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Connessioni
La vetrina di Mesia è luogo fisico e spazio di pensiero per la creazione di “CONNESSIONI” progetto che di mese in mese ospiterà le installazioni di 14 artisti spesso realizzate con momenti di work in progress performativo Il pubblico potrà interagire con gli artisti tramite un apposito canale social.
Comunicato stampa
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La vetrina di Mesia è luogo fisico e spazio di pensiero per la creazione di “connessioni”, il nuovo progetto di MESIA SPACE che da settembre 2020, di mese in mese, ospiterà 13 installazioni site-specific. Gli artisti, come in una “residenza”, avranno a disposizione lo studio adiacente allo spazio espositivo e potranno di volta in volta realizzare le proprie opere con momenti di work in progress performativo. Il pubblico potrà relazionarsi ai lavori dalla piazza antistante e avrà a disposizione un apposito canale social per interagire con gli artisti lasciando un segno a testimonianza del proprio passaggio con immagini e testi che andranno ad arricchire quelli postati dall’autore stesso per documentare l’evolversi dell’intervento in corso.
La molteplicità e le divergenze di formazione e stili emerse nelle opere esposte in MESIA SPACE dal 2015 è condizione di partenza per queste nuove “connessioni” - espresse da ogni artista con parole diverse per arricchire e specificarne il senso - in un ampliamento di orizzonti basato sul rapporto significativo con “l’altro”, un bisogno umano che nell’isolamento forzato causato dal Coronavirus – scandito dal tempo lento e dalla paura - ha ritrovato necessità e anche nuovi mezzi per esprimersi.
L’idea di bosco può cogliere l’insieme variegato dei punti vista espressi dai vari interventi, il loro interagire ed influenzarsi reciprocamente. Gli alberi e le piante nella loro apparente immobilità e isolamento sono pienamente e ampiamente interconnesse all’ambiente, la vita degli animali sulla terra dipende di fatto dal loro apporto in termini di aria, acqua e cibo. Nel bosco, con l’aiuto di funghi e licheni, gli alberi sono collegati l’un l’altro in modalità sofisticate e complesse attraverso una rete orizzontale di apparati radicali radici che gli permettono di scambiare informazioni vitali e di cooperare, inglobando, paradossalmente, in questo network utile alla sopravvivenza anche elementi tecnicamente morti, tronchi secchi e radici.
Il bosco come organismo complesso è oggi in questo senso metafora non solo dell’altrove ma anche ispirazione e modello per vivere l’appartenenza al proprio contesto di vita in un modo che consenta di immaginare ancora un futuro per l’umanità, dove la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità sono in primo piano, giustapponendosi al “mors tua vita mea” che ha caratterizzato nei secoli l’approccio ecologico dell’homo sapiens.
MESIA SPACE è uno spazio attivo dal 2015, in cui sono state realizzate mostre, installazioni, performance, giornate di studio: ‘si-n-energia’ una conurbazione tra architettura e arte collettiva ‘ANTE OPERAM’, Open House 2015; / ‘POST-OPERAM’ collettiva, Open House 2016;/ ‘MOSTRA MOSTRI diMOSTRAZIONE’ origami di Tommaso Colombo giugno 2016;/ “La Pina” installazione di Cinzia Colombo ottobre 2016; / "le Marcel mise à nu par ses célibataires, même" installazione di Benedetta Galli novembre-dicembre 2016; / “Stato Liquido” installazione e performance di Donatella Vici gennaio-febbraio 2017; / il viaggio di Margherita Taticchi marzo-aprile 2017; / “La Mèr/e” installazione-performance di Marilisa Mastropierro e di Luciano Meldolesi aprile-giugno 2017; / in transito, passaggi in/out, collettiva raccolta documentazione ME.SIA S.PACE Raw art week ottobre 2017; / VACUUM, Lo Spazio Assente (variazione n. 1) installazione di Danilo Fiorucci ottobre-novembre 2017; / Pot-pourri Ciotole da riso per Momo installazione Cono9 - Maurizio Gualdi gennaio- febbraio 2018; / Duecentoundici donne in piazza installazione di Louise Roeters maggio-giugno 2018; / STACCATO CONTINUO installazione di Franca Bernardi ottobre-novembre 2018; / LA FOTO MANCANTE installazione di Carla Sacco dicembre 2018; / “ALCHIMIE MATRILINEARE “ installazione di Ysabelle Dehais settembre-ottobre 2019; / L’arte di collezionare insetti una serata di riflessione multidisciplinare a cura di Francesco Sacco maggio 2019; / PRATICARE L’ARTE PER COLTIVARE LA SALUTE giornata di studi in collaborazione con ISIPSE’, 25 gennaio 2020.
La molteplicità e le divergenze di formazione e stili emerse nelle opere esposte in MESIA SPACE dal 2015 è condizione di partenza per queste nuove “connessioni” - espresse da ogni artista con parole diverse per arricchire e specificarne il senso - in un ampliamento di orizzonti basato sul rapporto significativo con “l’altro”, un bisogno umano che nell’isolamento forzato causato dal Coronavirus – scandito dal tempo lento e dalla paura - ha ritrovato necessità e anche nuovi mezzi per esprimersi.
L’idea di bosco può cogliere l’insieme variegato dei punti vista espressi dai vari interventi, il loro interagire ed influenzarsi reciprocamente. Gli alberi e le piante nella loro apparente immobilità e isolamento sono pienamente e ampiamente interconnesse all’ambiente, la vita degli animali sulla terra dipende di fatto dal loro apporto in termini di aria, acqua e cibo. Nel bosco, con l’aiuto di funghi e licheni, gli alberi sono collegati l’un l’altro in modalità sofisticate e complesse attraverso una rete orizzontale di apparati radicali radici che gli permettono di scambiare informazioni vitali e di cooperare, inglobando, paradossalmente, in questo network utile alla sopravvivenza anche elementi tecnicamente morti, tronchi secchi e radici.
Il bosco come organismo complesso è oggi in questo senso metafora non solo dell’altrove ma anche ispirazione e modello per vivere l’appartenenza al proprio contesto di vita in un modo che consenta di immaginare ancora un futuro per l’umanità, dove la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità sono in primo piano, giustapponendosi al “mors tua vita mea” che ha caratterizzato nei secoli l’approccio ecologico dell’homo sapiens.
MESIA SPACE è uno spazio attivo dal 2015, in cui sono state realizzate mostre, installazioni, performance, giornate di studio: ‘si-n-energia’ una conurbazione tra architettura e arte collettiva ‘ANTE OPERAM’, Open House 2015; / ‘POST-OPERAM’ collettiva, Open House 2016;/ ‘MOSTRA MOSTRI diMOSTRAZIONE’ origami di Tommaso Colombo giugno 2016;/ “La Pina” installazione di Cinzia Colombo ottobre 2016; / "le Marcel mise à nu par ses célibataires, même" installazione di Benedetta Galli novembre-dicembre 2016; / “Stato Liquido” installazione e performance di Donatella Vici gennaio-febbraio 2017; / il viaggio di Margherita Taticchi marzo-aprile 2017; / “La Mèr/e” installazione-performance di Marilisa Mastropierro e di Luciano Meldolesi aprile-giugno 2017; / in transito, passaggi in/out, collettiva raccolta documentazione ME.SIA S.PACE Raw art week ottobre 2017; / VACUUM, Lo Spazio Assente (variazione n. 1) installazione di Danilo Fiorucci ottobre-novembre 2017; / Pot-pourri Ciotole da riso per Momo installazione Cono9 - Maurizio Gualdi gennaio- febbraio 2018; / Duecentoundici donne in piazza installazione di Louise Roeters maggio-giugno 2018; / STACCATO CONTINUO installazione di Franca Bernardi ottobre-novembre 2018; / LA FOTO MANCANTE installazione di Carla Sacco dicembre 2018; / “ALCHIMIE MATRILINEARE “ installazione di Ysabelle Dehais settembre-ottobre 2019; / L’arte di collezionare insetti una serata di riflessione multidisciplinare a cura di Francesco Sacco maggio 2019; / PRATICARE L’ARTE PER COLTIVARE LA SALUTE giornata di studi in collaborazione con ISIPSE’, 25 gennaio 2020.
01
settembre 2020
Connessioni
Dal primo settembre 2020 al 30 novembre 2021
arte contemporanea
Location
MESIA SPACE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì – Venerdì ore 10.00 – 20.00 (orari da verificare per ogni mostra in corso)
Vernissage
1 Settembre 2020, h 18.00
Sito web
Autore