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Roberto Annicchiarico, direttore della AR / Contemporary Gallery di Milano, mette a disposizione il suo spazio espositivo per patrocinare i lavori di artisti emergenti dall’Italia e dagli Stati Uniti
Comunicato stampa
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Roberto Annicchiarico, direttore della AR / Contemporary Gallery di Milano, mette a disposizione il suo spazio espositivo per patrocinare i lavori di artisti emergenti dall’Italia e dagli Stati Uniti.
L’innovativa AR / Contemporary Gallery, espande la propria attività si dedica al patrocinio dell’arte. Circa un anno fa Roberto Annicchiarico ha inaugurato nel centro di Milano la AR / Contemporary Gallery con un programma internazionale. Ora ha deciso di dedicarsi a un nuovo esperimento e per un mese mette a disposizione il suo spazio espositivo a giovani artisti con un’iniziativa che va al di là delle consuete mostre artistiche contemporanee. La AR / Contemporary Gallery desidera sostenere gli artisti emergenti, fornendo loro una piattaforma aperta dove possano dar vita alle proprie rappresentazioni. Agli artisti viene richiesto di occupare lo spazio vuoto di galleria e presentare gli ultimi lavori, se possibile in forma di installazioni.
Come curatore ospite della prima rappresentazione, denominata Container-1, è stato invitato Oliver Tschirky, ex vice direttore di Art Basel e Art Basel Miami, riconosciute come le più importanti mostre artistiche del vecchio e del nuovo mondo. “È uno spazio nello spazio, come un palcoscenico in teatro” afferma Oliver Tschirky. “Gli artisti travalicano il concetto di galleria, trasformandolo in qualcosa di diverso. Questo forum differisce da una normale mostra d’arte; per un certo periodo di tempo, l’intero spazio si trasforma in un oggetto d’arte.” Nella prima edizione di questa piattaforma ogni artista ha una sua area specifica, ma il concetto della piattaforma è flessibile e in futuro potrà subire ulteriori sviluppi. In generale si tratta di una collaborazione fra artisti, coordinata dal curatore.
Dal 13 gennaio al 13 febbraio 2006, tre artisti, uno italiano e due americani, occuperanno per la prima volta la galleria, esplorando lo spazio vuoto con installazioni, dipinti e disegni di recente creazione.
Il milanese Francesco De Molfetta presenta un’installazione site-specific (strettamente legata al luogo di realizzazione e presentazione) su pavimento, parete e su tela, sviscerando con ironia i miti italiani della vita di ogni giorno e delle arti visive. Beth Brideau, che vive a New York, offre con i suoi acquerelli monocromatici interpretazioni di vedute aeree. L’osservatore riesce sempre a cogliere lo spazio esistente fra il piano aereo e la terra. Nei suoi disegni fluttuanti si percepisce insieme un’astrazione non geometrica e il vuoto armonico della filosofia orientale. Grant Miller, di Kansas City, costruisce nei suoi pannelli acrilici spazi negli spazi. I suoi scenari architettonici creano nuovi volumi sconosciuti e, per via dei tubi, appaiono talvolta come macchine. Solo ulteriori pennellate organiche ci permettono di abbandonare l’immaginazione, riportandoci alla realtà.
L’innovativa AR / Contemporary Gallery, espande la propria attività si dedica al patrocinio dell’arte. Circa un anno fa Roberto Annicchiarico ha inaugurato nel centro di Milano la AR / Contemporary Gallery con un programma internazionale. Ora ha deciso di dedicarsi a un nuovo esperimento e per un mese mette a disposizione il suo spazio espositivo a giovani artisti con un’iniziativa che va al di là delle consuete mostre artistiche contemporanee. La AR / Contemporary Gallery desidera sostenere gli artisti emergenti, fornendo loro una piattaforma aperta dove possano dar vita alle proprie rappresentazioni. Agli artisti viene richiesto di occupare lo spazio vuoto di galleria e presentare gli ultimi lavori, se possibile in forma di installazioni.
Come curatore ospite della prima rappresentazione, denominata Container-1, è stato invitato Oliver Tschirky, ex vice direttore di Art Basel e Art Basel Miami, riconosciute come le più importanti mostre artistiche del vecchio e del nuovo mondo. “È uno spazio nello spazio, come un palcoscenico in teatro” afferma Oliver Tschirky. “Gli artisti travalicano il concetto di galleria, trasformandolo in qualcosa di diverso. Questo forum differisce da una normale mostra d’arte; per un certo periodo di tempo, l’intero spazio si trasforma in un oggetto d’arte.” Nella prima edizione di questa piattaforma ogni artista ha una sua area specifica, ma il concetto della piattaforma è flessibile e in futuro potrà subire ulteriori sviluppi. In generale si tratta di una collaborazione fra artisti, coordinata dal curatore.
Dal 13 gennaio al 13 febbraio 2006, tre artisti, uno italiano e due americani, occuperanno per la prima volta la galleria, esplorando lo spazio vuoto con installazioni, dipinti e disegni di recente creazione.
Il milanese Francesco De Molfetta presenta un’installazione site-specific (strettamente legata al luogo di realizzazione e presentazione) su pavimento, parete e su tela, sviscerando con ironia i miti italiani della vita di ogni giorno e delle arti visive. Beth Brideau, che vive a New York, offre con i suoi acquerelli monocromatici interpretazioni di vedute aeree. L’osservatore riesce sempre a cogliere lo spazio esistente fra il piano aereo e la terra. Nei suoi disegni fluttuanti si percepisce insieme un’astrazione non geometrica e il vuoto armonico della filosofia orientale. Grant Miller, di Kansas City, costruisce nei suoi pannelli acrilici spazi negli spazi. I suoi scenari architettonici creano nuovi volumi sconosciuti e, per via dei tubi, appaiono talvolta come macchine. Solo ulteriori pennellate organiche ci permettono di abbandonare l’immaginazione, riportandoci alla realtà.
12
gennaio 2006
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Dal 12 gennaio al 13 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
AR CONTEMPORARY GALLERY
Milano, Via Marco Polo, 11, (Milano)
Milano, Via Marco Polo, 11, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
12 Gennaio 2006, ore 19
Autore
Curatore