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Contenuto rimosso
Anche quest’anno nella ricorrenza dell’incendio che distrusse l’antico abitato, il giorno 30 luglio l’illuminazione notturna del Quadrato verrà temporaneamente interrotta per lo svolgimento della terza edizione di Contenuto rimosso, un progetto dell’artista Chiara Trivelli adottato dalla Pro Loco e il Comune di Lorenzago, dal programma di Lorenzago Aperta, e che vede il coinvolgimento delle associazioni locali A.N.A., C.A.I. , V.V.F. e della Schola Cantorum. Dalle ore 19 fino alle ore 24 il quartiere il Quadrato sarà illuminato attraverso l’allestimento di fuochi, torce e candele; ci saranno cucina, musica e spettacoli tra cui Zeloz Cabaret e Janina Jazz Quartet. Da quest’anno, per chi volesse pernottare a Lorenzago senza rimettersi in viaggio dopo la manifestazione, è possibile il free camping in area prossima all’evento.
Contenuto rimosso oltre ad essere l'unica manifestazione locale in cui sono coinvolte tutte le realtà associative del paese, scenografia di un evento immaginifico, il ripopolamento di un'area altrimenti desolata, è parallalelamente un progetto video basato sulla documentazione della manifestazione, su materiale d'archivio e su interviste agli abitanti. Un progetto i cui interrogativi principali sono: cosa ci trattiene in un luogo? Se il fenomeno dello spopolamento che investe le aree montane rappresenta un problema, quale altra risorsa se non chi resta può indicarci la via per una soluzione? E ancora e più in genarale: come lavorare site-specific? Cosa rende un progetto community-based ? Se la premessa di un lavoro site-specific e community based è la disponibilità ad apprendere, il luogo dà le coordinate e la comunità indica i ruoli, la sfida dell'artista è allora quella di rompere lo status quo, aprire spiragli nell'ordine precostituito, proporre un nuovo punto di vista per arrivare a immaginare un equilibrio più allargato e aperto.
La comunità che abita Lorenzago, come tutte le altre di montagna, ha una tradizione secolare rimossa nell'arco di pochi decenni con l'affermarsi del modernismo e il declino del sistema agro-silvo pastorale. Un'esperienza dell'essere comunità impressa, per così dire, nel DNA del luogo, che va oltre lo stato di coscienza. Su questo si basa un esperimento quale Contenuto rimosso.
Contenuto rimosso è il tentativo poetico di indurre una nuova tradizione come processo di riappropriazione di un luogo che oggi è scarsamente popolato.
Il Quadrato, pur costituendo il centro storico di un paese di montagna, Lorenzago di Cadore, si presenta come un quartiere di città su scala ridotta: palazzi in muratura, tipologia abitativa modulare, distribuzione regolare e geometrica, viabilità segnata da un reticolo stradale che chiude, appunto, l’abitato in un razionalistico quadrato. Il quartiere ha assunto le attuali sembianze dopo che il 30 luglio 1855 un incendio ha distrutto l’antico borgo, denominato Gortina.
Benché, come viene tramandato oralmente, l’incendio fosse probabilmente di natura dolosa, la versione ufficiale, dopo un’inchiesta fatta dalle autorità, lo ritenne incendio accidentale. La causa dell’incendio venne dunque rintracciata nel carattere stesso dell’abitato costruito per lo più in legno e all’evento traumatico, l’incendio, venne associata la rappresentazione tipica di un paese di montagna: architettura spontanea, sviluppo informale, contiguità abitazione/stalla/orto. L’abitato venne quindi ricostruito negando quella tradizione costruttiva. In questo senso il Rifabbrico si configura come un processo di rimozione.
Ma se il Quadrato di oggi non ricorda affatto la Gortina di un tempo, è perché ha subito un trauma. Come riappropriasi allora di un passato negato? Ho coinvolto gli abitanti di Lorenzago in un esperimento di “Psicanalisi applicata all’ambiente”. Come funziona “la memoria dell’ambiente”? Se funziona attraverso meccanismi di rimozione, mettere in discussione l’origine traumatica del Quadrato implica indurre un processo di regressione. Riattivare la memoria di un luogo attraverso un’azione collettiva è significato qui costruire, attraverso la ripetizione del fuoco, una suggestione che riconducesse il Quadrato alla sua ragione profonda. Passare dall’evento traumatico, inteso come ragione profonda del Quadrato nel suo strutturarsi, al Quadrato come rappresentazione della tradizione rimossa nel suo negarsi. In questo senso, ciò che è stato perduto è ancora conservato. Volevo creare una continuità tra il prima e il dopo. Il fuoco è il tratto d’unione tra il passato e il presente architettonico di questo luogo. L’immagine del fuoco fra i palazzi in muratura e lungo le strade di un quartiere ordinato e geometrico avrebbe riattivato come contro- immagine la memoria di un tessuto urbano irregolare, fatto di case di legno, che si sviluppa in modo organico e spontaneo, avrebbe riallacciato una cesura.Creare una continuità fra Gortina, l’antico nucleo abitativo, e il Quadrato, un modello di progettazione urbana estraneo alla secolare tradizione costruttiva alpina, avrebbe significato riconciliarsi con un passato fatto di economia agro-silvo-pastorale, sublimando/esorcizzando la paura del fuoco nel potere simbolico di un rito collettivo. Trasformando la paura in cura del fuoco.
Contenuto rimosso
Lorenzago Di Cadore, (Belluno)