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Convegno su Giovanni Boldini
L’importante iniziativa vede la partecipazione di illustri studiosi di Boldini e si propone di fare il punto sugli ultimi dieci anni di studi e ricerche condotte sulla figura dell’artista,
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Roma: il 24 gennaio, ore 16, al Senato della Repubblica, si svolgerà il convegno Giovanni
Boldini.
L’importante iniziativa, moderata da Arabella Cifani de Il Giornale dell’arte, vede la
partecipazione di illustri studiosi del grande artista italo francese, come Leo Lecci, docente di
storia dell’arte moderna presso l’Università degli studi di Genova, Marina Mattei, curatrice
dei Musei Capitolini, Sergio Gaddi, responsabile dei Racconti dell’arte di Arthemisia, Elena
di Raddo, docente di storia dell’arte moderna all’Università Cattolica di Milano, Alessandra
Tiddia del Mart di Rovereto e Tiziano Panconi, presidente del Museo archives Giovanni
Boldini Macchiaioli di Pistoia, considerato il massimo connoisseur dell’opera di Boldini.
La giornata di studi, organizzata su iniziativa della senatrice Barbara Masini, in
collaborazione con il Senato della Repubblica e appunto il museo archives, con il patrocinio
della del Ministero dei beni culturali, si propone di fare il punto sugli ultimi dieci anni di studi
e ricerche condotte sulla figura di Boldini.
L’organizzazione tecnica e la comunicazione sono affidate alla project director Irene Pagnini
di Mia’s communications. Sponsor Il Giornale dell’arte, Butterfly Transport e UAU
Magazine.
Boldini elaborò con spirito innovativo e “leggero” i modelli del passato.
“La forte consuetudine dell’artista alla interdisciplinarietà – scrive Marina Mattei - ha davvero
segnato il suo tempo, contribuendo a rendere vivi e presenti nell’immaginario di ognuno di
noi i personaggi che hanno fatto l’Italia.
Suo è il ritratto di Verdi conservato alla GNAM di Roma, attraverso il quale riconosciamo le
caratteristiche salienti del magnifico compositore”.
“Nella sua lunga vita – aggiunge l’on. Masini, membro della commissione senatoriale per le
politiche europee - fu fra i più alti rappresentanti dell’ingegno italiano all’estero, funzione che
ancora svolge attraverso le sue opere straordinarie esposte nelle mostre e nei più importanti
musei del mondo.
La cultura dunque quale memoria del passato ma anche fonte di progresso e vessillo di identità
nazionale. Quella identità la cui tutela è prevista nella nostra Carta costituzionale e che
compete in primo luogo alle più alte istituzioni dello Stato”.
Boldini.
L’importante iniziativa, moderata da Arabella Cifani de Il Giornale dell’arte, vede la
partecipazione di illustri studiosi del grande artista italo francese, come Leo Lecci, docente di
storia dell’arte moderna presso l’Università degli studi di Genova, Marina Mattei, curatrice
dei Musei Capitolini, Sergio Gaddi, responsabile dei Racconti dell’arte di Arthemisia, Elena
di Raddo, docente di storia dell’arte moderna all’Università Cattolica di Milano, Alessandra
Tiddia del Mart di Rovereto e Tiziano Panconi, presidente del Museo archives Giovanni
Boldini Macchiaioli di Pistoia, considerato il massimo connoisseur dell’opera di Boldini.
La giornata di studi, organizzata su iniziativa della senatrice Barbara Masini, in
collaborazione con il Senato della Repubblica e appunto il museo archives, con il patrocinio
della del Ministero dei beni culturali, si propone di fare il punto sugli ultimi dieci anni di studi
e ricerche condotte sulla figura di Boldini.
L’organizzazione tecnica e la comunicazione sono affidate alla project director Irene Pagnini
di Mia’s communications. Sponsor Il Giornale dell’arte, Butterfly Transport e UAU
Magazine.
Boldini elaborò con spirito innovativo e “leggero” i modelli del passato.
“La forte consuetudine dell’artista alla interdisciplinarietà – scrive Marina Mattei - ha davvero
segnato il suo tempo, contribuendo a rendere vivi e presenti nell’immaginario di ognuno di
noi i personaggi che hanno fatto l’Italia.
Suo è il ritratto di Verdi conservato alla GNAM di Roma, attraverso il quale riconosciamo le
caratteristiche salienti del magnifico compositore”.
“Nella sua lunga vita – aggiunge l’on. Masini, membro della commissione senatoriale per le
politiche europee - fu fra i più alti rappresentanti dell’ingegno italiano all’estero, funzione che
ancora svolge attraverso le sue opere straordinarie esposte nelle mostre e nei più importanti
musei del mondo.
La cultura dunque quale memoria del passato ma anche fonte di progresso e vessillo di identità
nazionale. Quella identità la cui tutela è prevista nella nostra Carta costituzionale e che
compete in primo luogo alle più alte istituzioni dello Stato”.
24
gennaio 2019
Convegno su Giovanni Boldini
24 gennaio 2019
incontro - conferenza
Location
SENATO DELLA REPUBBLICA – PALAZZO MADAMA
Roma, Piazza Madama, 2, (Roma)
Roma, Piazza Madama, 2, (Roma)
Vernissage
24 Gennaio 2019, h 16 su accredito
Autore