c o m u n i c a t o s t a m p a
R E P E R T I C O N T E M P O R A N E I
25 ottobre 8 dicembre 2008
Ventimiglia, Museo archeologico Rossi e Forte dell’Annunziata.
Bordighera, Museo Biblioteca Clarence Bicknell.
A R T E C O N T EMP O R A N E A
A L M U S E O A R C H E O L O G I C O E A L L A B I B L I OT E C A B I C K N E L L
Progetto di Silvia Alborno con Q U I P R E S E N T I
associazione per lo sviluppo di arti e culture
in collaborazione con Daniela Gandolfi
per l’Istituto Internazionale di Studi Liguri
Artisti in mostra a cura di Edoardo Testori
enti patrocinatori e sostenitori
Regione Liguria Provincia di Imperia
Comune di Ventimiglia Comune di Bordighera
sponsor
Conad Legacoop Liguria Gruppo CozziParodi Ferrari e Lorenzi Banca Carige
La Publiemme Coseva
Dal 25 ottobre all’8 dicembre 2008 si apre la seconda edizione di reperti
contemporanei, dal titolo “confini” al Museo Archeologico Rossi - Forte dell’Annunziata
di Ventimiglia e in seconda sede, con speciali installazioni, al Museo Biblioteca
Clarence Bicknell di Bordighera.
Si tratta di due spazi architettonici e naturalistici unici per la riviera di ponente, di
intenso fascino e grande pregio. Il primo - il Forte con la sua terrazza di pietra grigia
gettata sul mare, tra l’Esterel, Cap d’Ail e la punta di Sant’Ampeglio; il secondo - il
museo Bicknell, immerso in una vegetazione lussureggiante, tra le radici gigantesche
di uno straordinario esemplare di ficus - classificato monumento arboreo nazionale -, i
rami poderosi e contorti di un antico glicine e un prato incolto di acanto.
Gli obiettivi del progetto rimangono, per il medio e lungo termine, quelli di portare
sviluppo all’importantissima risorsa del turismo culturale rivalutando così due luoghi
straordinari e i preziosi contenuti e reperti ivi custoditi. Attraverso i linguaggi e
le espressioni più innovative dell’arte contemporanea, si mette in primo piano la
necessità del rispetto delle testimonianze del passato.
EDOARDO TESTORI
presenta
c o n f i n i
R E P E R T I C O N T E M P O R A N E I 2
Il secondo appuntamento di reperti contemporanei, evento dedicato all’arte
contemporanea, presenta le opere di tre giovani artisti emergenti e già affermati sul
panorama internazionale, tutti con un nutrito curriculum di mostre nel mondo intero.
Museo Archeologico Rossi Forte dell’Annunziata.
Yi Zhou,
Nata a Shangai nel 1979, Yi Zhou ha studiato a Roma, vive e lavora a Parigi e Los
Angeles; a soli 29 anni è già astro nascente nel panorama internazionale dell’arte
contemporanea. Vanta mostre personali a Parigi, Firenze,un lavoro pubblico a New
York e varie committenze fra Hong Kong e la California.
Yi Zhou ha presentato nella primavera del 2006 a Palazzo Vecchio, Firenze, una
installazione ispirata alla Commedia dantesca nella quale ha proposto un percorso
dall’Inferno al Paradiso attraverso diverse interpretazioni e suggestive immagini,
documentate nella sua recente monografia . Il suo linguaggio artistico si esprime
essenzialmente attraverso la video-art.
Il suo lavoro per Ventimiglia consiste in una installazione composta da due colonne
metalliche alte tre metri, esposte nel 2008 a Place Vendôme, a Parigi, in collaborazione
con il Comité Vendôme e la Galleria Jérôme de Noirmont, oltre che da due video
sul tema proposto dal titolo della mostra, Hear, Earth, Heart. Si tratta di un artista
cinese molto europeizzata; il suo lavoro e’ un gioco di equilibrio fra le tematiche
della spiritualità orientale propria delle sue origini ed un racconto più classico ,
più tradizionale che guarda alle radici dell’ educazione artistica europea nella sua
accezione più alta.
Pietro Ruffo
Nato a Roma nel 1978; vive e lavora a Roma.
Ha realizzato mostre a Milano, Berlino, Todi, New York e Roma, dove vive e lavora
nell’ambito dello storico pastificio Cerere, nel quartiere San Lorenzo, culla storica
della nuova scuola romana. Il tema centrale del suo lavoro verte sulle differenze fra i
confini fisici o politici ed i confini morali e culturali della civiltà contemporanea.
L’installazione per Ventimiglia consiste in una serie di dipinti e vetrine ricavate
attraverso l’uso tridimensionale del materiale cartaceo.
Il suo messaggio è preciso,senza equivoci e riguarda il sottile punto di sutura fra un
estetica biologica ed un etica della storia.
La sua recente mostra di Londra s’intitola “nothing new under the sand” evocando così
i temi di una dialettica sempre aperta in una società che ha bisogno di esprimersi in
confronto serrato con le proprie origini.
Museo Biblioteca Clarence Bicknell, Bordighera.
Patrice Mériot
Nato a Nantes nel 1961; vive e lavora a Parigi.
Mériot, cui è affidata la biblioteca Bicknell , concepisce il suo intervento come un
omaggio alla funzione divulgativa di questo straordinario Istituto.
Mériot è impegnato nel recupero “archeologico” del collage come mezzo espressivo,
il suo è un continuo richiamo al passato attraverso l’uso di immagini nostalgiche che
sembrano non appartenerci più, ma che generano tuttavia una quanto mai attuale
patologia della distanza, ovvero la consapevolezza di una insostenibile decadenza.
Per ulteriori informazioni sugli artisti e sul curatore, si rimanda alla documentazione
allegata e ai seguenti siti internet:
www.yi-yo.net
www.pietroruffo.com
www.acteon-galerie.com
www.testoriart.it
per quipresenti: silviaalborno@libero.it
PROGRAMMA EVENTI
Sabato 25 Ottobre alle ore 15,
prima apertura al Bicknell, a Bordighera, con Patrice Mériot; caffè e pasticcini offerti
nel giardino, se il clima lo permette.
Alle ore 17 inaugurazione presso il Museo Archeologico Rossi Forte dell’Annunziata,
a Ventimiglia, con conferenza stampa in presenza degli artisti, dei curatori e delle
autorità (Sindaco di Ventimiglia, Presidente della Provincia di Imperia, Assessore alla
Cultura della Regione Liguria) interverranno inoltre per gli sponsor Paolo Michelis
(Lega Coop) e Beatrice Parodi (Gruppo CozziParodi).
Sabato 22 Novembre Edoardo Testori ed Elena Del Drago presentano alle 17, al Museo
Archeologico Rossi di Ventimiglia, il Catalogo “confini”, per “reperti contemporanei
2008”.
La stessa sera appuntamento con “descu rundu” e Consani per una cena gastronomica
al forte, dal titolo “un descu per l’arte”.