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Come vestono le statue. Fantasie dall’antico
La mostra, nata nell’ambito del corso Archetipi dell’Immaginario, affronta la straordinaria e affascinante avventura del “panneggio nell’arte” attraverso la trasformazione dei disegni dal vero delle statue in immagini metamorfiche di matrice quasi ovidiana.
Comunicato stampa
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L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare Come vestono le statue. Fantasie dall’antico, una mostra nata nell’ambito del corso Archetipi dell’Immaginario a cura di Maria Grazia Gargiulo e che si terrà negli spazi della Gaba.YOUNG dal 16 al 27 settembre 2019.
Cuore dell’esposizione è la straordinaria e affascinante avventura del “panneggio nell’arte”, un particolare ma fondamentale aspetto della rappresentazione della figura umana e della storia della statuaria antica che gli studenti hanno affrontato in modo inedito e originale. Partendo da dati teorici e dopo le prime esercitazioni di disegno dal vero, le statue, attraverso la fantasia dei ragazzi, si sono trasformate nella parte destra in qualcosa di personale, originando immagini metamorfiche di matrice quasi ovidiana e totalmente sorprendenti. Sulla storia delle vesti delle statue, o delle statue vestite, sulle innumerevoli varianti formali del panneggio, non a caso la curatrice, nel testo che accompagna la mostra, cita le parole di Winckelmann che afferma: «Con la parola panneggio si intende tutto ciò che l’arte insegna sul modo di vestire la nudità delle figure e sulle pieghe delle vesti», e che: «Questa scienza costituisce, dopo la bella natura e dopo il nobile contorno il terzo pregio delle opere dell’antichità». Partendo e concludendo con tale assunto, Come vestono le statue. Fantasie dall’antico mette in scena una funzione basilare nell’esercizio dell’arte, ossia quella di produrre sensazioni ed emozioni oltre che a trasmettere informazioni o comunicare notizie, sicché nell’originale modus operandi di questo progetto, ciò che si evidenzia sono le eterogenee tecniche utilizzate e le loro interpretazioni.
In mostra saranno dunque visibili soggetti fra i più disparati: dalla natura alle costellazioni, dal mondo animale a quello vegetale, dalla vita alla morte, dalla tecnologia al futuro che, attraverso la forma classica arrivano a formulare un racconto senza tempo, attualizzando l’antico e di converso anche la visione contemporanea di celebri statue.
Cuore dell’esposizione è la straordinaria e affascinante avventura del “panneggio nell’arte”, un particolare ma fondamentale aspetto della rappresentazione della figura umana e della storia della statuaria antica che gli studenti hanno affrontato in modo inedito e originale. Partendo da dati teorici e dopo le prime esercitazioni di disegno dal vero, le statue, attraverso la fantasia dei ragazzi, si sono trasformate nella parte destra in qualcosa di personale, originando immagini metamorfiche di matrice quasi ovidiana e totalmente sorprendenti. Sulla storia delle vesti delle statue, o delle statue vestite, sulle innumerevoli varianti formali del panneggio, non a caso la curatrice, nel testo che accompagna la mostra, cita le parole di Winckelmann che afferma: «Con la parola panneggio si intende tutto ciò che l’arte insegna sul modo di vestire la nudità delle figure e sulle pieghe delle vesti», e che: «Questa scienza costituisce, dopo la bella natura e dopo il nobile contorno il terzo pregio delle opere dell’antichità». Partendo e concludendo con tale assunto, Come vestono le statue. Fantasie dall’antico mette in scena una funzione basilare nell’esercizio dell’arte, ossia quella di produrre sensazioni ed emozioni oltre che a trasmettere informazioni o comunicare notizie, sicché nell’originale modus operandi di questo progetto, ciò che si evidenzia sono le eterogenee tecniche utilizzate e le loro interpretazioni.
In mostra saranno dunque visibili soggetti fra i più disparati: dalla natura alle costellazioni, dal mondo animale a quello vegetale, dalla vita alla morte, dalla tecnologia al futuro che, attraverso la forma classica arrivano a formulare un racconto senza tempo, attualizzando l’antico e di converso anche la visione contemporanea di celebri statue.
16
settembre 2019
Come vestono le statue. Fantasie dall’antico
Dal 16 al 27 settembre 2019
arte contemporanea
Location
GABA.YOUNG – GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Macerata, via Antonio Gramsci , 55, (Macerata)
Macerata, via Antonio Gramsci , 55, (Macerata)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16-19
Vernissage
16 Settembre 2019, ore 18.00
Sito web
Editore
ABAMC
Ufficio stampa
RP//PRESS
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione