Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello. La Collezione Cantadori
Una mostra dedicata ai maestri del metallo: Renato Brozzi, Cornelio Ghiretti e Mario Minari, che nella prima metà del Novecento contribuirono alla nascita della “Scuola parmense” di sbalzo e cesello
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Recentemente donata a Fondazione Cariparma, la Collezione di Claudio Cantadori, pronipote dell’artista Cornelio Ghiretti, è il frutto di una ricerca costante e appassionata, che indaga il mondo della scultura e dell’arte decorativa della prima metà del Novecento parmense, con un particolare interesse nei confronti di tre originali artisti: Renato Brozzi, Cornelio Ghiretti e Mario Minari.
La mostra “Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello - La Collezione Cantadori”, a cura di Francesca Magri e Anna Mavilla, con la consulenza scientifica di Rossella Cattani e Antonella Ramazzotti e con la collaborazione di Angelo Ghiretti, sarà allestita a Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma, dal 26 febbraio al 29 maggio 2022.
L’origine della “Scuola parmense di sbalzo e cesello” va ricercata nel comune ambiente di crescita dei tre artisti originari di Traversetolo: la Fonderia di Giuseppe Baldi, il luogo in cui si intrecciano le vicende artistiche e le storie personali dei tre giovani agli albori della loro carriera. L’apprendistato presso Baldi aveva insegnato loro una struttura di lavoro, nella quale il “progetto” si fondeva con la procedura esecutiva, ma per arrivare ad una completa formazione i tre dovettero conciliare il difficile riunirsi del mestiere con l’arte, dell’abilità manuale con la cultura, della tradizione con la proiezione artistica futura. Tutti e tre, in tempi diversi ma con le stesse estreme difficoltà, hanno frequentato il Regio Istituto di Belle Arti di Parma.
Oltre alla povertà della nascita e all’origine autodidatta della propria cultura, che li spinge a imparare prima il mestiere e poi l’arte, accomuna gli artisti l’amoroso interesse per la natura e soprattutto per i singoli animali, dalla presa diretta alla stilizzazione in complementi d’arredo, sebbene con sensibilità e predilezioni tematiche del tutto autonome, che vanno dalla fauna spiccatamente acquatica privilegiata da Ghiretti, ai fasianidi tanto amati da Minari.
Se la figura di Brozzi è già stata ampiamente indagata da numerose pubblicazioni e mostre temporanee, oltre che dal Museo Renato Brozzi che gli è stato dedicato a Traversetolo presso la Corte Agresti, quelle di Ghiretti e Minari sono le vere scoperte di questa esposizione.
Claudio Cantadori e la cugina Cornelia Ghiretti – entrambi legati da stretta parentela all’artista - negli ultimi 30 anni hanno raccolto tutte le opere di Ghiretti ritracciate sul mercato antiquario italiano ma anche internazionale, arrivando a collezionare decine di sbalzi in rame e argento, varie sculture in bronzo, più di un centinaio di disegni, spesso studi o bozzetti per opere, alcune delle quali qui in mostra, altre forse perdute o mai realizzate.
Appassionato collezionista, Claudio Cantadori ha acquistato sul mercato anche opere del capostipite della scuola, Renato Brozzi, e un’opera di Mario Minari, un piatto sbalzato in rame con coppia di pesci gatto, pensando ad un nucleo omogeneo per scuola.
Proprio per completare e approfondire la ricerca artistica del donatore, le curatrici della mostra hanno attinto a collezioni private, riuscendo a ricostruire la figura di Minari, che a pieno titolo è stato inserito tra gli esponenti di spicco della “Scuola parmense di sbalzo e cesello”.
La mostra “Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello - La Collezione Cantadori”, a cura di Francesca Magri e Anna Mavilla, con la consulenza scientifica di Rossella Cattani e Antonella Ramazzotti e con la collaborazione di Angelo Ghiretti, sarà allestita a Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma, dal 26 febbraio al 29 maggio 2022.
L’origine della “Scuola parmense di sbalzo e cesello” va ricercata nel comune ambiente di crescita dei tre artisti originari di Traversetolo: la Fonderia di Giuseppe Baldi, il luogo in cui si intrecciano le vicende artistiche e le storie personali dei tre giovani agli albori della loro carriera. L’apprendistato presso Baldi aveva insegnato loro una struttura di lavoro, nella quale il “progetto” si fondeva con la procedura esecutiva, ma per arrivare ad una completa formazione i tre dovettero conciliare il difficile riunirsi del mestiere con l’arte, dell’abilità manuale con la cultura, della tradizione con la proiezione artistica futura. Tutti e tre, in tempi diversi ma con le stesse estreme difficoltà, hanno frequentato il Regio Istituto di Belle Arti di Parma.
Oltre alla povertà della nascita e all’origine autodidatta della propria cultura, che li spinge a imparare prima il mestiere e poi l’arte, accomuna gli artisti l’amoroso interesse per la natura e soprattutto per i singoli animali, dalla presa diretta alla stilizzazione in complementi d’arredo, sebbene con sensibilità e predilezioni tematiche del tutto autonome, che vanno dalla fauna spiccatamente acquatica privilegiata da Ghiretti, ai fasianidi tanto amati da Minari.
Se la figura di Brozzi è già stata ampiamente indagata da numerose pubblicazioni e mostre temporanee, oltre che dal Museo Renato Brozzi che gli è stato dedicato a Traversetolo presso la Corte Agresti, quelle di Ghiretti e Minari sono le vere scoperte di questa esposizione.
Claudio Cantadori e la cugina Cornelia Ghiretti – entrambi legati da stretta parentela all’artista - negli ultimi 30 anni hanno raccolto tutte le opere di Ghiretti ritracciate sul mercato antiquario italiano ma anche internazionale, arrivando a collezionare decine di sbalzi in rame e argento, varie sculture in bronzo, più di un centinaio di disegni, spesso studi o bozzetti per opere, alcune delle quali qui in mostra, altre forse perdute o mai realizzate.
Appassionato collezionista, Claudio Cantadori ha acquistato sul mercato anche opere del capostipite della scuola, Renato Brozzi, e un’opera di Mario Minari, un piatto sbalzato in rame con coppia di pesci gatto, pensando ad un nucleo omogeneo per scuola.
Proprio per completare e approfondire la ricerca artistica del donatore, le curatrici della mostra hanno attinto a collezioni private, riuscendo a ricostruire la figura di Minari, che a pieno titolo è stato inserito tra gli esponenti di spicco della “Scuola parmense di sbalzo e cesello”.
26
febbraio 2022
Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello. La Collezione Cantadori
Dal 26 febbraio al 29 maggio 2022
arte contemporanea
Location
PALAZZO BOSSI BOCCHI
Parma, Strada Ponte Caprazucca, 4, (Parma)
Parma, Strada Ponte Caprazucca, 4, (Parma)
Orario di apertura
martedì e giovedì ore 15.30-18
sabato e domenica ore 10-12.30 e 15.30-18
Vernissage
26 Febbraio 2022, ore 17
Sito web
Ufficio stampa
Fondazione Cariparma
Autore
Curatore