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Context. Poesia visiva e totale, assemblaggi, immagine meccanica
Sabato 10 marzo, alle ore 18, sarà inaugurata al Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro, la mostra omaggio a Mimmo Rotella “CONTEXT. Poesia visiva e totale, assemblaggi, immagine meccanica”, a cura di Tonino Sicoli, collaterale all’evento “Rotella vs Dada” in corso presso il MAON di Rende.
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata sabato 10 marzo, alle ore 18, al Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro, la mostra omaggio a Mimmo Rotella “CONTEXT / Poesia visiva e totale, assemblaggi, immagine meccanica”, a cura di Tonino Sicoli, iniziativa collaterale dell’evento espositivo “Rotella vs Dada / Da Duchamp e Man Ray al New Dadaismo” in corso al MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende. La mostra, che resterà aperta fino al 5 aprile, è organizzata dal Centro “A. Capizzano” di Rende – nell’ambito dell'ottava edizione delle Mostre Annuali del Centro Capizzano – MAON, inserita nel PAC 2014-2020 della Regione Calabria - in occasione del centenario della nascita di uno dei maggiori artisti italiani del Novecento, personaggio simbolo della cultura catanzarese. La rassegna gode, inoltre, del patrocinio del Comune di Catanzaro, del Comune di Rende, del Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte dell’Università della Calabria in intesa, fra gli altri, con Matera Capitale Europea della cultura 2019.
Dopo i saluti del sindaco Sergio Abramo, interverranno nel corso dell’inaugurazione il critico d’arte e 2 del MAON Tonino Sicoli e l’artista Francesco Correggia, già docente all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La serata sarà arricchita dall’intervento musicale “XRotella”, una performance per percussioni (Rotella era un appassionato suonatore di bongo) del compositore Nicola Cisternino, eseguito dalla musicista Annunziata Kiki Dellisanti del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.
Cinquanta sono gli artisti in mostra: Vincenzo Accame, Alessandro Algardi, Arman, Giuseppe Attivissimo, Gianni Bertini, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Giancarlo Cauteruccio, Alik Cavaliere, César, Christo, Henri Chopin, Giuseppe Chiari, Nicola Cisternino, Francesco Correggia, Niki De Saint Phalle, Gérard Deschamps, Luigi Di Sarro, François Dufrêne, Lucio Fontana, Giuseppe Gallo, Ida Gerosa, Raimond Hains, Emilio Isgrò, Joseph Kosuth, Bruno La Vergata, Domenico Lo Russo, Luigi Magli, Eugenio Miccini, Giorgio Milani, Silvano Onda, Nam June Paik, Mario Parentela, Luca Maria Patella, Guido Peruz, Lamberto Pignotti, Antonio Pujia Veneziano, Pierre Restany, Anna Romanello, Anna Spagna, Sarenco, Adriano Spatola, Daniel Spoerri, Aldo Tagliaferro, Jean Tinguely, Giulio Turcato, Ben Vautier, Emilio Villa, Jacques Mahé De La villeglé, Bernar Venet.
Si tratta di una proposta che comprende gli esponenti del Nouveau Réalisme, il movimento fondato dal critico francese Pierre Restany di cui faceva parte anche Rotella, i rappresentanti dell’arte verbo-visuale riconducibili alla Poesia epistaltica lanciata da Rotella nel 1949, gli artisti fautori di una pittura segnico-gestuale o fatta di assemblaggi, fino agli sperimentatori di nuovi linguaggi legati alle moderne tecnologie (riporti fotografici, immagini elettroniche e multimediali), anticipate dalla Mec-Art, corrente condivisa da Rotella nella seconda metà degli anni Sessanta.
Scrive Tonino Sicoli: “Il Nouveau Réalisme ha raccolto esperienze diverse ma riconducibili ad un atteggiamento pleonastico, di recupero dello scarto, di ricerca dell'inutile. Entrano nell’arte le esclusioni, i frammenti, le estraneità. L'estetica non aleggia nell’apparenza dell’arte ma nella sua struttura, nella sua essenza fatta di possibilità e di accidenti. Nei suoi corsi e nei sui prosciugamenti, nell’esordio e nel tradimento di regole e di modelli. Oggetti e parole sono segni di un tuffo espressivo, garbato e aggressivo, elegante e selvaggio. Assemblaggi, compressioni, spaccature, strappi, distorsioni, ready-made, scritte, scarabocchi, velature e ostensioni, fotografia e tracce di un universo linguistico indefinito, radicale, estremo. Poesie plastiche e scritture sonore, manuali e mentali, solitarie o sovrapposte, instabili, caduche. Creazioni totalizzanti si avvicendano in tavole sinfoniche, passando dalla diacronia del divenire alla sincronia dell'essenza.
I travisamenti fanno parte del senso, che si espande in una contestualità polisegnica e transattiva. La libertà è nel passaggio da una identità all’altra, fra opzioni esistenziali e performative di una purezza trasgressiva e suprema. L’immagine non è prerogativa della pittura e del disegno ma di tecniche diverse e delle tecnologie. Si fa strada un visionarismo meccanico, passando dall’analogico al digitale. La fotografia si apre alla computer grafica, alla laser art, alle elaborazioni elettroniche. Il movimento della Mec-Art porta ad un uso dell’immagine artificiale, catturata dalla fotografia ed elaborata con il riporto su tela emulsionata, che fissa un attimo di cronaca, un fotogramma di vita.
L’arte iper-contemporanea non è mai definita né dalla sua identità né dalla storia. Attraversa ogni mare e ogni palude, fra globalizzazione e individualismo, fra gabbie di mode culturali e distese libertarie di eterogeneità. Il testo è un con-testo, parte di un tutto, che raccoglie ogni esperienza ed ogni opera.
La poesia visiva è neo-dada come il Nouveau Rèalisme, l'arte concettuale e quella poverista. Quelli che ne fanno parte sono artisti trasversali, capaci di incrociare segni e materia, immagini e pensieri, la storia dell'arte e la contemporaneità.
L'atto geniale è transitorio; emanato dalla mente esso incide l'animo. Si manifesta e si annulla, si scrive e si cancella, si visualizza e si abbuia. Un’esistenza negata, una crisalide avvolta di filo sacro. Versi sottili, incorporei, generati dal nulla e che si muovono nel tutto. L’abbattimento dei confini fra generi e poetiche, fra tipologie culturali ed espressioni, codici ed esperienze psicolinguistiche.”
Dopo i saluti del sindaco Sergio Abramo, interverranno nel corso dell’inaugurazione il critico d’arte e 2 del MAON Tonino Sicoli e l’artista Francesco Correggia, già docente all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La serata sarà arricchita dall’intervento musicale “XRotella”, una performance per percussioni (Rotella era un appassionato suonatore di bongo) del compositore Nicola Cisternino, eseguito dalla musicista Annunziata Kiki Dellisanti del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.
Cinquanta sono gli artisti in mostra: Vincenzo Accame, Alessandro Algardi, Arman, Giuseppe Attivissimo, Gianni Bertini, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Giancarlo Cauteruccio, Alik Cavaliere, César, Christo, Henri Chopin, Giuseppe Chiari, Nicola Cisternino, Francesco Correggia, Niki De Saint Phalle, Gérard Deschamps, Luigi Di Sarro, François Dufrêne, Lucio Fontana, Giuseppe Gallo, Ida Gerosa, Raimond Hains, Emilio Isgrò, Joseph Kosuth, Bruno La Vergata, Domenico Lo Russo, Luigi Magli, Eugenio Miccini, Giorgio Milani, Silvano Onda, Nam June Paik, Mario Parentela, Luca Maria Patella, Guido Peruz, Lamberto Pignotti, Antonio Pujia Veneziano, Pierre Restany, Anna Romanello, Anna Spagna, Sarenco, Adriano Spatola, Daniel Spoerri, Aldo Tagliaferro, Jean Tinguely, Giulio Turcato, Ben Vautier, Emilio Villa, Jacques Mahé De La villeglé, Bernar Venet.
Si tratta di una proposta che comprende gli esponenti del Nouveau Réalisme, il movimento fondato dal critico francese Pierre Restany di cui faceva parte anche Rotella, i rappresentanti dell’arte verbo-visuale riconducibili alla Poesia epistaltica lanciata da Rotella nel 1949, gli artisti fautori di una pittura segnico-gestuale o fatta di assemblaggi, fino agli sperimentatori di nuovi linguaggi legati alle moderne tecnologie (riporti fotografici, immagini elettroniche e multimediali), anticipate dalla Mec-Art, corrente condivisa da Rotella nella seconda metà degli anni Sessanta.
Scrive Tonino Sicoli: “Il Nouveau Réalisme ha raccolto esperienze diverse ma riconducibili ad un atteggiamento pleonastico, di recupero dello scarto, di ricerca dell'inutile. Entrano nell’arte le esclusioni, i frammenti, le estraneità. L'estetica non aleggia nell’apparenza dell’arte ma nella sua struttura, nella sua essenza fatta di possibilità e di accidenti. Nei suoi corsi e nei sui prosciugamenti, nell’esordio e nel tradimento di regole e di modelli. Oggetti e parole sono segni di un tuffo espressivo, garbato e aggressivo, elegante e selvaggio. Assemblaggi, compressioni, spaccature, strappi, distorsioni, ready-made, scritte, scarabocchi, velature e ostensioni, fotografia e tracce di un universo linguistico indefinito, radicale, estremo. Poesie plastiche e scritture sonore, manuali e mentali, solitarie o sovrapposte, instabili, caduche. Creazioni totalizzanti si avvicendano in tavole sinfoniche, passando dalla diacronia del divenire alla sincronia dell'essenza.
I travisamenti fanno parte del senso, che si espande in una contestualità polisegnica e transattiva. La libertà è nel passaggio da una identità all’altra, fra opzioni esistenziali e performative di una purezza trasgressiva e suprema. L’immagine non è prerogativa della pittura e del disegno ma di tecniche diverse e delle tecnologie. Si fa strada un visionarismo meccanico, passando dall’analogico al digitale. La fotografia si apre alla computer grafica, alla laser art, alle elaborazioni elettroniche. Il movimento della Mec-Art porta ad un uso dell’immagine artificiale, catturata dalla fotografia ed elaborata con il riporto su tela emulsionata, che fissa un attimo di cronaca, un fotogramma di vita.
L’arte iper-contemporanea non è mai definita né dalla sua identità né dalla storia. Attraversa ogni mare e ogni palude, fra globalizzazione e individualismo, fra gabbie di mode culturali e distese libertarie di eterogeneità. Il testo è un con-testo, parte di un tutto, che raccoglie ogni esperienza ed ogni opera.
La poesia visiva è neo-dada come il Nouveau Rèalisme, l'arte concettuale e quella poverista. Quelli che ne fanno parte sono artisti trasversali, capaci di incrociare segni e materia, immagini e pensieri, la storia dell'arte e la contemporaneità.
L'atto geniale è transitorio; emanato dalla mente esso incide l'animo. Si manifesta e si annulla, si scrive e si cancella, si visualizza e si abbuia. Un’esistenza negata, una crisalide avvolta di filo sacro. Versi sottili, incorporei, generati dal nulla e che si muovono nel tutto. L’abbattimento dei confini fra generi e poetiche, fra tipologie culturali ed espressioni, codici ed esperienze psicolinguistiche.”
10
marzo 2018
Context. Poesia visiva e totale, assemblaggi, immagine meccanica
Dal 10 marzo al 05 aprile 2018
arte contemporanea
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI
Catanzaro, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Catanzaro)
Catanzaro, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Catanzaro)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10,00 - 12,30 /16:00 - 19:00. Chiuso il lunedì
Vernissage
10 Marzo 2018, ore 18.00
Autore
Curatore