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Coreografia del sintomo
In Coreografia del sintomo opere antiche e moderne sono affiancate a lavori di artisti contemporanei.
Comunicato stampa
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Le opere storiche coprono un arco temporale che va dal XV secolo
al Novecento delle avanguardie: in mostra sono esposti i bulini di Dürer,
di Schongauer e del suo allievo Baldung Grien, le incisioni di Rembrandt,
Ensor e Dalì; inoltre compaiono artisti forse meno celebri, ma altrettanto
interessanti come Méryon, Rops e Alberto Martini, o inafferrabili
come Hans Bellmer. Completano il corpus due litografie di Redon e Ernst.
Uniti a questo nucleo da fili sottili e dialoghi immaginari, troviamo
i disegni di Kit Craig, che danno forma a processi logico-linguistici, gli
assemblaggi di immagini preesistenti di Haris Epaminonda, le serigrafie
oniriche di Peyman Rahimi e le installazioni di Francesco Barocco e
Ruth Proctor.
Sottende la mostra un punto di vista che, come quello di Aby Warburg,
a cui il titolo rende omaggio, pone l’immagine al centro dell’interesse, vista
nel suo rapporto con l’inconscio e col tempo. Una concezione del tempo
non cronologica ma anacronistica, in cui l’intrusione di un’epoca in
un’altra permette all’oggi di richiamare il passato rendendolo attuale in
un intenso confronto senza soluzione di continuità
al Novecento delle avanguardie: in mostra sono esposti i bulini di Dürer,
di Schongauer e del suo allievo Baldung Grien, le incisioni di Rembrandt,
Ensor e Dalì; inoltre compaiono artisti forse meno celebri, ma altrettanto
interessanti come Méryon, Rops e Alberto Martini, o inafferrabili
come Hans Bellmer. Completano il corpus due litografie di Redon e Ernst.
Uniti a questo nucleo da fili sottili e dialoghi immaginari, troviamo
i disegni di Kit Craig, che danno forma a processi logico-linguistici, gli
assemblaggi di immagini preesistenti di Haris Epaminonda, le serigrafie
oniriche di Peyman Rahimi e le installazioni di Francesco Barocco e
Ruth Proctor.
Sottende la mostra un punto di vista che, come quello di Aby Warburg,
a cui il titolo rende omaggio, pone l’immagine al centro dell’interesse, vista
nel suo rapporto con l’inconscio e col tempo. Una concezione del tempo
non cronologica ma anacronistica, in cui l’intrusione di un’epoca in
un’altra permette all’oggi di richiamare il passato rendendolo attuale in
un intenso confronto senza soluzione di continuità
25
settembre 2009
Coreografia del sintomo
Dal 25 settembre al 30 ottobre 2009
arte antica
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
Location
NORMA MANGIONE GALLERY
Torino, Via Matteo Pescatore, 17, (Torino)
Torino, Via Matteo Pescatore, 17, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 16.00 alle19.00 e su appuntamento
Vernissage
25 Settembre 2009, ore 18.00-21.00 e 26.09.09 — ore 11.00-19.00
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