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Corpo circuito
La Galleria d’Arte Bunker, il giorno 11 maggio 2013 è lieta di aprire al pubblico la mostra collettiva “corpo-circuito”, che vede protagonisti otto giovani artisti del panorama nazionale ed internazionale.
L’attitudine e la volontà di aprire il pubblico alla scoperta dell’arte contemporanea nel nostro territorio passa inevitabilmente attraverso la presentazione di artisti giovani che vedono in questo progetto una importante occasione per presentarsi e presentare al pubblico i propri progetti.
Comunicato stampa
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La Galleria d’Arte Bunker, il giorno 11 maggio 2013 è lieta di aprire al pubblico la mostra collettiva “corpo-circuito”, che vede protagonisti otto giovani artisti del panorama nazionale ed internazionale.
L’attitudine e la volontà di aprire il pubblico alla scoperta dell’arte contemporanea nel nostro territorio passa inevitabilmente attraverso la presentazione di artisti giovani che vedono in questo progetto una importante occasione per presentarsi e presentare al pubblico i propri progetti.
“Chi altri conosce al mondo qualcosa come il corpo? È il prodotto più tardivo della nostra vecchia cultura, quello che è stato più a lungo depurato, smontato e rimontato”.
Jean-Luc Nancy
La mostra “corpo-circuito” presenta un vero e proprio percorso che trova nel corpo dell’uomo contemporaneo il centro di otto percorsi artistici: il corpo come circuito di segni. Superficie multi-identitaria, stratificata, soggetta ad una costante trasformazione e ad una infinità di mutazioni e possibilità. Un territorio di iscrizione di eventi: un corpo umano come circuito e costrutto culturale e sociale, un infinito divenire che è da sempre territorio di discorso e un “luogo da esplorare”, un concetto da interpretare o una realtà da rappresentare.
Il concetto di corporeità in ricerca di definizione, attraverso questa mostra, non può avere un significato univoco. Nella misura in cui il corpo è da sempre stato implicato in ogni tipo di circuito storico-sociale, e dunque profondamente inserito anche all’interno della ricerca artistica, si è cercato di unire percorsi artistici assai diversi tra loro, per esprimere come il discorso sulla corporeità dell’uomo contemporaneo abbia un’articolazione complessa e non possa comunque prescindere dalla società come evoluzione.
Gli artisti in mostra si interrogano e si confrontano dunque su un concetto di corpo, quello dell’uomo contemporaneo, che è da sempre soggetto ad infiniti poteri e “dominazioni”, che lo determinano in quanto oggetto di una società, e di una realtà, di cui subisce l’impianto. Corpo come immagine frammentata, corpo come esplosione di soggettività; corpo come un robot che svolge medesime azioni quotidiane; un corpo che vuole uscire dai propri confini nei quali è stato relegato; un corpo che sottomesso ad un sistema devastante, decide esso stesso di annullarsi.
Ecco che il corpo di quegli uomini diviene ancora territorio di discorso, di confronto, tramite il dialogo tra artisti che indagano sul concetto di corporeità cercando di aprire nuove interpretazioni, nuove definizioni, nuovi orizzonti, nuovi spunti e ricerche che nella loro eterogeneità offrono un quadro complesso di cosa significhi avere (o essere) un corpo nella società odierna.
Il percorso espositivo proposto non si propone dunque di stabilire una definizione, né di fornire lo spettatore di un’unica visione della tematica ma anzi, cerca di proporre al pubblico diverse strade di interpretazione per un “circuito di discorso” di una tematica così vasta e discussa, rendendolo partecipe e consapevole della diversità delle nuove ricerche artistiche in atto nell’ambito dell’arte contemporanea internazionale, sottolineando nel contempo come il corpo diventi per l’arte un luogo da esplorare e un infinito divenire soggetto a continue scomposizioni e ricostruzioni.
L’attitudine e la volontà di aprire il pubblico alla scoperta dell’arte contemporanea nel nostro territorio passa inevitabilmente attraverso la presentazione di artisti giovani che vedono in questo progetto una importante occasione per presentarsi e presentare al pubblico i propri progetti.
“Chi altri conosce al mondo qualcosa come il corpo? È il prodotto più tardivo della nostra vecchia cultura, quello che è stato più a lungo depurato, smontato e rimontato”.
Jean-Luc Nancy
La mostra “corpo-circuito” presenta un vero e proprio percorso che trova nel corpo dell’uomo contemporaneo il centro di otto percorsi artistici: il corpo come circuito di segni. Superficie multi-identitaria, stratificata, soggetta ad una costante trasformazione e ad una infinità di mutazioni e possibilità. Un territorio di iscrizione di eventi: un corpo umano come circuito e costrutto culturale e sociale, un infinito divenire che è da sempre territorio di discorso e un “luogo da esplorare”, un concetto da interpretare o una realtà da rappresentare.
Il concetto di corporeità in ricerca di definizione, attraverso questa mostra, non può avere un significato univoco. Nella misura in cui il corpo è da sempre stato implicato in ogni tipo di circuito storico-sociale, e dunque profondamente inserito anche all’interno della ricerca artistica, si è cercato di unire percorsi artistici assai diversi tra loro, per esprimere come il discorso sulla corporeità dell’uomo contemporaneo abbia un’articolazione complessa e non possa comunque prescindere dalla società come evoluzione.
Gli artisti in mostra si interrogano e si confrontano dunque su un concetto di corpo, quello dell’uomo contemporaneo, che è da sempre soggetto ad infiniti poteri e “dominazioni”, che lo determinano in quanto oggetto di una società, e di una realtà, di cui subisce l’impianto. Corpo come immagine frammentata, corpo come esplosione di soggettività; corpo come un robot che svolge medesime azioni quotidiane; un corpo che vuole uscire dai propri confini nei quali è stato relegato; un corpo che sottomesso ad un sistema devastante, decide esso stesso di annullarsi.
Ecco che il corpo di quegli uomini diviene ancora territorio di discorso, di confronto, tramite il dialogo tra artisti che indagano sul concetto di corporeità cercando di aprire nuove interpretazioni, nuove definizioni, nuovi orizzonti, nuovi spunti e ricerche che nella loro eterogeneità offrono un quadro complesso di cosa significhi avere (o essere) un corpo nella società odierna.
Il percorso espositivo proposto non si propone dunque di stabilire una definizione, né di fornire lo spettatore di un’unica visione della tematica ma anzi, cerca di proporre al pubblico diverse strade di interpretazione per un “circuito di discorso” di una tematica così vasta e discussa, rendendolo partecipe e consapevole della diversità delle nuove ricerche artistiche in atto nell’ambito dell’arte contemporanea internazionale, sottolineando nel contempo come il corpo diventi per l’arte un luogo da esplorare e un infinito divenire soggetto a continue scomposizioni e ricostruzioni.
11
maggio 2013
Corpo circuito
Dall'undici al 26 maggio 2013
arte contemporanea
Location
C4 BUNKER
Caldogno, Via Giacomo Zanella, 3, (Vicenza)
Caldogno, Via Giacomo Zanella, 3, (Vicenza)
Orario di apertura
Venerdì, Sabato e Domenica 14 – 19, altri giorni su appuntamento.
Vernissage
11 Maggio 2013, h. 18.30
Autore
Curatore