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Confronto. Klaus Mehrkens + amici
Un’ampia panoramica, che dietro l’apparente parzialità, racconta del clima artistico sviluppatosi a Milano tra la metà degli anni ottanta e questi primi anni di inizio millennio
Comunicato stampa
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Questa mostra avrebbe dovuto essere un’antologica di Klaus Mehrkens, ma con generosità e modestia Mehrkens ha preferito trasformarla in un’occasione di festa e d’incontro per artisti e amici stimati, sforzandosi di evitare l’horror pleni.
L’idea iniziale, fin troppo ambiziosa, era di riunire in un’esposizione i maestri effettivi e i maestri elettivi, gli allievi più assidui e quelli non dichiarati, gli amici ideali e gli amici veri. Ma quel primo progetto si è modificato in diverse riprese, escludendo a malincuore molti nomi che avrebbero affollato perfino la grande sala crociera del museo trevigliese e invitando solo alcuni protagonisti di situazioni in realtà più ampie, senza velleità storicistiche né pretese di completezza.
Su quasi cinquanta opere esposte, quindici sono di Mehrkens, le altre di artisti che hanno avuto per Mehrkens un significato particolare, a livello umano e professionale, artisti italiani, tedeschi, austriaci, svizzeri e danesi.
Ne è uscita un’ampia panoramica, che dietro l’apparente parzialità racconta del clima artistico sviluppatosi a Milano tra la metà degli anni ottanta e questi primi anni di inizio millennio. La carriera espositiva di Hermann Albert, Hermann Nitsch, Karl Horst Hödicke, Rainer Fetting, Siegfried Anzinger, Peter Chevalier, Martin Disler e dello stesso Mehrkens, che si snoda attraverso numerose tappe italiane presso importanti gallerie milanesi, porta alla ribalta una pittura espressionista e figurativa, basata su tematiche esistenziali, ottenuta con pennellate impetuose e una tavolozza aggressiva.
Mehrkens, stabilitosi in Italia nel dicembre 1985, matura gradualmente un proprio stile, dapprima solidamente impostato e poi guidato dalla libertà del gesto e da un irrinunciabile registro poetico. Nel corso degli ultimi anni, il trasferimento a Treviglio ha fortemente influenzato il suo linguaggio, accelerando la svolta decisiva dei suoi temi verso l’esplorazione del paesaggio.
Fra gli artisti italiani protagonisti della rinascita della pittura fin dagli anni ottanta, sono presenti Sergio Ragalzi, Piero Pizzi Cannella, Francesco Frangi e Angelo Davoli e i più giovani Daniele Galliano, Pierluigi Pusole, Federico Guida, Davide Nido, Francesco De Grandi, Luca Bertolo, Luigi Presicce, Dany Vescovi e Mario Salina.
Hanno invece un valore affettivo le opere di Ugo Stringa e di Edoardo Villa, due nodi di quella rete di contatti umani e di amicizie che Mehrkens ha lentamente tessuto in questi anni di vita nella Bassa.
La mostra è curata da Sara Fontana.
Artisti in mostra: Hermann Albert, Siegfried Anzinger, Luca Bertolo, Alfredo Cannata, Marco Casentini, Peter Chevalier, Angelo Davoli, Francesco De Grandi, Martin Disler, Rainer Fetting, Giovanni Frangi, Daniele Galliano, Federico Guida, Karl Horst Hödicke, Nes Lerpa, Klaus Karl Mehrkens, Helmut Middendorf, Davide Nido, Hermann Nitsch, Federica Perazzoli, Piero Pizzi Cannella, Sigmar Polke, Luigi Presicce, Pierluigi Pusole, Sergio Ragalzi, Mario Salina, Ugo Stringa, Dany Vescovi, Edoardo Villa, Andrea Zucchi.
L’idea iniziale, fin troppo ambiziosa, era di riunire in un’esposizione i maestri effettivi e i maestri elettivi, gli allievi più assidui e quelli non dichiarati, gli amici ideali e gli amici veri. Ma quel primo progetto si è modificato in diverse riprese, escludendo a malincuore molti nomi che avrebbero affollato perfino la grande sala crociera del museo trevigliese e invitando solo alcuni protagonisti di situazioni in realtà più ampie, senza velleità storicistiche né pretese di completezza.
Su quasi cinquanta opere esposte, quindici sono di Mehrkens, le altre di artisti che hanno avuto per Mehrkens un significato particolare, a livello umano e professionale, artisti italiani, tedeschi, austriaci, svizzeri e danesi.
Ne è uscita un’ampia panoramica, che dietro l’apparente parzialità racconta del clima artistico sviluppatosi a Milano tra la metà degli anni ottanta e questi primi anni di inizio millennio. La carriera espositiva di Hermann Albert, Hermann Nitsch, Karl Horst Hödicke, Rainer Fetting, Siegfried Anzinger, Peter Chevalier, Martin Disler e dello stesso Mehrkens, che si snoda attraverso numerose tappe italiane presso importanti gallerie milanesi, porta alla ribalta una pittura espressionista e figurativa, basata su tematiche esistenziali, ottenuta con pennellate impetuose e una tavolozza aggressiva.
Mehrkens, stabilitosi in Italia nel dicembre 1985, matura gradualmente un proprio stile, dapprima solidamente impostato e poi guidato dalla libertà del gesto e da un irrinunciabile registro poetico. Nel corso degli ultimi anni, il trasferimento a Treviglio ha fortemente influenzato il suo linguaggio, accelerando la svolta decisiva dei suoi temi verso l’esplorazione del paesaggio.
Fra gli artisti italiani protagonisti della rinascita della pittura fin dagli anni ottanta, sono presenti Sergio Ragalzi, Piero Pizzi Cannella, Francesco Frangi e Angelo Davoli e i più giovani Daniele Galliano, Pierluigi Pusole, Federico Guida, Davide Nido, Francesco De Grandi, Luca Bertolo, Luigi Presicce, Dany Vescovi e Mario Salina.
Hanno invece un valore affettivo le opere di Ugo Stringa e di Edoardo Villa, due nodi di quella rete di contatti umani e di amicizie che Mehrkens ha lentamente tessuto in questi anni di vita nella Bassa.
La mostra è curata da Sara Fontana.
Artisti in mostra: Hermann Albert, Siegfried Anzinger, Luca Bertolo, Alfredo Cannata, Marco Casentini, Peter Chevalier, Angelo Davoli, Francesco De Grandi, Martin Disler, Rainer Fetting, Giovanni Frangi, Daniele Galliano, Federico Guida, Karl Horst Hödicke, Nes Lerpa, Klaus Karl Mehrkens, Helmut Middendorf, Davide Nido, Hermann Nitsch, Federica Perazzoli, Piero Pizzi Cannella, Sigmar Polke, Luigi Presicce, Pierluigi Pusole, Sergio Ragalzi, Mario Salina, Ugo Stringa, Dany Vescovi, Edoardo Villa, Andrea Zucchi.
24
maggio 2008
Confronto. Klaus Mehrkens + amici
Dal 24 maggio al 22 giugno 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO ERNESTO E TERESA DELLA TORRE
Treviglio, Via Dei Facchetti, 14, (Bergamo)
Treviglio, Via Dei Facchetti, 14, (Bergamo)
Orario di apertura
da martedì a venerdì: 15-18, sabato e domenica: 15-19, lunedì chiuso
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18
Autore
Curatore