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Corinna Staffe
L’artista, nata a Zurigo da una famiglia italo-svizzera e ora residente a Lione, è una delle più interessanti illustratrici contemporanee. Per la sede vicentina ha realizzato un progetto site specific; l’invito a tenere questa mostra si è innestato a sorpresa in una singolare vicenda della sua famiglia: la misteriosa scomparsa di Albina, sorella della nonna di Corinna, nata ai primi del novecento in provincia di Verona.
Comunicato stampa
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Sabato 27 aprile alle 18.30 inaugura ad AB23 - contenitore per il contemporaneo (la ex chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino, in contrà S. Ambrogio 23) a Vicenza la mostra personale di Corinna Staffe.
L’artista, nata a Zurigo da una famiglia italo-svizzera e ora residente a Lione, è una delle più interessanti illustratrici contemporanee. Per la sede vicentina ha realizzato un progetto site specific; l’invito a tenere questa mostra si è innestato a sorpresa in una singolare vicenda della sua famiglia: la misteriosa scomparsa di Albina, sorella della nonna di Corinna, nata ai primi del novecento in provincia di Verona.
“Walking down my memory lane” (ovvero “ripercorrendo la strada della mia memoria”), come recita il titolo della personale, parte infatti da un ricordo lontano, per restituirci la storia di quella che forse è stata una fuga d’amore, ripercorrendo e trasfigurando poeticamente le vicende della ragazza misteriosamente fuggita per recarsi a Parigi con un fidanzato francese e poi oltreoceano, negli USA, o forse rapita in un harem del lontano oriente.
La mostra, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza a cura di Stefania Portinari e resa possibile grazie al supporto di Aim Energy e gruppo Gemmo, è composta da due “momenti”, due sezioni unite dalla tematica dei sentimenti e degli affetti. Come afferma la curatrice, una prima parte, composta da opere di grandi dimensioni, “ripercorre la strada di un ricordo inesplicabile e sofferto, che ha risvolti da favola, in cui il sortilegio della reminiscenza diviene motivo di fantasia per creare altri mondi e altri luoghi, ma è anche una mostra di sogni e aspirazioni, di speranze e desideri, di affetti e di cose non dette, che intreccia lontananze e passaggi, fotografie d’altri tempi e assemblage ricchi di fascino e di potenza immaginativa”.
La seconda parte di questo percorso, intitolata “Transit”, è ugualmente una storia in cui sono messi in scena incontri e passioni, in cui le case e i personaggi che le abitano, disegnati da Corinna Staffe, divengono scenografie quotidiane ma anche realtà sospese, come in un sogno o in una finzione cinematografica, in cui ogni particolare rivela dettagli che compongono una storia a sorpresa, un indizio da cui partire per comprendere il racconto che si cela sotto l’apparenza architettonica.
La particolare tecnica impiegata dall’artista per comporre le sue creazioni si basa sulla tradizione del collage introdotto in arte dalle avanguardie storiche e del ritaglio di matrice dadaista e surrealista, ma si avvale anche del supporto delle tecniche di elaborazione dell’immagine computerizzate per creare mondi onirici, dedicati all’oriente, alle tematiche amorose, alla vita quotidiana, con poesia e insolita creatività. Non a caso le sue illustrazioni sono risultate vincitrici o segnalate a significativi premi internazionali.
Scrive per lei in catalogo Peter Jud che quello che le interessa è “raccontare un pezzo di storia, ricreare l'immagine in un momento, come fossero personaggi di vecchie foto e la loro vita congelata nel tempo”. I suoi collage uniscono componenti reali e immaginarie e “le sue immagini piene di bellezza e fascino hanno sempre un lato ambiguo, lasciano talora anche un retrogusto sorprendente di inquietudine e di malinconia”.
In occasione della mostra da aprile a giugno 2013 nella sede comunale riprenderà anche la serie di incontri intitolati “Laboratorio AB23” che comprendono talks e reading, piccoli eventi dedicati a temi specifici e performance. Il primo degli appuntamenti riguarderà la presentazione della collana di libri d’arte dell’editore Roberto Peccolo di Livorno, in cui verrà esposto anche il recente libro “La forma delle parole” del vicentino Bruno Lucca.
L’artista, nata a Zurigo da una famiglia italo-svizzera e ora residente a Lione, è una delle più interessanti illustratrici contemporanee. Per la sede vicentina ha realizzato un progetto site specific; l’invito a tenere questa mostra si è innestato a sorpresa in una singolare vicenda della sua famiglia: la misteriosa scomparsa di Albina, sorella della nonna di Corinna, nata ai primi del novecento in provincia di Verona.
“Walking down my memory lane” (ovvero “ripercorrendo la strada della mia memoria”), come recita il titolo della personale, parte infatti da un ricordo lontano, per restituirci la storia di quella che forse è stata una fuga d’amore, ripercorrendo e trasfigurando poeticamente le vicende della ragazza misteriosamente fuggita per recarsi a Parigi con un fidanzato francese e poi oltreoceano, negli USA, o forse rapita in un harem del lontano oriente.
La mostra, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza a cura di Stefania Portinari e resa possibile grazie al supporto di Aim Energy e gruppo Gemmo, è composta da due “momenti”, due sezioni unite dalla tematica dei sentimenti e degli affetti. Come afferma la curatrice, una prima parte, composta da opere di grandi dimensioni, “ripercorre la strada di un ricordo inesplicabile e sofferto, che ha risvolti da favola, in cui il sortilegio della reminiscenza diviene motivo di fantasia per creare altri mondi e altri luoghi, ma è anche una mostra di sogni e aspirazioni, di speranze e desideri, di affetti e di cose non dette, che intreccia lontananze e passaggi, fotografie d’altri tempi e assemblage ricchi di fascino e di potenza immaginativa”.
La seconda parte di questo percorso, intitolata “Transit”, è ugualmente una storia in cui sono messi in scena incontri e passioni, in cui le case e i personaggi che le abitano, disegnati da Corinna Staffe, divengono scenografie quotidiane ma anche realtà sospese, come in un sogno o in una finzione cinematografica, in cui ogni particolare rivela dettagli che compongono una storia a sorpresa, un indizio da cui partire per comprendere il racconto che si cela sotto l’apparenza architettonica.
La particolare tecnica impiegata dall’artista per comporre le sue creazioni si basa sulla tradizione del collage introdotto in arte dalle avanguardie storiche e del ritaglio di matrice dadaista e surrealista, ma si avvale anche del supporto delle tecniche di elaborazione dell’immagine computerizzate per creare mondi onirici, dedicati all’oriente, alle tematiche amorose, alla vita quotidiana, con poesia e insolita creatività. Non a caso le sue illustrazioni sono risultate vincitrici o segnalate a significativi premi internazionali.
Scrive per lei in catalogo Peter Jud che quello che le interessa è “raccontare un pezzo di storia, ricreare l'immagine in un momento, come fossero personaggi di vecchie foto e la loro vita congelata nel tempo”. I suoi collage uniscono componenti reali e immaginarie e “le sue immagini piene di bellezza e fascino hanno sempre un lato ambiguo, lasciano talora anche un retrogusto sorprendente di inquietudine e di malinconia”.
In occasione della mostra da aprile a giugno 2013 nella sede comunale riprenderà anche la serie di incontri intitolati “Laboratorio AB23” che comprendono talks e reading, piccoli eventi dedicati a temi specifici e performance. Il primo degli appuntamenti riguarderà la presentazione della collana di libri d’arte dell’editore Roberto Peccolo di Livorno, in cui verrà esposto anche il recente libro “La forma delle parole” del vicentino Bruno Lucca.
27
aprile 2013
Corinna Staffe
Dal 27 aprile al 16 giugno 2013
disegno e grafica
Location
AB23 – CHIESA DEI SANTI AMBROGIO E BELLINO
Vicenza, Contrà Sant'ambrogio, 23, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Sant'ambrogio, 23, (Vicenza)
Orario di apertura
giovedì e venerdì 16.00 -19.30, sabato e domenica 10.30 -13.00 e 16.00 -19.30
Vernissage
27 Aprile 2013, h 18.30
Autore
Curatore