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Concetta Russo / Raffaele Stoico – L’Io velato
L’Io velato è la sinestesia di due linguaggi diversi, come arte e moda che si adagiano dolcemente, accarezzandosi reciprocamente in un felice congiungimento, la cui addizione è già il buon risultato di sperimentazioni surrealiste.
Comunicato stampa
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A.P.S. CREO proporrà nel territorio di Capitanata, la doppia personale di Concetta Russo pittrice e Raffaele Stoico stilista dal titolo “L’IO VELATO” a cura di Giuseppe Trincucci, con il contributo critico di Angelo Pantaleo.
L’Io velato è la sinestesia di due linguaggi diversi, come arte e moda che si adagiano dolcemente, accarezzandosi reciprocamente in un felice congiungimento, la cui addizione è già il buon risultato di sperimentazioni surrealiste come avvenne per Salvador Dalì ed Elsa Schiaparelli, per Mondrian e la linea di prêt-à-porter di YSL e tanti altri design, della storia del costume e della moda contemporanea, di andare oltre la moda, con ricerche originali dal mood concettuale, forse in un new dada, il cui studio del non senso “alla Man Ray”, è già stile.
Concetta Russo, nella sua ricerca si lascia trasportare dalle trame dei ricordi di un panno con il quale pulisce concettualmente i suoi attrezzi da lavoro, per velare suggestioni del suo mondo sospeso di donne ricche di grazia, di sensualità, facendo sua la malinconia della solitudine e del dramma esistenziale che pervadono le tematiche femminili, così ciò che è stato l’amore per i narratori e i poeti, il nudo velato di Concetta Russo è la ricerca che indaga, in tutte le sue forme dentro e fuori di se.
L'incarnazione nella nudità umana d'un eidos, forma archetipa portatrice di bellezza e di grazia trascendenti. Un modello intelligibile, logos, per cui il solo uomo è nudo e si ferma per contemplarsi. Riconoscendosi nel Nudo, non come un ente particolare, preso nella trama illimitata del mondo, ma in quanto è lui ad essere l''Essere'; in quanto è 'uomo' e nel proprio destino d'essere". Questo ideale è forse il modello stesso della rappresentazione che si realizza nella forma, forma distincta, che sublima la nudità empirica nell'essenza idealizzata del Nudo. La mimesi artistica non è il processo naturante della natura, ma l'imposizione alla sostanza del mondo di un modello di bellezza che sporge nel visibile come rivelazione. Venere esce dalle acque, offrendosi come Nudo, pura rappresentazione che risponde ad un destinante metafisico. "Il Nudo” staccandosi sullo sfondo del mondo, ne crea una nuova visione per lo spirito.
In questa sinergia artistica si presentano a noi, brandelli di una nuova sindone al femminile, come di un Cristo Velato, scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, conservata nella cappella Sansevero di Napoli, che ne segna l’impronta di una nuova Icona della passione, lasciandoci immobili e senza respiro, in uno spazio metafisico, come negli amanti di Magritte.
L’artista in questa mostra personale ci farà sentire i corpi sotto il suo panno, trasmettendoci il linguaggio delle forme umane che con Raffaele Stoico e suoi abiti ispirati, dalle opere della pittrice vivranno la dinamicità performativa di un progetto che non ci lascerà indifferenti…
Lasciandoci trasportare dal percorso emotivo, gli artisti hanno già cucito per noi, le vesti di un sogno da vivere, da raccontare… all’eternità.
Angelo Pantaleo
L’Io velato è la sinestesia di due linguaggi diversi, come arte e moda che si adagiano dolcemente, accarezzandosi reciprocamente in un felice congiungimento, la cui addizione è già il buon risultato di sperimentazioni surrealiste come avvenne per Salvador Dalì ed Elsa Schiaparelli, per Mondrian e la linea di prêt-à-porter di YSL e tanti altri design, della storia del costume e della moda contemporanea, di andare oltre la moda, con ricerche originali dal mood concettuale, forse in un new dada, il cui studio del non senso “alla Man Ray”, è già stile.
Concetta Russo, nella sua ricerca si lascia trasportare dalle trame dei ricordi di un panno con il quale pulisce concettualmente i suoi attrezzi da lavoro, per velare suggestioni del suo mondo sospeso di donne ricche di grazia, di sensualità, facendo sua la malinconia della solitudine e del dramma esistenziale che pervadono le tematiche femminili, così ciò che è stato l’amore per i narratori e i poeti, il nudo velato di Concetta Russo è la ricerca che indaga, in tutte le sue forme dentro e fuori di se.
L'incarnazione nella nudità umana d'un eidos, forma archetipa portatrice di bellezza e di grazia trascendenti. Un modello intelligibile, logos, per cui il solo uomo è nudo e si ferma per contemplarsi. Riconoscendosi nel Nudo, non come un ente particolare, preso nella trama illimitata del mondo, ma in quanto è lui ad essere l''Essere'; in quanto è 'uomo' e nel proprio destino d'essere". Questo ideale è forse il modello stesso della rappresentazione che si realizza nella forma, forma distincta, che sublima la nudità empirica nell'essenza idealizzata del Nudo. La mimesi artistica non è il processo naturante della natura, ma l'imposizione alla sostanza del mondo di un modello di bellezza che sporge nel visibile come rivelazione. Venere esce dalle acque, offrendosi come Nudo, pura rappresentazione che risponde ad un destinante metafisico. "Il Nudo” staccandosi sullo sfondo del mondo, ne crea una nuova visione per lo spirito.
In questa sinergia artistica si presentano a noi, brandelli di una nuova sindone al femminile, come di un Cristo Velato, scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, conservata nella cappella Sansevero di Napoli, che ne segna l’impronta di una nuova Icona della passione, lasciandoci immobili e senza respiro, in uno spazio metafisico, come negli amanti di Magritte.
L’artista in questa mostra personale ci farà sentire i corpi sotto il suo panno, trasmettendoci il linguaggio delle forme umane che con Raffaele Stoico e suoi abiti ispirati, dalle opere della pittrice vivranno la dinamicità performativa di un progetto che non ci lascerà indifferenti…
Lasciandoci trasportare dal percorso emotivo, gli artisti hanno già cucito per noi, le vesti di un sogno da vivere, da raccontare… all’eternità.
Angelo Pantaleo
26
febbraio 2018
Concetta Russo / Raffaele Stoico – L’Io velato
Dal 26 febbraio al 10 marzo 2018
arte contemporanea
Location
APSCREO
Foggia, Via Lustro, 3, (Foggia)
Foggia, Via Lustro, 3, (Foggia)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 14-17
Vernissage
26 Febbraio 2018, ore 18.30
Autore
Curatore