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CONFINE | ГРАНИЦА | КОРДОН
Attraverso opere pittoriche, fotografie, disegni, video-installazioni eillustrazioni oltre quindici artisti, provenienti da Russia, Ucraina e Italia, indagheranno il concetto di confine, come soglia precaria e invitante, pronta per essere infranta, alla luce della attuale situazione geopolitica.
Comunicato stampa
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CONFINE | ГРАНИЦА | КОРДОН
L’umanità sembra non poter vivere senza confini, barriere, frontiere, quasi fosse animata da un morboso bisogno di separare, distinguere, allontanare. Come se, per affermare la propria identità, fosse necessario confinare l’altrui in un territorio esterno, estraneo, distante dalle nostre abitazioni, dai nostri costumi, dai nostri pensieri.
La filosofia si è misurata, da sempre, col concetto di confine, interpretandolo, ora, alla stregua di limite invalicabile, ora, come soglia precaria e invitante, pronta per essere infranta, superata.
L’arte contemporanea, si è spesso interrogata sul concetto di confine, e in generale sui propri confini.
Ora, il confine ha senso solo nella misura in cui può essere, più o meno violentemente, distrutto o risignificato. In questa direzione, il collettivo GAIA, dopo aver riflettuto sui concetti di spazio, identità, corpo e animalità, ha avvertito la pressante necessità, anche alla luce delle tese relazioni geopolitiche internazionali, di dedicare il nuovo allestimento proprio al concetto di confine che, già nella grafica di presentazione, si annuncia come una sorta di specchio linguistico infranto, riproducendosi, per gemmazione, dall’italiano all’ucraino e, così, al russo, dando inizio a una catena metaforicamente infinita. Più di 15 artisti, provenienti da Russia, Ucraina e Italia, condivideranno con noi le loro opere pittoriche, fotografie, disegni, video-installazioni, illustrazioni.
Opere che tracciano confini sfaccettati senza pretesa d’esaustività o retorica ma con l’intento di contribuire a spezzare, mediante il pretesto dell’arte, la catena d’odio e d’oppressione, di rifiuto culturale e di ignoranza che, oggi, al confine tra Russia e Ucraina, sta seminando macerie, fisiche e culturali.
E noi, sospesi come siamo, tra un confine e l’altro, non possiamo che allenarci, ogni giorno, per
(re-)imparare a camminare sulla soglia, tentando di trovare un equilibrio, come funamboli, con un braccio proteso verso un lato del confine e l’altro che già sfiora il lato opposto.
Per sopravvivere, per non cadere nel vuoto. Umano e culturale.
CONFINE | ГРАНИЦА | КОРДОН
Luogo: GAIA Galleria d’Arte Indipendente Autogestita
Indirizzo: via Galeazzo di Tarsia, 22 – Cosenza - Calabria
Quando: dal 10/06/2022 – al 31/07/2022
Vernissage: 10/06/2022 ore 19.00
Artisti:
Bogdan Kravtsov
Francesco Piobbichi
Misha Marker
Gianluca Damaso
Aleksei Todosko
Gianfranco Basso
Hudo Anton
Romano Maniglia
Kopanskiy Taras
Andreeva (Shlapak) Alona
Movchan Danylo
Tina Colao
Lagovskyi Artem
Bohdana Tkach
Federica Armeni
wootabi - Богдан Єремейчук
Sun Halø - Петро Савчук
papa dei - Павло Радчу
L’umanità sembra non poter vivere senza confini, barriere, frontiere, quasi fosse animata da un morboso bisogno di separare, distinguere, allontanare. Come se, per affermare la propria identità, fosse necessario confinare l’altrui in un territorio esterno, estraneo, distante dalle nostre abitazioni, dai nostri costumi, dai nostri pensieri.
La filosofia si è misurata, da sempre, col concetto di confine, interpretandolo, ora, alla stregua di limite invalicabile, ora, come soglia precaria e invitante, pronta per essere infranta, superata.
L’arte contemporanea, si è spesso interrogata sul concetto di confine, e in generale sui propri confini.
Ora, il confine ha senso solo nella misura in cui può essere, più o meno violentemente, distrutto o risignificato. In questa direzione, il collettivo GAIA, dopo aver riflettuto sui concetti di spazio, identità, corpo e animalità, ha avvertito la pressante necessità, anche alla luce delle tese relazioni geopolitiche internazionali, di dedicare il nuovo allestimento proprio al concetto di confine che, già nella grafica di presentazione, si annuncia come una sorta di specchio linguistico infranto, riproducendosi, per gemmazione, dall’italiano all’ucraino e, così, al russo, dando inizio a una catena metaforicamente infinita. Più di 15 artisti, provenienti da Russia, Ucraina e Italia, condivideranno con noi le loro opere pittoriche, fotografie, disegni, video-installazioni, illustrazioni.
Opere che tracciano confini sfaccettati senza pretesa d’esaustività o retorica ma con l’intento di contribuire a spezzare, mediante il pretesto dell’arte, la catena d’odio e d’oppressione, di rifiuto culturale e di ignoranza che, oggi, al confine tra Russia e Ucraina, sta seminando macerie, fisiche e culturali.
E noi, sospesi come siamo, tra un confine e l’altro, non possiamo che allenarci, ogni giorno, per
(re-)imparare a camminare sulla soglia, tentando di trovare un equilibrio, come funamboli, con un braccio proteso verso un lato del confine e l’altro che già sfiora il lato opposto.
Per sopravvivere, per non cadere nel vuoto. Umano e culturale.
CONFINE | ГРАНИЦА | КОРДОН
Luogo: GAIA Galleria d’Arte Indipendente Autogestita
Indirizzo: via Galeazzo di Tarsia, 22 – Cosenza - Calabria
Quando: dal 10/06/2022 – al 31/07/2022
Vernissage: 10/06/2022 ore 19.00
Artisti:
Bogdan Kravtsov
Francesco Piobbichi
Misha Marker
Gianluca Damaso
Aleksei Todosko
Gianfranco Basso
Hudo Anton
Romano Maniglia
Kopanskiy Taras
Andreeva (Shlapak) Alona
Movchan Danylo
Tina Colao
Lagovskyi Artem
Bohdana Tkach
Federica Armeni
wootabi - Богдан Єремейчук
Sun Halø - Петро Савчук
papa dei - Павло Радчу
10
giugno 2022
CONFINE | ГРАНИЦА | КОРДОН
Dal 10 giugno al 31 luglio 2022
arte contemporanea
Location
GAIA – GALLERIA INDIPENDENTE AUTOGESTITA
Cosenza, Via Galeazzo di Tarsia, 22, (CS)
Cosenza, Via Galeazzo di Tarsia, 22, (CS)
Orario di apertura
su prenotazione
Vernissage
10 Giugno 2022, 19.00
Sito web
Autore
Progetto grafico