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Confluenze contemporanee
Dal 14 dicembre al 13 gennaio, Spazio HUS ospita la mostra collettiva “Confluenze contemporanee”, a cura di Denis Jovanovic Romagnoli. L’esposizione offre un’interessante panoramica sulla scena artistica contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 14 dicembre al 13 gennaio, Spazio HUS ospita la mostra collettiva "Confluenze contemporanee", a cura di Denis Jovanovic Romagnoli. L’esposizione offre un’interessante panoramica sulla scena artistica contemporanea, grazie a un gruppo eterogeneo di talentuosi artisti che rappresentano una molteplicità di esperienze, sensibilità e stili, spaziando dalla pop art all'informale, dall'arte astratta al figurativo. Gli artisti che compongono questo variegato percorso espositivo sono: Francesca Baldini, Mariano Bellarosa, Margherita Budini, Giorgio Cavina, Fabrizio Ceccarelli, Alessandro Fenati, Stefano Prati, Terino Romagnoli, Daniela Walser.
Il punto di forza della mostra risiede nella capacità di mettere in dialogo mondi apparentemente distanti e di creare uno spazio di condivisione, in cui confluiscono istanze espressive e forme d’arte differenti, innescando un fertile scambio di visioni e rivelando connessioni profonde, seppur all’interno di un’ampia pluralità di stili e di tecniche.
Da un lato, ci immergiamo nell'energia caleidoscopica della Pop Art, con opere che reinterpretano e reinventano, in modo audace, le icone della cultura di massa che plasmano il nostro quotidiano. Attraverso la rielaborazione dei linguaggi tipici del cinema, della street art e della pubblicità, queste opere creano nuovi simbolismi e immagini dal forte impatto visivo capaci di veicolare, spesso con sguardo ironico, importanti temi e messaggi di interesse generale e di attualità.
Lungo il percorso espositivo, l’energico universo visivo della pop-art lascia spazio all’espressività più intima dell’arte informale: è questo lo spazio in cui l’arte si libera da qualsiasi schema predefinito, le pennellate si fanno gestuali, libere e spontanee e danno forma a paesaggi interiori che catturano lo sguardo dell’osservatore in una danza di colore e luce. Sono opere che sfidano la nostra percezione e ci accompagnano in un viaggio oltre i limiti fisici della tela e oltre i confini della forma. Al pari di alcuni paesaggi astratti presenti in mostra, questi lavori stimolano l’immaginazione e interrogano l’osservatore, invitandolo ad offrire il proprio contributo di pensiero e di emozione. Non manca, infine, un’interessante incursione nell’arte figurativa, con una serie di opere che gettano un ponte tra passato e presente, rielaborando l’antica iconografia sacra in chiave contemporanea, attraverso simboli che riportano a una sacralità universale.
All’interno di questo variegato mosaico visivo, emergono elementi stilistici e tematiche trasversali che tessono inattese connessioni fra le opere esposte.
Il colore riveste un ruolo centrale nel tracciare percorsi comuni: vibrante e intriso di significato, esso non è mai solo un elemento puramente formale ma si carica di profondi significati, diventando un mezzo espressivo capace di suggerire e di stimolare riflessioni ed emozioni.
Un ulteriore elemento unificante e distintivo di questo percorso espositivo è la sperimentazione linguistica: alla pluralità di tecniche utilizzate, dalla pittura alla scultura, fino al design, si unisce l’approccio innovativo e sperimentale nell’utilizzo di materiali come il polistirolo, la ceramica, la carta pesta o il legno. La convergenza di tecniche e materiali differenti riflette non solo la pluralità delle visioni artistiche, ma incarna anche la volontà degli autori di sfidare i confini convenzionali fra le arti e di abbracciare un approccio interdisciplinare come segno caratterizzante della contemporaneità. Il risultato è un percorso dinamico e ricco di stimoli visivi: le tecniche pittoriche si espandono oltre i limiti convenzionali della tela e si mescolano in modo audace alle forme scultoree, creando un dialogo sinergico fra colore, forma e volume, oltre a stimolare suggestioni visive e tattili che arricchiscono l'esperienza dello spettatore. Allo stesso tempo, il design si fonde con l'arte, introducendo il tema della relazione tra forma e funzione.
Infine, all’interno del percorso espositivo, emerge il tema della relazione tra la narrazione visiva e quella testuale, contribuendo ad arricchire ulteriormente il significato e la profondità delle opere esposte.
In alcuni lavori la parola diventa un segno fra i segni ed entra nella composizione dell’immagine, in un gioco di contaminazione linguistica che moltiplica i piani di lettura dell’opera. Altrove, il testo resta sottotraccia e diventa fonte d’ispirazione per la creazione dell’opera: l’immagine si fa essa stessa narrazione poetica, richiamando la parola attraverso un lessico visivo fatto di simboli e archetipi.
_____________________________________
Spazio HUS
Spazio HUS si propone come un luogo di incontro e di contaminazione tra esperienze e percorsi artistici differenti, attraverso un ricco programma di esposizioni di designer, artisti, fotografi e artigiani del panorama italiano e internazionale.
Spazio HUS, il cui nome nasce dal termine danese “HUS” che significa “casa”, si trova in un luogo suggestivo con interni originali d’epoca che è anche sede di HUS Milano, laboratorio creativo e di ispirazione per architetti, arredatori, designer e artisti in generale.
_____________________________________
Confluenze contemporanee
mostra collettiva a cura di Denis Jovanovic Romagnoli
Spazio HUS
via San Fermo, 19 – Milano
Inaugurazione
giovedì 14 dicembre 2023 - ore 18.30
Apertura della mostra
14 dicembre 2023 – 13 gennaio 2024
ingresso libero
Orari di apertura
da lunedì a venerdì: 10.30 - 13.30 / 15.00 – 19.00
sabato su appuntamento
Per informazioni
T. 02 23050706
www.spaziohus.com
Didascalie immagini
Terino Romagnoli, Cristalli, 2022
Giorgio Cavina, Impressioni bizantine, 2011
Il punto di forza della mostra risiede nella capacità di mettere in dialogo mondi apparentemente distanti e di creare uno spazio di condivisione, in cui confluiscono istanze espressive e forme d’arte differenti, innescando un fertile scambio di visioni e rivelando connessioni profonde, seppur all’interno di un’ampia pluralità di stili e di tecniche.
Da un lato, ci immergiamo nell'energia caleidoscopica della Pop Art, con opere che reinterpretano e reinventano, in modo audace, le icone della cultura di massa che plasmano il nostro quotidiano. Attraverso la rielaborazione dei linguaggi tipici del cinema, della street art e della pubblicità, queste opere creano nuovi simbolismi e immagini dal forte impatto visivo capaci di veicolare, spesso con sguardo ironico, importanti temi e messaggi di interesse generale e di attualità.
Lungo il percorso espositivo, l’energico universo visivo della pop-art lascia spazio all’espressività più intima dell’arte informale: è questo lo spazio in cui l’arte si libera da qualsiasi schema predefinito, le pennellate si fanno gestuali, libere e spontanee e danno forma a paesaggi interiori che catturano lo sguardo dell’osservatore in una danza di colore e luce. Sono opere che sfidano la nostra percezione e ci accompagnano in un viaggio oltre i limiti fisici della tela e oltre i confini della forma. Al pari di alcuni paesaggi astratti presenti in mostra, questi lavori stimolano l’immaginazione e interrogano l’osservatore, invitandolo ad offrire il proprio contributo di pensiero e di emozione. Non manca, infine, un’interessante incursione nell’arte figurativa, con una serie di opere che gettano un ponte tra passato e presente, rielaborando l’antica iconografia sacra in chiave contemporanea, attraverso simboli che riportano a una sacralità universale.
All’interno di questo variegato mosaico visivo, emergono elementi stilistici e tematiche trasversali che tessono inattese connessioni fra le opere esposte.
Il colore riveste un ruolo centrale nel tracciare percorsi comuni: vibrante e intriso di significato, esso non è mai solo un elemento puramente formale ma si carica di profondi significati, diventando un mezzo espressivo capace di suggerire e di stimolare riflessioni ed emozioni.
Un ulteriore elemento unificante e distintivo di questo percorso espositivo è la sperimentazione linguistica: alla pluralità di tecniche utilizzate, dalla pittura alla scultura, fino al design, si unisce l’approccio innovativo e sperimentale nell’utilizzo di materiali come il polistirolo, la ceramica, la carta pesta o il legno. La convergenza di tecniche e materiali differenti riflette non solo la pluralità delle visioni artistiche, ma incarna anche la volontà degli autori di sfidare i confini convenzionali fra le arti e di abbracciare un approccio interdisciplinare come segno caratterizzante della contemporaneità. Il risultato è un percorso dinamico e ricco di stimoli visivi: le tecniche pittoriche si espandono oltre i limiti convenzionali della tela e si mescolano in modo audace alle forme scultoree, creando un dialogo sinergico fra colore, forma e volume, oltre a stimolare suggestioni visive e tattili che arricchiscono l'esperienza dello spettatore. Allo stesso tempo, il design si fonde con l'arte, introducendo il tema della relazione tra forma e funzione.
Infine, all’interno del percorso espositivo, emerge il tema della relazione tra la narrazione visiva e quella testuale, contribuendo ad arricchire ulteriormente il significato e la profondità delle opere esposte.
In alcuni lavori la parola diventa un segno fra i segni ed entra nella composizione dell’immagine, in un gioco di contaminazione linguistica che moltiplica i piani di lettura dell’opera. Altrove, il testo resta sottotraccia e diventa fonte d’ispirazione per la creazione dell’opera: l’immagine si fa essa stessa narrazione poetica, richiamando la parola attraverso un lessico visivo fatto di simboli e archetipi.
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Spazio HUS
Spazio HUS si propone come un luogo di incontro e di contaminazione tra esperienze e percorsi artistici differenti, attraverso un ricco programma di esposizioni di designer, artisti, fotografi e artigiani del panorama italiano e internazionale.
Spazio HUS, il cui nome nasce dal termine danese “HUS” che significa “casa”, si trova in un luogo suggestivo con interni originali d’epoca che è anche sede di HUS Milano, laboratorio creativo e di ispirazione per architetti, arredatori, designer e artisti in generale.
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Confluenze contemporanee
mostra collettiva a cura di Denis Jovanovic Romagnoli
Spazio HUS
via San Fermo, 19 – Milano
Inaugurazione
giovedì 14 dicembre 2023 - ore 18.30
Apertura della mostra
14 dicembre 2023 – 13 gennaio 2024
ingresso libero
Orari di apertura
da lunedì a venerdì: 10.30 - 13.30 / 15.00 – 19.00
sabato su appuntamento
Per informazioni
T. 02 23050706
www.spaziohus.com
Didascalie immagini
Terino Romagnoli, Cristalli, 2022
Giorgio Cavina, Impressioni bizantine, 2011
14
dicembre 2023
Confluenze contemporanee
Dal 14 dicembre 2023 al 13 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
SPAZIO HUS
Milano, Via San Fermo, 19, (Milano)
Milano, Via San Fermo, 19, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì: 10.30 - 13.30 / 15.00 – 19.00
sabato su appuntamento
Vernissage
14 Dicembre 2023, 18.30
Sito web
Ufficio stampa
Bianucci Cinelli Studio
Autore
Curatore
Produzione organizzazione