Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Concepire l’infinito
Mostra di Mail art
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 15 giugno alle ore 19,00 presso la sede della Merlettaia di Foggia, l’associazione “La
Merlettaia”, la “Rete delle Città Vicine”, che comprende donne e uomini di molte città italiane, Le
Amiche di Celeste, donne impegnate negli studi crostarosiani, e Il Centro Ricerca e Documentazione
Donna di Foggia inaugurano la mostra di Mail art “Concepire l’infinito”, a cura di Katia Ricci con
l’allestimento di Rosy Daniello.
La scelta è stata dettata da una riflessione che ha coinvolto donne e uomini in incontri tenuti presso La
Merlettaia nel corso di alcuni mesi. Abbiamo letto e discusso i testi di Chiara Zamboni, La Notte ci può
aiutare, di Luisa Muraro, Concepire l'infinito, gli Aforismi sull’Indistruttibile dagli Aforismi di Zürau di
Kafka, La lettera di Rosa Luxemburg a Sonja, l'articolo John Berger: l'infinito, qui e ora di Gianluca
Solla, alcune pagine de Il coraggio di essere liberi di Vito Mancuso e di La famiglia Karnowsky di Israel Singer.
Stimolanti le parole di Luisa Muraro (in Le amiche di Dio. Scritti/di mistica femminile, a cura di Clara
Jourdan, D'Auria, 2001): “Parlo di qualcosa che riguarda anche altre, parlo di uno sguardo che oltrepassa
le mete e le misure sociali per sporgersi oltre, e far avvenire qualcosa, farla ad-venire qui. Parlo di un
desiderare altro senza farne l'oggetto di un'appropriazione ma, al contrario, lasciandosi toccare da esso e
arrendendosi così alla soggezione della soggettività. Parlo di una non autosufficienza incolmabile, di un
non bastarsi originario e del prezzo che le donne hanno pagato per averlo scelto …”.
Dallo scambio di pensieri e dal racconto delle proprie esperienze e a partire dal proprio sentire sono
emerse numerose e varie connotazioni in cui declinare il concetto e l’immagine dell’infinito: apertura,
abbattimento delle barriere, andare oltre i propri limiti e quelli che la crisi del mondo sembra imporre, per
riconquistare desiderio e libertà. Di fronte alla tentazione di “perdersi” nell’astrattezza, nell’immenso e
nell’irraggiungibile, molte hanno sottolineato la necessità di restare aderenti alla realtà e alla vita:
l’infinito è anche qui, quando si crea un nuovo spazio di relazione e confronto, è legato all’umanità di
ciascuna/o. Infinito come scompaginare, uscire dai limiti, è qualcosa di lontano e vicino nello stesso
tempo, concreto e astratto.
L’arte è uno dei modi per rendere visibile l’invisibile, per scoprire quella “fodera invisibile dell'esistente
che, scrive Chiara Zamboni (Il pensiero dell’esperienza, a cura di Annarosa Buttarelli e Federica
Giardini, Baldini e Castoldi, 2008) attrae senza che sappiamo che cosa sia. Senza che la coscienza ne
possa avere consapevolezza e possa codificarlo. C'è qualcosa di presente nella nostra vita quotidiana che
ci attira a sé, ci mette in movimento.”
Merlettaia”, la “Rete delle Città Vicine”, che comprende donne e uomini di molte città italiane, Le
Amiche di Celeste, donne impegnate negli studi crostarosiani, e Il Centro Ricerca e Documentazione
Donna di Foggia inaugurano la mostra di Mail art “Concepire l’infinito”, a cura di Katia Ricci con
l’allestimento di Rosy Daniello.
La scelta è stata dettata da una riflessione che ha coinvolto donne e uomini in incontri tenuti presso La
Merlettaia nel corso di alcuni mesi. Abbiamo letto e discusso i testi di Chiara Zamboni, La Notte ci può
aiutare, di Luisa Muraro, Concepire l'infinito, gli Aforismi sull’Indistruttibile dagli Aforismi di Zürau di
Kafka, La lettera di Rosa Luxemburg a Sonja, l'articolo John Berger: l'infinito, qui e ora di Gianluca
Solla, alcune pagine de Il coraggio di essere liberi di Vito Mancuso e di La famiglia Karnowsky di Israel Singer.
Stimolanti le parole di Luisa Muraro (in Le amiche di Dio. Scritti/di mistica femminile, a cura di Clara
Jourdan, D'Auria, 2001): “Parlo di qualcosa che riguarda anche altre, parlo di uno sguardo che oltrepassa
le mete e le misure sociali per sporgersi oltre, e far avvenire qualcosa, farla ad-venire qui. Parlo di un
desiderare altro senza farne l'oggetto di un'appropriazione ma, al contrario, lasciandosi toccare da esso e
arrendendosi così alla soggezione della soggettività. Parlo di una non autosufficienza incolmabile, di un
non bastarsi originario e del prezzo che le donne hanno pagato per averlo scelto …”.
Dallo scambio di pensieri e dal racconto delle proprie esperienze e a partire dal proprio sentire sono
emerse numerose e varie connotazioni in cui declinare il concetto e l’immagine dell’infinito: apertura,
abbattimento delle barriere, andare oltre i propri limiti e quelli che la crisi del mondo sembra imporre, per
riconquistare desiderio e libertà. Di fronte alla tentazione di “perdersi” nell’astrattezza, nell’immenso e
nell’irraggiungibile, molte hanno sottolineato la necessità di restare aderenti alla realtà e alla vita:
l’infinito è anche qui, quando si crea un nuovo spazio di relazione e confronto, è legato all’umanità di
ciascuna/o. Infinito come scompaginare, uscire dai limiti, è qualcosa di lontano e vicino nello stesso
tempo, concreto e astratto.
L’arte è uno dei modi per rendere visibile l’invisibile, per scoprire quella “fodera invisibile dell'esistente
che, scrive Chiara Zamboni (Il pensiero dell’esperienza, a cura di Annarosa Buttarelli e Federica
Giardini, Baldini e Castoldi, 2008) attrae senza che sappiamo che cosa sia. Senza che la coscienza ne
possa avere consapevolezza e possa codificarlo. C'è qualcosa di presente nella nostra vita quotidiana che
ci attira a sé, ci mette in movimento.”
15
giugno 2017
Concepire l’infinito
Dal 15 giugno al 15 luglio 2017
arte contemporanea
Location
LA MERLETTAIA
Foggia, Via Arpi, 79, (Foggia)
Foggia, Via Arpi, 79, (Foggia)
Vernissage
15 Giugno 2017, ore 19
Autore
Curatore