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Come temporali estivi
collettiva di arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Organizzata dal Circolo Unione di Moliterno sotto la guida dell' Ing.
Vincenzo di Trani
Luigi Cervone, Loredana Gigliotti, Michele Giocoli, Pino Latronico,
Mario Vasta e la partecipazione straordinaria di Giuseppe Antonello
Leone
La mostra si inscrive nel progetto del Circolo Unione di consentire
una certa visibilità ad artisti locali e nello stesso tempo di
riavvicinare il pubblico al mondo dell'arte contemporanea. Perciò si è
deciso per questa prima mostra d'arte di andare sul sicuro. Gli
artisti in rassegna, infatti, sono personaggi che hanno già alle
spalle svariati anni d'esperienza nel campo dell'arte. Il loro è un
incontro di amici che si apre al pubblico nella cittadina di
Moliterno, nell'Alta Val D'Agri.
Cercare di trovare un filo rosso è possibile ma sicuramente non è né
facile, né rispettoso. Nessuno di loro ha un rapporto con l'altro tale
da consentirci di attribuirgli un' idea comune: l'unica cosa che lega
i nostri artisti è il territorio Lucano, e al massimo guarderemo a
questo, ma non come a un filo, bensì come a un modo di poterli sentire
in questo territorio. Un territorio che non è in toto parte di tutti
ma che entra sicuramente negli occhi e nella mano di chi l'ha visto o
abitato.
Luigi Cervone, Loredana Gigliotti e Mario Vasta non sono lucani ma
ognuno di loro ha dentro di sé dei legami affettivi con questa terra.
Soprattutto Vasta, un siciliano che da anni vive in Basilicata
definito dalla critica un "Lucano con negli occhi la Sicilia".
Cervone nasce a Napoli ma le sue radici materne lo riconducono in
questa "terra madre e padre", a lla ricerca dei suoi spazi interiori.
Lui, un individualista che nella Napoli affollata si è sentito
costretto. Ha trovato qui e da anni, nei vasti spazi così poco
popolati, un respiro puro e primordiale.
Gigliotti ha trovato l'amore e sicuramente questa circostanza risulta
essere un' influenza affettiva gradevole, specialmente in una carriera
artistica fatta gomito a gomito con un marito anch'egli artista, Pino
Latronico. Questi è invece di origini lucane e il suo rapporto con il
territorio è visibile nel richiamo alla Roma antica per il tramite di
Grumentum, nella paziente ricerca di materiali e nella propensione per
gli aspetti tecnici e progettuali dell'espressione. Caratteristiche
che ci riportano direttamente ai lavori semplici e meccanici della
vita quotidiana.
Michele Giocoli anch'egli lucano… ma con negli occhi e nel cuore la
Francia dei tardo-impressionisti, che visse da fanciullo assieme ad un
padre emigrante. Costoro ancor a dipingevano en plein air, quando hanno
acceso nel piccolo Michele la voglia all'arte e il desiderio di
perdersi negli "accoglienti freddi" cieli azzurri. Tuttavia il
richiamo alla terra natia è sempre presente, ed è subito visibile
nell'affetto al "netto passaggio tra luce ombra". Proprio quello forte
del sole del crepuscolo del Mezzogiorno Italiano, che taglia con
sicurezza il chiaro dallo scuro.
Come già detto questa mostra non è né un movimento né una scuola, è
solo un saluto ed un abbraccio alla Lucania da chi Le porta tanto
affetto.
Di questo però non è possibile dire. Già è difficile parlare d'arte e
figuriamoci se è possibile trattare di uno stato d'animo di un
artista. Perciò, Vi invitiamo a questo ritrovo di amici, per stare
tra amici e come amici sentire da ognuno una lieve tenerezza.
Luca Giocoli
Vincenzo di Trani
Luigi Cervone, Loredana Gigliotti, Michele Giocoli, Pino Latronico,
Mario Vasta e la partecipazione straordinaria di Giuseppe Antonello
Leone
La mostra si inscrive nel progetto del Circolo Unione di consentire
una certa visibilità ad artisti locali e nello stesso tempo di
riavvicinare il pubblico al mondo dell'arte contemporanea. Perciò si è
deciso per questa prima mostra d'arte di andare sul sicuro. Gli
artisti in rassegna, infatti, sono personaggi che hanno già alle
spalle svariati anni d'esperienza nel campo dell'arte. Il loro è un
incontro di amici che si apre al pubblico nella cittadina di
Moliterno, nell'Alta Val D'Agri.
Cercare di trovare un filo rosso è possibile ma sicuramente non è né
facile, né rispettoso. Nessuno di loro ha un rapporto con l'altro tale
da consentirci di attribuirgli un' idea comune: l'unica cosa che lega
i nostri artisti è il territorio Lucano, e al massimo guarderemo a
questo, ma non come a un filo, bensì come a un modo di poterli sentire
in questo territorio. Un territorio che non è in toto parte di tutti
ma che entra sicuramente negli occhi e nella mano di chi l'ha visto o
abitato.
Luigi Cervone, Loredana Gigliotti e Mario Vasta non sono lucani ma
ognuno di loro ha dentro di sé dei legami affettivi con questa terra.
Soprattutto Vasta, un siciliano che da anni vive in Basilicata
definito dalla critica un "Lucano con negli occhi la Sicilia".
Cervone nasce a Napoli ma le sue radici materne lo riconducono in
questa "terra madre e padre", a lla ricerca dei suoi spazi interiori.
Lui, un individualista che nella Napoli affollata si è sentito
costretto. Ha trovato qui e da anni, nei vasti spazi così poco
popolati, un respiro puro e primordiale.
Gigliotti ha trovato l'amore e sicuramente questa circostanza risulta
essere un' influenza affettiva gradevole, specialmente in una carriera
artistica fatta gomito a gomito con un marito anch'egli artista, Pino
Latronico. Questi è invece di origini lucane e il suo rapporto con il
territorio è visibile nel richiamo alla Roma antica per il tramite di
Grumentum, nella paziente ricerca di materiali e nella propensione per
gli aspetti tecnici e progettuali dell'espressione. Caratteristiche
che ci riportano direttamente ai lavori semplici e meccanici della
vita quotidiana.
Michele Giocoli anch'egli lucano… ma con negli occhi e nel cuore la
Francia dei tardo-impressionisti, che visse da fanciullo assieme ad un
padre emigrante. Costoro ancor a dipingevano en plein air, quando hanno
acceso nel piccolo Michele la voglia all'arte e il desiderio di
perdersi negli "accoglienti freddi" cieli azzurri. Tuttavia il
richiamo alla terra natia è sempre presente, ed è subito visibile
nell'affetto al "netto passaggio tra luce ombra". Proprio quello forte
del sole del crepuscolo del Mezzogiorno Italiano, che taglia con
sicurezza il chiaro dallo scuro.
Come già detto questa mostra non è né un movimento né una scuola, è
solo un saluto ed un abbraccio alla Lucania da chi Le porta tanto
affetto.
Di questo però non è possibile dire. Già è difficile parlare d'arte e
figuriamoci se è possibile trattare di uno stato d'animo di un
artista. Perciò, Vi invitiamo a questo ritrovo di amici, per stare
tra amici e come amici sentire da ognuno una lieve tenerezza.
Luca Giocoli
10
agosto 2005
Come temporali estivi
Dal 10 al 18 agosto 2005
arte contemporanea
Location
CIRCOLO UNIONE
Moliterno, Via Roma, (Potenza)
Moliterno, Via Roma, (Potenza)
Orario di apertura
tutti i giorni 18-23; domenica 10-13 e 16-23
Vernissage
10 Agosto 2005, ore 18
Autore
Curatore