La mostra presenta 19 scatti in cui l'occhio dell'autore guarda i suoi soggetti escludendo il mondo del quotidiano dalla sua ottica.
L'interesse è spostato verso la struttura, l'inquadratura e il ritmo del mondo delle cose.
Le forme architettoniche perdono il loro significato apparente per assumerne uno evocativo del tutto nuovo,
si percepisce il desiderio di ri-trovare in queste immagini una dimensione sognata, inseguita, che si vuole afferrare.
Gli edifici abbandonano la loro funzione per assumere, tutti, la veste di cattedrali.
Daniele, verso il proprio lavoro, ha un approccio emotivo ed istintivo, non contestualizzato.
Nel guardare le sue foto si è profondamente coinvolti, catturati dall'atmosfera solenne ed onirica con cui veste le sue architetture.
Le fotografie arrivano ad essere private di ogni riferimento all'oggetto e l'occhio che guarda socchiuso sdoppia l'immagine, la sfoca, la replica all'infinito portandoci verso l'astratto, verso Una realtà altra.
Sonia Cipollari
Aprile 2011

Studiomiani è uno spazio al cui interno convivono e si alternano differenti identità creative. E’ un laboratorio di artigiani non una galleria, né una vetrina su strada. E’ un luogo fuori dai circuiti come punto di partenza e non come confine.