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ControEvento
E’ sempre di più stretta attualità riflettere sul rapporto tra ambiente, energia e impresa: “Contro eVento 2007” è una mostra collettiva itinerante che vuole portare in giro per l’Italia il tema dell’energia pulita
Comunicato stampa
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E’ sempre di più stretta attualità riflettere sul rapporto tra ambiente, energia e impresa: “Contro eVento 2007” è una mostra collettiva itinerante che vuole portare in giro per l’Italia il tema dell’energia pulita. Nell’epoca del riscaldamento globale, dell’esaurimento dei combustibili,dell’inquinamento e dei danni alla salute causati da una cattiva gestione ambientale, “Contro eVento” rappresenta un’azione culturale che vuole far riflettere la popolazione attraverso le opere d’arte che venti artisti hanno realizzato per ragionare attorno al rapporto tra impresa e ambiente.
Il progetto, promosso da Comunità Montana dell’Appennino Reggiano Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e Sphera Energy Group,
All’interno del Parco Nazionale Tosco-Emiliano, quindi in un’area protetta, si rafforza la volontà, mediante l’arte, di mettere a confronto le opportunità di sviluppo per le imprese all’interno del proprio ambiente in una ottica di valorizzazione e tutela dello stesso.
All’edizione 2007 di Contro e Vento partecipano diciannove artisti: Alfonso Bonavita, Iler Melioli, Pietro Mussini, Giordano Montorsi, Pietro Iori, Angelo Davoli, Jacopo Cascella, Joe Tilson,Vettor Pisani, Giacomo Costa, Claudio Costa, Piero Gilardi, Alessandro Lupi, Wal, Aldo Spoldi, Andrea Chiesi, Simone Pellegrini, Vincenzo De Simone, Matteo Basilè. I venti artisti si sono impegnati per offrire una doppia lettura alle proprie opere, da un punto di vista prettamente artistico e una seconda lettura tesa a riflettere anche al valore di chi sceglie di produrre nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale.
La mostra è stata pensata da Sphera Energy Art, un’impresa che nasce dalla volontà di esprimere la stretta relazione che esiste tra la sua dimensione imprenditoriale, focalizzata sul mercato dei servizi dell’energia da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, e l’arte quale strumento per comunicare la propria visione del sistema energetico futuro, la cui evoluzione non può prescindere dall’applicazione di rinnovati paradigmi culturali.
La prossima sede è al castello di Terrarossa. Il castello di Terrarossa nasce nel XVI secolo, per sostituire le funzioni residenziali di una vecchia fortificazione medievale situata sopra un altura che domina la confluenza del fiume Civiglia nella Magra. Nel 1581 viene istituito il feudo indipendente di Terrarossa assegnato a Fabrizio Malaspina, già Marchese di Pontebosio. L’imponente Castello fu realizzato sullo schema quadrilatero, il medesimo adoperato per la costruzione del Castello di Pontebosio.
L’edificio si articola intorno ad un cortile, al quale si accede attraverso un portale ad arco in conci di pietra arenaria, anch’esso quadrangolare, presenta quattro baluardi angolari rimasti incompiuti insieme ad altri elementi architettonici del complesso. I prospetti esterni, costituiti da ciottoli di fiume e pietra squadrata negli spigoli sono semplici, animati da grandi finestre rettangolari.
Le strutture orizzontali sono prevalentemente costituite da volte a crociera, anch’esse realizzate in ciottoli di fiume: unica eccezione è la volta a padiglione del salone principale, costruita in mattoni.
Il castello occupa una superficie di 1250 metri quadrati, per un complesso di 43 vani; si tratta di una delle più ampie residenze malaspiniane esistenti
Oltre alle opere in mostra, il progetto è accompagnato da un catalogo con testo critico di Flaminio Gualdoni, un testo del Sen. Fausto Giovanelli presidente del Parco dell'Appennino Tosco Emilie edito da Silvana.
Il progetto, promosso da Comunità Montana dell’Appennino Reggiano Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e Sphera Energy Group,
All’interno del Parco Nazionale Tosco-Emiliano, quindi in un’area protetta, si rafforza la volontà, mediante l’arte, di mettere a confronto le opportunità di sviluppo per le imprese all’interno del proprio ambiente in una ottica di valorizzazione e tutela dello stesso.
All’edizione 2007 di Contro e Vento partecipano diciannove artisti: Alfonso Bonavita, Iler Melioli, Pietro Mussini, Giordano Montorsi, Pietro Iori, Angelo Davoli, Jacopo Cascella, Joe Tilson,Vettor Pisani, Giacomo Costa, Claudio Costa, Piero Gilardi, Alessandro Lupi, Wal, Aldo Spoldi, Andrea Chiesi, Simone Pellegrini, Vincenzo De Simone, Matteo Basilè. I venti artisti si sono impegnati per offrire una doppia lettura alle proprie opere, da un punto di vista prettamente artistico e una seconda lettura tesa a riflettere anche al valore di chi sceglie di produrre nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale.
La mostra è stata pensata da Sphera Energy Art, un’impresa che nasce dalla volontà di esprimere la stretta relazione che esiste tra la sua dimensione imprenditoriale, focalizzata sul mercato dei servizi dell’energia da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, e l’arte quale strumento per comunicare la propria visione del sistema energetico futuro, la cui evoluzione non può prescindere dall’applicazione di rinnovati paradigmi culturali.
La prossima sede è al castello di Terrarossa. Il castello di Terrarossa nasce nel XVI secolo, per sostituire le funzioni residenziali di una vecchia fortificazione medievale situata sopra un altura che domina la confluenza del fiume Civiglia nella Magra. Nel 1581 viene istituito il feudo indipendente di Terrarossa assegnato a Fabrizio Malaspina, già Marchese di Pontebosio. L’imponente Castello fu realizzato sullo schema quadrilatero, il medesimo adoperato per la costruzione del Castello di Pontebosio.
L’edificio si articola intorno ad un cortile, al quale si accede attraverso un portale ad arco in conci di pietra arenaria, anch’esso quadrangolare, presenta quattro baluardi angolari rimasti incompiuti insieme ad altri elementi architettonici del complesso. I prospetti esterni, costituiti da ciottoli di fiume e pietra squadrata negli spigoli sono semplici, animati da grandi finestre rettangolari.
Le strutture orizzontali sono prevalentemente costituite da volte a crociera, anch’esse realizzate in ciottoli di fiume: unica eccezione è la volta a padiglione del salone principale, costruita in mattoni.
Il castello occupa una superficie di 1250 metri quadrati, per un complesso di 43 vani; si tratta di una delle più ampie residenze malaspiniane esistenti
Oltre alle opere in mostra, il progetto è accompagnato da un catalogo con testo critico di Flaminio Gualdoni, un testo del Sen. Fausto Giovanelli presidente del Parco dell'Appennino Tosco Emilie edito da Silvana.
09
dicembre 2007
ControEvento
Dal 09 al 16 dicembre 2007
giovane arte
Location
CASTELLO MALASPINA DI TERRAROSSA
Licciana Nardi, (Massa-carrara)
Licciana Nardi, (Massa-carrara)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 14,00 alle 19,00 – chiuso lunedì
Vernissage
9 Dicembre 2007, ore 11
Sito web
www.spheraenergyart.it
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore