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Corpi in azione / Corpi in visione
La mostra costituisce un progetto di ricostruzione storica che raccoglie le sperimentazioni con il corpo e sul corpo effettuate dall’ultima avanguardia artistica del XX secolo, proponendo un insieme significativo di fotografie, film e documenti dei maggiori esponenti della stagione eroica dell’Azionismo, della Body Art e della Performance: analisi linguistiche, riflessioni di matrice antropologica, sociale, plastica. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavori di taglio autobiografico dove gli artisti sono anche i protagonisti delle opere. Una sorta di rivoluzione, all’interno dell’arte, forse l’ultima avanguardia appunto, che parte dall’America e si diffonde in Europa con una certa velocità, dal 1965 al 1980
Comunicato stampa
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La mostra costituisce un progetto di ricostruzione storica che raccoglie le sperimentazioni con il corpo e sul corpo effettuate dall'ultima avanguardia artistica del XX secolo, proponendo un insieme significativo di fotografie, film e documenti dei maggiori esponenti della stagione eroica dell'Azionismo, della Body Art e della Performance: analisi linguistiche, riflessioni di matrice antropologica, sociale, plastica. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavori di taglio autobiografico dove gli artisti sono anche i protagonisti delle opere. Una sorta di rivoluzione, all’interno dell’arte, forse l’ultima avanguardia appunto, che parte dall’America e si diffonde in Europa con una certa velocità, dal 1965 al 1980.
Nonostante la Body Art svolga un ruolo determinante all’interno della grande mostra, non tutti gli artisti presenti sono collocabili in questo ambito, un esempio per tutti è quello di Gilbert & George, i quali utilizzano le loro persone per un’indagine più ampia, di matrice linguistica, mediatica, non ascrivibile a nessun ambito artistico particolare.
La rassegna offre una rilettura trasversale di quel fondamentale periodo storico artistico, ponendo in relazione tra loro opere assai diverse - solo in taluni casi apparentemente simili - partendo da documenti storici e di studio già esistenti. Sono proposte opere vintage di artisti italiani e stranieri.
Accanto alla parte squisitamente fotografica in mostra sarà anche una zona dedicata al cinema d’artista e ai primi esperimenti della ricerca video, oltre a una parte documentaria, costituita da cataloghi, libri, inviti, e manifesti.
Un’indagine ad ampio spettro attraverso alcuni grandi protagonisti, internazionalmente riconosciuti, ma anche attraverso alcune figure artistiche da riscoprire, alle quali offrire finalmente una giusta collocazione. Una mostra questa che va a indagare un importante periodo storico, tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, del quale ancora è molto da scoprire. Partendo dai lavori sul corpo degli artisti si giunge a declinazioni diverse di matrice sociologica, antropologica, politica. Un gruppo di opere in mostra racconta della storia del femminismo nell’arte con i lavori di Eleanor Antin, Valie Export, Cindy Sherman, agli albori di un lungo percorso. Un altro gruppo di lavori è dedicato alla ricerca antropologica da Michele Zaza, a Aldo Tagliaferro, a Gianfranco Baruchello, che quest’anno sarà ospite della Biennale di Venezia. Foto e libri di Allan Kaprow rimandano il visitatore alla dimensione dell’happening, che in quegli anni stava prendendo piede.
In mostra sarà un gruppo di opere di artisti appartenenti all’Arte Povera da Giovanni Anselmo a Michelangelo Pistoletto a Giuseppe Penone del quale sarà in mostra anche il raro volume Svolgere la propria pelle, uno dei più importanti libri d’artista di quel periodo. E quindi la Narrative Art in cui si alternano scrittura e immagine con Bill Beckley, Cioni Carpi, Peter Hutchinson, Franco Vaccari, del quale sono in mostra alcuni importanti lavori relativi alla sua partecipazione alla Biennale veneziana del 1972.
In mostra sono lavori di: Marina Abramovic,Vito Acconci, Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Eleanor Antin, Gabor Attalai, Michael Badura, Dobroslaw Baginski, John Baldessari, Gianfranco Baruchello, Bill Beckley, Joseph Beuys, Günther Brus, Cioni Carpi, Giuseppe Chiari, Giorgio Ciam, James Collins, Roger Cuthfort, Fernando De Filippi, Giuseppe Desiato, Gino De Dominicis, Valie Export, Joachen Gerz, Gilbert & George, Dan Graham, Al Hansen, John Hilliard, Peter Hutchinson, Joan Jonas, Birgit Jurgenssen, Allan Kaprow, Jürgen Klauke, Robert Kleine, Ketty La Rocca,Urs Lüthi,Roberto Malquori, Fabio Mauri, Bruce Mc Lean, Ana Mendieta, Charlotte Moormann, Bruce Nauman, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Roman Opalka, Dennis Oppenheim, Gina Pane, Giuseppe Penone,Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Arnulf Rainer, Cindy Sherman, Rudolf Schwarzkogler, Helmut Schweizer, Stelarc, Aldo Tagliaferro, Franco Vaccari, Francesca Woodman, Michele Zaza.
Nonostante la Body Art svolga un ruolo determinante all’interno della grande mostra, non tutti gli artisti presenti sono collocabili in questo ambito, un esempio per tutti è quello di Gilbert & George, i quali utilizzano le loro persone per un’indagine più ampia, di matrice linguistica, mediatica, non ascrivibile a nessun ambito artistico particolare.
La rassegna offre una rilettura trasversale di quel fondamentale periodo storico artistico, ponendo in relazione tra loro opere assai diverse - solo in taluni casi apparentemente simili - partendo da documenti storici e di studio già esistenti. Sono proposte opere vintage di artisti italiani e stranieri.
Accanto alla parte squisitamente fotografica in mostra sarà anche una zona dedicata al cinema d’artista e ai primi esperimenti della ricerca video, oltre a una parte documentaria, costituita da cataloghi, libri, inviti, e manifesti.
Un’indagine ad ampio spettro attraverso alcuni grandi protagonisti, internazionalmente riconosciuti, ma anche attraverso alcune figure artistiche da riscoprire, alle quali offrire finalmente una giusta collocazione. Una mostra questa che va a indagare un importante periodo storico, tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, del quale ancora è molto da scoprire. Partendo dai lavori sul corpo degli artisti si giunge a declinazioni diverse di matrice sociologica, antropologica, politica. Un gruppo di opere in mostra racconta della storia del femminismo nell’arte con i lavori di Eleanor Antin, Valie Export, Cindy Sherman, agli albori di un lungo percorso. Un altro gruppo di lavori è dedicato alla ricerca antropologica da Michele Zaza, a Aldo Tagliaferro, a Gianfranco Baruchello, che quest’anno sarà ospite della Biennale di Venezia. Foto e libri di Allan Kaprow rimandano il visitatore alla dimensione dell’happening, che in quegli anni stava prendendo piede.
In mostra sarà un gruppo di opere di artisti appartenenti all’Arte Povera da Giovanni Anselmo a Michelangelo Pistoletto a Giuseppe Penone del quale sarà in mostra anche il raro volume Svolgere la propria pelle, uno dei più importanti libri d’artista di quel periodo. E quindi la Narrative Art in cui si alternano scrittura e immagine con Bill Beckley, Cioni Carpi, Peter Hutchinson, Franco Vaccari, del quale sono in mostra alcuni importanti lavori relativi alla sua partecipazione alla Biennale veneziana del 1972.
In mostra sono lavori di: Marina Abramovic,Vito Acconci, Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Eleanor Antin, Gabor Attalai, Michael Badura, Dobroslaw Baginski, John Baldessari, Gianfranco Baruchello, Bill Beckley, Joseph Beuys, Günther Brus, Cioni Carpi, Giuseppe Chiari, Giorgio Ciam, James Collins, Roger Cuthfort, Fernando De Filippi, Giuseppe Desiato, Gino De Dominicis, Valie Export, Joachen Gerz, Gilbert & George, Dan Graham, Al Hansen, John Hilliard, Peter Hutchinson, Joan Jonas, Birgit Jurgenssen, Allan Kaprow, Jürgen Klauke, Robert Kleine, Ketty La Rocca,Urs Lüthi,Roberto Malquori, Fabio Mauri, Bruce Mc Lean, Ana Mendieta, Charlotte Moormann, Bruce Nauman, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Roman Opalka, Dennis Oppenheim, Gina Pane, Giuseppe Penone,Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Arnulf Rainer, Cindy Sherman, Rudolf Schwarzkogler, Helmut Schweizer, Stelarc, Aldo Tagliaferro, Franco Vaccari, Francesca Woodman, Michele Zaza.
18
aprile 2013
Corpi in azione / Corpi in visione
Dal 18 aprile al 15 giugno 2013
arte contemporanea
Location
MUSEO PECCI MILANO
Milano, Ripa Di Porta Ticinese, 113, (Milano)
Milano, Ripa Di Porta Ticinese, 113, (Milano)
Vernissage
18 Aprile 2013, h 18
Autore
Curatore