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Contemporaneamente
Mostra di Fabrizio Giorgi, Guia Pozzi, Riccardo Matteo Rosa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GUIA POZZI
L’Opera di Guia non si colloca propriamente in una dialettica artistica, ma opera nel non senso che contraddistingue gran parte dell’arte contemporanea, lasciando allo spettatore-fruitore il compito di completare quello che lei in primis ha iniziato.
Il suo read-made è una eterna ricerca, tutto il suo intorno è un riciclo. Da questo l’uso di materiali e forme rintracciabili nella loro morfologia. Ed ecco ricomporre il rullino di una pellicola, uno scolapasta, la confezione delle uova. Loro, le forme, ritornano a descrivere qualcos’altro oltre la loro originaria forma e colore. La stessa composizione che fa uso di superfici irregolari, frutto anch’esso di una ridefinizione, senza cornice, essa stessa è proprio il perimetro dell’opera o la sua superficie. Perché cercare di titolare tutto questo, rimane sempre uno spontanea realizzazione del proprio essere, che preferisce riciclarsi in nuove forme mettendo in discussione tutto il falso discorso sull’opera d’arte.
Buona visione.
FABRIZIO GIORGI
Fabrizio Giorgi ha una brevissima carriera di performer (iniziata nel 2005) ed una lunghissima militanza nel campo dell'arte visiva (pittura e costruzione di oggetti-scultura) e, più recentemente, della fotografia.
Nella sua passata esperienza Giorgi ha percorso le diverse vie dell'arte visiva, dalla figurazione (o meglio della neo-figurazione) all’astrazione (un tipo di astrazione che può essere definita "classica", ispirata ai grandi maestri del Costruttivismo), in un'ansia non sempre soddisfatta di rinvenire una via personale all'arte, capace di rendere evidenti ed eloquenti gli impulsi, gli interessi e le convinzioni maturate nel corso della vita e forgiate al fuoco della sua attività lavorativa (un'impresa di servizi operante nell'ambito delle Ferrovie) e della sua militanza in campo sindacale.
RICCARDO MATTEO ROSA
Riccardo Matteo Rosa giovanissimo, studia ancora all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove sta prendendo possesso degli strumenti tecnici propri della pittura e dell'incisione.
Si muove sicuro nelle aule di pittura, anatomia, storia dell'arte, con occhi aperti su quel che succede, si mette in discussione, sa che in arte deve esserci una continua ricerca, e così facendo si arrichisce di informazioni ed esperienze.
Rosa lavora tra realtà e fantasia senza stravaganze e cedimenti approssimativi, e con una visione estremamente limpida.
Le sue opere di pittura rappresentano castelli e cieli in un fermento di luci che emergono tra toni di colore sensibili per creare vita e silenzi.
Guardo con molta simpatia le opere di questo giovane perchè va costruendo il linguaggio della pittura con grande rapidità, c'è tecnica buona nella ricerca del particolare e sta nascendo una genuina vena poetica.
Le sue opere possono apparire descrittive ma non lo sono perchè la materia pittorica è sostenuta dall'intenzione poetica.
Vorrei perciò non aggiungere altro, questo studente la cui storia è recentissima ha una sua misteriosa eleganza, come se i castelli che dipinge aspirassero ad una solitaria bellezza.
L’Opera di Guia non si colloca propriamente in una dialettica artistica, ma opera nel non senso che contraddistingue gran parte dell’arte contemporanea, lasciando allo spettatore-fruitore il compito di completare quello che lei in primis ha iniziato.
Il suo read-made è una eterna ricerca, tutto il suo intorno è un riciclo. Da questo l’uso di materiali e forme rintracciabili nella loro morfologia. Ed ecco ricomporre il rullino di una pellicola, uno scolapasta, la confezione delle uova. Loro, le forme, ritornano a descrivere qualcos’altro oltre la loro originaria forma e colore. La stessa composizione che fa uso di superfici irregolari, frutto anch’esso di una ridefinizione, senza cornice, essa stessa è proprio il perimetro dell’opera o la sua superficie. Perché cercare di titolare tutto questo, rimane sempre uno spontanea realizzazione del proprio essere, che preferisce riciclarsi in nuove forme mettendo in discussione tutto il falso discorso sull’opera d’arte.
Buona visione.
FABRIZIO GIORGI
Fabrizio Giorgi ha una brevissima carriera di performer (iniziata nel 2005) ed una lunghissima militanza nel campo dell'arte visiva (pittura e costruzione di oggetti-scultura) e, più recentemente, della fotografia.
Nella sua passata esperienza Giorgi ha percorso le diverse vie dell'arte visiva, dalla figurazione (o meglio della neo-figurazione) all’astrazione (un tipo di astrazione che può essere definita "classica", ispirata ai grandi maestri del Costruttivismo), in un'ansia non sempre soddisfatta di rinvenire una via personale all'arte, capace di rendere evidenti ed eloquenti gli impulsi, gli interessi e le convinzioni maturate nel corso della vita e forgiate al fuoco della sua attività lavorativa (un'impresa di servizi operante nell'ambito delle Ferrovie) e della sua militanza in campo sindacale.
RICCARDO MATTEO ROSA
Riccardo Matteo Rosa giovanissimo, studia ancora all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove sta prendendo possesso degli strumenti tecnici propri della pittura e dell'incisione.
Si muove sicuro nelle aule di pittura, anatomia, storia dell'arte, con occhi aperti su quel che succede, si mette in discussione, sa che in arte deve esserci una continua ricerca, e così facendo si arrichisce di informazioni ed esperienze.
Rosa lavora tra realtà e fantasia senza stravaganze e cedimenti approssimativi, e con una visione estremamente limpida.
Le sue opere di pittura rappresentano castelli e cieli in un fermento di luci che emergono tra toni di colore sensibili per creare vita e silenzi.
Guardo con molta simpatia le opere di questo giovane perchè va costruendo il linguaggio della pittura con grande rapidità, c'è tecnica buona nella ricerca del particolare e sta nascendo una genuina vena poetica.
Le sue opere possono apparire descrittive ma non lo sono perchè la materia pittorica è sostenuta dall'intenzione poetica.
Vorrei perciò non aggiungere altro, questo studente la cui storia è recentissima ha una sua misteriosa eleganza, come se i castelli che dipinge aspirassero ad una solitaria bellezza.
20
ottobre 2007
Contemporaneamente
Dal 20 ottobre al 04 novembre 2007
arte contemporanea
Location
CENTRO ESPOSITIVO AGORA’
Massarosa, Via Roma, 205, (Lucca)
Massarosa, Via Roma, 205, (Lucca)
Orario di apertura
9.00/13.30 – 15.30/18.30 Sabato aperto su prenotazione di visita e Domenica chiuso
Vernissage
20 Ottobre 2007, ore 18.00
Autore