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Comunicare con l’arte
La rassegna unisce tre figure del panorama dell’arte assai diverse tra loro. Tre momenti, tre stagioni, tre ambiti, in cui, tuttavia, è possibile trovare un filo rosso sul tema della comunicazione, del messaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria il Chiostro Arte Contemporanea si trasferisce nella nuova sede di Saronno, nella splendida cornice del viale alberato del Santuario, fondato nel Cinquecento e decorato con gli affreschi di Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari. Il villino d’inizio ‘900, appositamente ripristinato per il nuovo spazio, accoglie anche una caffetteria che promuoverà incontri a carattere culturale
Il Chiostro arte contemporanea proseguirà l’avviato lavoro sull’arte storica del XX secolo, ma potenzierà il programma delle rassegne su artisti contemporanei selezionati.
La mostra inaugurale “Comunicare con l’arte” è dedicata ai maestri internazionali Pino Pascali, Saul Steinberg e Jean-Michel Folon,
La rassegna unisce tre figure del panorama dell’arte assai diverse tra loro. Tre momenti, tre stagioni, tre ambiti, in cui, tuttavia, è possibile trovare un filo rosso sul tema della comunicazione, del messaggio.
Se Jean-Michel Folon è un illustratore raffinato e assai conosciuto dal grande pubblico grazie alla comunicazione pubblicitaria, Saul Steinberg è stato uno dei protagonisti indiscussi del mondo dell’illustrazione dei media statunitensi e non solo.
Pino Pascali, scomparso prematuramente nel 1968, è uno dei più significativi interpreti dell’arte italiana degli anni Sessanta. Nella rassegna sono esposti alcuni suoi lavori inerenti, appunto, il tema della comunicazione. Lavori perlopiù inediti che per l’occasione saranno studiati e inseriti nel contesto della ricerca pascaliana.
Così come una preziosa occasione di approfondimento è offerta dai lavori di tema sociale e politico di Folon, relativamente poco conosciuti.
Di rado, inoltre, è possibile vedere in Italia i lavori di Steinberg. In mostra saranno presenti alcune opere inedite che evidenziano la straordinarietà del segno dell’illustratore americano.
L’occasione espositiva proposta da Il Chiostro è, dunque, un tentativo di andare al di là delle solite letture storico-artistiche per evidenziare un cammino al di là di tecniche, mezzi, gruppi e periodi che tenga conto soltanto del valore e del senso della ricerca. La mostra comprende circa 8/10 opere (bozzetti per scenografie, originali di illustrazioni e di campagne pubblicitarie) per ogni autore riprodotte nel catalogo a colori con testi critici, testimonianze e apparati bio-bibliografici.
Folon, Steinberg, Pascali interpretano lo spirito della modernità con una capacità comunicativa esemplare, superano i limiti propri del sistema dell’arte per toccare gli animi del pubblico più vasto, meno aduso alla visione dell’opera. Le loro incursioni nel mondo dell’ editoria, della televisione, della pubblicità si caricano di una valenza tanto più significativa quanto più il sistema dell’arte contemporanea miri oggi al successo dei suoi artefici e promotori attraverso il media, utilizzato a puri scopi commerciali. Questi tre autori non solo ci appaiono degli anticipatori di un fenomeno oggi fin troppo e spudoratamente sfruttato, ma assumono, nella loro autenticità, un ruolo moralizzatore. Se l’arte contemporanea attinge a piene mani dalle trovate pubblicitarie, Pascali, Steinberg, Folon hanno coscienza che la creatività può essere posta in relazione con la comunicazione in un rapporto di reciproco scambio di diritto.
Jean-Michel Folon (Uccle-Belgio 1934) espone sin dagli anni Sessanta i suoi lavori in Europa, Stati Uniti e Giappone. L’uomo con cappello è da tempo portatore di messaggi di pace, di solidarietà e di bellezza per le campagne di alcune organizzazioni internazionali di aiuto, da Amnesty International al Telefono azzurro.
All’età di ventuno anni decide di interrompere gli studi di architettura alla Scuola superiore di Bruxelles: vuole vivere e disegnare la grande città, la modernità della metropoli. Con pochi mezzi trova in pochi mesi il suo stile, i suoi temi, che sono quelli di sempre: l’uomo e la città, la natura e lo spazio.
Nel 1967 "Fortune" e "Atlantic Monthly" rendono celebri i suoi acquarelli negli Stati Uniti e il “Time” gli dedica quattro copertine. Viaggia spesso in Italia e nascono i progetti per la ditta Olivetti per la quale Folon illustra i libri di Franz Kafka e Ray Bradbury. Nel 1968 prepara un murale per il padiglione francese alla Triennale di Milano, animato da 500 punti luminosi. Nello stesso anno espone 60 opere alla Galerie de France a Parigi e crea un libro per The Museum of Modern Art di New York.Il lavoro di Folon rappresenta non solamente un’opera estetica ma anche una riflessione profonda sui segni della Comunicazione
Saul Steinberg (Ramnicul Sarat-Romania 1914-New York 1999) è uno degli artisti più amati d’America, soprattutto per le copertine e i disegni che sono apparsi su “The New Yorker” per quasi sessant’anni e per le sue stampe, i suoi collages e le sue sculture esposte nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo.
Nel 1933, dopo un anno di studi di filosofia all’Università di Bucarest, si iscrive al Politecnico di Milano alla facoltà di architettura, laureandosi nel 1940. La precisione dei suoi bozzetti architettonici lo porta a conoscere la possibilità di descrivere una complessa forma tridimensionale attraverso semplici linee bidimensionali.
Durante gli anni Trenta Steinberg applica questa lezione ai cartoni che pubblica a Milano per la rivista bisettimanale “Bertoldo”. Dal 1940 i disegni di Steinberg cominciano ad apparire sulla rivista “ Life” e su “Harper’s Bazar”.
La sua prima personale si tiene nel 1943 presso la Wakefield Gallery di New York. Tre anni più tardi partecipa, con Gorky, Noguchi e Motherwell, all’esposizione “Fourteen Americans” presso il Museum of Modern Art di New York.
Le tre più grandi gallerie di New York, Betty Parson, Sidney Janis e Pace Wildenstein hanno esposto opere di Steinberg e i suoi lavori hanno viaggiato anche fuori America. “Le masque”, opera murale presentata nel 1966 dalla galleria Maeght di Parigi, è fondamentale perché inaugura il percorso dedicato da Steinberg al tema del travestimento, convinto che come ogni persona tenda ad indossare una maschera reale, o metaforica, per inventarsi dei personaggi attraverso i vestiti, le pettinature , i mobili, le posture, allo stesso modo le città si rappresentano attraverso le loro architetture e i popoli attraverso le loro icone.
Pino Pascali (Bari 1935 – Roma 1968) è stato uno dei protagonisti dell’avanguardia degli anni Sessanta, tanto protagonista da sfuggire a una chiara allocazione entro le griglie delle correnti pop, poverista e concettuale. In realtà più di una generazione si è svagata guardando i suoi cartoons ai tempi di Carosello., senza sapere che a idearli era una ragazzo che è a tutt’oggi un modello, fin troppo copiato, per i molti giovani che aspirano all’arte colta.
In realtà la versatilità di Pascali, che continuava a lavorare per la pubblicità anche quando gli si aprivano le porte dei musei, e la sua genialità nell’interpretare le fonti di ispirazione, dal mito del mare al giocattolo di fanciullo, ne fanno un soggetto esemplare per le aspirazioni contemporanee. Pascali ancora stupisce, perché il suo operare è colmo di poesia e privo di strategia.
CURRICULUM GALLERIA
1988 Personale di FILIPPO DE PISIS “Gli eventi del minuto” a cura di Elena Pontiggia (catalogo)
1989 Personale di MARINO MARINI a cura di Miklos N. Varga. (catalogo)
Personale di FRANCESCO DE ROCCHI a cura di Stefano Crespi. (catalogo)
1990- Personale di ALESSANDRO SAVELLI “arie sommerse” a cura di Angelo Andreotti. (catalogo)
Personale di ARMODIO “carte”
Personale di GIANCARLO SANGREGORIO “Sculture” . (catalogo)
Personale di ENRICO BAJ con presentazione del libro scritto dall’artista “Ecologia dell’arte”
1991 Personale di GUY HARLOFF. (catalogo)
Personale di JORGE EIELSON - Internazionale d’arte contemporanea, Milano. (catalogo)
Personale di SERGIO ALBERTI “sculture” a cura di Floriano De Santi. (catalogo)
Personale di FERDINANDO GRECO a cura Flaminio Gualdoni, Vittorio Fagone, Elio Franzini. (catalogo)
1992 - Personale di ANGELO DEL BON
Personale di CARLO CARRA’ “opere dal 1911 al 1964” a cura di Elena Pontiggia, Massimo Carrà . (catalogo)
Personale di GUSTAVO FOPPIANI “Fuochi d’artificio sopra la città antica” (catalogo)
1993 Personale di LUCIO FONTANA a cura di Luigi Cavadini. (catalogo)
1994 Personale di TOTI SCIALOJA “Lo spazio-tempo” (catalogo)
AZZURRO “collettiva a tema dagli anni ‘30 a oggi del panorama internazionale” - a cura di Stefano Crespi. (catalogo)
“DOVE SOSTANO GLI DEI” Giovani artisti dell’Accademia di Brera. (catalogo)
1996 Personale di AROLDO BONZAGNI “1887-1918” a cura di Sara Fontana e Francesco Poli. (catalogo)
1998 Personale di MARIO SIRONI “la coscienza malinconica” a cura di Stefano Crespi. (catalogo)
“IMMAGINI DI CULTO” - arte sacra per il XXI secolo” a cura di D. Carles Marco, Angela Vettese, Wieland Schmied ed Eric Andersen (catalogo)
1999 Personale di Jean-Michel Folon - Acquarelli e sculture a cura di Cristina Casero (catalogo)
2000 Personale di Joaquin Roca- Rey - Rileggendo i maestri a cura di Alberto Ambesi, (catalogo)
2001 Personale di Giuseppe Ajmone - Gli anni di Brera a cura di Marina De Stasio (catalogo)
2003 De Rocchi - Disegni a cura di S. Crespi, E. Pontiggia, (catalogo edizioni Skira)
2004 Personale di Ferdinando Greco – Materia e sentimento a cura di Lorella Giudici, Hartmut Kraft (catalogo)
Personale di Jorunn Monrad – Visions a cura di Elena di Raddo e Cristina Casero (catalogo)
Partecipazioni su invito alle principali Fiere di settore Artefiera di Bologna, e MIART di Milano.
Il Chiostro arte contemporanea proseguirà l’avviato lavoro sull’arte storica del XX secolo, ma potenzierà il programma delle rassegne su artisti contemporanei selezionati.
La mostra inaugurale “Comunicare con l’arte” è dedicata ai maestri internazionali Pino Pascali, Saul Steinberg e Jean-Michel Folon,
La rassegna unisce tre figure del panorama dell’arte assai diverse tra loro. Tre momenti, tre stagioni, tre ambiti, in cui, tuttavia, è possibile trovare un filo rosso sul tema della comunicazione, del messaggio.
Se Jean-Michel Folon è un illustratore raffinato e assai conosciuto dal grande pubblico grazie alla comunicazione pubblicitaria, Saul Steinberg è stato uno dei protagonisti indiscussi del mondo dell’illustrazione dei media statunitensi e non solo.
Pino Pascali, scomparso prematuramente nel 1968, è uno dei più significativi interpreti dell’arte italiana degli anni Sessanta. Nella rassegna sono esposti alcuni suoi lavori inerenti, appunto, il tema della comunicazione. Lavori perlopiù inediti che per l’occasione saranno studiati e inseriti nel contesto della ricerca pascaliana.
Così come una preziosa occasione di approfondimento è offerta dai lavori di tema sociale e politico di Folon, relativamente poco conosciuti.
Di rado, inoltre, è possibile vedere in Italia i lavori di Steinberg. In mostra saranno presenti alcune opere inedite che evidenziano la straordinarietà del segno dell’illustratore americano.
L’occasione espositiva proposta da Il Chiostro è, dunque, un tentativo di andare al di là delle solite letture storico-artistiche per evidenziare un cammino al di là di tecniche, mezzi, gruppi e periodi che tenga conto soltanto del valore e del senso della ricerca. La mostra comprende circa 8/10 opere (bozzetti per scenografie, originali di illustrazioni e di campagne pubblicitarie) per ogni autore riprodotte nel catalogo a colori con testi critici, testimonianze e apparati bio-bibliografici.
Folon, Steinberg, Pascali interpretano lo spirito della modernità con una capacità comunicativa esemplare, superano i limiti propri del sistema dell’arte per toccare gli animi del pubblico più vasto, meno aduso alla visione dell’opera. Le loro incursioni nel mondo dell’ editoria, della televisione, della pubblicità si caricano di una valenza tanto più significativa quanto più il sistema dell’arte contemporanea miri oggi al successo dei suoi artefici e promotori attraverso il media, utilizzato a puri scopi commerciali. Questi tre autori non solo ci appaiono degli anticipatori di un fenomeno oggi fin troppo e spudoratamente sfruttato, ma assumono, nella loro autenticità, un ruolo moralizzatore. Se l’arte contemporanea attinge a piene mani dalle trovate pubblicitarie, Pascali, Steinberg, Folon hanno coscienza che la creatività può essere posta in relazione con la comunicazione in un rapporto di reciproco scambio di diritto.
Jean-Michel Folon (Uccle-Belgio 1934) espone sin dagli anni Sessanta i suoi lavori in Europa, Stati Uniti e Giappone. L’uomo con cappello è da tempo portatore di messaggi di pace, di solidarietà e di bellezza per le campagne di alcune organizzazioni internazionali di aiuto, da Amnesty International al Telefono azzurro.
All’età di ventuno anni decide di interrompere gli studi di architettura alla Scuola superiore di Bruxelles: vuole vivere e disegnare la grande città, la modernità della metropoli. Con pochi mezzi trova in pochi mesi il suo stile, i suoi temi, che sono quelli di sempre: l’uomo e la città, la natura e lo spazio.
Nel 1967 "Fortune" e "Atlantic Monthly" rendono celebri i suoi acquarelli negli Stati Uniti e il “Time” gli dedica quattro copertine. Viaggia spesso in Italia e nascono i progetti per la ditta Olivetti per la quale Folon illustra i libri di Franz Kafka e Ray Bradbury. Nel 1968 prepara un murale per il padiglione francese alla Triennale di Milano, animato da 500 punti luminosi. Nello stesso anno espone 60 opere alla Galerie de France a Parigi e crea un libro per The Museum of Modern Art di New York.Il lavoro di Folon rappresenta non solamente un’opera estetica ma anche una riflessione profonda sui segni della Comunicazione
Saul Steinberg (Ramnicul Sarat-Romania 1914-New York 1999) è uno degli artisti più amati d’America, soprattutto per le copertine e i disegni che sono apparsi su “The New Yorker” per quasi sessant’anni e per le sue stampe, i suoi collages e le sue sculture esposte nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo.
Nel 1933, dopo un anno di studi di filosofia all’Università di Bucarest, si iscrive al Politecnico di Milano alla facoltà di architettura, laureandosi nel 1940. La precisione dei suoi bozzetti architettonici lo porta a conoscere la possibilità di descrivere una complessa forma tridimensionale attraverso semplici linee bidimensionali.
Durante gli anni Trenta Steinberg applica questa lezione ai cartoni che pubblica a Milano per la rivista bisettimanale “Bertoldo”. Dal 1940 i disegni di Steinberg cominciano ad apparire sulla rivista “ Life” e su “Harper’s Bazar”.
La sua prima personale si tiene nel 1943 presso la Wakefield Gallery di New York. Tre anni più tardi partecipa, con Gorky, Noguchi e Motherwell, all’esposizione “Fourteen Americans” presso il Museum of Modern Art di New York.
Le tre più grandi gallerie di New York, Betty Parson, Sidney Janis e Pace Wildenstein hanno esposto opere di Steinberg e i suoi lavori hanno viaggiato anche fuori America. “Le masque”, opera murale presentata nel 1966 dalla galleria Maeght di Parigi, è fondamentale perché inaugura il percorso dedicato da Steinberg al tema del travestimento, convinto che come ogni persona tenda ad indossare una maschera reale, o metaforica, per inventarsi dei personaggi attraverso i vestiti, le pettinature , i mobili, le posture, allo stesso modo le città si rappresentano attraverso le loro architetture e i popoli attraverso le loro icone.
Pino Pascali (Bari 1935 – Roma 1968) è stato uno dei protagonisti dell’avanguardia degli anni Sessanta, tanto protagonista da sfuggire a una chiara allocazione entro le griglie delle correnti pop, poverista e concettuale. In realtà più di una generazione si è svagata guardando i suoi cartoons ai tempi di Carosello., senza sapere che a idearli era una ragazzo che è a tutt’oggi un modello, fin troppo copiato, per i molti giovani che aspirano all’arte colta.
In realtà la versatilità di Pascali, che continuava a lavorare per la pubblicità anche quando gli si aprivano le porte dei musei, e la sua genialità nell’interpretare le fonti di ispirazione, dal mito del mare al giocattolo di fanciullo, ne fanno un soggetto esemplare per le aspirazioni contemporanee. Pascali ancora stupisce, perché il suo operare è colmo di poesia e privo di strategia.
CURRICULUM GALLERIA
1988 Personale di FILIPPO DE PISIS “Gli eventi del minuto” a cura di Elena Pontiggia (catalogo)
1989 Personale di MARINO MARINI a cura di Miklos N. Varga. (catalogo)
Personale di FRANCESCO DE ROCCHI a cura di Stefano Crespi. (catalogo)
1990- Personale di ALESSANDRO SAVELLI “arie sommerse” a cura di Angelo Andreotti. (catalogo)
Personale di ARMODIO “carte”
Personale di GIANCARLO SANGREGORIO “Sculture” . (catalogo)
Personale di ENRICO BAJ con presentazione del libro scritto dall’artista “Ecologia dell’arte”
1991 Personale di GUY HARLOFF. (catalogo)
Personale di JORGE EIELSON - Internazionale d’arte contemporanea, Milano. (catalogo)
Personale di SERGIO ALBERTI “sculture” a cura di Floriano De Santi. (catalogo)
Personale di FERDINANDO GRECO a cura Flaminio Gualdoni, Vittorio Fagone, Elio Franzini. (catalogo)
1992 - Personale di ANGELO DEL BON
Personale di CARLO CARRA’ “opere dal 1911 al 1964” a cura di Elena Pontiggia, Massimo Carrà . (catalogo)
Personale di GUSTAVO FOPPIANI “Fuochi d’artificio sopra la città antica” (catalogo)
1993 Personale di LUCIO FONTANA a cura di Luigi Cavadini. (catalogo)
1994 Personale di TOTI SCIALOJA “Lo spazio-tempo” (catalogo)
AZZURRO “collettiva a tema dagli anni ‘30 a oggi del panorama internazionale” - a cura di Stefano Crespi. (catalogo)
“DOVE SOSTANO GLI DEI” Giovani artisti dell’Accademia di Brera. (catalogo)
1996 Personale di AROLDO BONZAGNI “1887-1918” a cura di Sara Fontana e Francesco Poli. (catalogo)
1998 Personale di MARIO SIRONI “la coscienza malinconica” a cura di Stefano Crespi. (catalogo)
“IMMAGINI DI CULTO” - arte sacra per il XXI secolo” a cura di D. Carles Marco, Angela Vettese, Wieland Schmied ed Eric Andersen (catalogo)
1999 Personale di Jean-Michel Folon - Acquarelli e sculture a cura di Cristina Casero (catalogo)
2000 Personale di Joaquin Roca- Rey - Rileggendo i maestri a cura di Alberto Ambesi, (catalogo)
2001 Personale di Giuseppe Ajmone - Gli anni di Brera a cura di Marina De Stasio (catalogo)
2003 De Rocchi - Disegni a cura di S. Crespi, E. Pontiggia, (catalogo edizioni Skira)
2004 Personale di Ferdinando Greco – Materia e sentimento a cura di Lorella Giudici, Hartmut Kraft (catalogo)
Personale di Jorunn Monrad – Visions a cura di Elena di Raddo e Cristina Casero (catalogo)
Partecipazioni su invito alle principali Fiere di settore Artefiera di Bologna, e MIART di Milano.
29
aprile 2005
Comunicare con l’arte
Dal 29 aprile al 12 giugno 2005
arte contemporanea
Location
IL CHIOSTRO ARTECONTEMPORANEA
Saronno, Viale Santuario, 11, (Varese)
Saronno, Viale Santuario, 11, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-12.30 e 16-19, domenica 16-19
Vernissage
29 Aprile 2005, ore 18
Autore