Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Conversazioni a Corte 2010 #3
Dopo il successo già riscontrato per la passata edizione, La Venaria Reale ripropone il ciclo di Conversazioni a Corte, quest’anno incentrato su Cristianesimo e Occidente. Dialoghi e confronti fra storia e arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il successo già riscontrato per la passata edizione, La Venaria Reale ripropone il ciclo di Conversazioni a Corte, quest’anno incentrato su Cristianesimo e Occidente. Dialoghi e confronti fra storia e arte i cui appuntamenti si terranno il venerdì alle ore 18 dal 9 aprile al 21 maggio 2010 nell’imponente scenario della Citroniera juvarriana appena restaurata (ingresso consentito con il biglietto della Reggia o delle mostre in corso alla Venaria Reale).
Il pubblico della Reggia ritroverà il tratto distintivo e caratterizzante delle Conversazioni a Corte: quello proprio della “civiltà della conversazione” che in modo accattivante e divulgativo, come in un salotto d’antico regime, coinvolgerà su temi anche di attualità studiosi ed esperti affiancati da giornalisti, scrittori, politici e protagonisti del mondo della cultura.
Il tema conduttore di questo nuovo ciclo è il rapporto fra Cristianesimo e Occidente che negli ultimi anni ha suscitato ampie discussioni sia nel mondo culturale sia in quello politico. La scelta è strettamente connessa alle due mostre in corso alla Reggia: Cavalieri. Dai Templari a Napoleone e Gesù. Il corpo, il volto nell’arte. Nella prima mostra, infatti, la storia degli ordini cavallereschi permette di affrontare sia il delicato rapporto fra Cristianesimo e guerra sviluppatosi nel medioevo, dopo secoli in cui i seguaci di Gesù avevano espresso una linea tendenzialmente pacifista, sia il ruolo del pensiero cattolico nell’affermarsi del concetto di merito, divenuto poi uno dei pilastri della modernità occidentale. Nella mostra Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, invece, l’analisi della raffigurazione di Cristo dall’epoca paleocristiana fino al Barocco è occasione per una riflessione, da un punto di vista antropologico, storico e storico-artistico oltre che teologico, sull’influsso del Cristianesimo sul concetto occidentale di “persona umana”.
Il programma si compone di 6 appuntamenti:
venerdì 9 aprile
Cristianesimo e guerra
Franco Cardini
Marco Meschini
Younis Tawfik
Moderatore: Alessandro Barbero
Nel Cristianesimo dei primi secoli la riflessione sulla non violenza ebbe una parte centrale. Secondo alcuni, infatti, nei Vangeli era implicito il rifiuto di ogni guerra e la pace come valore assoluto. Tertulliano nel De Corona si spinse a considerare l’obiezione di coscienza come un obbligo per chi volesse dirsi cristiano. Ciò nonostante, dal IV secolo l’affermazione del Cristianesimo come religione di Stato mutò radicalmente tale prospettiva. Le Crociate, soprattutto, furono forse il momento in cui il rapporto fra Cristianesimo e guerra apparve più saldo. Non a caso fu allora che, fra XI e XII secolo, si ebbe la creazione di qualcosa che era stato del tutto estraneo al Cristianesimo delle origini: ordini di monaci guerrieri, fra cui i più celebri furono Templari, Ospitalieri e Teutonici. A ciò contribuì certamente l’improvvisa affermazione –anche militare– di una nuova e dinamica religione: l’Islam. Da allora ad oggi il confronto fra Cristianesimo e Islam si è intrecciato profondamente alla riflessione sul carattere irenico o meno della religione di Gesù. I partecipanti alla conversazione rifletteranno su questo tema, che porta al cuore del tema delle radici cristiane dell’Europa, tanto attuale negli ultimi anni.
venerdì 16 aprile
I Templari: storia e mito dei «monaci guerrieri»
Barbara Frale
Alessandro Barbero
Roberto Giacobbo
Moderatore: Andrea Merlotti
I Templari sono certo il più noto fra gli ordini di monaci guerrieri istituiti dalla Chiesa durante le crociate. All’origine di ciò non è tanto la loro drammatica scomparsa all’inizio del Trecento, quanto la lunga serie di leggende che fu costruita su di loro, tanto da originare un vero e proprio mito. Tale processo, paradossalmente, non avvenne nel medioevo, ma nel laico e razionalista Settecento. Fu all’inizio del XVIII secolo, infatti, che la nascente massoneria s’inventò una diretta derivazione dall’Ordine del Tempio. I Templari furono così presentati come precursori del dialogo fra le religioni, della tolleranza e financo del deismo. Il romanticismo sviluppò ulteriormente tale mito, rendendolo tanto solido da permetterne la sopravvivenza sino a oggi. Analizzare e discutere origini e sviluppo di questo mito è l’argomento su cui discuteranno i partecipanti alla conversazione del 16 aprile, magari per scoprire che, come vuole un noto proverbio, anche dietro questa leggenda ci potrebbe esser qualche elemento di verità.
venerdì 23 aprile
Onore, merito e uguaglianza: valori e idee della modernità
Franco Angiolini
Andrea Merlotti
Andrea Romano
Moderatore: Walter Barberis
Merito e uguaglianza sono concetti centrali nella formazione della modernità. Se il medioevo e la prima età moderna erano stati dominati dal concetto d’onore, l’Europa del Seicento vide crescere l’importanza del concetto di merito. Lo Stato Pontificio per primo affidò ai propri ordini cavallereschi il compito di premiare coloro che si fossero distinti in campo artistico e culturale. Luigi XIV nel 1693 fece dell’Ordine di san Michele il primo ordine al merito civile e creò l’Ordine di san Luigi, il primo ordine al merito militare. Nel Settecento quasi tutti i sovrani europei crearono ordini al merito. Merito ed uguaglianza sono concetti che hanno certo salde radici nella cultura cristiana ma, nello stesso tempo, sono stati studiati e reinterpretati dai sistemi filosofici e politici che dal Seicento in poi hanno cercato di dar un senso nuovo al mondo che si stava sempre più laicizzando. La loro storia e la loro presenza nella società dell’Europa moderna sono l’argomento dei relatori raccolti nella conversazione del 23 aprile, i quali non mancheranno di riflettere sullo spazio dato dal merito sul senso dell’eguaglianza nell’Italia contemporanea.
sabato 8 maggio
L’immagine di Gesù nella storia del cinema
Mons. Timothy Verdon
Mons. Giuseppe Ghiberti
Tommaso Subini
Don Dario Viganò
Moderatore: Alberto Barbera
Sin dall’inizio, l’arte cinematografica ha voluto affrontare il maggiore tema dell’arte pittorica e scultorea del passato, la vita di Gesù Cristo. E in quasi tutti i film che ne raccontano, ritroviamo puntualmente allusioni visive – tipologie umane, pose singole e composizioni di gruppo, inquadramenti e zoom drammatici – evocanti la grande tradizione iconografica del Rinascimento e del Barocco. D’altro canto, quando torniamo a studiare l’arte del passato, scopriamo che tra gli obiettivi dei pittori e scultori sovente c’era proprio quello di creare un moving picture: un’immagine che sembrava muoversi e che inoltre commoveva lo spettatore. Basti pensare ai crocifissi tardo medievali con braccia mobili, che si potevano abbassare per la ‘deposizione’ del Venerdì Santo, o più ancora ai Sacri Monti piemontesi e lombardi, con le loro centinaia di veristiche figure di grandezza naturale sistemate come in un kolossal hollywoodiano. Questa ‘conversazione’ vuole quindi riflettere su l’uno e l’altro fenomeno, chiedendo il senso dei fili comuni - i rapporti dell’arte visiva antica con il teatro sacro, e quelli del cinema moderno non solo con l’arte del passato - ma anche con la liturgia.
venerdì 14 maggio
Il corpo di Gesù: bellezza fisica e attrazione spirituale
Mons. Timothy Verdon
Lucetta Scaraffia
Sergio Givone
Moderatore: Silvia Ghisotti
La bellezza fisica che gli artisti attribuiscono a Gesù invita riflessione. Il fascino virile del suo corpo crocifisso e l’attrattiva del volto sofferente, sorprendenti in immagini fatte per gli altari, sembrano insistere che la ‘passione’ di Cristo è anche quella dello sposo—appellativo, questo, che il Nuovo Testamento infatti associa spesso a Gesù. Nella stessa ottica, la liturgia della Chiesa indirizza a lui l’antico epitalamio regale: “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre” (Sal 45[44],3), leggendo in rapporto a lui l’ideale maschile sviluppato nel Cantico dei Cantici, dove la protagonista femminile, descrivendo l’amato sposo alle amiche, dice: “Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile tra mille e mille. Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo. I suoi occhi come colombe su ruscelli d’acqua […]” (Ct 5,10-12.16). La bellezza fisica di Gesù ha particolare interesse in opere che descrivono i suoi rapporti con le donne—con la samaritana ad esempio, con l’adultera o con la Maddalena. La ‘conversazione’ di stasera riflette perciò sui temi della corporeità e dell’attrazione fisica oltre che spirituale che la tradizione cristiana ha vista in Gesù Cristo.
venerdì 21 maggio
Torino e la Sindone: un bilancio
Card. Severino Poletto
Sergio Chiamparino
Alberto Vanelli
Moderatore: Orlando Perera
Le Conversazioni a Corte hanno inizio alle ore 18 presso la Citroniera della Reggia e sono comprese nel biglietto di ingresso alla Reggia e alle mostre in corso.
I relatori
Franco Angiolini (1946) Professore di storia moderna presso l’Università Statale di Pisa, è autore di numerosi studi sulla Toscana medicea e lorenese e sulla storia degli ordini cavallereschi italiani in età moderna, fra cui il volume I cavalieri e il principe. L’Ordine di Santo Stefano e la società toscana in età moderna (1996).
Alberto Barbera (1950) Critico cinematrografico, è stato presidente dell’Aiace (Associazione Italiana Amici Cinema d'Essai) dal 1977 al 1989. Nel 1982 è stato fra i fondatori del Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino (ora Torino Film Festival), di cui è poi divenuto direttore dal 1989 al 1998. Nel 1999 ha assunto la direzione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, mantenendola sino al 2002. Dal 2004 è direttore del Museo nazionale del Cinema di Torino. È autore di un importante studio su Francois Truffaut (Firenze, 1976).
Walter Barberis (1950) Dottore di ricerca in Histoire et civilisation presso l’école des Hautes édutes en Sciences Sociales di Parigi, è docente di Storia moderna e metodologia della ricerca storica presso la Facoltà di Scienze delle Formazione dell'Università di Torino. Ha pubblicato numerosi studi sulla cultura nobiliare, sulle tradizioni militari in Antico regime e sulla formazione delle classi dirigenti in età moderna, fra cui Le armi del Principe. La tradizione militare sabauda (Torino,1988 e 2003). Ha curato la Storia d'Europa Einaudi, Il libro del Cortegiano di Baldesar Castiglione (Torino, 1998) e I Savoia (Torino, 2007). Ha pubblicato il saggio Il bisogno di patria (Torino, 2004). È stato fra i curatori della mostra La Reggia di Venaria e i Savoia, nel 2007. Attualmente fa parte del Comitato dei garanti di Italia150 e, insieme a Giovanni De Luna, è una dei curatori della mostra Fare gli italiani che si terràa Torino nel 2011.
Alessandro Barbero (1959) Professore di storia medievale all’Università del Piemonte Orientale (sede di Vercelli), è autore di numerosi volumi, fra cui Carlo Magno. Un padre dell’Europa (2000) e La battaglia. Storia di Waterloo (2003), entrambi tradotti in inglese, francese e spagnolo. La sua attività di storico gli è valsa nel 2005 il titolo di Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres da parte della Repubblica Francese. Ad essa alterna quella di romanziere e di divulgatore. Per il suo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo nel 1996 ha ottenuto il Premio Strega. Collabora alle pagine culturali de La Stampa e de Il Sole – 24 ore e con il programma televisivo Superquark.
Franco Cardini (1940) Già professore di storia medievale all’Università di Firenze, è uno dei maggiori storici italiani, autore di numerosi studi sul Basso Medioevo, in particolare sul tema delle Crociate e del rapporto fra Occidente e Islam. Fra i suoi studi principali sono: Alle radici della cavalleria medievale (1981, nuova ed. 2004), Noi e l'Islam (1994), Europa e Islam. Storia di un malinteso (1995), In Terrasanta. Pellegrini italiani tra Medioevo e prima età moderna (2001) e, con Gad Lerner, Martiri e assassini (2001). Svolge, inoltre, un’intensa attività di pubblicista e dal 1994 al 1996 è stato membro del Consiglio d'amministrazione della RAI.
Sergio Chiamparino (1948) Laureato in scienze politiche all'Università di Torino, sin dagli anni Sessanta ha militato nelle file del Partito Comunista Italiano. Dal 1982 al 1986 è stato responsabile del Dipartimento Economico del PCI di Torino e dal 1986 al 1988 consulente economico della delegazione PCI presso il Parlamento europeo. Gli anni della svolta lo videro impegnato sul fronte sindacale: segretario regionale della CGIL dal 1989 al 1991. Entrato nel PDS ne fu segretario provinciale dal 1991 al 1995, e membro del Consiglio comunale di Torino dal 1993. Deputato dal 1996 al 2001, lasciò l’incarico a Roma nel 2001 quando fu eletto sindaco di Torino.
Barbara Frale (1970) Dottore di ricerca in Storia della società europea presso l'Università «Ca' Foscari» di Venezia, è attualmente ufficiale dell’Archivio Segreto Vaticano. Si occupa di storia dei templari, tema cui ha dedicato i volumi: L’ultima battaglia dei Templari (2001), Il papato e il processo ai Templari (2003), I Templari (2004), tradotto in inglese, francese e spagnolo, I Templari e la Sindone di Cristo (2009). Sua opera più recente è La Sindone di Gesù Nazareno (2009).
Mons. Giuseppe Ghiberti (1934) Sacerdote dal 1957, è docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (sezione di Torino) e all’Università cattolica di Milano, dove è stato direttore del Dipartimento di Scienze religiose. Presidente dell’Associazione biblica italiana dal 1986 al 1994, membro della Pontifica commissione biblica dal 1996 al 2007, dal 1995 è direttore dell’«Archivio teologico Torinese». Da quasi un ventennio è delegato del Custode Pontificio per le questioni della Sindone.
Silvia Ghisotti. Storica dell’arte, dal 1985 studia la Reggia di Venaria, facendo parte del gruppo di lavoro che ne ha guidato i restauri e il recupero, ed attualmente ne è Conservatrice dei beni mobili. Ha collaborato con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, conducendo diverse campagne di catalogazione nelle chiese piemontesi e presso il Palazzo Falletti di Barolo di Torino. Dal 1991 al 1998 ha compiuto, per conto del FAI, la revisione dell’intero patrimonio artistico del Castello di Masino. Ha , inoltre, realizzato l’inventariazione degli arazzi di Palazzo Reale e dal 1997 al 2001 ha compiuto ricerche documentarie e coordinato la catalogazione dei dipinti nell’ambito del progetto Studi e Ricerche sul Palazzo Reale di Torino promosso dalla Compagnia di San Paolo.
Roberto Giacobbo (1961). Giornalista ed autore radiofonico e televisivo, da quasi quindici anni è fra i protagonisti della divulgazione scientifica e culturale nelle reti televisive italiane. Fra 1997 e 1998 è stato autore per Rai Tre della terza serie della trasmissione Misteri, condotta da Lorenza Foschini e nel 1999 per Rete Quattro de La macchina del tempo, condotta da Alessandro Cecchi Paone (Telegatto nel 2000). Dal 2000 al 2003 è stato autore e conduttore su La7 del programma di divulgazione culturale Stargate - Linea di confine, che gli è valso per due anni il Premio Internazionale della TV città di Trieste nella categoria Ricerca e Cultura. Si è poi trasferito su Rai2 dove dal 2003 ad oggi è autore e conduttore di Voyager - Ai confini della conoscenza. Dal settembre 2009 ricopre l’incarico di vicedirettore di Rai2.
Sergio Givone (1944) Allievo di Luigi Pareyson, si è formato all’Università di Torino, divenendo poi professore di estetica all’Università di Firenze. Considerato fra i maggiori filosofi italiani, è autore di numerosi studi fra cui Storia dell'estetica (1988), La questione romantica (1992), Storia del nulla (1995), Eros/Ethos (2000) e Il bibliotecario di Leibniz (2005). Svolge anche attività di narratore e particolare successo di pubblico e critica ha avuto il suo romanzo Favola delle cose ultime (1998), cui sono seguiti Nel nome di un Dio barbaro (2002) e il recente Non c’è più tempo (2008), tutti pubblicati da Einaudi. Collabora con il quotidiano Repubblica.
Andrea Merlotti (1968) Dottore di ricerca in Storia della società europea presso l’Università di Torino è attualmente responsabile dell’Ufficio studi della Reggia di Venaria. Si occupa di storia della nobiltà e dei ceti dirigenti italiani in età moderna, cui ha dedicato numerosi studi fra cui il volume L’enigma delle nobiltà. Stato e ceti dirigenti nel Piemonte del Settecento (2000). È stato fra i curatori della mostra La Reggia di Venaria e i Savoia. Arti, guerre e magnificenza, che ha inaugurato la residenza di Venaria nell’ottobre 2007. Insieme ad Alessandro Barbero ha curato la mostra Cavalieri. Dai Templari a Napoleone, in corso alla Reggia di Venaria. È docente a contratto presso l’Università della Valle d’Aosta.
Marco Meschini (1972). Dottore di ricerca in Storia medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove tiene attualmente corsi di storia medievale, è studioso di storia della crociate. Fra i suoi lavori principali sono: 1204: l'incompiuta. La VI crociata e le conquiste di Costantinopoli (2004), Le crociate di Terrasanta (2007) e Il Jihad e la Crociata (2007). Collabora con le pagine culturali del quotidiano Il Giornale e con il mensile Medioevo.
Orlando Perera Laureato in Scienze politiche all’Università di Pavia, è giornalista professionista dal 1978 e responsabile della redazione cultura della RAI di Torino. Nella sua lunga vicenda professionale è stato conduttore e si è occupato di quasi tutto: politica, cronaca, economia, scuola, inchieste. Ha fondato e lanciato la rubrica Ambiente Italia, tuttora in onda su RAI3 a diffusione nazionale. È autore di diversi libri sulle tradizioni artistiche piemontesi, di articoli, fascicoli e conferenze su temi culturali e d’attualità.
Card. Severino Poletto (1933) Ordinato sacerdote nel 1957, è stato per un ventennio parroco a Montenagno e a Casale Monferratto. Vescovo di Fossano dal 1980 al 1989 e di Asti dal 1989, il 19 giugno 1999 è stato poi promosso alla cattedra arcivescovile di Torino. Il 21 febbraio 2001 ha ricevuto la berretta cardinalizia. Attualmente è membro della Congregazione per il Clero, della Prefettura per gli affari economici della Santa Sede e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa. È autore di diversi volumi, fra cui Davanti al tuo volto: la Sindone, la Chiesa, l’uomo (2000), Signore, non passare oltre : fermarsi davanti al mistero (2001)
Andrea Romano (1967) Dottore di ricerca in Crisi e trasformazioni della società presso l’Università di Torino, è professore di storia contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2005 al 2009 è stato editor di saggistica (storia e attualità) per l’Einaudi. È autore di numerosi studi sulla storia della sinistra sovietica e dell’Europa Occidentale, fra cui: Contadini in uniforme: l'Armata rossa e la collettivizzazione delle campagne nell'URSS / Andrea Romano (1999); Lo stalinismo : un'introduzione storica (2002), The Boy. Tony Blair e i destini della sinistra (2005) e Compagni di scuola : ascesa e declino dei postcomunisti (2007). Attualmente è direttore della Fondazione Italia Futura, collabora con Il sole – 24 ore, con Il riformista e con la casa editrice Marsilio.
Lucetta Scaraffia (1948) Docente di Storia Contemporanea all'Università «La Sapienza» di Roma, è autrice di numerosi studi sulle pratiche di devozione e la storia religiosa del nostra Paese. Fra di essi si segnalano: La santa degli impossibili. Vicende e significati della devozione a Rita da Cascia (1990); Rinnegati. Per una storia dell’identità occidentale (1993); Il Giubileo (1999); Francesca Cabrini : tra la terra e il cielo (2003); Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (2008), scritto con Margherita Pelaja, e Santa Teresa Verzeri: la battaglia per l'approvazione dell'Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù (2008). È membro del Comitato Nazionale di Bioetica e collabora con i quotidiani Il Riformista, Avvenire, Il Foglio, e L’Osservatore Romano.
Tomaso Subini. Dottore di ricerca in Storia delle arti visive e dello spettacolo presso l’Università di Pisa, dal 2008 è ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia e critica del cinema. Si è interessato in particolare all’opera di Pasolini, cui ha dedicato i volumi La necessità di morire. Il cinema di Pier Paolo Pasolini e il sacro (2008) e Pier Paolo Pasolini. La ricotta (2009).
Younis Tawfik (1958) Nativo di Mossul, in Iraq, nel 1978 ottenne il premio nazionale di poesia. L’anno successivo lasciò il paese, trasferendosi in esilio in Italia. Vive a Torino, dove dirige il Centro italo-arabo Dar al-Hikma, e insegna Lingua e letteratura araba all’Università di Genova. Svolge un’intensa attività di scrittore. Il suo romanzo d’esordio, nel 1999, La Straniera ha vinto diversi premi letterari. Ad esso sono seguiti La città di Iram (2002), Il profugo (2006) e il saggio L’Iraq di Saddam (2003), tutti editi da Bompiani. Collabora con i giornali La Stampa, Repubblica e Il Messaggero, partecipando a programmi televisivi come L’infedele di Gad Lerner. È membro della Consulta islamica in Italia.
Alberto Vanelli (1947) Laureato in sociologia all’Università di Trento ha poi proseguito i suoi studi a Torino, dove è stato allievo di Norberto Bobbio. Direttore ai beni culturali della Regione Piemonte per quasi un trentennio, durante il suo mandato ha, fra l’altro, seguito e organizzato i recuperi del Castello di Rivoli e della Reggia di Venaria. Dal giugno 2007 è vice-presidente esecutivo del Comitato Italia 150 e dal giugno 2008 direttore del Consorzio di Valorizzazione culturale La Venaria Reale.
Mons. Timothy Verdon (1946). Formatosi alla Yale University, è docente presso la Stanford University e la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale, e Fellow della Harvard University Center for Renaissance Studies. Risiede a Firenze, dove è canonico della cattedrale e membro del consiglio d'amministrazione della fabbriceria. Nella città toscana dirige l’Ufficio diocesano per la catechesi attraverso l’arte ed è presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. È stato consultore della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa. È autore di numerosi volumi fra cui Attraverso il velo. Come leggere l’immagine sacra (2007) e Il catechismo della carne. Corporeità ed arte sacra cristiana, (2009). È curatore della mostra Gesù. Un corpo un volto per l’arte.
Mons. Dario Edoardo Viganò (1962) Docente di teologia della comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense, dove è presidente dell’Istituto pastorale Redemptor Hominis, e di Semiotica degli audiovisi alla LUISS, dal 2004 è presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e dirige la Rivista del cinematografo. È presidente, inoltre, della Commissione nazionale valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana ed autore di numerosi volumi fra cui Cinema e Chiesa. I documenti del magistero (2002); Gesù e la macchina da presa. Dizionario ragionato del cinema cristologico (2005). Ha curato, con Ruggero Eugeni, Attraverso lo schermo. Cinema e cultura cattolica in Italia (2006) e il recente Dizionario della comunicazione (2009).
Il pubblico della Reggia ritroverà il tratto distintivo e caratterizzante delle Conversazioni a Corte: quello proprio della “civiltà della conversazione” che in modo accattivante e divulgativo, come in un salotto d’antico regime, coinvolgerà su temi anche di attualità studiosi ed esperti affiancati da giornalisti, scrittori, politici e protagonisti del mondo della cultura.
Il tema conduttore di questo nuovo ciclo è il rapporto fra Cristianesimo e Occidente che negli ultimi anni ha suscitato ampie discussioni sia nel mondo culturale sia in quello politico. La scelta è strettamente connessa alle due mostre in corso alla Reggia: Cavalieri. Dai Templari a Napoleone e Gesù. Il corpo, il volto nell’arte. Nella prima mostra, infatti, la storia degli ordini cavallereschi permette di affrontare sia il delicato rapporto fra Cristianesimo e guerra sviluppatosi nel medioevo, dopo secoli in cui i seguaci di Gesù avevano espresso una linea tendenzialmente pacifista, sia il ruolo del pensiero cattolico nell’affermarsi del concetto di merito, divenuto poi uno dei pilastri della modernità occidentale. Nella mostra Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, invece, l’analisi della raffigurazione di Cristo dall’epoca paleocristiana fino al Barocco è occasione per una riflessione, da un punto di vista antropologico, storico e storico-artistico oltre che teologico, sull’influsso del Cristianesimo sul concetto occidentale di “persona umana”.
Il programma si compone di 6 appuntamenti:
venerdì 9 aprile
Cristianesimo e guerra
Franco Cardini
Marco Meschini
Younis Tawfik
Moderatore: Alessandro Barbero
Nel Cristianesimo dei primi secoli la riflessione sulla non violenza ebbe una parte centrale. Secondo alcuni, infatti, nei Vangeli era implicito il rifiuto di ogni guerra e la pace come valore assoluto. Tertulliano nel De Corona si spinse a considerare l’obiezione di coscienza come un obbligo per chi volesse dirsi cristiano. Ciò nonostante, dal IV secolo l’affermazione del Cristianesimo come religione di Stato mutò radicalmente tale prospettiva. Le Crociate, soprattutto, furono forse il momento in cui il rapporto fra Cristianesimo e guerra apparve più saldo. Non a caso fu allora che, fra XI e XII secolo, si ebbe la creazione di qualcosa che era stato del tutto estraneo al Cristianesimo delle origini: ordini di monaci guerrieri, fra cui i più celebri furono Templari, Ospitalieri e Teutonici. A ciò contribuì certamente l’improvvisa affermazione –anche militare– di una nuova e dinamica religione: l’Islam. Da allora ad oggi il confronto fra Cristianesimo e Islam si è intrecciato profondamente alla riflessione sul carattere irenico o meno della religione di Gesù. I partecipanti alla conversazione rifletteranno su questo tema, che porta al cuore del tema delle radici cristiane dell’Europa, tanto attuale negli ultimi anni.
venerdì 16 aprile
I Templari: storia e mito dei «monaci guerrieri»
Barbara Frale
Alessandro Barbero
Roberto Giacobbo
Moderatore: Andrea Merlotti
I Templari sono certo il più noto fra gli ordini di monaci guerrieri istituiti dalla Chiesa durante le crociate. All’origine di ciò non è tanto la loro drammatica scomparsa all’inizio del Trecento, quanto la lunga serie di leggende che fu costruita su di loro, tanto da originare un vero e proprio mito. Tale processo, paradossalmente, non avvenne nel medioevo, ma nel laico e razionalista Settecento. Fu all’inizio del XVIII secolo, infatti, che la nascente massoneria s’inventò una diretta derivazione dall’Ordine del Tempio. I Templari furono così presentati come precursori del dialogo fra le religioni, della tolleranza e financo del deismo. Il romanticismo sviluppò ulteriormente tale mito, rendendolo tanto solido da permetterne la sopravvivenza sino a oggi. Analizzare e discutere origini e sviluppo di questo mito è l’argomento su cui discuteranno i partecipanti alla conversazione del 16 aprile, magari per scoprire che, come vuole un noto proverbio, anche dietro questa leggenda ci potrebbe esser qualche elemento di verità.
venerdì 23 aprile
Onore, merito e uguaglianza: valori e idee della modernità
Franco Angiolini
Andrea Merlotti
Andrea Romano
Moderatore: Walter Barberis
Merito e uguaglianza sono concetti centrali nella formazione della modernità. Se il medioevo e la prima età moderna erano stati dominati dal concetto d’onore, l’Europa del Seicento vide crescere l’importanza del concetto di merito. Lo Stato Pontificio per primo affidò ai propri ordini cavallereschi il compito di premiare coloro che si fossero distinti in campo artistico e culturale. Luigi XIV nel 1693 fece dell’Ordine di san Michele il primo ordine al merito civile e creò l’Ordine di san Luigi, il primo ordine al merito militare. Nel Settecento quasi tutti i sovrani europei crearono ordini al merito. Merito ed uguaglianza sono concetti che hanno certo salde radici nella cultura cristiana ma, nello stesso tempo, sono stati studiati e reinterpretati dai sistemi filosofici e politici che dal Seicento in poi hanno cercato di dar un senso nuovo al mondo che si stava sempre più laicizzando. La loro storia e la loro presenza nella società dell’Europa moderna sono l’argomento dei relatori raccolti nella conversazione del 23 aprile, i quali non mancheranno di riflettere sullo spazio dato dal merito sul senso dell’eguaglianza nell’Italia contemporanea.
sabato 8 maggio
L’immagine di Gesù nella storia del cinema
Mons. Timothy Verdon
Mons. Giuseppe Ghiberti
Tommaso Subini
Don Dario Viganò
Moderatore: Alberto Barbera
Sin dall’inizio, l’arte cinematografica ha voluto affrontare il maggiore tema dell’arte pittorica e scultorea del passato, la vita di Gesù Cristo. E in quasi tutti i film che ne raccontano, ritroviamo puntualmente allusioni visive – tipologie umane, pose singole e composizioni di gruppo, inquadramenti e zoom drammatici – evocanti la grande tradizione iconografica del Rinascimento e del Barocco. D’altro canto, quando torniamo a studiare l’arte del passato, scopriamo che tra gli obiettivi dei pittori e scultori sovente c’era proprio quello di creare un moving picture: un’immagine che sembrava muoversi e che inoltre commoveva lo spettatore. Basti pensare ai crocifissi tardo medievali con braccia mobili, che si potevano abbassare per la ‘deposizione’ del Venerdì Santo, o più ancora ai Sacri Monti piemontesi e lombardi, con le loro centinaia di veristiche figure di grandezza naturale sistemate come in un kolossal hollywoodiano. Questa ‘conversazione’ vuole quindi riflettere su l’uno e l’altro fenomeno, chiedendo il senso dei fili comuni - i rapporti dell’arte visiva antica con il teatro sacro, e quelli del cinema moderno non solo con l’arte del passato - ma anche con la liturgia.
venerdì 14 maggio
Il corpo di Gesù: bellezza fisica e attrazione spirituale
Mons. Timothy Verdon
Lucetta Scaraffia
Sergio Givone
Moderatore: Silvia Ghisotti
La bellezza fisica che gli artisti attribuiscono a Gesù invita riflessione. Il fascino virile del suo corpo crocifisso e l’attrattiva del volto sofferente, sorprendenti in immagini fatte per gli altari, sembrano insistere che la ‘passione’ di Cristo è anche quella dello sposo—appellativo, questo, che il Nuovo Testamento infatti associa spesso a Gesù. Nella stessa ottica, la liturgia della Chiesa indirizza a lui l’antico epitalamio regale: “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre” (Sal 45[44],3), leggendo in rapporto a lui l’ideale maschile sviluppato nel Cantico dei Cantici, dove la protagonista femminile, descrivendo l’amato sposo alle amiche, dice: “Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile tra mille e mille. Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo. I suoi occhi come colombe su ruscelli d’acqua […]” (Ct 5,10-12.16). La bellezza fisica di Gesù ha particolare interesse in opere che descrivono i suoi rapporti con le donne—con la samaritana ad esempio, con l’adultera o con la Maddalena. La ‘conversazione’ di stasera riflette perciò sui temi della corporeità e dell’attrazione fisica oltre che spirituale che la tradizione cristiana ha vista in Gesù Cristo.
venerdì 21 maggio
Torino e la Sindone: un bilancio
Card. Severino Poletto
Sergio Chiamparino
Alberto Vanelli
Moderatore: Orlando Perera
Le Conversazioni a Corte hanno inizio alle ore 18 presso la Citroniera della Reggia e sono comprese nel biglietto di ingresso alla Reggia e alle mostre in corso.
I relatori
Franco Angiolini (1946) Professore di storia moderna presso l’Università Statale di Pisa, è autore di numerosi studi sulla Toscana medicea e lorenese e sulla storia degli ordini cavallereschi italiani in età moderna, fra cui il volume I cavalieri e il principe. L’Ordine di Santo Stefano e la società toscana in età moderna (1996).
Alberto Barbera (1950) Critico cinematrografico, è stato presidente dell’Aiace (Associazione Italiana Amici Cinema d'Essai) dal 1977 al 1989. Nel 1982 è stato fra i fondatori del Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino (ora Torino Film Festival), di cui è poi divenuto direttore dal 1989 al 1998. Nel 1999 ha assunto la direzione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, mantenendola sino al 2002. Dal 2004 è direttore del Museo nazionale del Cinema di Torino. È autore di un importante studio su Francois Truffaut (Firenze, 1976).
Walter Barberis (1950) Dottore di ricerca in Histoire et civilisation presso l’école des Hautes édutes en Sciences Sociales di Parigi, è docente di Storia moderna e metodologia della ricerca storica presso la Facoltà di Scienze delle Formazione dell'Università di Torino. Ha pubblicato numerosi studi sulla cultura nobiliare, sulle tradizioni militari in Antico regime e sulla formazione delle classi dirigenti in età moderna, fra cui Le armi del Principe. La tradizione militare sabauda (Torino,1988 e 2003). Ha curato la Storia d'Europa Einaudi, Il libro del Cortegiano di Baldesar Castiglione (Torino, 1998) e I Savoia (Torino, 2007). Ha pubblicato il saggio Il bisogno di patria (Torino, 2004). È stato fra i curatori della mostra La Reggia di Venaria e i Savoia, nel 2007. Attualmente fa parte del Comitato dei garanti di Italia150 e, insieme a Giovanni De Luna, è una dei curatori della mostra Fare gli italiani che si terràa Torino nel 2011.
Alessandro Barbero (1959) Professore di storia medievale all’Università del Piemonte Orientale (sede di Vercelli), è autore di numerosi volumi, fra cui Carlo Magno. Un padre dell’Europa (2000) e La battaglia. Storia di Waterloo (2003), entrambi tradotti in inglese, francese e spagnolo. La sua attività di storico gli è valsa nel 2005 il titolo di Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres da parte della Repubblica Francese. Ad essa alterna quella di romanziere e di divulgatore. Per il suo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo nel 1996 ha ottenuto il Premio Strega. Collabora alle pagine culturali de La Stampa e de Il Sole – 24 ore e con il programma televisivo Superquark.
Franco Cardini (1940) Già professore di storia medievale all’Università di Firenze, è uno dei maggiori storici italiani, autore di numerosi studi sul Basso Medioevo, in particolare sul tema delle Crociate e del rapporto fra Occidente e Islam. Fra i suoi studi principali sono: Alle radici della cavalleria medievale (1981, nuova ed. 2004), Noi e l'Islam (1994), Europa e Islam. Storia di un malinteso (1995), In Terrasanta. Pellegrini italiani tra Medioevo e prima età moderna (2001) e, con Gad Lerner, Martiri e assassini (2001). Svolge, inoltre, un’intensa attività di pubblicista e dal 1994 al 1996 è stato membro del Consiglio d'amministrazione della RAI.
Sergio Chiamparino (1948) Laureato in scienze politiche all'Università di Torino, sin dagli anni Sessanta ha militato nelle file del Partito Comunista Italiano. Dal 1982 al 1986 è stato responsabile del Dipartimento Economico del PCI di Torino e dal 1986 al 1988 consulente economico della delegazione PCI presso il Parlamento europeo. Gli anni della svolta lo videro impegnato sul fronte sindacale: segretario regionale della CGIL dal 1989 al 1991. Entrato nel PDS ne fu segretario provinciale dal 1991 al 1995, e membro del Consiglio comunale di Torino dal 1993. Deputato dal 1996 al 2001, lasciò l’incarico a Roma nel 2001 quando fu eletto sindaco di Torino.
Barbara Frale (1970) Dottore di ricerca in Storia della società europea presso l'Università «Ca' Foscari» di Venezia, è attualmente ufficiale dell’Archivio Segreto Vaticano. Si occupa di storia dei templari, tema cui ha dedicato i volumi: L’ultima battaglia dei Templari (2001), Il papato e il processo ai Templari (2003), I Templari (2004), tradotto in inglese, francese e spagnolo, I Templari e la Sindone di Cristo (2009). Sua opera più recente è La Sindone di Gesù Nazareno (2009).
Mons. Giuseppe Ghiberti (1934) Sacerdote dal 1957, è docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (sezione di Torino) e all’Università cattolica di Milano, dove è stato direttore del Dipartimento di Scienze religiose. Presidente dell’Associazione biblica italiana dal 1986 al 1994, membro della Pontifica commissione biblica dal 1996 al 2007, dal 1995 è direttore dell’«Archivio teologico Torinese». Da quasi un ventennio è delegato del Custode Pontificio per le questioni della Sindone.
Silvia Ghisotti. Storica dell’arte, dal 1985 studia la Reggia di Venaria, facendo parte del gruppo di lavoro che ne ha guidato i restauri e il recupero, ed attualmente ne è Conservatrice dei beni mobili. Ha collaborato con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, conducendo diverse campagne di catalogazione nelle chiese piemontesi e presso il Palazzo Falletti di Barolo di Torino. Dal 1991 al 1998 ha compiuto, per conto del FAI, la revisione dell’intero patrimonio artistico del Castello di Masino. Ha , inoltre, realizzato l’inventariazione degli arazzi di Palazzo Reale e dal 1997 al 2001 ha compiuto ricerche documentarie e coordinato la catalogazione dei dipinti nell’ambito del progetto Studi e Ricerche sul Palazzo Reale di Torino promosso dalla Compagnia di San Paolo.
Roberto Giacobbo (1961). Giornalista ed autore radiofonico e televisivo, da quasi quindici anni è fra i protagonisti della divulgazione scientifica e culturale nelle reti televisive italiane. Fra 1997 e 1998 è stato autore per Rai Tre della terza serie della trasmissione Misteri, condotta da Lorenza Foschini e nel 1999 per Rete Quattro de La macchina del tempo, condotta da Alessandro Cecchi Paone (Telegatto nel 2000). Dal 2000 al 2003 è stato autore e conduttore su La7 del programma di divulgazione culturale Stargate - Linea di confine, che gli è valso per due anni il Premio Internazionale della TV città di Trieste nella categoria Ricerca e Cultura. Si è poi trasferito su Rai2 dove dal 2003 ad oggi è autore e conduttore di Voyager - Ai confini della conoscenza. Dal settembre 2009 ricopre l’incarico di vicedirettore di Rai2.
Sergio Givone (1944) Allievo di Luigi Pareyson, si è formato all’Università di Torino, divenendo poi professore di estetica all’Università di Firenze. Considerato fra i maggiori filosofi italiani, è autore di numerosi studi fra cui Storia dell'estetica (1988), La questione romantica (1992), Storia del nulla (1995), Eros/Ethos (2000) e Il bibliotecario di Leibniz (2005). Svolge anche attività di narratore e particolare successo di pubblico e critica ha avuto il suo romanzo Favola delle cose ultime (1998), cui sono seguiti Nel nome di un Dio barbaro (2002) e il recente Non c’è più tempo (2008), tutti pubblicati da Einaudi. Collabora con il quotidiano Repubblica.
Andrea Merlotti (1968) Dottore di ricerca in Storia della società europea presso l’Università di Torino è attualmente responsabile dell’Ufficio studi della Reggia di Venaria. Si occupa di storia della nobiltà e dei ceti dirigenti italiani in età moderna, cui ha dedicato numerosi studi fra cui il volume L’enigma delle nobiltà. Stato e ceti dirigenti nel Piemonte del Settecento (2000). È stato fra i curatori della mostra La Reggia di Venaria e i Savoia. Arti, guerre e magnificenza, che ha inaugurato la residenza di Venaria nell’ottobre 2007. Insieme ad Alessandro Barbero ha curato la mostra Cavalieri. Dai Templari a Napoleone, in corso alla Reggia di Venaria. È docente a contratto presso l’Università della Valle d’Aosta.
Marco Meschini (1972). Dottore di ricerca in Storia medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove tiene attualmente corsi di storia medievale, è studioso di storia della crociate. Fra i suoi lavori principali sono: 1204: l'incompiuta. La VI crociata e le conquiste di Costantinopoli (2004), Le crociate di Terrasanta (2007) e Il Jihad e la Crociata (2007). Collabora con le pagine culturali del quotidiano Il Giornale e con il mensile Medioevo.
Orlando Perera Laureato in Scienze politiche all’Università di Pavia, è giornalista professionista dal 1978 e responsabile della redazione cultura della RAI di Torino. Nella sua lunga vicenda professionale è stato conduttore e si è occupato di quasi tutto: politica, cronaca, economia, scuola, inchieste. Ha fondato e lanciato la rubrica Ambiente Italia, tuttora in onda su RAI3 a diffusione nazionale. È autore di diversi libri sulle tradizioni artistiche piemontesi, di articoli, fascicoli e conferenze su temi culturali e d’attualità.
Card. Severino Poletto (1933) Ordinato sacerdote nel 1957, è stato per un ventennio parroco a Montenagno e a Casale Monferratto. Vescovo di Fossano dal 1980 al 1989 e di Asti dal 1989, il 19 giugno 1999 è stato poi promosso alla cattedra arcivescovile di Torino. Il 21 febbraio 2001 ha ricevuto la berretta cardinalizia. Attualmente è membro della Congregazione per il Clero, della Prefettura per gli affari economici della Santa Sede e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa. È autore di diversi volumi, fra cui Davanti al tuo volto: la Sindone, la Chiesa, l’uomo (2000), Signore, non passare oltre : fermarsi davanti al mistero (2001)
Andrea Romano (1967) Dottore di ricerca in Crisi e trasformazioni della società presso l’Università di Torino, è professore di storia contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2005 al 2009 è stato editor di saggistica (storia e attualità) per l’Einaudi. È autore di numerosi studi sulla storia della sinistra sovietica e dell’Europa Occidentale, fra cui: Contadini in uniforme: l'Armata rossa e la collettivizzazione delle campagne nell'URSS / Andrea Romano (1999); Lo stalinismo : un'introduzione storica (2002), The Boy. Tony Blair e i destini della sinistra (2005) e Compagni di scuola : ascesa e declino dei postcomunisti (2007). Attualmente è direttore della Fondazione Italia Futura, collabora con Il sole – 24 ore, con Il riformista e con la casa editrice Marsilio.
Lucetta Scaraffia (1948) Docente di Storia Contemporanea all'Università «La Sapienza» di Roma, è autrice di numerosi studi sulle pratiche di devozione e la storia religiosa del nostra Paese. Fra di essi si segnalano: La santa degli impossibili. Vicende e significati della devozione a Rita da Cascia (1990); Rinnegati. Per una storia dell’identità occidentale (1993); Il Giubileo (1999); Francesca Cabrini : tra la terra e il cielo (2003); Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (2008), scritto con Margherita Pelaja, e Santa Teresa Verzeri: la battaglia per l'approvazione dell'Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù (2008). È membro del Comitato Nazionale di Bioetica e collabora con i quotidiani Il Riformista, Avvenire, Il Foglio, e L’Osservatore Romano.
Tomaso Subini. Dottore di ricerca in Storia delle arti visive e dello spettacolo presso l’Università di Pisa, dal 2008 è ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia e critica del cinema. Si è interessato in particolare all’opera di Pasolini, cui ha dedicato i volumi La necessità di morire. Il cinema di Pier Paolo Pasolini e il sacro (2008) e Pier Paolo Pasolini. La ricotta (2009).
Younis Tawfik (1958) Nativo di Mossul, in Iraq, nel 1978 ottenne il premio nazionale di poesia. L’anno successivo lasciò il paese, trasferendosi in esilio in Italia. Vive a Torino, dove dirige il Centro italo-arabo Dar al-Hikma, e insegna Lingua e letteratura araba all’Università di Genova. Svolge un’intensa attività di scrittore. Il suo romanzo d’esordio, nel 1999, La Straniera ha vinto diversi premi letterari. Ad esso sono seguiti La città di Iram (2002), Il profugo (2006) e il saggio L’Iraq di Saddam (2003), tutti editi da Bompiani. Collabora con i giornali La Stampa, Repubblica e Il Messaggero, partecipando a programmi televisivi come L’infedele di Gad Lerner. È membro della Consulta islamica in Italia.
Alberto Vanelli (1947) Laureato in sociologia all’Università di Trento ha poi proseguito i suoi studi a Torino, dove è stato allievo di Norberto Bobbio. Direttore ai beni culturali della Regione Piemonte per quasi un trentennio, durante il suo mandato ha, fra l’altro, seguito e organizzato i recuperi del Castello di Rivoli e della Reggia di Venaria. Dal giugno 2007 è vice-presidente esecutivo del Comitato Italia 150 e dal giugno 2008 direttore del Consorzio di Valorizzazione culturale La Venaria Reale.
Mons. Timothy Verdon (1946). Formatosi alla Yale University, è docente presso la Stanford University e la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale, e Fellow della Harvard University Center for Renaissance Studies. Risiede a Firenze, dove è canonico della cattedrale e membro del consiglio d'amministrazione della fabbriceria. Nella città toscana dirige l’Ufficio diocesano per la catechesi attraverso l’arte ed è presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. È stato consultore della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa. È autore di numerosi volumi fra cui Attraverso il velo. Come leggere l’immagine sacra (2007) e Il catechismo della carne. Corporeità ed arte sacra cristiana, (2009). È curatore della mostra Gesù. Un corpo un volto per l’arte.
Mons. Dario Edoardo Viganò (1962) Docente di teologia della comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense, dove è presidente dell’Istituto pastorale Redemptor Hominis, e di Semiotica degli audiovisi alla LUISS, dal 2004 è presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e dirige la Rivista del cinematografo. È presidente, inoltre, della Commissione nazionale valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana ed autore di numerosi volumi fra cui Cinema e Chiesa. I documenti del magistero (2002); Gesù e la macchina da presa. Dizionario ragionato del cinema cristologico (2005). Ha curato, con Ruggero Eugeni, Attraverso lo schermo. Cinema e cultura cattolica in Italia (2006) e il recente Dizionario della comunicazione (2009).
23
aprile 2010
Conversazioni a Corte 2010 #3
23 aprile 2010
incontro - conferenza
Location
REGGIA
Venaria Reale, Piazza Della Repubblica, 4, (Torino)
Venaria Reale, Piazza Della Repubblica, 4, (Torino)
Biglietti
ingresso consentito con il biglietto della Reggia o delle mostre in corso alla Venaria Reale
Vernissage
23 Aprile 2010, ore 18
Autore
Curatore