara Predicatori per Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi, PG) – ex Flash Art Museum, con la personale di (Come) Achille dal titolo The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore, a cura di Carla Capodimonti.
(Come) Achille propone un lavoro fortemente autoironico, aspetto percepibile in tutta la sua produzione artistica e che riflette un approccio autocritico nella quotidianità.
The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore, titolo del video dal quale prende nome l’intera mostra, è una dichiarazione d’intenti. L’artista si mette “a nudo” facendo la cosa che odia di più nel luogo meno adatto possibile. Egli si espone sul “terreno” dell’arte nel modo peggiore, cosciente pertanto dei propri limiti.
Da ciò prende forma l’intero lavoro - presentato a Galleria Cinica - che si sviluppa nello spazio, per l’occasione contenitore o incubatore di un’opera in divenire. Un lavoro di arte condivisa che riflette sul mondo dell’arte stessa, ovvero un sistema che l’artista percepisce ad appannaggio di pochi.
Tramite la condivisione e la comunicazione postale, che crea un feed-back tra mittente e destinatario, nasce e si estende il progetto Be my Peggy/Piggy: un circuito comunicativo che mette in contatto persone provenienti da varie parti del globo tramite la condivisione di conoscenza, intendendo quest’ultima come “bene comune”. Lo scopo del lavoro è esclusivamente sociale; la rete si sviluppa e prende forma grazie alla risposta dei destinatari, i quali diventano mecenati di un pensiero e prendono coscienza di informazioni a loro precedentemente note o meno.
L’artista si pone contro i massimi sistemi dell’arte, la quale, poiché patrimonio universale, non dovrebbe essere così lontana dall’uomo.
(Come) Achille (1980) partecipa a varie mostre e iniziative sia in Italia che all’estero. Dal 2004 è membro dell’associazione culturale Attack con la quale collabora e partecipa alle due edizioni (2011-2012) dell’Attack Urban Art Festival a fianco di vari nomi come: Ericailcane, Sten&Lex, Dem, Hitnes, Ever, Moneyless, 108, Lucamaleonte.
Dal 2009 dedica la sua ricerca alla pittura murale urbana, con un frequente riferimento ai temi del sociale ed un costante impegno in attività comunitarie, considerando lo spazio urbano come la superficie più grande tramite la quale poter comunicare alla collettività. Nel 2010 partecipa al workshop/residenza “Manufatto in situ/campobase” organizzata dall’Associazione Culturale VIAINDUSTRIAE con la presenza, tra i vari tutors, di Caretto&Spagna. Nel 2011 è ospite al Piknik Fesztival di Esztergom (Ungheria). Nel 2012 partecipa all’iniziativa didattica OFFICINEDELLUMBRIA (Laboratori di sperimentazione creativa) organizzata da Palazzo Lucarini Contemporary. Negli ultimi anni si dedica alla tecnica della serigrafia concretizzando il suo lavoro in uno studio/laboratorio dove sperimenta l’utilizzo di materiali come la cartapesta e i tessuti naturali. Nel 2013 viene invitato, nel ruolo di tutor della sezione “arte”, a Rosarno (RC) per l’iniziativa “A di Città”, festival di rigenerazione urbana.
17
maggio 2014
(Come) Achille – The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore.
Dal 17 maggio al 06 luglio 2014
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 15.30-18.30
Vernissage
17 Maggio 2014, 18.00
Autore
Curatore