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Concetta: espressione d’Abruzzo
Presentazione del volume fotografico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il volume “Concetta: espressione d'Abruzzo” sarà presentato a Pescara, sabato 10 ottobre 2009 alle ore 10.30 presso il Caffè Letterario in via delle Caserme.
Fotografie di:
Angela Antuono, Enzo Aprile, Pier Giorgio Bassoli, Gianni Berengo Gardin, Angelo Bracci, Siegfried Bresler, Giovanni Bucci, Cesare Cenci, Federico Ciambezi, Bruno Colalongo, Isabel De Gracia, Carla Fusi, Walter Gaberthuel, Adriana Gandolfi, Roberta Gismondi, Jill Hartley, Francesco Lavillotti, Claudio Marcozzi, Sandro Mongardini, Bruno Olivieri, Donato Paletta, Giampiero Palmieri, Luca Palmieri, Luisa Parmegiani, Carlo Passarella, Eleda Pettinelli, Luca Revelli, Maria Cecilia Ripoll, Valter Salvatori, Ferdinando Scianna, Sheila Shalhevet, Cesidio Silla, Filiberto Tarullo, Mario Tarullo, Omero Tinagli, Renzo Tortelli, Yoko Yamamoto, Daniela Zafarana, Maria Zorzon.
Testi di:
Massimo Biondi, Bruno Colalongo, Amedeo Fusco, Carla Fusi, Claudio Marcozzi, Luca Revelli, Luciano Sterpellone.
Testimonianze di:
Guglielmo Ardito, Pier Giorgio Bassoli, Siegfried Bresler, Carabinieri di Scanno, Isabel De Gracia,Walter Gaberthuel, Adriana Gandolfi, Massimiliano Lavillotti, Marco Notarmuzi, Sheila Shalhevet.
Patrocinio:
Comune di Scanno, FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche)
GSE Edizioni per Aternum Fotoamatori Abruzzesi
Concetta, regina di Scanno
di Luca Revelli
Davanti a un piatto di arrosticini e patate al forno, in una taverna poco fuori Alanno, quattro amici parlano di fotografie e di libri. Come sempre, quando si incontrano.
Un artista dell’immagine di Porto San Giorgio, un farmacista della provincia di Pescara con una passione e uno smisurato talento naturale, il presidente dei fotografi abruzzesi con rare doti organizzative, un medico fotoamatore di Roma.
Quattro esperienze molto diverse, sensibilità e preparazione differenti, ma un’unica passione: cercare con le immagini l’anima delle cose. Andare “Al di là dell’immagine” come, spiega Massimo Biondi, medico e giornalista, consulente di backstage per l’opera di Concetta.
Concetta, “la regina di Scanno”, “l’amica dei fotografi” è un simbolo, un’icona, è l’ambasciatrice della “Abruzzesità” nel mondo e - ancora di più – della gente dei microcosmi di montagna.
La nostra Concetta, forse inconsapevole, è finita nelle camere oscure, nei PC, nei photoshop di centinaia, di migliaia, di professionisti, di fotoamatori, di artisti dell’immagine o solo anche di fortunati “fotografi della domenica”.
È quella ruga, quella faccia, quell’espressione che parla di quella terra di montagna. È quel vestito, quella gonna. Sono quei colori…
E tutto ciò è vero fino al punto che è sufficiente far vedere le mani di Concetta, ruvide e nodose, il manico del suo vecchio bastone; la sua gonna nera e stropicciata mentre si aggiusta il “sederone”… Per capire come era questa donna ma – andando oltre – ci fa conoscere la gente, la vita, i problemi di quel posto.
“Il volto di Concetta è il volto stesso di Scanno e di tutti i paesi d'Abruzzo incrostati tra i monti. No, non d'Abruzzo, ma del mondo. Perché a un certo punto lucidamente sai che le forme e la corporeità di Concetta sono le forme e la corporeità dei paesi montani, di ogni paese montano. Duri, eppure accoglienti, con quel loro straniante aspetto di rude rocciosità. Forti e incisivi. Capaci di avvolgerti, con la dolcezza della protezione riservata a te bambino, riparandoti dall'esposizione del mondo. Uno sguardo diretto e fiducioso, saldamente sereno; come la solidarietà che vibra tra umani, nei paesi pietrosi arroccati”, osserva Massimo Biondi.
“La guardi, Concetta. E ancora. E ancora. Non avrebbe mai potuto essere espressione di una località di mare, di una Miami beach spensierata e accecata da una luce che stordisce e mette addosso solo la ricerca assillante di una bibita fresca e una sdraio. L'immagine di Concetta è l'immagine delle ombre e le luci che adattandosi ai rilievi, le balze e i gradini, si rincorrono oziose tra le coste e le stradicciole anguste che si inerpicano ad arrivare, chissà perché, chissà dove”.
Le sue fotografie sono sparse per il mondo a parlare di Scanno: da New York (Lynn Saville) a Città del Messico (Jill Hartley), dalla Germania (Siegfried Bresler) al Giappone (Yoko Yamamoto), quelle di Ferdinando Scianna, di Renzo Tortelli e di Giovanni Bucci, nel suo libro arrivato ovunque, quelle di Sheila Shalhevet, venuta dall'Israele per partecipare ad un workshop organizzato da Claudio Marcozzi e poi esposte a Tel Aviv e pubblicate in un articolo di quattordici pagine, e quelle stesse del fotografo di Porto San Giorgio, esposte a Pechino, all'Expo Universale di Aichi (Padiglione dell'ONU) e all'Unesco di Parigi, che ha inserito il costume delle donne scannesi nell'archivio fotografico del patrimonio culturale mondiale in via di estinzione.
“Amica dei fotografi” la definisce Claudio Marcozzi: “Lei sempre cordiale e disponibile, raramente in posa, ma spontanea, impetuosa e scoppiettante come sempre”
“Una volta, per gli auguri di Natale, le inviai una cartolina indirizzata semplicemente ‘A Concetta, Regina di Scanno’, naturalmente le fu recapitata, e la tenne per parecchio tempo esposta in cucina, dopo averla mostrata a mezzo paese. Lei, in fondo, si accontentava di essere la Regina della Zazzarotta”.
“Parlare di Concetta accomunava tutti noi ‘fotografi scannesi’ - commenta Giovanni Bucci. - “Prima di cominciare i nostri giri per il paese, appena arrivati, andavamo da lei come in pellegrinaggio. A volte appariva amabile e mesta come la nonna che ti racconta le favole prima di fare la nanna, a volte aspra e burlona come una spericolata compagna di follie guascone. Non era facile innescarsi sulla lunghezza d'onda di quegli umori altalenanti. Il suo temperamento forte era incline all'ironia, e alcune donne che considerava vecchie e rimbambite spesso erano anagraficamente più giovani di lei”
“La mia amicizia con Concetta risale al 1985 – continua il fotografo di Alanno - quando cominciai a frequentare Scanno per fuggire l'afa estiva che dalle mie parti è insopportabile. Ad ogni incontro con lei sapevo di dover subire una sorta di pena purgatoria: ce l'aveva con me perché avevo pubblicato una sua foto con gli occhi chiusi. Proprio lei che aveva "gli occhi più belli di Scanno". Sono parole sue e, mentre le pronunciava, sgranava gli occhi come se avesse visto un fantasma.”
“Per il libro su Concetta abbiamo assistito con piacere ad una vera mobilitazione dei fotografi: le immagini arrivate e selezionate sono state centinaia, una cernita impressionante per questo volume”, conclude Bruno Colalongo, delegato FIAF Abruzzo (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), vera anima tecnica e organizzativa del lavoro che raccoglie una quarantina di fotografi con i loro scatti e molti altri amici con i loro testi come – tra tanti - Luciano Sterpellone e Guglielmo Ardito.
“È stato facile e complicato insieme, tutto incerto fino all’ultima ora, ma ce l’abbiamo fatta, e il risultato raggiunto è un riconoscimento che tutti noi rivolgiamo a Concetta ed agli amici di Scanno.”
Fotografie di:
Angela Antuono, Enzo Aprile, Pier Giorgio Bassoli, Gianni Berengo Gardin, Angelo Bracci, Siegfried Bresler, Giovanni Bucci, Cesare Cenci, Federico Ciambezi, Bruno Colalongo, Isabel De Gracia, Carla Fusi, Walter Gaberthuel, Adriana Gandolfi, Roberta Gismondi, Jill Hartley, Francesco Lavillotti, Claudio Marcozzi, Sandro Mongardini, Bruno Olivieri, Donato Paletta, Giampiero Palmieri, Luca Palmieri, Luisa Parmegiani, Carlo Passarella, Eleda Pettinelli, Luca Revelli, Maria Cecilia Ripoll, Valter Salvatori, Ferdinando Scianna, Sheila Shalhevet, Cesidio Silla, Filiberto Tarullo, Mario Tarullo, Omero Tinagli, Renzo Tortelli, Yoko Yamamoto, Daniela Zafarana, Maria Zorzon.
Testi di:
Massimo Biondi, Bruno Colalongo, Amedeo Fusco, Carla Fusi, Claudio Marcozzi, Luca Revelli, Luciano Sterpellone.
Testimonianze di:
Guglielmo Ardito, Pier Giorgio Bassoli, Siegfried Bresler, Carabinieri di Scanno, Isabel De Gracia,Walter Gaberthuel, Adriana Gandolfi, Massimiliano Lavillotti, Marco Notarmuzi, Sheila Shalhevet.
Patrocinio:
Comune di Scanno, FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche)
GSE Edizioni per Aternum Fotoamatori Abruzzesi
Concetta, regina di Scanno
di Luca Revelli
Davanti a un piatto di arrosticini e patate al forno, in una taverna poco fuori Alanno, quattro amici parlano di fotografie e di libri. Come sempre, quando si incontrano.
Un artista dell’immagine di Porto San Giorgio, un farmacista della provincia di Pescara con una passione e uno smisurato talento naturale, il presidente dei fotografi abruzzesi con rare doti organizzative, un medico fotoamatore di Roma.
Quattro esperienze molto diverse, sensibilità e preparazione differenti, ma un’unica passione: cercare con le immagini l’anima delle cose. Andare “Al di là dell’immagine” come, spiega Massimo Biondi, medico e giornalista, consulente di backstage per l’opera di Concetta.
Concetta, “la regina di Scanno”, “l’amica dei fotografi” è un simbolo, un’icona, è l’ambasciatrice della “Abruzzesità” nel mondo e - ancora di più – della gente dei microcosmi di montagna.
La nostra Concetta, forse inconsapevole, è finita nelle camere oscure, nei PC, nei photoshop di centinaia, di migliaia, di professionisti, di fotoamatori, di artisti dell’immagine o solo anche di fortunati “fotografi della domenica”.
È quella ruga, quella faccia, quell’espressione che parla di quella terra di montagna. È quel vestito, quella gonna. Sono quei colori…
E tutto ciò è vero fino al punto che è sufficiente far vedere le mani di Concetta, ruvide e nodose, il manico del suo vecchio bastone; la sua gonna nera e stropicciata mentre si aggiusta il “sederone”… Per capire come era questa donna ma – andando oltre – ci fa conoscere la gente, la vita, i problemi di quel posto.
“Il volto di Concetta è il volto stesso di Scanno e di tutti i paesi d'Abruzzo incrostati tra i monti. No, non d'Abruzzo, ma del mondo. Perché a un certo punto lucidamente sai che le forme e la corporeità di Concetta sono le forme e la corporeità dei paesi montani, di ogni paese montano. Duri, eppure accoglienti, con quel loro straniante aspetto di rude rocciosità. Forti e incisivi. Capaci di avvolgerti, con la dolcezza della protezione riservata a te bambino, riparandoti dall'esposizione del mondo. Uno sguardo diretto e fiducioso, saldamente sereno; come la solidarietà che vibra tra umani, nei paesi pietrosi arroccati”, osserva Massimo Biondi.
“La guardi, Concetta. E ancora. E ancora. Non avrebbe mai potuto essere espressione di una località di mare, di una Miami beach spensierata e accecata da una luce che stordisce e mette addosso solo la ricerca assillante di una bibita fresca e una sdraio. L'immagine di Concetta è l'immagine delle ombre e le luci che adattandosi ai rilievi, le balze e i gradini, si rincorrono oziose tra le coste e le stradicciole anguste che si inerpicano ad arrivare, chissà perché, chissà dove”.
Le sue fotografie sono sparse per il mondo a parlare di Scanno: da New York (Lynn Saville) a Città del Messico (Jill Hartley), dalla Germania (Siegfried Bresler) al Giappone (Yoko Yamamoto), quelle di Ferdinando Scianna, di Renzo Tortelli e di Giovanni Bucci, nel suo libro arrivato ovunque, quelle di Sheila Shalhevet, venuta dall'Israele per partecipare ad un workshop organizzato da Claudio Marcozzi e poi esposte a Tel Aviv e pubblicate in un articolo di quattordici pagine, e quelle stesse del fotografo di Porto San Giorgio, esposte a Pechino, all'Expo Universale di Aichi (Padiglione dell'ONU) e all'Unesco di Parigi, che ha inserito il costume delle donne scannesi nell'archivio fotografico del patrimonio culturale mondiale in via di estinzione.
“Amica dei fotografi” la definisce Claudio Marcozzi: “Lei sempre cordiale e disponibile, raramente in posa, ma spontanea, impetuosa e scoppiettante come sempre”
“Una volta, per gli auguri di Natale, le inviai una cartolina indirizzata semplicemente ‘A Concetta, Regina di Scanno’, naturalmente le fu recapitata, e la tenne per parecchio tempo esposta in cucina, dopo averla mostrata a mezzo paese. Lei, in fondo, si accontentava di essere la Regina della Zazzarotta”.
“Parlare di Concetta accomunava tutti noi ‘fotografi scannesi’ - commenta Giovanni Bucci. - “Prima di cominciare i nostri giri per il paese, appena arrivati, andavamo da lei come in pellegrinaggio. A volte appariva amabile e mesta come la nonna che ti racconta le favole prima di fare la nanna, a volte aspra e burlona come una spericolata compagna di follie guascone. Non era facile innescarsi sulla lunghezza d'onda di quegli umori altalenanti. Il suo temperamento forte era incline all'ironia, e alcune donne che considerava vecchie e rimbambite spesso erano anagraficamente più giovani di lei”
“La mia amicizia con Concetta risale al 1985 – continua il fotografo di Alanno - quando cominciai a frequentare Scanno per fuggire l'afa estiva che dalle mie parti è insopportabile. Ad ogni incontro con lei sapevo di dover subire una sorta di pena purgatoria: ce l'aveva con me perché avevo pubblicato una sua foto con gli occhi chiusi. Proprio lei che aveva "gli occhi più belli di Scanno". Sono parole sue e, mentre le pronunciava, sgranava gli occhi come se avesse visto un fantasma.”
“Per il libro su Concetta abbiamo assistito con piacere ad una vera mobilitazione dei fotografi: le immagini arrivate e selezionate sono state centinaia, una cernita impressionante per questo volume”, conclude Bruno Colalongo, delegato FIAF Abruzzo (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), vera anima tecnica e organizzativa del lavoro che raccoglie una quarantina di fotografi con i loro scatti e molti altri amici con i loro testi come – tra tanti - Luciano Sterpellone e Guglielmo Ardito.
“È stato facile e complicato insieme, tutto incerto fino all’ultima ora, ma ce l’abbiamo fatta, e il risultato raggiunto è un riconoscimento che tutti noi rivolgiamo a Concetta ed agli amici di Scanno.”
10
ottobre 2009
Concetta: espressione d’Abruzzo
10 ottobre 2009
presentazione
Location
CAFFE’ LETTERARIO
Pescara, Via Delle Caserme, (Pescara)
Pescara, Via Delle Caserme, (Pescara)
Vernissage
10 Ottobre 2009, ore 10.30
Autore
Curatore