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Consuelo Zatta – Sculture
Piccoli cavalli in bronzo che correndo in pista con i loro fantini si impennano e saltano ostacoli, altri più grandi in terracotta che accompagnano nei loro funambolismi clown e ballerine
Comunicato stampa
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L’artista nasce nel 1973 a Treviso dove frequenta il Liceo Artistico. Si diploma in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2002. Ultimati gli studi decide di fermarsi a vivere in questa città, qui inizia a svolgere la sua attività creativa in un vecchio atelier di Corso Rosselli.
Le forme della sua scultura nascono da una grande passione per i cavalli. Piccoli cavalli in bronzo che correndo in pista con i loro fantini si impennano e saltano ostacoli, altri più grandi in terracotta che accompagnano nei loro funambolismi colorati clown e sinuose ballerine.
La sua ricerca artistica non si limita alla scultura, ma spazia dal disegno alla pittura, con una particolare predilezione verso l’illustrazione fiabesca.
Durante questi anni partecipa a diversi simposi e mostre collettive.
“…In quella stanza di via Rosselli, la moltitudine delle cose scandisce i passaggi complicati della vita di un’artista, le ansie, le aspirazioni, il vuoto, la ricerca, l’insofferenza, tutto quello che sembra dispiegarsi in quella sorta di complicato insieme, dove gli oggetti del vivere incrociano quelli del pensiero e sembrano quasi voler recensire un involontario catalogo della sua esistenza…”
Renato Carozzi
CRITICA
Di fronte alla poetica di Consuelo Zatta, scultrice, si resta a un tempo stupiti e indifesi.
L’attacco al cuore è immediato e la tenerezza e la drammaticità si fondono in quel ponte che richiama dal profondo dell’anima il perduto gioco dell’infanzia.
Nel cristallo dei colori si tempera il fermarsi glaciale del tempo, concreto e inafferabile insieme, non più, se non attraverso i nostri figli e i loro giochi.
Le immagini plastiche pescano nelle memorie classiche della favola e dello spettacolo; sono immortalate in quinte teatrali e sembrano ammonirci sulla caducità della vita umana e del suo percorso biologico; nella manifattura artigianale si erige la contrapposizione al bene di consumo industriale, lucido e plasticoso; nel colore pennellato riluce il brillio creativo della fantasia.
Il vero e il falso.
In questi tempi che rincorrono miti sgangherati e la pop art come summa, sul deserto dei sentimenti e della cultura, sull’aggressività dominante e dilagante, Consuelo Zatta con educata accuratezza e solida preparazione dà smalto al suo inestinguibile e prezioso mondo di favole e ce lo regala.
Pietro Capra
Le forme della sua scultura nascono da una grande passione per i cavalli. Piccoli cavalli in bronzo che correndo in pista con i loro fantini si impennano e saltano ostacoli, altri più grandi in terracotta che accompagnano nei loro funambolismi colorati clown e sinuose ballerine.
La sua ricerca artistica non si limita alla scultura, ma spazia dal disegno alla pittura, con una particolare predilezione verso l’illustrazione fiabesca.
Durante questi anni partecipa a diversi simposi e mostre collettive.
“…In quella stanza di via Rosselli, la moltitudine delle cose scandisce i passaggi complicati della vita di un’artista, le ansie, le aspirazioni, il vuoto, la ricerca, l’insofferenza, tutto quello che sembra dispiegarsi in quella sorta di complicato insieme, dove gli oggetti del vivere incrociano quelli del pensiero e sembrano quasi voler recensire un involontario catalogo della sua esistenza…”
Renato Carozzi
CRITICA
Di fronte alla poetica di Consuelo Zatta, scultrice, si resta a un tempo stupiti e indifesi.
L’attacco al cuore è immediato e la tenerezza e la drammaticità si fondono in quel ponte che richiama dal profondo dell’anima il perduto gioco dell’infanzia.
Nel cristallo dei colori si tempera il fermarsi glaciale del tempo, concreto e inafferabile insieme, non più, se non attraverso i nostri figli e i loro giochi.
Le immagini plastiche pescano nelle memorie classiche della favola e dello spettacolo; sono immortalate in quinte teatrali e sembrano ammonirci sulla caducità della vita umana e del suo percorso biologico; nella manifattura artigianale si erige la contrapposizione al bene di consumo industriale, lucido e plasticoso; nel colore pennellato riluce il brillio creativo della fantasia.
Il vero e il falso.
In questi tempi che rincorrono miti sgangherati e la pop art come summa, sul deserto dei sentimenti e della cultura, sull’aggressività dominante e dilagante, Consuelo Zatta con educata accuratezza e solida preparazione dà smalto al suo inestinguibile e prezioso mondo di favole e ce lo regala.
Pietro Capra
07
dicembre 2007
Consuelo Zatta – Sculture
Dal 07 dicembre 2007 al 05 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
VIOLABOX ART GALLERY
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
7 Dicembre 2007, ore 18
Autore
Curatore