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Cornucopia Obsession #foodporn
A conclusione dell’anno dell’EXPO il ristorante Il Margutta vegetarian food& art, in via Margutta 118, a Roma, apre una mostra per raccontare tutti i contrasti del cibo, inteso come nutrizione e come abbondanza, piacere e condanna, tradizione e globalizzazione.
Comunicato stampa
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A conclusione dell'anno dell'EXPO il ristorante Il Margutta vegetarian food& art, in via Margutta 118, a Roma, apre una mostra per raccontare tutti i contrasti del cibo, inteso come nutrizione e come abbondanza, piacere e condanna, tradizione e globalizzazione. Un'esposizione sull'alimentazione, quella privata ma anche quella più spettacolare, che si fa Arte,una mostra sull'Italia a tavola e sulla sempre più evidente moda di lasciarsi conquistare dai grandi piaceri dell'alimentazione, sino a divenire, talvolta,ossessione.
IL PROGETTO - "E' un progetto a cui tengo molto - afferma la titolare e coideatrice della mostra Tina Vannini - e volevo che questa esposizione concludesse l’anno in cui tanto si è parlato di alimentazione in Italia. Abbiamo voluto presentare i due aspetti contrapposti del cibo, quello classico rappresentato dalla “cornucopia” che induce ad immaginare la bellezza, la ricchezza, il valore e il piacere, da contrapporre alle abitudini di oggi dove ogni pietanza non viene solo assaporata e gustata ma divorata da “scatti” ossessivi che esigono un cibo bello ed estetico, da condividere non più in una tavola conviviale allietata dagli odori, dalle risate e dai discorsi dei commensali, ma bensì dalla necessità, in un nanosecondo, di pubblicare e far vedere a migliaia di occhi che cosa stai per “mordere” quasi come fosse un piacere forte e peccaminoso, che non può più essere intimo. Ogni opera mi ha entusiasmata divertita e affascinata, sono sicura che succederà anche a voi".
LA MOSTRA - È attorno a questi temi che si esprimono gli artisti in Cornucopia Obsession #foodporn, mostra che si inaugura giovedì 10 dicembre dalle ore 19 presso il rinnovato spazio espositivo dello storico vegetariano di Roma. La mostra, curata da Francesca Barbi Marinetti e in collaborazione con la Galleria Federica Ghizzoni, nasce da un’idea di Francesca Barbi Marinetti e Tina Vannini. Le opere sono di Francesco Bancheri, Sara Baxter, Daniele Carnovale, Marco Colletti, Laura Giardino, Shanti Ranchetti ed Elio Varuna. La mostra sarà visitabile gratuitamente sino al 10 febbraio.
"Simbolo di abbondanza, fortuna e fertilità - spiega la curatrice Francesca Barbi Marinetti - su un piano più profondo la cornucopia rappresenta sovranità, spiritualità e forza. Ed è bipolare in quanto penetrante e pungente (maschile), contenitrice e creativa (femminile). Ancora una volta un bene supremo può assumere le sembianze della tentazione eccitando abitudini comportamentali.
GLI ARTISTI - Francesco Bancheri propone primi piani ravvicinati di fiori e cibo, in un’immersione olfattiva e visiva attraverso collage di buste e ritagli di giornali. In Daniele Carnovale il consumo del cibo è rapportato all’immagine femminile in soluzioni di equilibrata eleganza e ironia, con alimenti e bevande diverse a cui ogni opera è singolarmente ispirata.
Con L’Ile des Charmes II Marco Colletti presenta dolci balocchi dai colori squillanti,in netto contrasto con lo sfondo ombroso, che strizzano l'occhio alla nostra dimensione infantile. L’opulenza di un mondo sazio d’ogni cosa ritorna negli accostamenti surreali di Elio Varuna: è il Tuty il marchio d’artista onnipresente nelle opere di Varuna, un esserino rosso simile ad una macchia con bocca, denti ed arti.
È l’icona pop per eccellenza, il barattolo,a qualificare per Sara Baxteri supereroi. Il faro è qui puntato sulla tendenza al consumo di merci che rendono "iper". Sono piselli, invece, quelli tatuati sulla pelle della bad-girldi Laura Giardino che ironizza sulla seduzione oscura e perversa femminile. Le pin-up di Shanti Ranchetti, infine, esasperano il rapporto tra appetito sessuale e gastronomico, prigioniere di uno stereotipo in apparenza seduttivo ma fondamentalmente dolce-amaro.
IL PROGETTO - "E' un progetto a cui tengo molto - afferma la titolare e coideatrice della mostra Tina Vannini - e volevo che questa esposizione concludesse l’anno in cui tanto si è parlato di alimentazione in Italia. Abbiamo voluto presentare i due aspetti contrapposti del cibo, quello classico rappresentato dalla “cornucopia” che induce ad immaginare la bellezza, la ricchezza, il valore e il piacere, da contrapporre alle abitudini di oggi dove ogni pietanza non viene solo assaporata e gustata ma divorata da “scatti” ossessivi che esigono un cibo bello ed estetico, da condividere non più in una tavola conviviale allietata dagli odori, dalle risate e dai discorsi dei commensali, ma bensì dalla necessità, in un nanosecondo, di pubblicare e far vedere a migliaia di occhi che cosa stai per “mordere” quasi come fosse un piacere forte e peccaminoso, che non può più essere intimo. Ogni opera mi ha entusiasmata divertita e affascinata, sono sicura che succederà anche a voi".
LA MOSTRA - È attorno a questi temi che si esprimono gli artisti in Cornucopia Obsession #foodporn, mostra che si inaugura giovedì 10 dicembre dalle ore 19 presso il rinnovato spazio espositivo dello storico vegetariano di Roma. La mostra, curata da Francesca Barbi Marinetti e in collaborazione con la Galleria Federica Ghizzoni, nasce da un’idea di Francesca Barbi Marinetti e Tina Vannini. Le opere sono di Francesco Bancheri, Sara Baxter, Daniele Carnovale, Marco Colletti, Laura Giardino, Shanti Ranchetti ed Elio Varuna. La mostra sarà visitabile gratuitamente sino al 10 febbraio.
"Simbolo di abbondanza, fortuna e fertilità - spiega la curatrice Francesca Barbi Marinetti - su un piano più profondo la cornucopia rappresenta sovranità, spiritualità e forza. Ed è bipolare in quanto penetrante e pungente (maschile), contenitrice e creativa (femminile). Ancora una volta un bene supremo può assumere le sembianze della tentazione eccitando abitudini comportamentali.
GLI ARTISTI - Francesco Bancheri propone primi piani ravvicinati di fiori e cibo, in un’immersione olfattiva e visiva attraverso collage di buste e ritagli di giornali. In Daniele Carnovale il consumo del cibo è rapportato all’immagine femminile in soluzioni di equilibrata eleganza e ironia, con alimenti e bevande diverse a cui ogni opera è singolarmente ispirata.
Con L’Ile des Charmes II Marco Colletti presenta dolci balocchi dai colori squillanti,in netto contrasto con lo sfondo ombroso, che strizzano l'occhio alla nostra dimensione infantile. L’opulenza di un mondo sazio d’ogni cosa ritorna negli accostamenti surreali di Elio Varuna: è il Tuty il marchio d’artista onnipresente nelle opere di Varuna, un esserino rosso simile ad una macchia con bocca, denti ed arti.
È l’icona pop per eccellenza, il barattolo,a qualificare per Sara Baxteri supereroi. Il faro è qui puntato sulla tendenza al consumo di merci che rendono "iper". Sono piselli, invece, quelli tatuati sulla pelle della bad-girldi Laura Giardino che ironizza sulla seduzione oscura e perversa femminile. Le pin-up di Shanti Ranchetti, infine, esasperano il rapporto tra appetito sessuale e gastronomico, prigioniere di uno stereotipo in apparenza seduttivo ma fondamentalmente dolce-amaro.
10
dicembre 2015
Cornucopia Obsession #foodporn
Dal 10 dicembre 2015 al 10 febbraio 2016
arte contemporanea
Location
IL MARGUTTA VEGGIE FOOD & ART
Roma, Via Margutta, 118, (Roma)
Roma, Via Margutta, 118, (Roma)
Orario di apertura
ore 10-22
Vernissage
10 Dicembre 2015, ore 19
Autore
Curatore