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Continente
L’associazione Quasi Quadro presenta Continente, presso gli spazi delle Ex Officine Ferroviarie di Barge, Cuneo.
Gli artisti Piero Gilardi, Nelida Mendoza, Andrea Famà, Bruno Alves de Souza, Mai Lang, Valeria Dardano, espongono le proprie ricerche attraverso un confronto geografico e generazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Continente è il risultato di un insieme di percorsi individuali di artisti provenienti da Italia, Argentina, Cina e Brasile, che racchiude l'essenza di un moto continuo, di un'eterna migrazione che fonda le sue radici nel caldo nucleo costantemente in fermento dell' enorme dimora ospitante.
Come le placche oceaniche mutano scontrandosi favorendo una evoluzione del territorio, così grazie ai perenni spostamenti di comunità e di genti, è possibile uno scambio continuo di esperienze e tradizioni che stimola e produce l' accrescimento di una cultura collettiva.
Gli artisti in mostra si uniscono in un coro materiale che offre allo spettatore un'occasione per riflettere e un'opportunità di confronto territoriale.
Mediante uno scambio continuo e una ricerca incessante, la materia diventa portavoce di una volontà comune di farsi avanti, mostrando la visione personale di ciò che circonda la nostra esistenza, una natura ormai martoriata da troppo tempo, costretta a subire in silenzio.
Lavorando sul processo di trasformazione dei materiali gli artisti lavorano su quella che è la propria mutazione, mediante la quale è possibile gettare le basi per un futuro consapevole.
In una collettività sempre più stanziale il concetto di migrazione sembra trascurabile, ma è un'esigenza che rimane costante: spostarsi per sopravvivere, per rincorrere e ritrovare se stessi spezzando il legame con una determinata terra, andando incontro a nuove possibilità ed espandere le proprie vedute.
Le opere superano la dimensione meramente estetica fatta per essere contemplata, diventando vissute, partecipate, specchio silenzioso di esperienze segretamente condivise da una collettività che assorbe e digerisce la storia di un trascorso comune.
L'organicità delle forme scultoree e pittoriche permea lo spazio riappropriandosi dell'attenzione che merita; l'ambiente non diviene panorama sterile, ma grembo che accoglie senza pretese, che narra al viandante la sua sofferenza, permettendo una riflessione meditativa sulla propria condizione.
I temi di territorio e di confine si pongono come questioni fondamentali e necessarie per la costruzione di un avvenire differente, ma al contempo rivelano sfumature emotive personali ed individuali.
La mostra è realizzata grazie al patrocinio del Comune di Barge ed è inserita nell'ambito del progetto VOLVER, sostenuto dalla Fondazione CRC.
Come le placche oceaniche mutano scontrandosi favorendo una evoluzione del territorio, così grazie ai perenni spostamenti di comunità e di genti, è possibile uno scambio continuo di esperienze e tradizioni che stimola e produce l' accrescimento di una cultura collettiva.
Gli artisti in mostra si uniscono in un coro materiale che offre allo spettatore un'occasione per riflettere e un'opportunità di confronto territoriale.
Mediante uno scambio continuo e una ricerca incessante, la materia diventa portavoce di una volontà comune di farsi avanti, mostrando la visione personale di ciò che circonda la nostra esistenza, una natura ormai martoriata da troppo tempo, costretta a subire in silenzio.
Lavorando sul processo di trasformazione dei materiali gli artisti lavorano su quella che è la propria mutazione, mediante la quale è possibile gettare le basi per un futuro consapevole.
In una collettività sempre più stanziale il concetto di migrazione sembra trascurabile, ma è un'esigenza che rimane costante: spostarsi per sopravvivere, per rincorrere e ritrovare se stessi spezzando il legame con una determinata terra, andando incontro a nuove possibilità ed espandere le proprie vedute.
Le opere superano la dimensione meramente estetica fatta per essere contemplata, diventando vissute, partecipate, specchio silenzioso di esperienze segretamente condivise da una collettività che assorbe e digerisce la storia di un trascorso comune.
L'organicità delle forme scultoree e pittoriche permea lo spazio riappropriandosi dell'attenzione che merita; l'ambiente non diviene panorama sterile, ma grembo che accoglie senza pretese, che narra al viandante la sua sofferenza, permettendo una riflessione meditativa sulla propria condizione.
I temi di territorio e di confine si pongono come questioni fondamentali e necessarie per la costruzione di un avvenire differente, ma al contempo rivelano sfumature emotive personali ed individuali.
La mostra è realizzata grazie al patrocinio del Comune di Barge ed è inserita nell'ambito del progetto VOLVER, sostenuto dalla Fondazione CRC.
07
novembre 2020
Continente
Dal 07 novembre al 13 dicembre 2020
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Barge
Barge, (Cuneo)
Barge, (Cuneo)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 15-18 solo su appuntamento
Vernissage
7 Novembre 2020, h17.30 - 20.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini